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Autore: dear harreh    22/10/2012    28 recensioni
Ad un certo punto sento qualcuno sospirare un ‘oh, cazzo.’ .
So già chi è, siamo solo io e la sua voce inconfondibile in casa.
Si alza dal letto e corre al mio fianco, mi scruta da capo a piedi con gli occhi lucidi.
«S-sono sta-stato io?» chiede titubante, con la voce spezzata.
«Sì, Zayn, sei stato tu.» sbotto io, sull’orlo di una crisi di pianto.
Si prende in viso tra le mani, passa ai capelli e li tira come a volerli staccare uno ad uno.
Vedo le sue mani guance bagnarsi e alcune delle sue lacrime schiantarsi a terra.
Non provo pena, ‘sta volta.
Non lo perdonerò, ‘sta volta.
Non mi farò incantare dai suo occhi color caramello, ‘sta volta.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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È tutto troppo silenzioso questa sera, di solito si sentono rumori di cose che si rompono, grida, imprecazioni e suppliche. È veramente un appartamento caotico, il mio.
Tutto è quieto, tranquillo, anche lui : il mio incubo peggiore. È seduto sulla sedia,  senza la solita bottiglia di vodka in mano e la solita sigaretta tra le labbra, senza l’espressione di una persona che sta per farti male. Io sono davanti a lui, a medicarmi l’ennesima ferita della sera precedente, l’ennesima cicatrice da lui provocata.
Mi guarda, preoccupato forse. Ora si avvicina…lentamente, delicatamente, come se non volesse far rumore. Quando sta per allungare il braccio verso di me mi sposto d’istinto, chiudo gli occhi e contraggo la mascella, come a prevenire il dolore che sarebbe arrivato pochi secondi dopo. E invece nulla, ancora silenzio. Quando riapro gli occhi c’è solo lui che mi guarda mortificato, abbassa lo sguardo e io mi rilasso. È innocuo, in questo momento.
Si avvicina di nuovo, non mi ritraggo al suo tocco dolce, ‘sta volta.
Erano orami tre mesi che non mi sfiorava così delicatamente. Mi accarezza il braccio, poi il viso, mi porta sul divano e mi fa sedere sulle sue gambe.
Guarda la ferita che ho vicino al petto, poi quella sul braccio e abbassa di nuovo lo sguardo.
Gli alzo il viso e sorrido, come a dirgli che non importa. Il suo sorriso, che dovrebbe ricambiare il mio, è amaro, spento, colpevole. Una lacrima gli solca la pelle ambrata, quanto tempo era che una lacrima non scendeva dai suoi occhi?
Impedisco che gli superi lo zigomo, quella lacrima. La mano mi pizzica a contatto con la sua guancia, ricoperta da un ruvido e sottile strato di barba, ma non importa.
Lui non deve piangere, mi fa stare male vederlo così.
Anche se sono ormai tre mesi che alza le mani con me, sono sicura di amarlo, non so come. Anche se , probabilmente, mi tradisce tutte le notti, sento di amarlo. Anche se è il mio incubo peggiore, lo amo. Come si può amare la causa di tanto dolore? Non lo so, però è così.
Il silenzio che regna sovrano nella stanza viene interrotto dai suoi singhiozzi. Gli accarezzo i capelli e gli lascio piccoli baci sulle guance, come a dirgli che va tutto bene, che nulla importa.
Con una mano si copre gli occhi, tentando invano di bloccare le lacrime, che sono ormai padrone del suo viso stanco, con l’altra mi stringe il ventre. Appena la sua stretta si fa più salda, se pur stranamente dolce, una fitta mi fa gemere di dolore.
Un altro livido, un’altra serata di botte, grida e pianti.
Cerco di trattenermi, cerco di far sì che non senta il mio lamento, ma purtroppo si è accorto di tutto.
Mi fa scendere dalle sue gambe e si alza, facendomi rimanere seduta sul divano.
Mi da la spalle e scuote la testa, ci vogliono minuti prima che si giri e mi guardi con quelli gli occhi color caramello, arrossati dal pianto.
<< Faccio schifo. >> dice. La cosa brutta è che lo pensa davvero.
<< No, Zayn, non fai schifo. >> rispondo io, intenta a negare quella che, purtroppo, è la realtà.
lo vedo innervosirsi, si passa meccanicamente una mano nei capelli e mi trafigge con quegli occhi dorati.
<< Non ti sei vista per caso, Abigail? Non ti si può toccare perché ti fa male tutto, non riesci più nemmeno a sorridere…ed è solamente colpa mia. Sì che faccio schifo. Ti ho ridotta così, ho ridotto in briciole la ragazza che amo per dell’alchool. Come puoi negare l’evidenza? >> risponde lui, alterato e amareggiato.
‘la ragazza che amo.’ Da quanto tempo non sentivo quelle parole uscire dalla sua bocca.
