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Autore: Alex96_    23/10/2012    9 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Atlanta, 10 Ottobre 2016

 

Caroline dorme serena nel suo letto insieme a Klaus, quando questo, sveglio da molto, prende a carezzarle lievemente un braccio.

La bionda emette un mugolio di piacere che fa sorridere l’ibrido, il quale le posa dei dolci baci sulla spalla scoperta dal lenzuolo e sulla clavicola, per arrivare poi fino al collo che prende a lambire con la lingua.

Un altro mugolio esce dalle labbra della bella vampira che, accortasi che non sia la sua immaginazione a fornirle tali piacevoli immagini ma che bensì è la realtà, apre gli occhi con un sorriso sornione sulle labbra.

“A cosa devo tutto questo?”

Klaus sorride e si sporge a baciare le labbra della compagna.

“È il tuo compleanno, love

Caroline perde il sorriso e, di scatto, si mette a sedere facendo anche sbilanciare l’ibrido che la guarda oltremodo confuso.

“Ti avevo detto che non volevo fare niente per il mio compleanno e intendevo anche che non mi venisse ricordato Nik”

L’ibrido corruga le sopracciglia e si stende in diagonale sul letto con un braccio a sostegno della testa, complice del fatto che la sua compagna abbia
incrociato le gambe tra loro.

“Perché? Tu ami le feste!”

Caroline prima di rispondere tortura un po’ le lenzuola con le mani ma poi prende un respiro calmante e inizia a spiegare all’Originale quali siano le sue
ragioni.

“Il giorno del mio compleanno da quattro anni a questa parte mi ricorda due fatti: la fine della mia storia con Tyler e della mia vita tranquilla, e l’inizio dell’odio delle mie amiche nei miei confronti per l’essermi innamorata di te perché quello è stato il primo momento che siamo stati insieme da soli e sai, è da lì che è iniziato tutto..”

L’Antico guarda estremamente più confuso, e leggermente irritato, la bionda.

“Avresti preferito che non ti salvassi e che ti lasciassi morire? Oppure avresti voluto continuare a stare con quel patetico Lockwood?”

Caroline sospira e si avvicina all’Originale.

“Nik io ti amo più della mia stessa vita, ma da quel giorno per me tutto è cambiato. Anche se ero una vampira da più di sei mesi avevo continuato a vivere
come un’umana e il tuo entrare nella mia vita invece mi ha fatto rendere conto che non lo ero più e questo ha causato un forte distacco dalla mia precedente vita. Nonostante questo non cambierei nulla di quello che è successo da quattro anni a questa parte perché tu mi rendi molto più felice di quanto io avrei mai sperato di essere”

Klaus accenna un sorriso anche se non capisce fino in fondo le motivazioni della bionda e si sporge a baciarle le labbra prima di distanziarsi con
un’espressione furba in volto.

“Aspetta qui love, devo ancora darti il mio regalo”

Caroline batte le mani, contenta, e annuisce.

“Perfetto, aspetto ma ti avverto: se sono diamanti dovrai rianimarmi”

Klaus ride ed esce in una folata di vento dalla stanza diretto al piano inferiore della villa dove trova il regalo che aveva preparato per la sua donna ad attenderlo.

L’ibrido non lascia molto ad aspettare la bionda perché, facendo un cenno del capo, si dirige nuovamente nella stanza che condividono ma, invece di
varcare la porta, decide di rimanere fuori lasciando che la sorpresa entri da sola.

 
 

La bionda guarda perplessa la spessa porta di legno non capendo chi si celi dall’alto lato perché, se i suoi sensi non la ingannano, riesce a percepire perfettamente almeno quattro battiti cardiaci che la portano a supporre che ci siano quattro persone in casa ma forse anche d più.

La ragazza, però, non riesce a porsi ulteriori domande perché che la sua tranquillità viene turbata dalle urla elettrizzate delle sue migliori amiche che, spalancando la porta, si tuffano direttamente addosso a lei.

“AUGURI CARE!”

“BUON COMPLEANNO!”

“AUGURI!”

E quando le tre giovani si distanziano abbastanza da permetterle di respirare autonomamente, Caroline passa alla rassegna i volti di quella che era indubbiamente un’Elena solo con i capelli leggermente schiariti, di Bonnie e di Rebekah e una domanda le sorge spontanea.

“Che ci fate voi qui?”

L’Originaria è la prima a parlare, le labbra incurvate in un sorriso divertito e le gambe ripiegate sul letto per poter star comoda.

“È il tuo compleanno e siamo qui per rapirti. Si và alla SPA!”

Caroline dilata gli occhi scioccata e le parole di Elena servono solo a farle salire l’acquolina alla bocca.

“Servizio completo, abbiamo la carta di credito del tuo fidanzato”

Le tre ragazze ridono divertite dell’espressione scioccata di Caroline la quale, senza degnarle di una parola, scende al piano di sotto e si butta tra le braccia di Klaus che, in cucina con Stefan, Kol e Damon viene completamente travolto dall’entusiasmo della sua persona furia bionda.

 L’ibrido non può fare a meno di ridere divertito imitato dagli altri che guardano piuttosto incuriositi la scena.

Quando Caroline finalmente si separa dalle braccia dell’Originale non si allontana completamente da lui e, allacciandogli le braccia al collo, lo bacia con
passione.

Klaus da parte sua, anche se sorpreso dallo slancio d’affetto della compagna, non può fare altro che ricambiare il bacio tra i cori scontenti degli altri.

È Rebekah la prima a schiarirsi la gola e a interrompere l’idillio dei due innamorati.

“Forza Care potrai baciarti con Nik quando torneremo. Ora abbiamo un aereo da prendere o non arriveremo mai a Los Angeles in tempo!”

La bionda si volta scontenta verso l’Antica.

“Beh ma se partiamo oggi non saremo a casa per il giorno del mio compleanno, io voglio festeggiare con tutti quanti voi! Ora che siete qui almeno..”

Elena sorride e si avvicina all’amica.

“E lo farai, andremo in una lussuosissima spa e faremo shopping tutto il giorno ma questa sera saremo a casa. Se non vogliamo fare tardi però dobbiamo
sbrigarci!”

Caroline non può fare a meno di trattenere un’enorme sorriso; lei avrebbe voluto veramente organizzare qualcosa per il suo compleanno ma temeva di
passare per la solita superficiale che coglie ogni opportunità per festeggiare invece una persona aveva capito quello di cui aveva bisogno veramente:
Klaus.

La bionda si avvicina nuovamente al fidanzato e gli cinge il collo con le braccia, mentre un sorrisino di vittoria affiora sulle labbra dell’Antico quando comprende i pensieri che affollano la mente della vampira.

 “Contenta?”

Caroline sorride felice.

“Si, tu sei l’unico a sapere sempre quello che voglio. Ti amo”

E prima che Klaus possa fare o dire qualcosa, il verso schifato di Damon arriva chiaro alle orecchie di entrambi.

“Vi prego smettetela o vomiterò!”

Caroline si allontana dall’Antico e incrocia le mani sotto al seno guardando il vampiro dagli occhi di ghiaccio piccata.

“E tu perché sei così scontroso? Elena ti tiene a stecchetto per caso?”

La ragazza sorride, convinta di aver fatto una battuta divertente ma, contro ogni sua previsione, nessuno ride, men che meno Damon che fulmina la
bionda e scocca un’occhiataccia a Elena, la quale riporta l’attenzione principale sull’imminente partenza.

“Andiamo. Dov’è Bonnie?”

“Eccomi!”

La strega sbuca fuori seguita da Kol dalla porta sul retro con gli abiti in disordine e i capelli scompigliati, e benché il segno di rossetto si noti ancora sulle
labbra di Kol e lei abbia un vistoso succhiotto sul collo, nessuno fa commenti inappropriati e le ragazze, dopo aver salutato i loro compagni, trascinano fuori casa Caroline, contente di poter passare la giornata del suo compleanno insieme.

 
 

Rebekah sbuffa scontenta e incrocia le braccia tra loro sdraiata in una vasca colma di fango mentre si volta in direzione di Elena scocciata.

“Si può sapere perché l’hai invitata? Non bastava avercela intorno a Natale?”

Caroline solleva gli occhi al cielo e guarda l’Originaria annoiata.

“Andiamo Beks è il mio compleanno! È logico che volessi che partecipasse anche Katherine, è un giorno importante per me!”

L’Antica solleva gli occhi al cielo e si concentra sulle proprietà depurative del fango che avvolge il suo corpo quando la voce di Bonnie, sdraiata in una vasca simile accanto a lei, le arriva alle orecchie.

“Non sono entusiasta neanche io di averla qui”

Rebekah regala un sorriso alla strega e le dedica un’occhiata compiaciuta; non sarebbero certamente mai diventate migliori amiche ma tra loro si era
istaurato un filo sottile formato da comprensione e tolleranza che l’aveva portata a simpatizzare nei confronti della Bennet, soprattutto quando qualche mese prima si era schierata dalla sua parte e aveva completamente ignorato Kol, andandosene perfino dalla loro casa per un paio di giorni, quando l’Originale l’aveva offesa.

Caroline ignora le due e si volta verso Elena curiosa.

“Allora, tu e Damon?”

La doppelganger alza di scatto gli occhi sulla bionda, troppo immersa nei suoi pensieri per cercare di nascondere lo stupore che le aveva causato la domanda e non può impedirsi di rispondere balbettando incerta.

“I-Io e D-Damon cosa?”

Katherine, che fino a quel momento era rimasta in silenzio occupata a scambiarsi messaggi piccanti con Elijah, si insospettisce dal tono di voce usato
dalla Gilbert e volta la testa curiosa nella sua direzione.

“Avete problemi di coppia dolcezza?”

Elena scuote la testa e si passa una mano tra i capelli in un tentativo piuttosto palese di mascherare il nervosismo.

