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Autore: 365dayswiththeBeatles    22/10/2012    2 recensioni
Vorrei perdere la ragione ad un'unico patto:
essere sicuro di diventare un pazzo allegro,brioso ed eternamente di buon umore,
senza problemi nè ossessioni,che ride senza motivo dalla mattina alla sera.
"Emil Cioran dice così.
Se lo avessi saputo ,non avrei trovato miglior definizione per il mio voler essere un pazzo come e quanto te,John."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George Harrison, John Lennon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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All Those Years Ago

(The One who Imagined it All)

 

 

 

 

 

Vorrei perdere la ragione ad un'unico patto:

essere sicuro di diventare un pazzo allegro,brioso ed eternamente di buon umore,

senza problemi nè ossessioni,che ride senza motivo dalla mattina alla sera.

 

"Emil Cioran dice così.

 

Se lo avessi saputo ,non avrei trovato miglior definizione per il mio voler essere un pazzo come e quanto te,John."

 

 

George aveva sempre avuto un certo timore di John.

Era più grande di lui di tre anni. (Non certo poco quando se ne ha quattordici ).

Forte . Talentuoso . Deciso .

George è stato per troppi anni 'il ragazzino con la chitarra taciturno'.

In primis per John . 

E lui stesso ne ha ammesso la colpa .

Il loro era un "troppo discreto rapporto" .

 

John,ben presto mutò in uno pseudo fratello maggiore per lui,negli anni in cui la pressione sui Beatles si faceva sempre più insostenibile .

Lo incoraggiò a scrivere brani propri e ,più di tutto,ne scrisse altrettanti da fargli cantare .

George ricambiò il suo affetto con il massimo impegno,sempre serio ed impegnato nei lavori di John,anche quando questi accecato dall'amore,non riusciva più a dare quell'importanza che aveva sempre dato alla loro amicizia.

 

E George quell'amore voleva capirlo.

Lo capiva,tanto che accettò Yoko,pur essendone ciecamente geloso.

Aveva pieno controllo su John.

John non era più di George,Ringo o Paul.

No,era di Yoko.

Ma lui rimase sempre equilibrato con quella donna.

E lei lo percepì;"Non era uno di quelli che dicevano -No,Yoko non fa parte del gruppo-lui,sai,era compiacente".

 

Un essere umano non può essere però sempre equilibrato.

Anche se il suo nome è George Harold Harrison.

Si arrabbiò in un tale modo con John quando non accettò di partecipare al Concert For Bangladesh…

Insomma,ci aveva invitato tutti gli amici e le persone che stimava di più.

Lui no,non era venuto perchè "Se non è ben accetta Yoko,non sono ben accetto io".

Alla fine l'amore aveva predominato su tutto,un'altra volta.

 

E l'amore dominò George,ancora una volta,quando incontrò John nel 1974.

A New York.

Pochissimo tempo si erano visti.

E naturalmente avevano usato l'unico linguaggio che li aveva sempre uniti,la musica.

Poi più nulla.

Di nuovo.

 

Se George avesse saputo.

Se avesse saputo,probabilmente se lo sarebbe chiuso in casa,come in un museo,per vederlo ancora all'opera,per anni ed anni ancora.

Solo per sè.

Per vedere quel pazzo,allegro e brioso che ride dalla mattina alla sera,nel suo soggiorno.

Per scambiarsi quelle battute di sempre.

Per dirgli ancora che gli voleva bene.

Per dirgli ancora che gli avrebbe sempre voluto bene.

 

La verità è che George non seppe mai accettare la morte di John.

Perché non aveva lasciato il suo corpo nel giusto modo,non come si sarebbe meritato.

 

Tutti meritiamo la possibilità di migliorarci,finchè questo è possibile.

Migliorarci e prepararci al momento in cui dovremo lasciare quello che viviamo quaggiù.

Meritava senz'altro di poter ancora riflettere.

Di poter ancora rimediare a tutti gli sbagli della sua vita.

Di sistemare tutte le cose in sospeso.

E George non trovò mai pace per questo.

 

Gli avrebbe detto ancora che era l'unico che gli aveva reso tutto più chiaro e semplice.

Gli avrebbe detto che aveva centrato il punto,quando diceva che 'tutto ciò di cui abbiamo bisogno è amore'.

Gli avrebbe detto che lui è stato l'unico a sapersi immaginare il suo tutto.

Gli avrebbe detto che aveva pregato per lui ogni notte,dopo l'assassinio,anche se poco gli sarebbe importato.

Gli avebbe detto che anche se loro erano stati i primi a reputare la religione una cosa strana,era l'unica ragione per cui esistevano.

 

Gli avrebbe detto che lui aveva il controllo dei suoi sorrisi e delle sue lacrime.

Lui aveva controllo di tutti i nostri sorrisi e le nostre lacrime.

 

"John,mi senti?

Ricordi,tutti quegli anni passati?"

 

   
 
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