mi fa tenerezza, ha di nuovo le lacrime agli occhi e sembra davvero vulnerabile.
<< Nego l’evidenza perché per me non potresti mai fare schifo, Zayn. >> non dico altro perché non ci sono giustificazioni per quello che fa, non posso dire che non è vero ciò che ha detto.
<< Oddio santissimo, non posso continuare così. >> si porta le mani sugli occhi e si accascia terra.
Ha riniziato a piangere. Ogni sua scossa dovuta ad un singhiozzo mi fa perdere una parte di cuore.
Mi siedo vicino a lui, sul gelido pavimento in marmo, e gli accarezzo la testa.
<< Non fa niente, Zayn, non importa. Ora calmati. >> sussurro nel suo orecchio.
si alza di scatto e mi guarda sbalordito.
<< Come non fa niente? Come fai a dire che non fa niente, che non importa? >>
è scioccato, ma è così.
<< Perché ti amo. >> gli rispondo imbarazzata, ma sicura. Arrossisco e lui si avvicina lentamente a me, di nuovo.
Mi stringe tra le sue braccia, ma fa piano, perché sa che può farmi male. Mi stringe tra le sue braccia e mi sussurra infinite volte ‘scusami’ o ‘perdonami’, mentre mi riempie di dolci baci sui capelli, sulla fronte.
Mi prende piano il volto tra le mani, morbide e gentili, e mi costringe a guardarlo.
<< Scusa. >> mi dice, mentre alcune lacrime scorrono contro le mie guance.
non lacrime di dolore, di ‘gioia’. Gioia per le sue prime scuse. Sorrido come meglio posso e, finalmente, sorride anche lui.
<< Puoi perdonarmi? >> domanda poi insicuro.
Mi limito ad annuire, incapace di dire altro.
Si avvicina lentamente al mio viso guardandomi negli occhi, sorridenti come la sua bocca.
Nemmeno li riconosco, per quanto sono diversi dal solito. Sono dolci, tranquilli, sono i suoi…quelli dello Zayn Malik di cui mi sono innamorata due anni e mezzo fa.
<< Grazie. >> sussurra ancora una volta, per poi poggiare dolcemente le sue labbra sulle mie.
E il suo bacio non è forzato, non sa di tabacco e vodka. È come se, fondamentalmente, fosse il nostro primo bacio ed è stupendo. Prende le mie labbra tra le sue e le morde, ci gioca come fa con i miei capelli. Le sue mani arrivano ai miei fianchi, le mie girano intorno al suo collo e il bacio si approfondisce.
Se nostre lingue si limitano a sfiorarsi, a danzare sul ritmo dei nostri respiri. Mi accarezza la schiena dolcemente e io faccio lo stesso con i suoi capelli neri e la sua nuca.
Poniamo fine a quel momento stupendo e ci guardiamo negli occhi per secondi che sembrano infiniti.
<< Ti amo, Abigail. >> mi dice sincero. Lo leggo nel suo sguardo, dolce e rilassato, che dice la verità e non potrebbe farmi più piacere.
Gli squilla il telefono e mi stampa il leggero bacio sulle labbra prima di rispondere.
Finita la telefonata mi raggiunge e mi dice << Amore, era Harry. Mi ha detto se andiamo a farci un giro, ti prometto che non torno tardi. >>. Esce con Harry, non è una buona cosa.
mi irrigidisco e il mio sguardo si pietrifica, diventa freddo come il ghiaccio. Zayn sembra accorgersene e mi accarezza una guancia, intenerito forse.
<< Non ti preoccupare, Aby, con oggi questa storia finirà. Ti prometto che non tornerò a casa ubriaco…o fatto. Parola di ‘zaynuccio’ . >> afferma deciso. Rido sentendo quel ridicolo soprannome che gli ho dato quando ci siamo conosciuti.
Perché non dargli fiducia? Sì, mi ha detto altre volte che non l’avrebbe fatto mai più, ma sono sicura che questa volta è vero.
<< Ancora te lo ricordi? >>  chiedo io imbarazzata, con un sorrisino compiaciuto.
<< Ma certo, amore. >> mi accarezza una guancia e ci guardiamo ancora negli occhi.
<< Ora vado, Hazza mi aspetta. >> ecco di nuovo che la mia espressione cambia, abbasso lo sguardo e il sorriso mi sparisce. Anche se mi fido ho paura.
Mi alza il viso con una mano e mi rassicura con il suo sguardo caldo e penetrante.
<< Ehi, ascoltami. Non succederà nulla, te lo prometto. >> continuo a tenere gli occhi puntati al pavimento. << Aby, guardami. >> alzo lo sguardo e incontro quei due pozzi dorati. << Te lo prometto. >>
Mi decido a credergli e cedo sotto il potere dei suoi occhi. Sorrido e lui fa lo stesso. Mi stampa un bacio sulle labbra e sorride ancora. Ci separiamo, prende la giacca e , prima di chiudere la porta, si gira verso di me.
<< Ti amo. >>
Chiude la porta sorridendo ed esce. D’un tratto la casa è diventata vuota. Senza di lui tutto è vuoto.
Finalmente è tutto finito, è ora di lasciare che il passato rimanga passato. Mi siedo sul divano e piano piano mi addormento…felice.
 
