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Autore: mrs black    22/10/2012    9 recensioni
Diventare uomini non è cosa facile e a volte hai bisogno dell'aiuto di un esperto...meglio ancora se gli esperti sono due!!
Prendete Byakuya, Kenpachi e un Ichigo che si affaccia timidamente alla pubertà, mescolate bene...et voilà, il cocktail è servito!
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TRIGGER WARNING: sapete tutti com'è fatto Zaraki, macho, vagamente sessista, stereotipo del maschio alfa. Non leggete se siete sensibili allo humor anni 80.
Essendo una parodia, gli atteggiamenti non rispecchiano l'opinione delle autrici o di Tite Kubo.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Kurosaki Ichigo, Zaraki Kenpachi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Dopo più di un mese di attesa, eccovi finalmente la conclusione!
Il capitolo è a cura di unholy spirit, che purtroppo ha problemi con l’account e non riesce a pubblicarlo.
 
Dedichiamo questo capitolo al Comandante Generale Shigekuni Genryuusai Yamamoto.
 

PROMOSSO?

 
 

“Sei un giovane ricco e di bell’aspetto?
Sei l’erede di una nobile famiglia?
Hai perso tutto ciò a cui tenevi di più e ti senti solo e avvolto da un’insormontabile sofferenza?
Allora abbiamo l’offerta che fa per te!!
Liberati della solitudine, e:
ADOTTA UN PLEBEO DA COMPAGNIA!!
(solo per oggi offerta speciale, insieme al plebeo vi regaliamo anche un vasetto di caramelle invendute)”

 

Offerta sponsorizzata dal negozio Urahara.

 
Byakuya Kuchiki sgranò gli occhi incredulo, incapace di credere a ciò che aveva appena visto. Si voltò verso il cappellaio matto che lo guardava con aria divertita da dietro al ventaglio.
- Pubblicità progresso – disse Kisuke con un sorriso più losco che mai.
- Prego? –
- Era noioso osservare i piccioncini mentre pagavano il conto e andavano al bagno, quindi abbiamo deciso di intrattenere il pubblico con un po’ di pubblicità – spiegò il biondo scienziato.
 
 
Ichigo si stava stirando nervosamente il fondo della giacca, aspettando Inoue. Possibile che ci volesse così tanto?
- Ma che cosa starà facendo? Ormai è in bagno da 10 minuti – pensò ad alta voce lo Shinigamino.
- Evita di farle questa domanda quando arriva, sarebbe davvero maleducato – gli suggerì il nobile dall’auricolare.
- Si starà rifacendo il trucco – s’intromise Matsumoto con tono ovvio.
 
Intanto nel bagno Orihime era intenta a tamponarsi un occhio che non voleva smettere di lacrimare
- Ma come faccio ad essere tanto imbranata? Mi sono tirata il mascara nell’occhio – piagnucolò.
 
- E se invece stesse male per via di una cozza guasta? – si preoccupò la fragolina paranoica.
- La ragazza non ha ordinato cozze – asserì Yumichika ricontrollando l’ordine.
- Ah, ok... E se fosse allergica ai funghi? –
- I funghi li hai mangiati tu. Rilassati. Non è bello essere così stressati. Si suda – si disgustò Yumichika.
Zaraki si riprese dallo shock e rivolse al suo quinto seggio uno sguardo pieno di pietà.
 
- Eccomi Kurosaki-kun, scusa se ti ho fatto aspettare – gli corse incontro Inoue.
- Figurati. Dove vorresti andare adesso? – le sorrise Ichigo.
Inoue ebbe un mancamento momentaneo.
- Ehi! – sbiancò il sostituo Shinigami – l’avevo detto io che il cibo era andato a male! –
- Tu, sei la persona più idiota che io abbia mai avuto la sfortuna di conoscere. E ci terrei a fare presente che il mio Luogotenente è Renji Abarai. Hai battuto un record Kurosaki Ichigo – sussurrò Byakuya con un tono pericoloso.
- Capitano Kuchiki questo è davvero cattivo da parte vostra. Io non sono lo scemo del Seireitei – protestò offesa l’ananas.
- Questo è discutibile-.
 
