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Autore: KyuBee    23/10/2012    1 recensioni
- Ti prego Desy, scendi. Papà ci vuole parlare! – Laura mi urlava cercando di farmi scendere dall’ albero.
- NON VOGLIO! – Ciao sono Desireè Hyuuga ho 15 anni, ho i capelli marroni e gli occhi rossi. La mia gemella ha i capelli neri e gli occhi nocciola. Ho questo comportamento dopo che la mia mamma, Mikan è andata in coma per essere stata investita. Da quel giorno papà ci tratta come delle persone qualunque, freddamente. E ci da gli ordini come gli pare e piace. A me non sta giusto.
- PERFAVORE DESY, CI METTERA IN PUNIZIONE! -
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Ci ripresentiamo anche se non ci facciamo vedere da un sacco di tempo. Siamo Laura E Desy due vecchie scrittrici di questo fandom. Abbiamo molte idee per divertirvi, spero che questa vi piacerà.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Natsume stava controllando tutte le scartoffie riguardo ai nuovi iscritti della accademia, qualcuno aprì la porta, era Hotaru: - Pensi di trattarle ancora così? Sai che le tue figlie, uniche, figlie non sono giocattoli? –

-Sei qui per giudicare?- Parlò Natsume

Hotaru sbatte le mani sul tavolo: - Natsume, non puoi buttare tutta la rabbia che tieni, addosso a quelle povere ragazze.

- Senti sono occupato, vattene via. Non mi serve qualcuno che mi dica come trattare le mie figlie. – Era ormai al massimo del nervosismo.

- Tsk, non credo che Mikan vorrà questo. – Disse Hotaru, uscendo sbattendo la porta.

Laura, di gran lunga cercava sua sorella che si sarà appisolata tra un albero ed un altro ed iniziò ad urlare: - Desy-chan! –

- ZzZz.. – Desy continuava a ronfare in un albero.

- Desy-chaaaaaaaaaan, ovunque tu sia esci fuori! - Con una palla di fuoco (questo alice ce lo avevano tutte e due) aveva centrato il ramo giusto da farla cadere.

Sì sentì un forte tonfo provenire dal albero.

- Ma sei pazzaaa? Mi potevi uccideree! – Urlò.

- Quando ascolterai a quello che ci dice papà.. se non l'ho ascoltiamo ci farà una sfuriata.. –

- Non m'interessa, io neanche lo considero mio padre –

- Ci deve dire qualcosa, andiamo da papà. – La prese per un polso.

Desy e Lua bussarono.

- Entrate. – Parlò Natsume, a capo di tutta l’accademia. Ma non era il preside.

Entrarono senza aprir bocca.

- Desirèe, Quante volte ti ho detto che non devi arrampicarti nell'albero? -

- Tante. -

-  E perché  lo rifai ogni VOLTAA?! -

-  Perché si. -

 - Cosa? Hai parlato? -

- Si. -

Natsume gli tirò uno schiaffo che la fece cadere a terra.

- non riprovarci mai più! –

 -Lo farò sempre. -

Natsume gli tirò un altro schiaffo

- Basta questa sera andrai a letto con pane ed acqua! E’ dovresti ringraziarmi almeno ti faccio mangiare. Ora andate. -

Lua aiutò la sorella ad alzarsi e uscirono.

- Papà! Smettila di trattare così Desy! Non ne ha tale colpa, tu fai così perchè ti manca la mamma! Sei solo un vigliacco papà! - Disse prima di uscire dalla porta

Prima che la sbattesse disse: - Avrei preferito mille volte nascere in una famiglia dell’ africa piuttosto che con te! (cosa un po’ crudele.) –

- Grazie ma non fa nulla ci sono abituata. – Parlò Desy cercando di calmare la sorella.