“No, state tranquille non c’è niente, solo che..”

“Solo che?!”

Tutte, ormai anche Rebekah e Bonnie, non possono distogliere l’attenzione da Elena, troppo curiose di sapere cosa non vada nella coppia.

La vampira, sentendosi in soggezione, arrossisce leggermente ma poi, conscia di aver bisogno di sfogarsi con qualcuno, fa un respiro profondo e inizia a parlare.

“Con Damon è tutto perfetto, io lo amo moltissimo e lui ama me ma negli ultimi tempi è stato..come dire, distante. Lui non c’è mai, ogni volta che mi
avvicinavo si scansa con una scusa e passa sempre più tempo fuori casa. Và avanti così da circa otto mesi e mi sembra di essere bloccata in quelle
situazioni in cui marito e moglie vivono insieme ma non si amano più. Non voglio che sia così”

Caroline, la più vicina ad Elena, le afferra subito una mano e la guarda negli occhi decisa cercando di infondere quel po’ di coraggio che alla doppelganger, almeno in questo momento, manca.

“Non dire queste cose Elena, Damon ti ama e lo sai..magari è preso da altro”

La ragazza stira le labbra di una smorfia sofferta.

“O da un’altra. Noi..noi non facciamo più l’amore”

E ad Elena non serve alzare lo sguardo per vedere che quelli delle ragazze nella stanza sono tutti sbalorditi e decisamente preoccupati.

La prima che riesce però a togliersi lo stupore dal volto e ea ritrovare l’uso della lingua è Caroline che, con poco tatto, pone una domanda diretta all’amica, esprimendo ad alta voce il pensiero di tutte.

“Tu e Damon non fate sesso? Per niente?”

Elena sospira e si contorce per qualche secondo le mani prima di annuire sconsolata mentre sguardi preoccupati corrono tra Caroline, Bonnie e Katherine, le uniche amiche della mora.

La Petrova cerca di smorzare la tensione creatasi con le sue battute ma non si rende conto di peggiorare la situazione.

“Magari Damon con l’età sta avendo problemini al di sotto della cintura, ho sentito di vampiri a cui l’età ha provato diverse malfunzioni”

Elena camuffa un leggero riso in una smorfia, perfettamente conscia che il suo ragazzo non abbia nessun problema di disfunzione erettile.

Caroline però, non avendo compreso la battuta di Katherine, la guarda esterrefatta.

“Ma sei matta? Se c’è qualcuno che non potrebbe mai soffrire di problemi del genere è proprio Damon. Quell’uomo è un gigolò. Andiamo, mi ha portata a letto dopo che l’avevo visto una sola volta! Ed è riuscito anche a stare con Rebekah dopo una serata di offese reciproche! Immagino che non ci ha impiegato molto neanche a portare a letto te, vero?”

Bonnie, prima che Katherine possa anche pensare a rispondere, fulmina con lo sguardo la bionda e cerca con pazienza di farle comprendere quanto le
sue parole siano inappropriate.

“Non è questo il punto Caroline. Il punto è che c’è sicuramente una spiegazione logica per il comportamento di Damon che non comprende in alcun modo il tradimento, non sei d’accordo?”

La vampira, accorgendosi della gaffe appena fatta, annuisce e si volta verso Elena, la quale era rimasta in silenzio per tutto il tempo, con il migliore dei
suoi sguardi convincenti.

“Oh, ma certo Lena! Damon avrà qualche problema o magari ha dei pensieri per la testa ma sono sicura che non ti stia tradendo, ti ama troppo per farlo e ricordati che ha lottato per averti. Non rovinerebbe la vostra relazione in questo modo!”

Elena sorride debolmente e fa per replicare che non ne è completamente convinta ma, ricordandosi di essere alla SPA per la sua migliore amica, si stampa un sorriso finto sulle labbra prima di parlare.

“Non pensiamo alla mia storia sentimentale travagliata, parlatemi di voi! Voglio sapere tutto quello che è successo per il tempo che non ci siamo viste”

Caroline sospira e con occhi trasognati lascia scorrere le parole da sé, come sempre le capitava quando iniziava a parlare di Klaus.

“Con Nik va tutto benissimo, è un sogno ad occhi aperti. Lui è sempre premuroso, e dolce e passionale al tempo stesso. È quanto di meglio avrei mai potuto chiedere. Il sesso è perfetto e lui ha anche iniziato ad aprirsi con me, mi racconta quasi ogni sera un aneddoto sul suo passato”

Rebekah schiude la bocca decisamente sorpresa.

“Sul serio? So che ti ama infinitamente ma non credevo che mio fratello riuscisse a parlare di queste cose con nessuno a parte.. me, per lui il passato è un ricordo molto doloroso”

Caroline si stringe nelle spalle e accenna un sorriso all’Originaria.

“Nik ha detto che se ora è in grado di parlarmi della sua intera esistenza è solo merito tuo, mi ha raccontato di una volta un cui tu gli dicesti che quando avrebbe trovato la persona giusta, perché l’avrebbe trovata, per farsi amare completamente avrebbe dovuto dirgli tutto di sé, ogni minimo e oscuro dettaglio. Se la ragazza l’avesse veramente amato allora l’avrebbe accettato”

Rebekah non può fare a meno di schiudere le labbra in un sorriso genuino al ricordo della conversazione avvenuta secoli prima davanti a un focolare in
una notte particolarmente fredda e triste condivisa con il  fratello dopo essere scappati da Mikael per l’ennesima volta.

Caroline, vedendo la sua amica rattristarsi, sposta l’attenzione nuovamente su di sé.

“Allora, io vi ho detto come và la mia relazione: ora tocca a voi! Forza Bon, Kath! Vogliamo sapere i dettagli piccanti!”

E sia la strega e sia la vampira sorridono divertite per l’entusiasmo eccessivo di Caroline; la prima a prendere la parola è la Petrova che non si perde in ciance e arriva subito a raccontare gli aspetti più divertenti ed eccitanti della sua relazione con Elijah.

“Beh, se c’è una cosa su cui non avrei scommesso un soldo è la passionalità di Elijah eppure quell’uomo è un vero tornado di sesso, la sua bravura è
davvero, davvero, notevole..non so se mi spiego”

Katherine sogghigna maliziosa in direzione delle altre mentre Rebekah non può fare a meno di sentirsi interamente disgustata dalla piaga che sta prendendo la conversazione.

Caroline scoppia a ridere per l’espressione adottata dell’Antica e si volta curiosa verso Bonnie.

“Andiamo Bon ti do tutto ciò che vuoi se ci rilasci un piccolo scoop su Kol. Vogliamo sapere solo i dettagli scabrosi però!”

La strega guarda scandalizzata l’amica.

“Scherzi vero? Non lo farò mai!”

Katherine solleva gli occhi al cielo.

“Andiamo strega siamo tra amiche, noh?”

Anche Elena dà manforte alla Petrova sorridendo incoraggiante in direzione della bruna.

“Andiamo Bon, non hai mai realmente parlato della tua storia con Kol sotto quel punto di vista e forse è arrivato il momento che tu lo faccia”

Bonnie sbuffa scocciata e, le guancie rosse e le mani tremanti, prende a parlare.

“Okay. Ehm, tutto quello che posso dire è che con Kol ogni volta è come la prima: magica, spaventosa, ma bellissima solo che con la pratica diventa tutto
sempre più eccitante e grandiosamente appagante”

Rebekah sorride divertita e non può trattenersi dal commentare.

“Beh, non mi sarei aspettata niente di diverso da Kol. È sempre stato la vera sgualdrina della famiglia!”

Tutte le ragazze scoppiano a ridere divertite e solo qualche minuto dopo si riprendono dopo essere state richiamate, per l’ennesima volta, da Caroline.

“Coraggio Bekah. Tocca a te!”

L’Antica guarda scettica l’amica.

“Andiamo siete quasi tutte andate a letto con mio marito, non ha proprio senso raccontarvi di quanto il suo autocontrollo possa rivelarsi in certe situazioni particolarmente soddisfacente”

Elena e Katherine si scambiano un’occhiata complice, perfettamente consce delle potenzialità del minore dei Salvatore.

Caroline invece, dopo essersi intenerita nel sentir pronunciare la parola marito da Rebekah, sbuffa fintamente dispiaciuta.

“Ah, se avessi saputo quanto è bravo Stefan sarei andata a letto con lui anni fa prima che si innamorasse di Elena, invece ho dovuto ripiegare sull’altro
Salvatore, che sacrificio!”

E nuovamente tutte le ragazze scoppiano a ridere, rilassate e divertite come non lo erano da tempo perché, anche se ciascuna di loro era completamente
e totalmente appagata dalla propria vita, non aveva potuto fare a meno di sentire la mancanza di qualcosa, quel qualcosa che comprendeva avere delle amiche con cui poter parlare e confidarsi come normali donne, dimenticandosi di essere creature sovrannaturali per un istante per poter concentrarsi sui problemi futili e sciocchi che solo con le amiche si possono condividere.
 
 


Caroline, mentre le altre si concedono una sauna rilassante, si infila l’accappatoio e raggiunge l’ingresso dell’enorme centro di bellezza per poter rispondere alla chiamata in arrivo che le scatena, per il nome impresso sopra, un sorriso spontaneo: Mamma.

La voce ancora squillante di Liz apre la chiamata con serenità.

“Caroline auguri!”

“Mamma, che bello sentirti e grazie mille”

La bionda si siede su un muretto di marmo nel corridoio mentre la madre riprende a parlare.

“Dove stai festeggiando tesoro?”

Caroline si lancia nel racconto della sorpresa fattale da Klaus e racconta contenta alla genitrice di essere felice insieme alle sue amiche.

“Tesoro sono tanto contenta per te”

La vampira sorride e prende un respiro accennando a un argomento che, per lei e la madre, non era di facile discussione.

“Come stanno Phil ed Elisabeth?”