*

Sento la serratura della porta scattare, ma rimango distesa sul divano in attesa del rientro di Zayn.
La porta si apre e un odore di fumo invade la casa. Ah, lui e le sue sigarette. La porta sbatte violentemente, troppo forse. Avrà sicuramente messo troppa forza, per sbaglio.
<< Aby, amore, dove sei? >> non ha nemmeno acceso le luci, ma mi ha chiamata di nuovo amore, dopo tanto tampo.
<< Amore, sono in salotto, sul divano! >> gli rispondo io.
<< Bene, ora ti raggiungo, amore.>> la sua voce è leggermente impastata, ma è comprensibile, sono le tre di notte.
Sento i suoi passi pesanti per il corridoio e poi sento un misto di tabacco e alchool avvicinarsi sempre più.
Un bicchierino se lo sarà fatto di sicuro, ma non avrà esagerato, me l’ha promesso.
<< Allora, com’è andata la serata, amoruccio? >> il suo tono è ironico, quasi irritato.
<< Bhe, non saprei, ho dormito tutto il tempo. >> e ti ho pensato, dico dentro di me sorridendo.
<< Ahah, certo, e ti sei divertita a ‘dormire’ ? >> chiede ancora, come fosse infastidito.
<< Non lo so, pensi sia diverte dormire, amore? >> mi faccio scappare una risatina.
<< E HAI PURE IL CORAGGIO DI CHIAMARMI AMORE E RIDERE? PUTTANA. >> sento cinque dita girarmi la faccia di lato e la guancia andare a fuoco.
<< Ma…Zayn, che succede? >> chiedo io, sconvolta, alla ricerca di una spiegazione.
<< COME CHE SUCCEDE ? IO LO SO CHE TE LA SEI FATTA CON QUALCUNO 'STA SERA E CON HARRY, LA SCORSA SETTIMANA.>>
è arrabbiato, furioso. Mi afferra per un braccio e mi scaraventa per terra. Appena si allontana per accendere la luce cerco qualcosa dove aggrapparmi e mi alzo in piedi, dirigendomi verso la cucina.
Dall’altra parte della stanza ci sono due occhi neri come la pece che mi squadrano infuriati e si avvicinano a passo svelto verso di me, non più le due distese di caramello che poche ora mi rassicuravano.
<< DOVE CAZZO VAI? TROIA. VIENI QUI E DIMMI PERCHè TE LA SEI FATTA CON HARRY.>>
<< Io non me la sono fatta con nessuno e nemmeno con Harry, la settimana scorsa avevo pure l’influenza.>>
mi tira un calcio sulla gamba e un altro schiaffo sul viso. Cado a terra e lui non perde l’occasione per darmi un calcio nello stomaco.
<< AMMETTI LA VERITà, STRONZA CHE NON SEI ALTRO. >> urla più forte di prima.
<< Ma non è la verità, Zayn…>> rispondo io, debole, mentre respiro a fatica per il suo calcio.
mi prede per un braccio, talmente forte da non farmi passare il sangue, e poi mi scaraventa ancora a terra, con un pugno.
<< ALMENO DIMMELO, NO? PUTTANA. E IO CHE MI FIDAVO DI TE. >>
‘e io che mi fidavo di te.’ Ah, sì? Fanculo, questo non doveva dirlo.
<< TU SEI UNO STRONZO. TU TI FIDAVI DI ME? MENOMALE CHE PRIMA MI AVEVI PROMESSO CHE NON SAREBBE SUCCESSO NULLA. TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE STAI DICENDO? NO, OVVIAMENTE, perché SEI DI NUOVO UBRIACO. >>
si blocca un attimo, mi guarda e penso si sia calmato. Purtroppo, nel giro di due secondi mi si è scaraventato addosso come una furia, tirandomi pugni, calci, schiaffi e chi più ne ha più ne metta.
Si ferma ansimante e io mi stringo al muro, prendendomi le ginocchia, sanguinanti con il mio labbro, il braccio destro e il bacino.
Mi sta fissando con un sorrisino compiaciuto e si sta riavvicinato con il braccio teso ed il pugno chiuso.
<< Zayn, ti prego, basta. >> dico piangendo.
lui scoppia in una fragorosa risata. << Perché dovrei? Tu te la fai con il mio migliore amico! >> continua ridere.
<< Ma io non l’ho mai fatto! >> affermo esasperata e sofferente.
<< Dio mio, ammettilo. Io sto qui a darti il mio cuore e tu mi tradisci con il mio migliore amico. >>
vorrei dire che è lui quello che mi tradisce, che qui quella che ci mette il cuore sono solo e solamente io, ma sto zitta per paura di farlo arrabbiare come prima.
<< Non lo ammetto perché non è vero. >> ride amaramente e va verso la cucina. Approfitto per tentare di scappare.
Corro verso la porta, anche se con molti problemi. Lo sento tornare di là, sono vicina alla porta.
Dei passi, sono sempre più vicina alla porta.
<< ABIGAIL, DOVE CAZZO SEI? EH? >>
apro la porta, ma la maniglia fa rumore.
Sto per uscire, ma Zayn è più veloce di me e mi trascina nuovamente dentro casa per i capelli.
Per la terza volta, mi butta a terra.
<< CREDEVI DI SCAPPARE, BHE, HAI FATTO MALE. NON DOVEVI FARLO. >> urla arrabbiato come non mai. Questa volta l’ho fatta grossa, nonostante stessi solo facendo bene.
Mi afferra di nuovo per i capelli e mi sbatte da una parte all’altra della stanza come fossi un pelouche. Sento le ossa fratturarsi, la carne lacerarsi e la pelle annerirsi, ma più di tutto, sento il mio cuore morire, spegnersi insieme all’amore che provo per Zayn.
Si affievolisce pian piano, fino a sparire.

<< Ti prego, basta, ti prego. >> chiedo ancora a Zayn di fermarsi, ‘sta sera è peggio di tutte le altre.
<< NO. >> grida lui, deciso.
mi limito a piangere, urlare non servirebbe a niente, lamentarsi nemmeno. Rimango in silenzio tra i miei singhiozzi e il mio dolore, nell’attesa che si stanchi e vada a dormire.
Sarà passata almeno un’ora, mi sferra l’ennesimo colpo nello stomaco, dopo di che si ferma e si appoggia il muro. Mi alza di forza, facendomi di nuovo male al braccio, e mi colpisce sul bacino, dove oggi mi aveva stretta mentre ero sulle sue gambe. Stringo i denti ed evito di mordere le labbra spaccate, trattengo i gemiti di dolore e guardo il soffitto.
Zayn ride, mi guarda e mi sputa spalla. Si gira e va verso la camera.
io rimango lì, mi faccio scivolare lentamente contro la parte, nonostante mi faccia male la schiena.
perché a me? Perché il ragazzo che amo, anzi, amavo, deve rovinarmi in questo modo la vita?
sono le quattro e mezza di notte, non riesco ad alzarmi e camminare, cosa posso fare? niente, solo aspettare che arrivi il mattino. Mi stendo a terra, sporcando la moquette con il mio sangue, e mi addormento lì. Al freddo, al buio e senza più speranze.
 