- Io non l'ho sopporto più ci tratta come giocattoli, come bamboline da fare giocare ai cani! - Disse dirigendosi verso la grande cucina della villa a central town

- Signorina Desy, cos'è quella stampa che ha in faccia? - Gli chiese sconvolta la cameriera

- Ecco.. – Si fermò a pensarci.

-SONO CADUTA DA UN ALBERO! –

- Tanto, Desy inutile che l'ho nascondi.. ormai lo sanno pure le cameriere. Degli schiaffi.. –

- SI, hai ragione. –

- Che dici di andare a trovare all' ospedale la mamma, senza dirlo a papà. Mi manca tanto, a te no? –

- Grazie ma preferisco andare in camera mia... –

- Ma… - La segui.

- Aspetta Desy vengo con te! –

- lua non ti preoccupare, vai pure da mamma. –

aura farfuglio qualcosa del tipo: Dai..

- Ci andrò dopo, se verrai con me! - Disse andando insieme a lei nella stanza.

- Vai dai anche alla mamma mancherà la tua compagnia -

Andò in ospedale per vedere come stava Mikan, aveva tutti strani aggeggi attaccati dappertutto.

- Mamma, come stai? Papà.. non è più lo stesso, da sempre schiaffi a Desy.. mamma! - Gli strinsi la mano e scoppiai a piangere.

Nel mentre da Desy..

- Si questo piano funzionerà - Disse quasi urlando

Laura entrò nella camera della sorella, con gli occhi gonfi.

- Eccomi. –

-Hai di nuovo pianto eh? –

- Non è vero! - Dissi fredda

- Mi manca semplicemente la mamma, i suoi sorrisi. –

- Certo come no - Disse Desy prendendo in mano una borsa piena di vestiti, cibo, acqua e altre cose.

- Mi spieghi, cosa fai? - Gli disse stranita

- è ora che lasci questo inferno di posto, Non dirlo al preside. –

- Cioè papà? –

- No, il preside. –

- Ah.. io non c'entro niente con questo discorso! – Alzò le mani all’aria nel senso, chissà poi come ti tolgo dai guai.

- Bene sorellina, un giorno ci ritroveremo okay? ti prego prenditi cura della mamma, e stai attenta al preside –

- Ma.. non dirmi che tu te ne voglia andare. Spero. - Disse titubante

- Ancora non l’avevi capito? –

- No. - Disse grattandosi la testa.

- Beh, ora vado  ci vediamo, ricordati che ti voglio un mondo di bene! –

- Che dirà papà? -Chiese a se stessa

Desy scappò dalla stanza e fece tutto quello che prevedere il suo progetto.

Laura camminava il corridoio, meno goffamente possibile, finché non apparve davanti suo padre.

-Laura, Dov'è tua sorella?-

- I-io non saprei davvero, papà.. ero in giardino a curare l'albero di ciliegio. - Cercava di fare l'attrice in tutti i modi.

" in che guai mi sono cacciata? " Pensai

- Non mentire, dimmi dov'è. IMMEDIATAMENTE!-

- Non lo so, papà! Lasciami stare, vai via ! - Dissi.

Natsume gla prese per i capelli

- Dimmi IMMEDIATAMENTE dov'è – Si fermò un attimo

- Se non me lo dirai puoi dire addio ai tuoi lunghissimi capelli!-

- Sei crudele papà, sei un codardo! –

Natsume senza pensarci più gli bruciò pochissime ciocche di capelli, la tirò su con i capelli e la sbattè per terra con forza.

- E' adesso lasciami i capelli! -

Si alzò tranquillamente. Usò l'alice per contraccambiare l'azione, solo che gli bruciò la cravatta.

Natsume prese un bracciale, prese con forza Laura e glielo mise, era un bracciale anti-alice non poteva più usare l'alice, a meno che non glielo togliesse qualcuno della sua famiglia.

- Tu ci odi, papà? –

- Devo dire la verità? –

- Si, vi odio. –

- Allora, ci odi? – Disse in lacrime.