Finiti i battibecchi, gli Shinigami tornarono sul tir per seguire i due giovani, che si erano già avviati verso il centro per una passeggiata.
- Sicura di stare bene Inoue? – chiese Ichigo – mi hai fatto spaventare prima –
- Si, sto bene – arrossì la ragazza – sarà stato un semplice calo di zuccheri – mentì.
- Bene. Allora, che ne dici di andare in quel nuovo bar che hanno aperto in centro? Tatsuki dice che fanno dei cocktail di frutta buonissimi –
- Oppure potremmo andare al cinema. È uscito un film molto divertente –
- Un calo di zuccheri? Ma se ha appena mangiato? Non è possibile! Sei proprio un cretino – si scandalizzò Mayuri.
- Kurosaki non potete andare al cinema! – ordinò secco Kennino
- Non saprei. Forse è meglio di no, siamo stati seduti tutta la sera, vorrei sgranchirmi un po’ le gambe – improvvisò – magari potremmo andarci un altro giorno al cinema, che ne dici? -.
- Ma guarda il ragazzo, si sta preparando il terreno per il prossimo appuntamento. Un colpo da maestro! – Zaraki si voltò verso il nobile – dammi il cinque collega, lo abbiamo istruito davvero bene! Abbiamo un futuro in questo campo –
- Ne dubito – commentò Icchy in tono scettico.
- Come Kurosaki-kun? –
- Dubito che riuscirei a restare sveglio se andassimo al cinema. Sai, ho mangiato molto questa sera – si salvò in corner.
 
I due ragazzi continuarono la passeggiata, diretti alla gelateria preferita di Inoue.
Ichigo notò che ogni tanto la ragazza tendeva a perdersi nelle sue fantasie. Si chiese come mai a Ikkaku non fosse successo.
 
- Renji, prendiamo un gelato anche noi? – la giovane Kuchiki si voltò verso il rosso con occhioni imploranti.
- Volentieri, però prima dovremmo camuffarci, - rispose il Luogotenente tatuato in tono professionale - se ci riconoscono rischiamo di rovinare l’appuntamento –
- Bene – annuì Rukia – passami la felpa con il cappuccio di Chappy –
Giunti nei pressi della gelateria, il tir accostò, permettendo ai due Shinigami di uscire e pedinare da vicino la “coppietta” che in quel momento stava avendo una piccola discussione.
- Kurosaki-kuuuun!! Non è giusto! Non voglio che paghi tutto tu, mi sento in imbarazzo! – protestò la ragazza, gonfiando le guance.
- Assolutamente no, Inoue! Ti ho invitata io ad uscire, e stasera voglio offrire io! – ribattè l’arancino, timoroso di star sbagliando qualcosa.
- Insisti Kurosaki, non cedere. Sii galante e non farle pagare niente – suggerì Byakuya notando la sua incertezza.
- Falle capire chi è il maschio dominante – aggiunse Kenpachi.
- Ma io volevo tutti i gusti. Non è giusto che tu spenda tanto!! –
- Mi offendo – le sorrise un po’ più sicuro.
Inoue arrossì, abbassò lo sguardo e, accettando la sconfitta, si diresse all’interno della gelateria.
 
Nel frattempo, un vigile aveva notato il tir, prima che Hacchi potesse ricamuffarlo.
- Non potete sostare qui con un mezzo pesante, è un’infrazione. Ci sono i cartelli – stava spiegando al nobile.
- Un’infrazione? – gli fece eco Byakuya sgranando gli occhi. Fu il suo turno di sentirsi male. Aveva di nuovo infranto la legge. Avrebbe disonorato il clan.
- Signore, sono costretto a farle una multa. Chi è l’intestatario del mezzo? E chi l’autista? –
- Urahara-san, vieni qui un momento – chiamò il bel Capitano con voce sconvolta. Isane gli mise prontamente dietro una sedia, su cui si accasciò.
 