*

La mattina dopo mi sveglio con il sole che mi punta i suoi raggi negli occhi. Diciamo che non sto meglio, ma almeno riesco ad alzarmi e camminare. Vado in camera da letto, Zayn dorme ancora, così decido di aprire l’anta dell’armadio e guardare le mie condizioni.
Guancia sinistra coperta da un livido, gambe, collo e braccia coperti di lividi e ferite, labbra spaccate, entrambe, insieme al sopracciglio destro. Capelli sporchi di sangue, colpa di una ferita aperta sul cranio. Non ho il coraggio di levare la canottiera, ma voglio farlo.
La prima cosa che si nota è l’enorme chiazza violacea sul fianco destro, poi piccole ferite su pancia e seno.
Ad un certo punto sento qualcuno sospirare un ‘oh, cazzo.’ . So già chi è, siamo solo io e la sua voce inconfondibile in casa. Si alza dal letto e corre al mio fianco, mi scruta da capo a piedi con gli occhi lucidi.
<< S-sono sta-stato io? >> chiede titubante, con la voce spezzata.
<< Sì, Zayn, sei stato tu. >> sbotto io, sull’orlo di una crisi di pianto.
Si prende in viso tra le mani, passa ai capelli e li tira come a volerli staccare uno ad uno. Vedo le sue mani guance bagnarsi e alcune delle sue lacrime schiantarsi a terra.
Non provo pena, ‘sta volta.
Non lo perdonerò, ‘sta volta.
Non mi farò incantare dai suo occhi color caramello, ‘sta volta.