Liz sussulta leggermente alle parole della figlia ma cerca di non darlo a vedere e si ricompone rispondendo prontamente.

“Stanno bene tesoro, ti salutano e ti fanno gli auguri”

Caroline sorride amara perché, nonostante fosse felice per la serenità della madre, non poteva fare a meno di essere triste per il fatto che lei non avrebbe
potuto farne parte.

La bionda si riscuote dai suoi pensieri quando sente il bip di una chiamata in attesa e, pensando si tratti di Klaus, cerca di chiudere la chiamata con la
donna il più in fretta possibile.

“Mamma ora devo andare, ti richiamo presto. Ti voglio bene”

“Ti voglio bene anch’io Care”

La comunicazione viene interrotta e la ragazza, sorridente, non si preoccupa nemmeno di vedere il numero impresso sul telefono e risponde direttamente.

“Ehi tu!”

“Ciao Care”

Il sangue nelle vene della vampira gela improvvisamente trasformandosi in un grumo solido e freddo mentre le mani prendono a tremare facendo
ringraziare la vampira per essere già seduta.

Caroline prende un breve respiro e, la bocca semichiusa e gli occhi spalancati, parla con voce tremolante.

“T-Ty?”

L’ibrido nel buio della sua stanza sorride leggermente per il tono usato dalla giovane, troppo spaventato e insicuro per lei che aveva una personalità così
forte.

“Già, sono proprio io. Volevo farti gli auguri”

Caroline sospira ancora, shockata, e si passa una mano tra i capelli.

“G-Grazie..Ty quando l’anno scorso a Natale ti ho mandato un messaggio non mi hai risposto né mi hai chiamata, perché ora per il mio compleanno mi stai facendo gli auguri?”

L’ibrido ride leggermente: Caroline non sarebbe mai cambiata, avrebbe fatto tante domande senza mai rendersi conto di avere già le risposte.

“Ti ho chiamata perché, nonostante tutto, hai fatto parte della mia vita e anche se per quello che mi hai fatto passare quando sei venuta da me dopo che
avevi rotto con il tuo ragazzo ti ho odiata da morire, resti una delle persone che mi conoscono meglio al mondo”

Caroline, gli occhi ormai irrimediabilmente lucidi, risponde all’amico con voce speranzosa.

“Quindi mi hai chiamata per farmi sapere che mi hai perdonata?”

Tyler scuote la testa e solleva gli occhi al cielo prima di sbuffare.

“Si, Care. L’ho fatto per questo e per augurarti buon compleanno”

La ragazza si esprime nel gridolino eccitato più squillante possibile che costringe il giovane lupo a staccare il telefono dall’orecchio per non rischiare di perdere l’udito.

“Grazie Ty! Oh, non puoi capire quanto sia felice in questo momento!”

L’ibrido soffoca una risata divertito, dall’urlo della bionda non aveva faticato per niente ad immaginare quanto fosse contenta ma non poteva negare,
almeno non a se stesso, di essere anche lui un pizzico felice di essersi riappacificato con quella che, anche se aveva amato ed era stata la sua fidanzata,
per un lunghissimo periodo era stata soprattutto la sua più cara amica e rappresentava per lui un punto fermo da sempre.

Caroline si riprende e, mordendosi il labbro, decide di porre una domanda spinosa all’amico.

“Allora, tu e Haley?”

Tyler sbarra gli occhi, completamente preso alla sprovvista dalla bionda.

“Io e H-Haley? E tu come diavolo? …Matt!”

Caroline sogghigna e annuisce mentre l’ibrido sbuffa e si accinge a rispondere, conscio che se non lo farà la sua amica non lo lascerà in pace presto.

“Noi stiamo bene Care, siamo felici”

La vampira sorride contenta per l’amico e sposta lo sguardo sull’orologio all’ingresso della SPA che le fa subito pensare a quanto indietro fosse con i suoi
trattamenti, così si accinge, a malincuore, a salutare il ragazzo.

“Ty sono veramente tanto contenta per te e per Haley, spero che un giorno me la farai conoscere. Ora scusami veramente ma devo scappare, sono in
una SPA e Bonnie, Elena, Kath e Bekah mi aspettano. Ci sentiamo presto, sono contenta che tu mi abbia chiamata Tyler”

L’ibrido sorride e si alza in piedi.

“Sono contento di averti chiamata anch’io, a presto Caroline”

Il ragazzo poi chiude la chiamata con un sorriso sulle labbra mentre la vampira ripone il telefono nella tasca dell’accappatoio e si accinge a raggiungere le
amiche quando sente una voce, proveniente dalle sue spalle, chiamarla.

“Bene, bene: Caroline Forbes. Era tanto che ti cercavo!”

 
 

Caroline si volta di scatto girando su se stessa e guarda in direzione dell’unica rientranza del corridoio dove la voce, appartenente alla figura seminascosta di una donna, le aveva appena parlato.

“Ci conosciamo?”

La ragazza fa un passo avanti, alla luce, rivelando tutta la sua bellezza: i capelli lunghi e neri, gli occhi azzurri profondi, le labbra grandi e rosse e il corpo
sottile ma ben proporzionato e formoso.

La vampira bionda non può fare a meno di guardare l’altra cercando di capire chi sia e dove avesse mai potuto incontrarla perché la donna, che non avrà avuto più di venti anni, le ricordava qualcuna ma non riusciva proprio a ricordare chi.

Caroline riesce anche ad identificare la razza alla quale appartiene la mora quando nota che questa all’indice medio porta un anello di lapislazzulo molto simile al suo e non può fare a meno di irrigidire i muscoli, spaventata, in un gesto che non fa altro che far ghignare la vampira, la quale le si avvicina prima di parlare.

“Non ci hanno presentate ufficialmente ma abbiamo un interesse in comune: Klaus”

E alla bionda, per la seconda volta nella giornata, gela il sangue nelle vene quando riesce a collegare a un ricordo risalente a due anni fa il volto della vampira: era andata insieme a Klaus in uno dei tanti magazzini che aveva l’ibrido sparsi per il mondo e, frugando tra le sue cose, aveva visto uno splendido dipinto fatto dall’ibrido che ritraeva una donna bellissima ma, quando gli aveva chiesto chi fosse, l’ibrido le aveva risposto criptico che quella era Corinne, una persona che aveva fatto parte della sua vita tanto tempo fa ma che per lui era morta e Caroline, avendo notato quanto il ricordo l’avesse rattristato, non aveva chiesto nulla mentre ora si ritrova a guardare con occhi sbarrati la vampira di fronte a sé con la consapevolezza che si delinea sul suo volto.

“Tu sei Corinne”

La mora annuisce divertita e sorride sadica.

“Vedo che hai fatto subito due più due, sei furba. Mi piace questo in una persona. Immagino che quindi risparmierò fiato perché tu avrai già capito perché sono qui”

Caroline scuote la testa e, anche se spaventata, cerca di mostrarsi più forte di quanto non sia e guarda la vampira con sguardo duro.

“Invece non ne ho idea ma non ho intenzione di perdere tempo con te, perciò ora me ne vado”

La vampira riesce a fare solo qualche passo prima che Corinne le si getti contro e la schiacci contro il muro in un punto preciso del corridoio dove non possono essere viste da nessuno.

La mora, sadica, increspa le labbra in un ghigno divertito e punta le labbra sull’orecchio della vampira.

“Non così in fretta, sweetie

Caroline cerca di scrollarsi di dosso la vampira e si divincola con tutta la forza che ha ma questa, senza compiere apparentemente alcuno sforzo, la tiene bloccata per la gola con i piedi che non toccano perfettamente terra e le sorride divertita.

“Non ti sforzare tesoro o perderai tutte le tue forze. Andiamo, stare con Klaus non ti ha insegnato niente? Non puoi combattere con una persona che ha
più di 550 anni in più rispetto a te, perdi in partenza”

Caroline assottiglia gli occhi, infuriata, ma sapendo di non poter far nulla contro la vampira la lascia continuare a parlare senza interromperla.

“Sai, Klaus mi ha cacciata due volte dalla sua vita, ma non gli permetterò di farlo una terza. Oltre alla sua famiglia io sono quella che lo conosce meglio di
tutti, abbiamo vissuto per un secolo insieme e quando finalmente tu non sarai più un problema continueremo a stare insieme per l’eternità”

Caroline, anche se non vorrebbe, non può impedire alla sua bocca di aprirsi e sciorinare parole velenose anche se è cosciente che infastidire la vampira
in quel momento non è un’idea intelligente.

“Io sarò sempre un problema. Potrò anche essere morta da un millennio ma Nik sarà ugualmente innamorato di me e tu rimarrai solo la sua scalda letto,
niente di più, niente di meno”

Corinne non si lascia toccare dalle parole della ragazza ma stringe di più la presa sul suo collo, impedendole questa volta di far arrivare ossigeno ai
polmoni.

“Sai ragazzina, sei dannatamente ingenua oltre che irritante. Klaus, o come lo chiami tu “Nik”, non ci ha messo molto a congedare me in quattro e quattr’otto, credi che non farebbe lo stesso con te solo perché ti ha detto che ti ama una volta o due? L’unico amore della vita di Klaus è se stesso, tienilo bene a mente”

E Caroline vorrebbe ribattere che non è così e che è fermamente convinta dei sentimenti dell’ibrido nei suoi confronti ma oltre alla mano di Corinne
premuta sulla sua gola, qualcos’altro le impedisce di ribattere: l’insicurezza che la vampira ha insinuato dentro di lei facendole mettere in discussione gli anni passati con l’Originale perché infondo, cosa sono cinque anni rispetto a un centinaio?

 
 

Katherine, Bonnie ed Elena camminano nervose nel corridoio principale della SPA alla ricerca di Caroline quando la strega si volta verso le due con un’espressione indecifrabile sul volto.