- Renji, fammelo leccare! –
Il fragolò avvampò. Si voltò di scatto e vide Renji e Rukia, seduti ad un tavolino poco distante. La ragazza guardava con aria offesa il gelato del tenente. Perché avevano fatto a lui quello a forma di coniglietto?
La voce della cassiera richiamò Ichigo alla realtà.
- Allora Inoue, come lo vuoi leccar... cioè, come lo vuoi il gelato? – arrossì per la figuraccia, pregando che la ragazza non ci facesse caso.
Dal momento che si trattava di Orihime, le sue preghiere furono accolte ed esaudite.
- Dunque, voglio un mega-cono con tutti i gusti. Posso, Kurosaki-kun? –
- Certamente! Hai appena avuto un calo di zuccheri, ti farà bene -  
- Ma questo è un coglione senza arte né parte! – Mayuri diede una testata al tir – ma non si rende conto che l’ha preso in giro? –
- Come si permette? – s’indignò il vigile fraintendendo – questo è insulto a pubblico ufficiale! Quanto a lei – si voltò verso Urahara – mi ha dato una patente falsa -
- Eh? Parli con me? – domandò scocciato Kurotsuchi.
- La mia patente è autentica -
- Lei non ha nessun rispetto per la divisa! – disse il vigile a Mayuri - Mi fornisca i suoi documenti. Guardi come se ne va in giro! – poi riprese verso Urahara - E lei signore, sulla sua patente c’è scritto che è stata rilasciata nel 1950, e non è mai stata rinnovata. Chi vuole prendere in giro? –
- Ho di nuovo infranto la legge... – si lamentò il nobile tra un bicchiere e l’altro – non merito il nome di Kuchiki –
- Non fare la femminuccia collega. Nemmeno tua moglie rispetta le leggi, vorrai mica passare per una checca? – domandò Zaraki in tono di sfida.
- Su Byakuya-kun, non ti preoccupare. La ribellione è un’importante fase della crescita. È normale durante l’adolescenza – disse comprensivo Ukitake.
- Ukitake, l’adolescenza l’ho finita il secolo scorso – s’indignò il Kuchiki. Adesso lo trattavano pure come un bambino – non paragonarmi a Kurosaki, sono già abbastanza depresso –
- Si fermi! – gridò Urahara – non può arrestarmi, la mia patente è autentica, lo giuro –
- Siete in arresto per aggressione a pubblico ufficiale, avete diritto ad un avvocato... –
- Ma io sono innocente – protestò il caramellaio. Possibile che nessuno degli altri Shinigami andasse a tirarli fuori da quell’imbarazzante equivoco? Hirako filmava la scena con lo smartphone, Muguruma continuava a riempire il bicchiere al nobile, mentre Isane tentava inutilmente di portare via la bottiglia, Lisa chattava con sconosciuti su ChatRoulette, Rose e Love leggevano Kenshiro, Ryuuken non aiutava gli Shinigami per partito preso, Isshin era commosso per la crescita del suo bambino e Nemu aspettava ordini da Mayuri.
 
Intanto Ichigo e Inoue erano usciti dalla gelateria con un maxi cono e due coppette extra-large per tutti i gusti della ragazza, e un cono piccolo per il fragolino.
Lo Shinigami Delegato non riuscì a reprimere un sorriso, la serata stava migliorando più di quanto avesse mai potuto sperare, i suoi aguzzini erano stati stranamente tranquilli nell’ultima mezz’ora. Niente litigi, niente consigli deliranti, niente conversazioni oscene. Come poteva non sorridere?
Si guardò intorno, pervaso da una nuova speranza verso il mondo, magari lo avrebbero lasciato finalmente stare, magari sarebbero tornati alla Soul Society prima del previsto, magari quello stupido show era finito.
- Ichigo... –
- Vecchio Zangetsu? – si stupì.
- Non perdere la concentrazione, il tuo nemico potrebbe essere ancora in agguato – cercò di avvertirlo del pericolo.
- Il mio nemico? Vecchio, hai bevuto? –
Ma ovviamente non ci riuscì.
- Kurosaki-kun, mi passi la coppetta che hai in mano? – chiese la ragazza che aveva già finito la prima parte del suo gelato.
La fragolina allegra si voltò a guardarla, e porgendole la coppetta notò una strana folla qualche metro dietro la ragazza.
 
- Tu sei solo una cavia. Non puoi cercare di arrestarmi – Mayuri cercava di togliersi le manette.
- Questo è un oltraggio imperdonabile. Lei si comporta come un anarchico rivoluzionario e violento –
- Qualcuno faccia qualcosa, questo pazzo ci farà arrestare – pregò Urahara.
- Guardate laggiù, laggiù – s’intromise Isshin – c’è il mio bambino, il mio bambino! – cominciò a sbracciarsi per salutarlo.
 
- Oh, guarda Inoue, una lanterna – Ichigo cominciò ad indicare a caso nel cielo, nel tentativo di non far voltare la ragazza.
- Dove? Dove? – si eccitò Orihime.
- Lì, guarda, è proprio là in alto, la vedi? – “continua con la farsa, sta funzionando” pensò.
- Non riesco a vederla –
- Adesso è finita dietro quel palazzo, ma se giriamo per quella via dovremmo ancora vederla – improvvisò, frettoloso di allontanarsi il più possibile da quel branco di mentecatti e soprattutto da suo padre.
 