<< O dio santissimo, scusami. Scusami da morire, io… non ho mantenuto la promessa e guarda come sei ridotta! Io… dio mio, Aby, scusami. Perdonami ti prego. >> mi supplica, convinto che lo perdonerò anche oggi.
<< No. >> rispondo decisa.
<< No? >>
<< No. >>
<< Ma io non posso farcela senza te, non sono nulla. >>
<<Quando mi picchiavi come se meritassi solo di morire non la pensavi allo stesso modo, eh? >> sbotto arrabbiata, con le lacrime che scendono veloci dai miei occhi blu.
Spalanca gli occhi come a non volerci credere. Mi vesto velocemente sotto i suoi occhi increduli e mi avvio alla porta, ancora piena di sangue secco ovunque.
Mi afferra per un braccio prima che arrivi lì, mi ricorda la scena di ieri, gli faccio mollare la presa e rabbrividisco. Mi guarda dispiaciuto.
<< Ti prego, Abigail, non andare via. >> mi supplica ancora.
<< Addio, Zayn. >> sussurro prima di aprire la porta e chiuderla alle mie spalle con un sospiro di sollievo.
la mia roba è ancora tutta lì, ma non importa. Non ho più niente. Vestiti, soldi, un lavoro, un telefono o una casa, però non ho più nemmeno quel macigno sullo stomaco che Zayn mi causava.
Inizio a camminare senza una meta, poi decido di fermarmi al parco perché il dolore delle ferite inizia a farsi sentire.
Mi guardo intorno e mi specchio negli occhi delle persone che mi guardano terrorizzate.
Inizio a piangere, mentre i miei pantaloncini mi fanno prendere tutto il freddo del venticello di marzo.
Le ferite pungono sempre più, sento che con il freddo si riapriranno e il labbro continuerà a sanguinare.
Piango, piango e piango, senza riuscire a fermarmi.
Sento qualcuno sedersi al mio fianco, non so con quale coraggio, e accarezzarmi i capelli.
Alzo gli occhi e mi giro vero del tipo misterioso.
Mi perdo negli occhi blu mare del ragazzo al mio fianco, il suo sorriso confortevole mi dice che non ha intenzione di andarsene, le sue labbra rosse accompagnano la sua voce mentre mi chiede cosa mi è successo. Non sa nemmeno il mio nome e si preoccupa per me. Mi abbraccia e ripropone la domanda.
<< I-il m-m-mio raga-gazzo mi ha me-menata ieri s-s-era. >> mi riprendo il volto tra le mani e sento il suo corpo irrigidirsi.
<< Ha osato farti questo? Io lo ammazzo, giuro che se scopro chi è lo ammazzo. >>
sorrido sul suo petto per l’affetto che sta dimostrando ad una persona a lui estranea, che poi sarei io. Sembra accorgersene, per questo mi stringe ancora a lui e mi lascia un bacio tra i capelli.
<< Dai, vieni a casa mia. Ti fai una doccia e disinfettiamo le ferite. Che ne dici? >>
non so come, ma mi fido di questo ragazzo, so che non mi toccherebbe nemmeno con un fiore, in quel senso. Annuisco e mi porta a casa sua. È confortevole, ampia e… c’è Harry sul divano, a guardare la tv.
<< T-tu che ci fai q-qui? >> chiedo spaventata.
<< è casa mia, tu che ci fai qui? Non dovresti essere a casa con Zayn? >> controbatte lui, senza nemmeno guardarmi. Al solo pronunciare del suo nome mi vengono i brividi e il ragazzo con gli occhi blu se ne accorge.
<< Che c’entra Za…Aspetta, è stato Zayn? >> chiede…emh, non so nemmeno il suo nome, arrabbiato.
<< è stato Zayn a fare co…>> mi guarda e spalanca la bocca incredulo.
<< Sì, è stato Zayn, ragazzi. >>