“Credo che sia accaduto qualcosa. Elena prova a chiamarla”

La Gilbert, anche se confusa, compone il numero dell’amica e attende che questa risponda con il suo solito tono allegro ma la sorpresa si moltiplica
quando le ragazze odono lo squillo acuto del cellulare a non più di 100 metri di distanza e nessuno rispondere.

Katherine si volta verso la strega e la vampira e non serve più di un cenno col capo a far intendere loro di dover stare in silenzio e di dover essere discrete
mentre si avvia a passo spedito nella direzione indicata dal cellulare, non prima di aver mandato un messaggio breve e piuttosto criptico a Rebekah.

“Qualcosa non quadra. Raggiungici da sud”

E la sorpresa è immensa per le due vampire e la strega quando si trovano davanti, nella nicchia del corridoio, una Caroline Forbes tenuta appesa al muro da una vampira che, sentendole arrivare, si gira nella loro direzione divertita.

“Cercate qualcuno ragazze?”

 
 

Katherine ringhia in direzione della mora che però non sembra minimamente spaventata da lei ma anzi, si prende beffa del piccolo gruppo male assortito.

“Tieni a bada le zanne doppelganger, se fai un solo passo la tua amica è spacciata e stai attenta anche tu strega, il tempo che impiegherai a farmi venire un aneurisma mi sarà più che sufficiente per strapparle il cuore dal petto”

Bonnie guarda furiosa la donna davanti a sé ma, rendendosi conto di non essere in grado di eseguire l’incantesimo in maniera fulminea, si forza  a
rimanere immobile mentre Katherine ed Elena non smettono di guardare con odio crescente la vampira che, estasiata dal gruppo di spettatori, sorride
sardonica.

“Dunque vediamo un po’: abbiamo due doppelganger Petrova quindi suppongo che Klaus sia riuscito a rompere la maledizione con almeno una di voi e
poi una strega e, da quello che posso vedere, legata a qualcuno di importante, magari a un Originario stesso, perché no. Altrimenti perché difendere la consorte dell’ibrido Originario più potente al mondo?”

Katherine, non abituata ad essere colta di sorpresa dalle persone, guarda la vampira con astio.

“E tu chi diavolo saresti?”

Corinne guarda con finto dispiacere nella direzione delle ragazze non accennando per un solo momento ad allentare la presa sul collo di Caroline.

“Oh, che maleducata! Io sono Corinne Van del Bilt. Anche nota come l’unica relazione di lunga durata di Klaus. Non temete splendori, appena uccido la
biondina passerò a voi!”

La vampira ride divertita fin quando non sente una mano conficcarsi nel suo torace e arpionare con le dita il suo cuore.

“Ti consiglio di lasciare andare immediatamente Caroline o io passerò ad uccidere te, splendore

Corinne, bianca in faccia e terrorizzata dalla paura di poter morire, non deve voltare la testa per sapere che sia Rebekah quella che tiene il suo cuore in mano così, con lentezza, scioglie la presa dalla gola di Caroline lasciandola ricadere a terra come una bambola rotta mentre abbozza una risata in direzione dell’Antica.

“Vedo che sei ancora arrabbiata con me, eh Bekah?”

Rebekah ghigna sadica e toglie la mano dal petto della vampira non prima di averle stretto con forza il cuore e averla lasciata boccheggiare.

L’Originaria guarda con disprezzo la mora che, accasciata per terra con una mano posata sul petto, respira affannosamente alla ricerca di aria.

“Che sei venuta a fare? L’ultima volta ti avevo detto di sparire e non sono stata l’unica se non vado errata”

Corinne ringhia rumorosamente ma non si alza da terra, il dolore al cuore ancora forte mentre Caroline invece si rimette in piedi, aiutata dalle amiche, e
volta il capo in direzione di Rebekah.

“Tu hai parlato con lei?”

L’Antica annuisce e, preso un respiro, racconta brevemente quello che era accaduto quando la vampira si era presentata alla loro porta.

“Si, è venuta ad Atlanta poco dopo che tu te ne eri andata e ha provato a sedurre Nik ma lui l’ha umiliata e le ha caldamente suggerito di andarsene,
ovviamente l’abbiamo fatto anche io ed Esther”

Caroline sorride leggermente non sapendo bene come prendere la notizia: perché Klaus non le aveva mai detto che la sua ex era ritornata per dire ‘ciao’?  Non la considerava in grado di gestire la situazione?

La ragazza deve riscuotersi dai suoi pensieri però perché Katherine si avvicina con passo cadenzato alla vampira ancora sdraiata a terra e la guarda con
freddezza.

“Io ho una domanda migliore: come ci hai trovate? Eri sulle nostre tracce?”

Corinne fa per rispondere alla vampira di andare al diavolo ma Rebekah la guarda negli occhi e la soggioga a comportarsi bene.

“Rispondi alla domanda Corinne. Come ci hai trovate?”

La donna, la voce di un automa e gli occhi vitrei, risponde rapida.

“Vi stavo cercando da tanto tempo. Da quando Klaus mi ha cacciata di nuovo ho meditato vendetta, se lui non voleva stare con me non sarebbe stato con
nessun’altra. Ho scoperto che Caroline era in fuga ma è tornata ad Atlanta prima che potessi fare nulla e per un anno è sempre stata attaccata come una cozza schifosa a Klaus e non ho potuto fare nulla…fino ad oggi che è venuta qui ed è rimasta da sola in corridoio come una sciocca”

Corinne guarda la bionda e ride leggermente mentre Rebekah si inginocchia alla sua altezza e le prende il viso con forza per guardarla negli occhi.

“Sei una puttanella da quattro soldi. Lo eri allora e lo sei rimasta ma non ti permetterò di rovinare la vita di mio fratello”

Katherine sorride maligna ed è l’unica ad esprimere ad alta voce il pensiero di tutte.

“Uccidila”

Rebekah si volta a malapena verso la Petrova e sorride sardonica.

“Oh, no. La morte sarebbe un regalo per lei, ho in mente qualcosa di molto peggio”

Corinne, immaginando che l’Antica stia per soggiogarla, prova a convincerla e riesce anche a farsi uscire qualche lacrima dagli occhi.

“Ti prego Rebekah. Per un lungo periodo siamo state amiche, risparmiami. Te ne supplico. Ti prometto che sparirò per sempre”

L’Originaria carezza i capelli della vampira con fare dolce prima di scuotere la testa, un’espressione maligna in volto

“Corinne, Corinne, saremo state anche amiche ma tu oggi stavi per uccidere mia sorella quindi no, non ti risparmierò. Quello che voglio che tu faccia è semplice: tu ti allontanerai il più possibile da qui e vivrai nella solitudine più assoluta per il resto della tua eternità ma, nel caso in cui vivrai un giorno di pura felicità, ti conficcherai un paletto di legno nel cuore e dedicherai il tuo ultimo pensiero a me e a Nik, al quale avresti rovinato l’esistenza uccidendo l’unica donna che abbia mai amato. E ora sparisci

Corinne, un’ultima lacrima a rigarle gli occhi per la consapevolezza di avere un destino miserabile davanti a se e di non poter fare nulla per evitarlo, fugge
lontano costretta a rifugiarsi il più lontano possibile.

Rebekah, soddisfatta, si rialza in piedi e guarda vittoriosa le altre aspettandosi che queste replichino un sorriso nella sua direzione ma solo Katherine e
Bonnie sembrano soddisfatte, Elena e Caroline la guardano invece circospette.

L’Originaria sbuffa e posa le mani sui fianchi, guardando le due annoiata.

“Beh, qual è il problema?”

Caroline si stringe nelle spalle e guarda l’amica dubbiosa.

“Non sei stata un po’ pesante con lei Beks? L’hai soggiogata a vivere la cosa più brutta in assoluto per una persona: essere sola e non poter vivere alcun
momento di felicità”

Rebekah alza un sopracciglio e incrocia le braccia sotto al seno, perplessa.

“Avresti preferito che restasse qui e ti staccasse il cuore dal petto?”

Caroline scuote la testa.

“Beh, no..”

Rebekah annuisce leggermente, certa che la risposta dell’amica sarebbe stata tale.

“Perfetto allora andiamo a finire la nostra giornata alla SPA, abbiamo ancora tante cose da fare!”

L’Antica guida le ragazze verso la sala massaggi e prende sottobraccio la bionda mentre le due doppelganger e la strega si guardano per un momento
dubbiose ma poi sorridono, felici di avere ancora un po’ di tempo per rilassarsi.

 
 

Caroline, ormai completamente rivestita e pronta per tornare ad Atlanta con le amiche, si concede un minuto da sola e, mentre le altre caricano la macchina con le cose comprate alla SPA, lei fa scorrere il dito sul touch screen per far partire una chiamata.

“Ti mancavo già,love?”

La bionda sospira nel sentire la voce dell’Originale, aveva la necessità di parlare con lui e fargli delle domande per togliersi ogni dubbio insediato nella
sua mente da Corinne, ma dalla sua bocca esce solo fiato caldo, chiaro segnale di allerta per l’ibrido.

“Va tutto bene sweetheart?”

Caroline annuisce e, prendendo un respiro profondo, risponde.

“Si Nik, ora va tutto bene”

La ragazza cerca di modulare la voce per farla risultare il più naturale possibile ma l’ibrido, conoscendola, non ci mette molto a capire che qualcosa turbi la
sua amata.

“Ne sei sicura Caroline? È successo per caso qualcosa di cui dovrei essere a conoscenza?”

Caroline, anche se il desiderio di dirgli dell’incontro poco piacevole con Corinne è forte, si trattiene perché aveva fatto giurare alle altre di non dire nulla e
di tacere quel piccolo particolare della giornata con i loro ragazzi per sempre perché se Klaus l’avesse scoperto, sicuramente si sarebbe macchiato le mani di un altro omicidio e Caroline non voleva questo per l’ibrido, né voleva allietare la sorte della vampira perché, anche se in parte considerava la punizione di Rebekah eccessiva, non poteva fare a meno di pensare che Corinne se l’era senz’altro meritato.