- Zaraki... abbiamo perso Kurosaki... dov’è andato? –
- Lui e la ragazza si sono spostati, ma li vediamo comunque – Kennino si voltò – Kuchiki, puzzi di alcohol, sei ubriaco? – chiese stupito, non capitava spesso di vedere il nobile sbronzo.
- Taci! Non ho bevuto... – barcollò – forse un bicchierino – ammise sedendosi.
- Visto il tuo stato direi più di uno – sogghignò.
- Non mi interessa cosa dici. Tanto ormai è tutto rovinato. Per colpa di questo dannato show ho perso la mia reputazione, e infangato il nome... – dondolò pericolosamente sulla sedia – ...della mia famiglia. Ma tu non puoi capire – concluse prendendosi la testa tra le mani.
- Su su, Capitano sei – intervenne Muguruma chiaramente divertito – non è niente che del Gin non possa risolvere –
- Capitano Muguruma, per favore. Lo avete già fatto bere abbastanza – lo salvò Isane – se continua a bere finirà per stare male –
Un gatto nero saltò sulle ginocchia di Byakuya, facendo le fusa per consolarlo.
- Il mio bambino non mi ha salutato – pianse Isshin in un angolino buio del tir.
Il Capitano Yamamoto cominciava a perdere la pazienza. La situazione era degenerata fin troppo. Ordinò a Choujiro di fare qualcosa per la sbronza triste del nobile e fece un cenno ad Unohana. La donna annuì e uscì dal camion per chiarire il malinteso dei due scienziati.
- Mi scusi – si avvicinò sorridendo – credo che ci sia stata una piccola incomprensione. Vede, il signor Kurotsuchi non ha mai avuto intenzione di insultarla –
- Tacete Capitano quattro! Quest’uomo mi ha offeso, e adesso ne farò una cavia –
Unohana si voltò a guardare Mayuri, che cadde in ginocchio chiedendo scusa al vigile prima di ritirarsi tremante nel tir.
- Le dispiacerebbe togliere le manette al signor Urahara? Ha tutto in regola, non c’è bisogno di arrestarlo –
- La sua patente era chiaramente falsa e... – la voce gli si spense in gola.
- Ha tutto in regola, non c’è bisogno di arrestarlo – ripetè gentilmente la santa donna.
- Ma certo... mi scusi... passate pure, la multa è revocata –
- Molto gentile da parte sua, ci spostiamo subito –
Gli Shinigami ripartirono in fretta e furia, avevano attirato troppo  l’attenzione.
- Trovati – disse Urahara – sono in una strada parallela alla nostra, svoltiamo a destra appena possibile –
Alla prima curva svoltarono, prendendo contromano un senso unico in una strada non troppo comoda per l’ingombrante mezzo.
- Fermi!! – gridò Ryuuken – siamo in contromano, Isshin ma li vedi i cartelli? –
- Cazzo! Kisuke, scendi e fammi manovra, la strada è troppo stretta –
Qualche minuto dopo il tir stava sfrecciando su un’altra strada, adesso guidato da Ryuuken che borbottava qualcosa sull’inettitudine degli Shinigami, allontanandosi il più possibile dal luogo del  delitto, dove avevano abbattuto vari cartelli e ammaccato il costosissimo ingresso in marmo di un’elegante banca svizzera nella disperata retromarcia.
 
