[
Rules I had to break. ]
[
-5 ]
Quella
mattina, non in maniera diversa da molte altre mattine, Kate bacia Tyler
cinque volte.
La
prima volta per svegliarlo da quell’incubo che continua a rifiutarsi di
raccontare; è solo un premere le labbra insieme, a malapena uno
schiocco.
La
seconda e la terza volta servono a convincerlo a tornare a letto; sono
baci
sensuali e le servono a conquistare completamente l’attenzione di Tyler.
Il
quarto è più lungo degli altri, più profondo e intimo—anche se si trova
sempre
più spesso a chiedersi cosa lo abbia spinto a decidere di sposare Kate,
non può
negare che con lei il sesso sia fantastico. Qualche volta il sesso
sembra essere l’unica cosa che
ancora li accomuna, il che è molto triste.
La quinta volta è un bacio d’addio, perché i
terroristi sembrano sempre decidere di
attaccare nei momenti meno opportuni e Kate adora il proprio
lavoro.
“Dormi
bene, amore.”
[ -4 ]
È in
quattro secondi che accade l’inferno.
Tyler
è sinceramente intrigato, vuole
scoprire cosa spinge le persone ad affidarsi alla Rekall,
ma soprattutto non vuole
negarsi quel piccolo capriccio, quella fantasia.
Agente
segreto, infiltrato, bugiardo e
traditore—è
un pesante fardello.
“Sparate
a vista.”
[ -3 ]
Dei
tre sconosciuti che sono a bordo dell’auto, solo due partecipano
attivamente alla
fuga: il giovane dai capelli ricci guida in maniera assolutamente
irresponsabile, mentre la donna li tiene al sicuro con infallibile mira.
Scott
e Allison sono una squadra esplosiva, e se Tyler non fosse impegnato a
temere per la propria vita ringrazierebbe di essere (apparentemente)
dalla loro
parte.
Il
terzo uomo a bordo ha indosso una maschera da notte e pare morto nel
sedile,
però quando torna al mondo impiega solo quattro secondi a decidere cosa
fare. È
un attimo, poi Scott esclama qualcosa che non dovrebbe
suonare così offensivo mentre Stiles si lascia ricadere all’indietro.
Sempre
Stiles, è impegnato a rispondere a tono a Scott, e non sembra
prendersela
quando Tyler borbotta fra i denti e si
allunga per
assicurarlo al sedile.
Il
giovane non sembra allarmato dall’improvvisa vicinanza, anzi—mentre
l’auto
precipita nel vuoto, ha anche il coraggio di rivolgergli un ampio
sorriso e
gridare un ringraziamento.
“Il
mio nome, il tuo nome è Derek Hale.”
[
-2 ]
Lo
Sceriffo (i veri nomi sono ormai una
formalità persa nel passato)
chiede di vedere solo loro due: lo sguardo dell’uomo è orgoglioso, e il
sorriso
sul volto di Stiles quasi convince Derek di aver compiuto la scelta
giusta.
Quando
permette a quasi degli sconosciuti di frugargli nella mente
alla ricerca dell’informazione sola in grado di salvare migliaia di
vite, riesce quasi a crederci, a credere in loro.
Poi il
viso di Peter Hale trionfa sul monitor, e la sua voce che riempie la
stanza.
“Stilinski!
Che piacere.”
“È
una trappola! Papà!”
[ -1 ]
Anche
se Derek non sa più come chiamare se stesso, fra i ricordi che
continuano ad
affiorargli alla mente e quelli artificiali, fra cose che non credeva
essere in
grado di fare e sentimenti contrastanti—Derek è un’unica persona, e ha
un unico
obiettivo.
Portare
a termine la propria missione.
“Derek!
Corri!”
[ 0 ]
Quando
Scott li
raggiunge insieme a un drappello di uomini e donne della Resistenza,
Stiles è
ormai senza speranze: ha chiamato Derek molte volte, lo ha scosso per
le
spalle, lo ha baciato, però lo stronzo
si rifiuta di svegliarsi.
Per quando non
sia quello che sente, Stiles non si trattiene dal dargli un pugno.
Non ci sono speranze di collaborazione fra l’Unione di Britannia e la
Colonia,
troppo forte il dolore del tradimento e la sofferenza provocata da anni
di
soprusi e soffocate rivolte, però non è comunque quello che la gente
vuole.
Nel
nome dello Sceriffo, che ormai è divenuto un simbolo;
nel nome di Derek, che è
tornato vittorioso;
nel
nome di chi è sopravvissuto,
la Colonia chiede diritti e
indipendenza.
“Bel
lupacchiotto, non capisci: il tuo
appartamento.
Il solo pensiero mi fa venire voglia di strapparti i pantaloni.”
Diciamo che
questa cosa è
strana e brutta e non ne parleremo mai più? Sterek I’d do.
Citazioni: “This
night”,
Black Lab