 “No Nik, è tutto okay. Tu sei con i tuoi fratelli?”

“Si, love. Stiamo recuperando un po’ di tempo perso”

La ragazza sorride genuina, era contenta che il suo fidanzato stesse riuscendo a recuperare il rapporto con i fratelli, sapeva quanto per lui fosse importante.

La vampira però non riesce a distogliere la mente dalle parole che le aveva detto Corinne così, nonostante sia certa che la domanda avrebbe generato
perplessità nell’Originale, non si astiene dal cercare di appianare i suoi dubbi.

“Nik tu mi ami?”

L’ibrido, poco fuori da un bar di Atlanta, corruga la fronte perplesso: che prendeva alla sua fidanzata?

“Certo che ti amo, love. Perché lo chiedi?”

Caroline scuote la testa e si passa una mano tra i capelli, era stata veramente una sciocca a farsi condizionare da quello detto da Corinne, era lampante
che Klaus l’amasse e non c’era alcun dubbio su questo anche se togliersi ogni incertezza non avrebbe certamente fatto male a nessuno.

“Nessuna ragione, credo che avessi solo bisogno di sentirtelo dire”

L’ibrido non replica così Caroline pone l’ultima domanda spinosa.

“E Nik..non ti stancherai mai di me, vero? Noi rimarremo insieme per tutta l’eternità, non è così?”

Klaus sogghigna leggermente prima di rispondere.

“Oh sweetie, sto già facendo i bagagli”

Caroline non può fare a meno, anche se quella dell’Originale è solo una battuta, di sentire le lacrime imperlarle gli occhi e la gola seccarsi
improvvisamente, probabilmente a causa di tutto lo stress da poco vissuto e della confusione regnante nella sua testa.

“Nik..”

E il suo è poco più di un sussurro spaventato che mette nuovamente in allerta l’ibrido.

“Dolcezza si può sapere che ti prende oggi? Certo che ti amo e che vivremo tutta l’eternità insieme. Credi che se non l’avessi voluto avrei faticato così tanto per corteggiarti? Sei tutto per me Caroline”

La bionda sorride, rincuorata dalle parole dell’amato, e sospira soddisfatta prima di rispondere.

“Grazie Nik, ora mi sento molto meglio. Devo andare, ti amo”

“Ti amo anch’io, love

La vampira sorride ancora e, dopo aver chiuso la telefonata, si avvicina alle amiche nuovamente rasserenata e finalmente pronta per tornare a casa.

 
 

Klaus rientra nel bar e si siede su uno sgabello ancora perplesso per la conversazione avuta con la fidanzata che gli aveva fatto intuire che qualcosa non andasse ma che non gli aveva fornito sufficienti indizi per capire quale fosse l’origine del problema; i suoi pensieri vengono però interrotti da Kol, il quale gli dà una spallata amichevole per attirare la sua attenzione.

“Allora fratello, la bionda aveva bisogno di coccole? Avresti potuto passarmela!”

Klaus ghigna e beve un sorso di brandy prima di guardare divertito il minore.

“Ti sarebbe piaciuto!”

Kol si stringe nelle spalle e dedica ai fratelli maggiori il migliore dei suoi sorrisi sghembi.

“Nah, è tutto il giorno che stuzzico la mia streghetta tramite SMS. Sto bene così!”

Klaus sogghigna nuovamente mentre Elijah soffoca una breve risata.

“Sei sempre il solito Kol. Cambiano i tempi e le attrezzature ma tu rimani lo stesso”

L’Originale si stringe nelle spalle, divertito, mentre i due maggiori finiscono l’alcol nei loro bicchieri.

Tra i tre cala un silenzio strano, un silenzio che non li accumunava da quasi un millennio quando, da giovani, si sedevano intorno al fuoco e guardavano le
fiamme senza dire nulla, solo beandosi della presenza gli uni degli altri; certo, a quel tempo anche Finn era con loro..

Kol è l’unico che si decide a rompere il mutismo creatosi ma, prima di parlare, si sistema i capelli scompigliandoli leggermente.

“Beh, chi l’avrebbe mai detto che dopo più di mille anni ci saremmo ritrovati a un bar, tutti e tre insieme, innamorati e felici con le nostre anime gemelle? A
quanto pare anche se siamo abomini abbiamo avuto il nostro happy ending

Klaus ride delle parole usate dal fratello minore anche se ne condivide totalmente il pensiero, mentre Elijah non si scompone e rimane piuttosto silenzioso,
scatenando la curiosità degli Antichi.

“E tu perché sei così musone? Dovresti essere felice insieme a Katerina”

Elijah si riscuote dai suoi pensieri e accenna un sorriso in direzione di Klaus prima di decidersi a parlare.

“Lo sono Niklaus, pensavo solo che come noi abbiamo ottenuto la felicità, sarebbe dovuto essere un diritto anche per Finn, lui e Sage la meritavano”

Klaus e Kol non controbattono, entrambi consci che quello legato maggiormente all’Originale scomparso fosse proprio Elijah e si scambiano un’occhiata complice prima di alzare entrambi i bicchieri con un gesto solenne.

“A Finn!”

Elijah sorride apertamente ai due e alza a sua volta il bicchiere facendolo tintinnare con quello dei minori.

“A Finn!”

 
 

E mentre da un lato del bar i fratelli Mikaelson ridono e scherzano dopo aver sciolto il nervosismo lasciato dal brindisi in onore del loro fratello morto,
dall’altro lato un’altra coppia di fratelli è seduta davanti a un bancone intenta a sorseggiare alcolici.

Il silenzio sembra regnare per i due fratelli Salvatore quando Stefan si decide a spezzarlo, certo che qualcosa stia turbando il maggiore.

“Allora, che ti prende? È tutta la sera che non fai battute, che non mi prendi in giro per messaggiare con Rebekah o per i miei capelli col gel. C’è qualcosa
che non và brother?”

Damon guarda a stento il fratello, ancora troppo perso nei meandri dei suoi stessi pensieri e scuote la testa con un gesto vago.

“Nah, è tutto perfetto”

Stefan solleva gli occhi al cielo per la cocciutaggine del corvino: possibile che non trovasse mai utile sfogarsi con qualcuno e lasciarsi andare?

“Certo, come no”

Damon, per niente contento del sarcasmo fatto dal minore, lo guarda spazientito.

“Che c’è fratellino se non mi confido con te non và bene? Non ho proprio voglia di parlare dei miei problemi. Beviamo e basta”

E per un po’ i due fanno proprio questo, trangugiano bourbon come fosse acqua minerale e non parlano finché proprio Damon, che aveva imposto il
silenzio, si decide ad interromperlo.

“È Elena”

Stefan, sorpreso che il fratello stia parlando, lo guarda perplesso e, anche se spaventato che questo possa chiudersi a riccio, non può fare a meno di
domandargli a cosa si riferisca.

“Cos’è successo, avete litigato?”

Damon scuote la testa e sorride amaro.

“No, per niente ma lei è così..perfetta. Sempre e comunque mentre io..”

Il vampiro lascia la frase in sospeso, non sapendo bene come continuarla ma il fratello gli viene in aiuto.

“Tu non lo sei. Per niente. Tu sei uno stronzo il più delle volte e ti comporti male con tutti, sei impulsivo e scorbutico, sempre sarcastico e non prendi mai
niente e nessuno sul serio, inoltre sei dannatamente lunatico e impulsivo..ma non per questo non meriti Elena. Vedi, nonostante tu sei un disastro e lei è una splendida persona, tu la ami e lei ama te, inoltre se c’è una persona al mondo della quale ti importa quella è proprio Elena per questo non potresti che
essere tu la persona più adatta per lei”

Stefan conclude il suo discorso con una pacca sulla spalla al fratello, il quale alza gli occhi nella sua direzione e gli fa un cenno di ringraziamento col capo.

E il vampiro più giovane sa che il massimo che quello è il massimo che può ottenere da suo fratello, per questo si stupisce quando questo mette a sua
volta un braccio sulla sua spalle e lo guarda deciso.

“Grazie Stef”

Il ragazzo sorride felice per le parole, seppur sintetiche, del maggiore che, molto probabilmente, non gli aveva rivolto neanche quando erano umani.

“Di niente fratello, solo non mandare tutto a puttane. Elena è una brava persona”

Damon sorride sghembo, comportamento molto più in linea con il suo carattere.

“Lo so. E tu non ti far scappare la Barbie Klaus perché una così non ti ricapiterà mai più, è al di fuori della tua portata”

Stefan scuote la testa, certo che il maggiore gli avrebbe detto una frase del genere e alza il bicchiere, nuovamente pieno, verso quello del fratello.

“Beh, allora brindiamo alle donne fuori dalla nostra portata. Se Rebekah lo è fuori dalla mia, lo stesso discorso vale per Elena con te”

Damon ghigna e fa tintinnare il bicchiere contro quello dell’altro, accennando un sorriso.

“Alle donne fuori dalla nostra portata allora, little bro

Stefan sorride perché era tanto che suo fratello non pronunciava quell’appellativo, ovviamente non contando le volte che lo faceva per prenderlo in giro, e
non può nascondere a se stesso che il ritrovato e fortificato rapporto con Damon lo rende felice, più di quanto si sarebbe mai aspettato.
 
 


Caroline entra dentro casa preceduta dalle sue amiche le quali, senza rivolgerle la parola, si dirigono spedite verso la sala da pranzo.

La bionda fa per chiedere alle amiche perché siano andando nella stanza ma non fa in tempo a formulare la domanda che trova la sala perfettamente
apparecchiata con i servizi di piatti, posate e bicchieri che aveva comprato lei insieme a Klaus, uno striscione con scritto “Buon Compleanno Caroline” sul fondo della stanza e tutta la sua famiglia riunita davanti a sé.