Nel mentre i due ragazzi avevano raggiunto il parco, e si erano seduti a chiacchierare sotto un ciliegio nel pieno della fioritura.
- Kurosaki-kun, è da un po’ che voglio chiedertelo. Durante il compito in classe dell’altro giorno ti ho visto preoccupato. Non avevi studiato? –
- Il compito in classe? – chiese la fragolina con l’alzheimer.
- Si, quello di matematica – precisò la ragazza.
Ichigo ripensò al suo ultimo giorno di scuola. Effettivamente stava facendo un compito di matematica quando era stato colpito alla testa, trasformato in Shinigami e trascinato alla Soul Society.
- Beh, io credo di essere svenuto – non poteva essere altrimenti.
- No, non hai mai perso i sensi, eri nel panico però –
Come poteva essere possibile? Era stato trasformato in Shinigami, il suo corpo si sarebbe dovuto accasciare sul banco...
- Oppure – gli suggerì Hichigo – potrebbero averti sostituito con il tuo inseparabile orsacchiotto di pelouche –
- Kon è un leone, non un orsacchiotto – lo corresse Ichigino, pochi secondi prima di realizzare che la sua folle rapitrice aveva fatto ingoiare qualcosa al suo corpo.
– KOOOOOOOOOOOON!! – gridò in preda al panico. Il gelato gli cadde di mano. La sua media sarebbe crollata a picco, sicuramente l’idiota aveva preso il voto più basso nella storia dei voti bassi.
- Kurosaki-kun, stai bene? – Inoue sembrava sempre più preoccupata.
- Si, scusa, stavo solo pensando al compito. Ecco io... non mi sentivo molto bene –
- Capito. Beh, non ti preoccupare, se stavi male puoi sempre recuperarlo no? – gli sorrise prendendo un altro gigantesco cucchiaino di gelato.
 
- Signori, dobbiamo prendere una decisione, seppur drastica. Abbiamo avuto troppi incidenti per colpa di questo tir e dei suoi autisti. Adesso abbiamo addirittura un pezzo di una panchina incastrato nel cofano – asserì Hirako.
- In sostanza dobbiamo liberarci del mezzo – spiegò Rose – prendete il computer portatile, continueremo il collegamento con quello –
- E dove lo lasciamo questo? – domandò Kira – è gigantesco, non sarà tanto facile nasconderlo, lo ricamuffiamo col Kido? –
- Molto meglio – ghigò Shinji – Momo-chan, apri il Senkaimon –
- Ma... volete lasciarlo nel Dangai? – Hinamori non sembrava troppo convinta.
- Non fare la guasta feste, aprilo su – agitò una mano il biondo jazzista – certo che alle volte somigli proprio a Sousukino – bisbigliò.
Svuotato il tir dagli attrezzi da lavoro più importanti e aperto il cancello Senkai, cercarono per 5 minuti di spingerci dentro il mezzo, dovendo infine ricorrere al bankai di Komamura.
- Beh, adesso non ci resta che andare a casa di Inoue a piedi – disse Renji cominciando a fare strada.
- Io vado avanti, così entro direttamente in casa e l’aspetto lì – corse via Matsumoto.
- Yoruichi è rimasta nel tir – biascicò Byakuya ridacchiando e gelando il sangue dei presenti. Lui non ridacchiava. MAI.
- Yoruichi-san? Davvero? Ma non c’era più nessuno – Urahara si avvicinò al nobile, che, nonostante l’alcohol si allontanò comunque di qualche passo.
- Era in forma gatto...hic... dormiva da qualche parte –
- Yoruichi-sama! Dobbiamo salvarla! – Soi Fon riaprì il Senkaimon e si fiondò dentro, seguita a ruota da Urahara e Unohana.
Recuperata anche la gatta, che non si era accorta di nulla in quanto dormiva come un sasso su un morbidissimo cuscino in vera piuma d’oca, foderato in seta con decorazioni ricamate a mano (- vorrete mica che mia moglie dorma su un comune cuscino per pezzenti? -), si avviarono finalmente a casa di Inoue.
- La ragazza vive in un monolocale? Hic... non la mantiene nessuno? –
- Piantala di dire cazzate Kuchiki. Vieni qua, dobbiamo tenerli d’occhio – lo chiamò Zaraki – guarda il nostro allievo, le porge il braccio. È cresciuto – si asciugò una lacrimuccia commosso.
 