ci sediamo e quei due mi chiedono di raccontare tutto. Scopro che sono molti amici di Zayn, insieme ad altri due, e che non se lo sarebbero mai aspettato. Quando gli ho detto che andava avanti da mesi non volevano crederci, quando mi hanno chiesto di vivere con loro io non volevo crederci. Mi hanno detto che ho fatto bene a scappare e che non sarebbero più usciti con un ragazzo simile.
Mi hanno rassicurata e coccolata come se mi conoscessero da sempre, come fossero miei fratelli. Potevo sentirmi a casa, con loso.

*

Oramai sono passati cinque mesi e devo dire che sto benissimo. Ho conosciuto gli altri due amici di Harry e Louis e devo dire che sono veramente simpatici, si chiamano Liam e Niall.
In questo momento sono in camera con Louis, ho scoperto che si chiama così alla fine, e stiamo guardando il finale di un film mentre Harry prepara la cena.
I due protagonisti si stanno guardando negli occhi. D’un tratto Lou si gira verso di me, ricambio il suo sguardo.
I due protagonisti intensificano lo sguardo, io e Lou continuiamo a scavare l’uno dentro l’altro con lo sguardo.
Sentiamo il campanello suonare e due voci, ma non ci importa, siamo occupati.
Il protagonista dice alla protagonista di amarla, Louis mi guarda e dice << Ti amo, Abigail. >>
io e la donna nello schermo sbarriamo gli occhi, ma subito rispondiamo al nostro amato << Ti amo anch’io.>>
I due protagonisti avvicinano i loro volti, noi facciamo lo stesso senza staccare gli sguardi.
dei passi per le scale, continuano a non importarcene.
Poi non so cosa fanno i due protagonisti, perché i miei occhi si chiudono quando le labbra di Louis sfiorano le mie. Sono timide, ma ci vuole poco per prendere confidenza. Iniziano a combaciare come si conoscessero da sempre e, di colpo, mi ritrovo a cavalcioni sul ragazzo dagli splendidi occhi blu. Ci pensa lui, con mio piacere, ad intensificare il bacio e far scontrare le nostre lingue. Giocano, si rincorrono e vanno per conto loro. Ogni volta che la sua lingua sfiora la mia, tantissimi brividi percorrono il mio corpo. Forse era proprio di un ragazzo simpatico e dolce come Louis, che avevo bisogno per essere davvero fe…
<< PUTTANA! >> uno strillo provocato da una voce fin troppo familiare. Inizio a tremare e mi butto tra le braccia di Louis, impaurita.
<< NON CI HAI MESSO MOLTO A RIMPIAZZARMI, VEDO. IO ERO VENUTO A CHIEDERTI SCUSA. >>
si avvicina pericolosamente e continua ad urlare insulti rivolti a me al suo vecchio amico.
<< Le scuse non servono a nulla Zayn. >>
<< Zitta, troia. >> nonostante sia tra le braccia di Lou, riesce a tirarmi uno schiaffo in pieno viso.
Louis scatta e in men che non si dica è addosso al moro e lo riempie di botte.
Io ed Harry cerchiamo di separarli e quando ci riusciamo facciamo andare via Zayn.
Prima di sparire mi dice << Tu sei precipitata dal tuo passato, ma lui ti sta seguendo. >>
vuol dire che non mi lascerà più in pace? Vuol dire che sarò costretta a vivere nel terrore?
Harry, come a leggermi nel pensiero, mi dice << Tranquilla, Aby, ho chiamato la polizia e gli ho dato il suo indirizzo. Sta per finire tutto quanto.>>
Mi abbraccia, poi vado da Louis e lo bacio, sotto le urla e gli applausi di Harry.
Penso che questo sia l’inizio di una nuova vita.