- Ma dai ? – (siamo troppo crudeli, scusateci ^^)

- Sembra che non ci hai mai voluto mettere al mondo, eppure 5 anni fa sembravi felice con la mamma. O mi sbaglio? Meglio non dirti niente di come sta. Non meriti di stare con la mamma che è dolcissima! –

- Tua madre non c'è più, mettitelo  in testa. –

- è in coma, mettitelo in testa tu. –

- Ora comando io, ed ho sempre comandato io. E  tu devi stare muta. -

- sono passati 5 anni, secondo te tornerà? non scherzare ed ora dimmi dove cavolo è tua sorella. –

- A me non mi interessa. Oggi sono andata in ospedale, mi ha stretto la mano! - Dissi mentre le lacrime mi sgorgavano dagli occhi- non aveva mai pianto davanti a suo padre.

- La tua immaginazione ti fa brutti scherzi. Arrenditi-

“ forse sono non sono l'unico a soffrire così tanto per Mikan ?” Pensò Natsume.

- Non lo farò. – Parlò Laura sotto voce.

Il telefono di Natsume squillo e nel mentre Laura era scappata nella sua camera al buio a consolarsi. Ma nel mentre senti il discorso nel telefono con un aggeggio regalato da Hotaru in persona.

- Bene, dottore. Grazie dell’informazione. – Papà stranamente sorrise.

“ Il dottore ha detto che da un momento all’altro la mamma si potrebbe risvegliare” Laura esultava.

Nel mentre Desy seguiva passo passo il suo piano..

 si mise una crema speciale creata da lei stessa per diventare come se non fosse esistita per passare il campo elettrico. Iniziò a correre per la stazione più vicina, prese il treno e andò ad abitare momentaneamente dove viveva da piccola la madre con suo nonno.

Andò nella casa e suono il campanello, ma nel mentre gli squillo il cellulare.

Nessuna apriva, decise di prendere il celllulare.

Da: Laura Hyuuga.

Messaggio: Desy, la mamma ha dato segnali di vita!!

Desy sorrise

poi decise di entrare anche se nessuno apriva la porta,entro dentro la casa, vide se c'era qualcuno.. nessuno allora decise di andare a vivere per un periodo lì.

TinTin, la suoneria che arrivò un altro messaggio.

Da: Laura Hyuuga

Messaggio: Credo di essermi cacciata in un pasticcio.

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Desy decise di rispondergli

A: Laura Hyuuga

Messaggio: Che genere di casino?

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Laura rispose, mentre era al buio della camera e si guardava le povere ciocche di capelli.

A: Desy Hyuuga

Messaggio: Papà mi ha bruciato delle ciocche, e mi ha messo uno stupido braccialetto. Il mio alice. Sigh

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Desy rimase e a bocca aperta...

A: Laura Hyuuga

Messaggio: Mi dispice... è colpa mia! Ti prometto che tornerò presto e riuscirò a svegliare la mamma!

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Lessi il messaggio e sorrisi

A: Desy Hyuuga

Messaggio: Me la devo cavare anchio da sola! La mamma finalmente da segnali. Speriamo!

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Desy preparò il letto.

Desy si mise a scrive un ultimo messaggio...

A: Laura Hyuuga

Messaggio: Buona notte sorellina tornerò presto.

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Laura lesse il messaggio.

A: Desy Hyuuga

Messaggio: Ti voglio bene.

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Desy si addormento.

Si addormentò pure lei, scordandosi la luce accesa, e Natsume andò a vedere.

“Sta dormendo, Desirèe ancora non è tornata... Devo farla cercare” pensò Natsume

Natsume andò dalle guardie e le mando a cercare sua figlia fuori dall'accademia,  -dovessero metterci anni ma la dovranno ritrovare - disse deciso Natsume

Laura mentre dormiva con la bava che gli scendeva: - Mamma, papà.. –

   
 
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