- Inoue, appoggiati a me – Ichigo le porse galantemente il braccio.
La ragazza aveva mangiato il gelato troppo in fretta, come suo solito, e adesso aveva mal di testa. Certo che, quando voleva, sapeva essere davvero strana, pensò il sostituto Shinigami aggrottando la fronte leggermente divertito.
- Kurosaki Isshin... hic... cioè, Ichigo. Non fare quella faccia da costipato, potrebbe vederti – lo ammonì una voce decisamente strana.
- Byakuya? Sei tu? – bisbigliò la fragolina furtiva, attento a non farsi sentire da Orihime che canticchiava allegra.
- No, sono la Fata Turchina... chi vuoi che sia pezzo di cretino? E non fare quella faccia da ebete – ordinò.
- Dille qualcosa, non stare zitto – intervenne Zaraki spostando di peso il bel Capitano dal microfono.
- Senti Orihime-chan – cominciò a suggerire Shinji, e Ichigo ripetè come un pappagallo.
- Ti va se facciamo il giro lungo per arrivare a casa tua? Così possiamo passeggiare un po’ di più, mi piace la tua compagnia – concluse senza pensare.
La ragazza arrossì violentemente, senza trovare le parole per rispondere, così si limitò ad annuire.
Arrivati a casa, il mal di testa di Inoue era finalmente passato, e lei era tornata allegra e pimpante. Ichigo si guardò intorno, ma non vide traccia del gruppo di mentecatti.
- Bene – cominciò un po’ esitante – grazie per la serata, mi sono divertito molto – decise per una mezza verità. Era stato bello stare in sua compagnia, ma la serata si era anche rivelata un trauma dopo l’altro.
- Meno male, avevo paura di averti annoiato... – sospirò di sollievo.
- Non potresti mai annoiarmi – la rassicurò.
- Continua così, sei sulla strada giusta – bisbigliò Kenpachi.
Rimasero a guardarsi negli occhi per qualche minuto, immobili e in silenzio. Inoue aveva le guance arrossate, mentre Icchy sentiva il battito fortemente irregolare del proprio cuore. Cos’avrebbe dovuto fare?
- Non mollare proprio adesso! Sii uomo! – cercò di incoraggiarlo Zaraki.
- Ficcale la lingua in bocca, così me ne posso andare a casa! Cazzo! – tutti i presenti si voltarono a guardare Byakuya increduli.
- Chi sei tu? E cosa hai fatto al Capitano Kuchiki? – lo accusò Renji sfoderando Zabimaru.
- Cos’ha fatto il Gin vorrai dire! – Muguruma si stava rotolando dalle risate.
- Dovremmo farlo ubriacare più spesso – Shinji prese a rotolarsi con Kensei.
- Smettetela!! – urlò Kira – ogni volta che tirate fuori quella bottiglia penso al Capitano Ichimaru – corse via piangendo, inseguito da Hinamori.
- Prontoooo? Kurosaki-kun? Ti sei addormentato in piedi? – la mano di Inoue gli sventolò davanti alla faccia. Ichigo ritornò bruscamente alla realtà, rendendosi conto di averla fissata per due minuti buoni con un’espressione da rincoglionito.
- No, scusa... mi ero perso... nell’azzurro... dei tuoi occhi –
- Ma io non ho gli occhi azzurri – gli fece notare lei.
- Lo so, ma... la... la luce gioca strani... scheeerzi... e poi sono così belli cheeee... mi rassicurano come il cielo primaverile! –
- Yumichika, hai infilato strane droghe nella cena di Ichigo? È diventato un poeta – disse un incredulo Zaraki.
- Occhi azzurri? Le ha appena rivelato di essere cotto di quell’Arrancar azzurro? Finocchio del cazzo – biascicò Byakuya.
- Qualcuno faccia qualcosa per la sua sbronza – implorò Urahara – è così inquietante che avrò gli incubi per un mese! –
- Dai Kisuke!! Per una volta che posso vederlo ubriaco non rovinarmi la festa – lo rimproverò Yoruichi.
Ichigo prese nota mentale di picchiare Byakuya alla prima occasione.
- Inoue –
- Kurosaki-kun –
- Inoue –
- Kurosaki-kun? –
- Ino... –
- E BASTA CAZZO! – Zaraki perse la pazienza – DALLE LA BUONANOTTE E FALLA FINITA, BABBEO! –
- Beh... allora, ci vediamo lunedì a scuola... – il fragolo la strinse a sé. Ebbe anche l’impulso di darle un bacio sulla guancia, ma scacciò la folle idea di piantare alberi di pino!
L’abbracciò per qualche minuto prima di lasciarla andare. Inoue era senza fiato, in parte per l’abbraccio e in parte perché si era fatta strada in lei la speranza di un bacio, che non arrivò. Ichigo le accarezzò una guancia e le sussurrò – buonanotte, Orihime -.
Una volta che lei fu rientrata in casa, il sostituto Shinigami si voltò per andarsene, trovandosi di fronte un’orda di Dei della Morte inferociti.
- Proveresti ad essere sincero? – gli fece il verso Zaraki.
- A rivelarle i tuoi sentimenti fin da subito? – la sbronza di Kuchiki passò all’istante.
- Farle capire che la ami? – continuò Zaraki – avresti dovuto baciarla! –
- E invece ora lei penserà che non sei interessato! Ci vediamo lunedì a scuola? Questo show non è servito a nulla, proprio a nulla – il Reiatsu del nobile stava aumentando vertiginosamente.
- Cosa ti avevo detto? Al primo segno di cedimento la sbatti sul muro e le metti la lingua in bocca. Quella ragazza era sciolta come burro, completamente in tuo potere. E tu le hai accarezzato la guancia? Sono disgustato – concluse Zaraki sfoderando la spada e riaprendo il Senkaimon. Tutti gli Shinigami, tranne Byakuya, Urahara, Yamamoto e Choujiro, lo seguirono.
- Kurosaki Ichigo – il nobile riacquistò la calma – sono profondamente deluso da codesto tuo comportamento. Dall’uomo che ha sconfitto Aizen ci si aspettavano ben più alte imprese –
- Tuttavia, mi pare che nel contratto dello show ci fosse una clausola in piccolo – ricordò Choujiro.
- Oh oh oh! – Urahara aveva sfoderato di nuovo il famigerato ventaglio – me n’ero quasi dimenticato! La clausola più importante: PROMOSSI O RIPREPARATI!! Signor Kurosaki lei ha diritto ad un altro corso, e questa volta non fallirà! –
Byakuya e Ichigo si voltarono a guardare Urahara, mentre Choujiro sistemava una copertina di pile, blu con motivi di orsi polari vestiti da Guardie Reali inglesi, sulle spalle del vecchio Yama, che si era addormentato.
- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! – l’urlo simultaneo di Byakuya e Ichigo squarciò la notte. Il vecchio continuò a dormire.
 