Fine
(alleluja lol) 

Silvia's corner c:

se siete arrivati fin qui è un miracolo, giuro! non so come avete fatto a sopportare questa angoscia infinita.
pansavate che sarei resuscitata con qualcosa di felice o triste? io ho fatto un misto hahahaha.
da quanto tempo, eh? Ok, non mi ammazzate, vi prego, ero momentaneamente morta.
la verità è che non sono mai su efp, finalmente ho tovato un buco per scrivere e pubblicare qualcosa... eh, bhe, devo dire che non è il massimo, anzi!
Volevo dirvi che so benissimo che Zayn é stato una scelta banale per il ruolo dello stronzo alcolista,ma ,vi giuro, non riuscivo a scrivere con un altro protagonista. Tipo la storia "He loves you,mum." L'avevo cambiata con Niall,ma non era lo stesso, non mi diceva nulla :/ non credo sia molto bella questa OS, anzi, penso sia uscita peggio del solito, però ci tengo molto.
è stato un parto, l'ho scritta in due giorni per due pomeriggi interi e sono riuscita a pubblicarla ora, perchè l'ho finita ora. (lol)
ci tengo perchè, appunto, mi ci sono impegnata moltissimo e so che è difficile da notare lol
tratta di due tematiche forti : l'acolismo e la violenza sulle donne. 
non credo di essere riuscita a trattarle bene, se devo essere sincera, però ci ho messo tutta me stessa.
comunque se l'avete davvero letta mi fa moto piacere, spero vi sia piaciuta...sennò sarebbe un fallimento :o
ho cambiato modo di scrivere, e non parlo dei caratteri ahahahahah, ma dello stile, non so se si vede...questo è molto più angosciante c':

PER TUTTE LE PERSONE CHE MI HANNO CHIESTO DI RECENSIRE, TRANQUILLE, LO FARò DI SICURO, LO GIURO, DEVO TROVARE IL TEMPO, MA LO FACCIO. PAROLA D'AUTRICE.
Per la prima volta ho un banner AHAHAHAHAHA WOHO!
ora vi lascio stare che vi ho già scassato i coglioni abbastanza lol 

VI AMO TUTTI, DAVVERO, SIETE MERAVIGLIOSI. 
non scherzo, senza di voi non avrei continuato a scrivere, davvero.
grazie a tutti.
un bacio enorme, Silvia. xx 


P.S.
Le due storie sono momentaneamente sospese, sì...insomma, niente ispirazione c.c
(non mi ammazzateeeee)

P.P.S.
nella scrittura di questa...'cosa' mi ha accompagnata la meravigliosa canzone "Fall away" dei "The Fray", che vi consiglio.

http://www.youtube.com/watch?v=uISDFuzAZTA 


  
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