La vampira schiude la bocca sorpresa e sotto shock e guarda il fidanzato colpita.

“Che cosa hai fatto Nik?”

L’ibrido sorride divertito.

“Ti ho organizzato una festa a sorpresa, non sei contenta love? L’ultima non era andata un granché bene se non ricordo male”

Caroline ride e corre ad abbracciare l’Originale.

“Grazie. Grazie davvero”

L’ibrido sorride e bacia sulla tempia la fidanzata prima di staccarsi da lei e rivolgersi agli altri.

“Ci accomodiamo?”

Gli altri annuiscono e si siedono ma, proprio quando Klaus sta per fare un cenno ai due camerieri assunti per quella sera di iniziare a servire le portate,
Elena lo ferma e si alza in piedi prendendo in mano il suo bicchiere, già accuratamente riempito di champagne come quegli degli altri.

“Vorrei proporre un brindisi prima di iniziare a mangiare. – La doppelganger si volta un istante verso la sua migliore amica e le regala un sorriso prima di
continuare a parlare – Conosco Caroline da tutta la mia vita anche se non siamo state sempre amiche: spesso siamo state in competizione per gli stessi incarichi a scuola, per l’organizzazione delle feste più belle e anche, purtroppo, anche per gli stessi ragazzi. – Elena lancia uno sguardo divertito all’amica che ricambia, conscia che la mora si riferisca sia a Matt che a Stefan e a un paio di bambini delle elementari – Nonostante tutto però io e Caroline siamo sempre state unite e lei ha dimostrato di essere un’amica fantastica, mi ha sempre supportata e appoggiata qualsiasi scelta io abbia preso e sono cosciente di non aver fatto sempre lo stesso ma prometto di essere un’amica migliore d’ora in poi. Buon compleanno Care, ti voglio bene”

La mora finisce il suo discorso con un sorriso dolce all’amica e non fa in tempo a bere dal flute e a posarlo nuovamente sul tavolo che Caroline,
commossa, l’ha già abbracciata e ringraziata.

“Oh Elena, ma tu sei già un’amica fantastica e ci sei sempre per me. Non devi scusarti di niente”

La doppelganger sorride e scioglie l’abbraccio mentre Caroline torna a sedersi al tavolo, quasi in concomitanza con Bonnie che si alza in piedi sorridendo.

“Credo di doverti un brindisi anch’io Care. Tu sei la persona meno perfetta che io conosca, a volte sei superficiale e decisamente prepotente ma ci tieni.
Tu tieni ai tuoi amici e alla tua famiglia più di quanto probabilmente tieni a te stessa e grazie a questa tua caratteristica io oggi sono qui, felice e con la persona che amo al mio fianco. Probabilmente senza di te starei ancora piangendo per Jeremy e sarei infelice. Per questa ragione, per avermi salvata da una vita infelice, ti sono debitrice. Sei da sempre una delle mie migliori amiche e non riesco ad immaginare di passare l’eternità senza di te. Auguri Care”
La bionda, le lacrime ormai a rigarle le guance, allunga la mano sul tavolo per afferrare quella della sua migliore amica alla quale accenna un sorriso sincero.

“Sei stata tu a salvare la vita a me Bonnie, in più di un’occasione per giunta. Grazie”

La strega sorride mentre Kol, di fianco a lei, si schiarisce la voce richiamando l’attenzione generale su di sé.

“Visto che sembra lo stanno facendo tutti, anch’io voglio proporre un brindisi in onore della mia cognata preferita senza la quale oggi probabilmente avrei un pugnale nel petto per aver fatto incazzare un’altra volta mio fratello ma, soprattutto, non avrei mai trovato la mia streghetta – Kol sorride sghembo in direzione di Bonnie, facendole mancare un battito al cuore prima di alzare il bicchiere in direzione della bionda – quindi a te Caroline, buon compleanno! E, nel caso in cui non fossi completamente convinta della tua condizione di immortale, pensa al lato positivo: non invecchierai e non ti verranno mai le rughe, perché diciamolo, non ti avrebbero donato per niente!”

Kol fa l’occhiolino alla ragazza che, non potendo evitarlo, scoppia a ridere prima di scuotere la testa sconsolata.

“Sei sempre lo stesso Kol!”

L’Originale sorride divertito e lascia uno sguardo strano ai fratelli.

“Me lo dicono spesso”

Rebekah, seppur divertita, impedisce al fratello di continuare a parlare e si alza in piedi, decisa anche lei a dedicare un discorso alla sua migliore amica.

“Credo che tu sappia perfettamente che ti considero come una sorella, per me non sei solo un’amica e mai potresti esserlo, e non importa se litigheremo o ci scontreremo, tu sei e sarai sempre mia sorella. Hai ridato vita a mio fratello e per questo non potrò mai esserti abbastanza grata e oltretutto mi hai dato un’amica su cui poter contare. Ti voglio bene sister. Buon compleanno!”

Caroline guarda commossa l’amica e l’abbraccia con vigore, pienamente ricambiata dall’altra.

“Grazie a te Beks, non avrei mai creduto di poter avere una sorella al mondo e ora ce l’ho”

Rebekah accenna un sorriso e poi, con le guance rosse allontana la bionda da sé e si siede nuovamente al tavolo, imbarazzata per essersi mostrata così umana in pubblico.

Stefan guarda divertito la fidanzata ma poi, quando questa lo incita con un’occhiata a dire qualcosa anche lui, si alza in piedi e prende il mano il bicchiere
che ha di fronte.

“Faccio questo brindisi in tuo onore Caroline e ti auguro con tutto il cuore di poter ricevere da questo giorno, e dalla tua vita in generale, tutto quello che desideri perché sei una splendida persona e ti meriti il meglio e, più importante, sei un’ottima amica come ti hanno già ampiamente detto tutti ma per me sei stata qualcosa in più, hai rimpiazzato una delle figure più importanti della mia esistenza, la mia amica Lexi, come lei mi hai aiutato e spronato a non abbattermi anche se io non mi sono sempre comportato d’amico con te. Questo ha significato molto per me Caroline. Buon compleanno!”

Stefan alza il bicchiere in direzione della bionda che gli sorride e lo ringrazia con lo sguardo, convinta che per quella serata non avrebbe ricevuto altre
sorprese ma deve ricredersi quando Katherine, con sguardo divertito, si alza dalla sua sedia con un flute in mano.

“Beh, sono stata invitata anch’io e infondo sei la mia progenie quindi mi sembra più che oneroso da parte mia farti un augurio speciale. Sei perfettamente
cosciente che ho deciso di trasformarti per la tua poesia, quel brio speciale che ti appartiene e non ti ha abbandonata neanche dopo essere diventata un
vampiro e beh, anche se anche al momento non me ne ero resa conto, tu eri destinata a molto di più di una semplice vita da umana, meriti di poter vivere appieno l’eternità e lo stai facendo nel migliore dei modi a quanto vedo, godendo di ogni piacere che la vita offre come una Petrova”
Caroline, stupita, non lascia finire la vampira e la guarda piuttosto perplessa.

“Aspetta, ora sarei una Petrova?”

Katherine si stringe nelle spalle, con finta noncuranza.

“Diciamo che un po’ dello spirito è arrivato anche a te”

Elijah sogghigna divertito e Katherine non può fare a meno di guardarlo storto.

“E tu cosa hai da ridere ora?”

L’Originale ignora il tono sdegnato della compagna e si alza in piedi posandole un braccio attorno alla vita.

“Credo che quello che Kathy stia cercando di dire è che sei parte della sua stirpe di sangue e per questo anche della sua famiglia e, per quanto mi
concerne, ti considero parte della mia”

E mentre la bionda sorride ad Elijah, Katherine sbuffa sonoramente e guarda l’Antico con cipiglio scocciato.

“Non è quello che intendevo! Volevo dire che, dopotutto, non sei totalmente pessima”

Caroline solleva gli occhi al cielo e raggiunge la vampira ma, quando fa abbracciarla, questa frappone una mano tra loro.

“Non è necessario, basta un grazie e qualche gioiello della mia epoca da uno dei caveau del tuo fidanzato”

La Petrova fa l’occhiolino a Klaus che sorride e scuote la testa mentre Caroline non si fa toccare dalle parole della vampira e l’abbraccia lo stesso,
prendendo in contropiede Katherine stessa e tutti i commensali, che certamente non si sarebbero aspettati un abbraccio tra le due, né tantomeno che la doppelganger lo ricambi.

Quando le due si staccano Katherine alza gli occhi al cielo e sbuffa ma, risedendosi al tavolo, non può nascondere il sorriso divertito che le affiora sulle
labbra.

Nel frattempo anche Caroline si risiede ma poi, con sguardo offeso, si rivolge alle uniche persone che ancora non hanno parlato: Damon e Klaus,
partendo dal maggiore dei fratelli Salvatore.

 “Beh, tu non dici niente?”

Damon alza un sopracciglio, scettico.

“Devo?”

E quando sia Elena che Caroline gli rivolgono un’occhiata più che decisa il vampiro sbuffa e si alza in piedi iniziando a parlare con voce sarcastica.

“Beh, è mio onore rivolgere questo brindisi alla Barbie Vampiro più noiosa e petulante che conosca. – Il vampiro cambia tono di voce quando incrocia gli occhi severi della bionda e riprende a parlare in maniera più profonda– Sai perfettamente che i rapporti tra noi non sono iniziati nel migliore dei modi ma non puoi dire che non ci siamo divertiti bionda, perché l’abbiamo fatto. Poi certo, sono subentrati omicidi, incidenti e tradimenti e non ho mai avuto il momento per dirtelo ma ecco, mi sono comportato da coglione con te e non te lo meritavi. Perciò..”

Damon lascia la frase così, incompleta, ma tutto tranne senso di vuoto provoca in Caroline che, felice, gli si avvicina e lo guarda negli occhi contenta.