 
Fine.
 
Fiuuuuuuuuuuuuu!! È finito l’ultimo capitolo. È finito il Kenpachi Sex Education Show! Mi dispiace un po’, è stato davvero divertente scrivere questa storia e leggere le vostre recensioni.
Innanzitutto, vorremo scusarci.
Ci scusiamo con Yumichika, per averlo fatto passare per una pazza isterica. Ci abbiamo provato in tutti i modi a farlo sembrare un po’ più autoritario... ma la cosa è risultata semplicemente impossibile, anche perché avremmo dovuto violare tutte le leggi della fisica e della termodinamica (O.o) XD.
Ci scusiamo con Byakuya per tutto quello che gli abbiamo fatto passare. Non era nostra intenzione, o forse lo era, un pochino, fargli perdere tanto il controllo. E ci scusiamo anche per tutte le ore di lavoro che gli abbiamo fatto perdere.
E, infine, ci scusiamo con Ichigo... no, un momento, con Ichigo non ci scusiamo, è giusto maltrattarlo.
Siccome è l’ultimo capitolo, abbiamo un piccolo regalino per voi: la prima persona che coglie la citazione nascosta nel capitolo, vincerà un frigo a legna ed una stufa a pedali!! Il tutto, ovviamente, offerto dall’Emporio Urahara.
Vorremo ringraziare tutti quelli che ci hanno seguito fino alla fine. Dei grazie particolari e speciali vanno ai nostri recensori  fedeli e devoti, che hanno sprecato il loro tempo a recensire ogni capitolo XD! Grazie davvero!
Ma non perdete la speranza!! Una storia è finita, ma la nostra sete di demenzialità non è ancora placata! Bwahahahahahahahahah!!
Sfortunatamente per voi, abbiamo in mente altre storie, con altre avventure per questi poveri sfigati! Perciò, chi è interessato, resti in attesa! “Kenpachi e Byakuya: SOS Tata” sta arrivando.
(- Come? –
- Niente Bya-bo, torna pure a lavorare! -)
Grazie ancora a tutti voi! Ci si rivede alla prossima storia!!
Bye Bye!
 
P.S.: (eh già, ci dispiace troppo abbandonarvi XD) Qualcuno di voi sarà al Lucca Comics? Noi saremo alla fiera nei giorni 2 e 3 Novembre 2012, vestite da Byakuya e Soujun Kuchiki, con una Rukia e un piccolo Ambasciatore delle Alghe al seguito. In caso qualcuno di voi voglia dare una faccia a queste due menti idiote XD.
A noi farebbe molto piacere incontrarvi, per dare un volto a chi ci segue e per consegnare ad eventuali vincitori i sopracitati premi XDXDXD. A presto!!
   
 
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