“Grazie. E comunque sappiamo entrambi che hai fatto più di una cosa carina per me: quella prima notte, quando mi hai dato il tuo sangue per guarirmi,
quando volevi uccidermi perché pensavi che non meritassi di essere dannata per l’eternità, quando ti sei preoccupato per me quando stavo iniziando a frequentarmi con Tyler, quando sei venuto a salvarmi la notte del sacrificio e quando sono venuta a casa tua e di Elena. Anche con il tuo modo contorto di stare vicino alle persone mi hai aiutata Damon, non credere di non averlo fatto anche se si, la parte dell’usarmi come tua bambolina personale per infastidire Stefan non è stata il massimo..”

La bionda poi abbraccia il vampiro di slancio lasciandolo impreparato, ma Damon subito si riprende e le cinge la vita con le braccia mentre un sorriso
divertito và a increspargli le labbra.

 “Sai bionda che sei la versione più rompiscatole e senza gel nei capelli di mio fratello?”

Caroline ride e, distanziandosi il necessario dal vampiro, lo guarda negli occhi divertita.

“Stai dicendo che per te sono come una sorella?”

Damon alza gli occhi al cielo e sbuffa prima di riabbracciare la bionda e stringerla un po’ più del dovuto.

Caroline, sorpresa da tanto slancio dal vampiro, corruga la fronte perplessa.

“Okay Damon, ora puoi anche lasciarmi andare..”

Il vampiro ghigna e scuote la testa.

“Nah, mi sto divertendo così tanto a far incazzare il tuo fidanzato che non ne hai idea”

Infatti Damon, per tutto il tempo, aveva osservato indurirsi sempre di più i tratti della mascella di Klaus man mano che l’abbraccio tra lui e Caroline aumentava di durata ma, non contento, il vampiro decide di stuzzicarlo ulteriormente.

“Andiamo amico è come se fosse mia sorella!”

Klaus, immobile e livido di rabbia, sibila in maniera sinistra in direzione del corvino.

“Non vai a letto con una che consideri tua sorella, amico!”

Damon ghigna e districa l’abbraccio con la bionda che gli dà un pugno sulla spalla e gli impedisce di replicare all’ibrido.

“Prima di prendere di mira il mio fidanzato ti consiglierei di baciare la mia amica e farci sesso. Falla stare male e avrai qualcuno in più di cui doverti
preoccupare”

Il vampiro ride all’affermazione della bionda e poi passa lo sguardo su Elena che, con il viso in fiamme, lo guarda intimorita.

“È sempre un piacere quando ti confidi con le tue amiche principessa”

Damon si rimette seduto e lascia che Elena si sposti i capelli dal viso imbarazzata, non prima che abbia rivolto un’occhiata omicida a Caroline, la quale la
ignora e incrocia le braccia sotto al seno prima di voltarsi verso il fidanzato.

“E tu Nik non dici niente?”

Klaus guarda stupito e anche un po’ innervosito la bionda.

“Andiamo Caroline hai veramente bisogno che proponga un brindisi in tuo onore per sapere quello che provo per te? Sei davvero così insicura?”

L’ibrido lancia la frase senza pensarci più di tanto ma quando nota il cipiglio irritato della fidanzata e lo sguardo di tutti i commensali piuttosto divertito ma
al contempo preoccupato per la sua sorte, riconsidera che quello che ha detto non è propriamente una frase ad effetto.

“Non intendevo dire..”

Caroline interrompe subito il fidanzato e lo guarda offesa.

“E cosa intendevi dire di preciso Nik? Che sono una ragazzina bisognosa? Oh, scusa se tu non mi parli mai di quello che provi!”

La bionda fa per lasciare la sala ma Klaus la blocca sull’uscio della porta e la fa voltare verso di sé prendendole con delicatezza le spalle.

“Quello che volevo dire love è che dovresti sapere che ti amo e che l’aver organizzato tutta questa giornata solo per te dovrebbe esserne una prova. Sai
che per me niente ha senso se tu non sei contenta, sei la mia ragione di vita, o meglio, non vita e se tu un giorno decidessi di farla finita ti seguirei senza pensarci due volte perché benché io abbia passato quasi un millennio senza di te, il pensiero di passarne un altro da solo è inconcepibile. Ora possiamo andare a mangiare love? Altrimenti si raffredderà tutto quello che è stato preparato dallo staff”

Caroline annuisce e, qualche lacrima a rigarle il viso, si tuffa sulle labbra dell’ibrido, contenta di avere al suo fianco una persona così speciale.

La bionda poi allontana l’Originale da sé e si volta verso gli altri estremamente contenta.

“Forza, mangiamo! Voglio aprire i miei regali!”

 
 

Caroline batte le mani contenta quando entra, seguita dalla sua famiglia, in salone dove non può fare a meno di notare, seminascosto in un angolo, uno stand con sopra un telone nero su cui la vampira si fionda immediatamente trovando davanti a sé i capi migliori di sempre della linea d’abbigliamento di Alexander McQueen, da sempre suo stilista preferito.

Caroline si volta, gli occhi sognanti e la bocca spalancata, verso Rebekah, certa che l’Originaria sia l’unica tra le sue amiche ad averle potuto fare un
regalo del genere.

“Come hai fatto?”

Rebekah sorride e le fa l’occhiolino.

“Ognuno ha i suoi segreti. Questo è da parte anche di Esther, sarebbe voluta esserci oggi ma lei e Karl erano.. impegnati”

Klaus guarda disgustato la sorella.

“Frequenta ancora quello pseudo stregone?”

Rebekah, divertita dalla gelosia del fratello, sorride e si siede composta su un divano prima di rispondere.

“Si Nik e comunque Karl è uno stregone molto potente, ha più di 600 anni!”

Klaus minimizza con un’alzata di mani come se per lui qualsiasi età avesse avuto il nuovo compagno della madre per lui sarebbe stato sempre indegno,
ma infondo la donna aveva diritto ad essere felice perciò l’ibrido non replica e si risiede mentre Caroline si accomoda al suo fianco pronta a ricevere il prossimo regalo.

Alla bionda si avvicina subito Stefan il quale, sorridendole, le porge un pacchetto rettangolare che la vampira scarta curiosa ritrovando all’interno della
carta da regali uno splendido quadernino rilegato in pelle con sopra inciso il suo nome.

La ragazza guarda sorridente Stefan.

“Mi hai regalato un diario?”

Il vampiro dagli occhi di giada annuisce e si siede sul divano di fronte alla ragazza prima di replicare.

“Si, perché l’eternità è lunga e la memoria non sempre aiuta a ricordare tutti gli eventi o le sensazioni, scriverlo su carta invece si o almeno con me l’ha
fatto”

Caroline sorride contenta e si avvicina all’amico per poterlo abbracciare.

“Grazie Stef è un regalo bellissimo e grazie anche a te sister, il tuo regalo è stupendo”

Rebekah sorride, era felice di sapere che il suo regalo era stato apprezzato anche se era piuttosto certa della sua idea.

 E mentre la bionda si risiede Katherine, un sorriso birichino sulle labbra, le si avvicina con una grande scatola di raso in mano.

Caroline, convinta che si tratti di un abito, rimane piuttosto sorpresa e imbarazzata nel constatare che invece quello che ha tra le mani è un completino
intimo, ma non un classico completo slip reggiseno, quello che le ha regalato Katherine è un bustino di pelle nera con giarrettiera in pelle integrata e un
minuscolo tanga come pezzo inferiore.

La bionda, il viso in fiamme, fa ricadere rapidamente il regalo nella sua scatola e guarda la vampira imbarazzata.

“Kath! Ti sembra un regalo da fare? Almeno avresti potuto avvertirmi di non aprirlo davanti a tutti!”

La Petrova non può fare a meno, come gli altri, di ridere del tono stridulo usato da Caroline mentre si stringe nelle spalle.

“Tutte hanno diritto a un completino sexy. Non pretenderai di indossare cotone a vita, vero?”

Caroline arrossisce nuovamente mentre Klaus scoppia a ridere, se Katherine credeva veramente che la sua ragazza indossasse solo intimo di cotone si
sbagliava alla grande ma l’ibrido non vuole imbarazzare di più la giovane così evita di dire qualcosa e lascia che suo fratello maggiore si avvicini alla festeggiata.

“Caroline spero che possa piacerti questo regalo da parte mia e di Katerina, anche se Kathy ha voluto assecondare la sua innata capacità di essere
inopportuna era questo il tuo vero regalo”

Caroline accenna un sorriso in direzione dell’Antico e apre la custodia dell’astuccio di velluto rivelando lo splendido girocollo di diamanti dalla fattura antica
che la lascia a bocca aperta.

“Elijah è bellissimo! È un regalo esorbitante però, non posso accettarlo!”

La bionda fa per riconsegnare il regalo quando Katherine, seduta comodamente in poltrona, la blocca.

“Andiamo bionda pensi veramente che ci sia costato qualcosa? Se non avessi un fidanzato che vive su questa terra da più di mille anni e che ha
collezionato centinaia di gioielli nel corso dei secoli non te l’avrei mai fatta regalare”

Caroline solleva gli occhi al cielo esasperata dai commenti della vampira e posa nuovamente lo sguardo in quello scuro dell’Originale.

“Beh, allora grazie mille. Ad entrambi”

L’Antico piega le labbra in un debole sorriso e torna a sedersi a fianco della compagna mentre è il turno di Elena di avvicinarsi alla sua amica.

La mora, con un sorriso sulle labbra, le porge un pacchetto quadrato che, quando la bionda solleva il coperchio, scopre custodire una scatola di legno con
sopra inciso il segno dell’infinito.

La ragazza curiosa tira fuori la scatola dal pacchetto e la apre, trovando al suo interno una vasta collezione di foto, tutte ritraenti la vampira nei vari
momenti della sua vita; la bionda inizia a guardare uno ad uno i ritratti delle persone più importanti della sua vita: i suoi genitori nel giorno del loro matrimonio, lei appena nata in braccio alla madre, lei e sua madre al parco giochi, lei con suo padre sull’altalena, la prima foto con Elena, Bonnie, Matt e Tyler il primo giorno d’asilo e un’altra serie di foto con protagonisti i suoi amici nel corso degli anni quando erano ancora tutti umani.

La vampira continua a guardare sorridente le foto quando una le fa sorgere una domanda spontanea che porge senza ulteriori indugi all’amica di sempre.

“E questa dove diavolo l’hai presa?”

Elena si stringe nelle spalle e sorride divertita.

“Diciamo solo che potrei aver corrotto il fotografo che era quel giorno all’evento per farmi dare il negativo”

La bionda sorride e mostra a tutti la foto nella quale il suo volto e quello di Stefan, Elena e Damon sembravano ricordare un’altra epoca per quanto diversi da quelli odierni: il suo raggiante con una mano posata sul petto del vampiro corvino, il quale le avvolgeva con un sorriso forzato sulle labbra un braccio intorno alla vita mentre Stefan non poteva evitarsi di accennare un sorriso anche se la preoccupazione, tanto assente negli occhi di Elena, era presente nei suoi per avere intorno a sé il fratello.

Rebekah è la prima a chiedere alla vampira da dove venga la foto.

Caroline scambia uno sguardo rapido con i Salvatore ed Elena prima di rispondere.

“Beh, eravamo a una festa a casa del sindaco ed erano i primi tempi che Elena e Stefan stavano insieme e anche la prima volta che sono uscita, se così
si può dire, con Damon. Credo che si possa vedere tutta la mia felicità dal foulard che porto al collo”

La vampira scocca poi un’occhiata divertita al maggiore dei Salvatore il quale replica con uno sguardo bieco.

“In mia difesa posso dire che ti ho impedito di uscire di casa con quell’orrendo vestito giallo, era un oltraggio alla vista!”

Caroline solleva gli occhi al cielo e ripone le foto con cura nella scatola, non prima di aver verificato che non ci siano foto compromettenti con Matt o Tyler
ma solo con le sue amiche e con il suo attuale ragazzo e la loro famiglia, prima di voltarsi verso Elena con sguardo riconoscente.

“Grazie mille Lena, è il regalo più bello che potessi farmi, avere con me tutte queste foto come ricordo della mia vita è stupendo”

La doppelganger sorride e fa per replicare che è felice di averla resa contenta ma Damon si mette in mezzo e lancia alla vampira quello che, è chiaro a
tutti, è un libro.

“Fai sul serio? Se è Emily Dickinson o Jack London potrei non rispondere di me”

Il vampiro sogghigna ma non dice niente e lascia che una risata cristallina esca dalle labbra di Caroline quando si rendo conto che tipo di libro si tratti.

“Twilight? Mi hai regalato una copia di Twilight?”

Damon si stringe nelle spalle e sorride bieco.

“In memoria dei vecchi tempi. È autografato, guarda dentro”

Caroline, curiosa, apre la prima pagina del libro dove, contro ogni sua previsione non c’è l’autografo di Stephanie Mayer ma una dedica da parte del
Salvatore.

“A Caroline, per ricordarti che i vampiri veri alla luce del sole non brillano, ma bruciano, per quello però ci sono sempre gli anelli diurni. XOXO, Damon Salvatore”

La vampira ride di gusto e, mentre né il suo fidanzato, il quale non può che essere ingelosito dalla complicità dei due, né gli altri capiscono il senso della
dedica, lei coglie l’accenno alla loro storia e fa un gesto di ringraziamento con il capo.

“Vedrò di ricordarmelo, grazie Damon”

Quando arriva però il turno di Kol e Bonnie, Caroline deve spalancare gli occhi stupefatta quando si trova davanti una splendida parure completa di una
collana, un paio di graziosi orecchini e un bracciale in argento evidentemente antico impreziositi dai lapislazzuli.

Bonnie sorride dell’espressione della bionda e si appresta a fare le dovute precisazioni sul regalo.

“So che non ti è mai piaciuto più di tanto il tuo anello diurno, perciò ora potrai scegliere se indossare una collana, un bracciale, o gli orecchini per evitare
di friggere al sole”

Caroline sgrana, se possibile, ancora di più gli occhi e guarda l’amica stupita.

“Bonnie, è fantastico. Grazie mille!”

Le due amiche si abbracciano e quando si separano la bionda si getta anche addosso a Kol, il quale tira fuori dalla tasca dalla giacca sportiva una
bambola, una Barbie per l’esattezza, perfettamente uguale alla vampira.

“Se non ricordo male quando eravamo in viaggio per gli States ti sei ubriacata e hai iniziato a farneticare su quanto tutti ti paragonassero a una Barbie,
perciò mi sembra opportuno che tu ne abbia una dedicata a te”

La bionda ride di gusto e prende in mano la bambola accarezzandole i capelli e nota quanto la somiglianza con se stessa sia strabiliante.

“Beh, non posso che ringraziarti allora Kol. Ora il mio sogno di bambina è diventato realtà”

L’Originale ride e scompiglia i capelli alla vampira prima di risedersi, imitata da questa, sul divano.

Klaus poi aspetta che la bionda posi la bambola sul tavolino prima di voltarsi verso di lei.

“A quanto pare rimane solo il mio regalo love

Caroline posa una mano sul petto dell’ibrido prima che questo le consegni il suo regalo e lo guarda negli occhi sorridente.

“Non ce né alcun bisogno Nik. Tu mi hai già dato tantissimo, questa festa, questa casa, questa vita, te. Non ho bisogno di nient’altro”

Klaus sorride e accarezza con il dorso della mano una guancia alla vampira prima di sorriderle divertito.

“Nemmeno di una nuovissima American Express? Sai darling è intestata a te ed è illimitata”

Caroline dilata gli occhi e si allontana di scatto dall’Originale.

“Un’American Express Illimitata? Per me?”

Klaus annuisce e sorride, certo che con quel regalo avrebbe guadagnato, come se ce ne fosse bisogno, ulteriori punti con la vampira.

“Certolove a meno che tu non la voglia, in quel caso..”

Caroline non fa terminare la frase all’Originale che già l’ha abbracciato di slancio e l’ha fatto cadere sdraiato sul divano.

“Grazie. Grazie. Grazie. Dio quanto ti amo Nik!”

L’ibrido sorride e bacia sulle labbra la vampira che si lascia trasportare dalla passione strusciandosi di più addosso all’Originale mentre tutti quanti nella
sala invitano i due a staccarsi.

“O andiamo, avrete tutto il tempo per fare sesso dopo!”

“CAROLINE ANDIAMO!”

“Nik ti prego, non voglio vomitare la cena ora!”

E chi non dice niente è troppo divertito dalle facce disgustate degli altri in sala per poter aprire bocca ma spera lo stesso che la coppia si dia un certo
contegno.

E Caroline e Klaus sembrano capirlo perché si distanziano e, dopo essersi guardati per un lungo attimo negli occhi in una dichiarazione muta del loro
amore, si voltano verso gli altri sorridenti ed è la bionda ad alzarsi in piedi con fare autoritario, leggermente in contrasto con il grande sorriso sulle sue
labbra.

“Andiamo, che cos’è questo mortorio? È una festa, dobbiamo divertirci!”

E con questa frase la bionda dà inizio al vero e proprio party e lascia che le parole dolci siano sostituite dalle note della musica alta, dei balli e delle risate
che vanno avanti per tutta la notte facendo rilassare gli animi e regalando a tutti una serata di pura felicità che non potranno dimenticare così facilmente
perché in fondo anche se sono un gruppo di creature soprannaturali estremamente potenti, sono anche un gruppo di giovani adulti che agognano due sensazioni in particolare: la felicità e l’affetto di una famiglia.

E finalmente, chi oltre secoli e secoli, chi dopo soli 20 anni sono riusciti ad ottenerle entrambe, e questa volta la loro felicità non sarà effimera e nessuno
potrà rovinarla perché hanno trovato, ciascuno di loro, l’amore vero e i legami sinceri che sono destinati a durare per sempre. Always and forever.
 
 



Angolino Autrice:

Saaaalve! Eccomi qui, FINALMENTE, dopo un mese e 14 giorni a postare l’ultimo extra di questa storia. Non voglio perdermi in ulteriori chiacchiere e non voglio annoiarvi con le spiegazioni che mi hanno portato a postare così in ritardo, diciamo solo che l’ho fatto perché mi sono lasciata prendere da altre situazioni e ho messo in stand-by la mia passione: la scrittura. Non ho più intenzione di farlo però e mi metterò subito all’opera per scrivere i missing moment di questa storia con una struttura piuttosto semplice: rileggerò ogni capitolo (e apporterò modifiche o correzioni se necessario), poi scriverò il missing moment a riguardo (potranno essere anche più di uno, nel caso di più scene diverse le metterò comunque nello stesso capitolo) e spero di dare in questo modo una degna conclusione a questa mia storia che mi ha portato così tante soddisfazioni. Questa storia ha ricevuto migliaia di visualizzazioni totali e tantissimi apprezzamenti e questo non potrebbe che rendermi STRA STRA FELICE e ORGOGLIOSA. G-R-A-Z-I-E!!! Se oggi potrete leggere la fine della storia è solo grazie a voi che avete letto, recensito, preferito, seguito o ricordato la mia FF. E una menzione speciale và alla mia amica  
ErikaconlaK  che è stata fondamentale per me in questo mese e mezzo perché mi ha spronata e motivata a continuare con il capitolo: Thank you so much darling!
Spero di ritrovarvi presto e che mi facciate sapere cosa pensate del capitolo (peraltro lunghissimo) un bacione, Alessandra.
   
 
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