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Autore: Aven90    24/10/2012    1 recensioni
E alla svelta, anche. Capirete presto perché. Riuscirà il nostro popolo a svegliare il Re prima che sia troppo tardi?
NB: Contenuti volgari.
NB: Non è una storia seria, ma fa finta di esserlo. Adoro come le mie storie si mimetizzano.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, allora, primo scontro col mini demone bavoso.

Costui stava attorcigliandosi come esattamente faceva la lingua poco fa, e visto che Ivarov già sapeva contro chi aveva a che fare, gli bastò scivolare un attimo e dare un pugno che la prima creatura esplose.

O meglio, questo era quello che pensava lui, perché non esplose, ma si allargò in modo da non poter essere colpita, anzi poteva colpire lui col suo tri forcone per pungerlo attaccandogli il veleno nel corpo, tutti fortunatamente schivati dal nostro sovrano, ma gli serviva un’idea per sconfiggere il primo tizio.

L’idea gli venne dalla papilla gustativa, ne prese un mucchio e lo guardò esplodere, stavolta su serio.

Aveva anche lasciato una profonda scottatura sul palato.

Allora Pip Ino decise di sfruttare la stessa scottatura per creare un secondo mostro ancora più brutale, il quale si mise ad urlare e si gonfiò come un pachiderma, pronto a colpire con la sua spada tri forcuta in modo da pungere meglio il povero Ivarov, che nella sua scalata stava anche avendo difficoltà a stare in piedi, poiché Pip gli creava apposta dei gradini in modo da farlo scivolare e cadere a terra.

Ma Ivarov non era tipo da cadere in questo genere di trappole: aveva per anni fatto step nella palestra fitness, e là sì che te li toglievano apposta per divertirsi un po’ alle spalle di sua maestà.

Quindi approfittò della sua scivolata per disarmare l’essere bruto infernale e fargli ingoiare il suo stesso forcone, facendolo scoppiare alle stessa maniera di quello di prima, soltanto che adesso nella lingua di Pip gli era spuntato un foruncolo.

Allora il demone pensò bene di farlo gonfiare per fare crescere il terzo mostro, il mostro dei pus.

Una buona notizia: non aveva armi.

Nel frattempo, la regina Joanna aveva appena giurato di non fare addormentare mai più suo marito che aveva tutti quanti di sopra.

Ad esempio Giaro Ktino le chiese “E come farete? Se avrà ancora sonno, lo pungolerete perché non si addormenti mai più?”

Joanna gli rispose “Lo farai tu, questo. Tanto, sei diventato Ciambellano per questo motivo, o no?”

La signora Mela osservò “Beh, con tutti questi motivi allora Giaro è davvero meritevole di occupare il posto”

Selenìo le disse “No mia cara, è un inetto e un incapace”

Kiknos aggiunse “Nulla paragonabile ad Atriorc, così divino”  

Kamil era disgustato, comunque suggerì “Un modo per farlo tenere sveglio c’è, ed è quello di mantenerlo sempre sulle spine”

Tutti lo guardarono male.

“Beh, funziona spesso, funziona adesso”

La regina rifletté a lungo “Nooo, a lui serve un qualcosa che lo tenga molto sveglio. Tu, Jennifer, che hai esplorato il suoi corpo, come vedi la faccenda?”

Jennifer rispose “Beh, ho già detto che non sono medico”

“Vabbé, dicci la tua”

“Beh, ho già detto che non sono medico”

Allora tutti lo picchiarono lasciandolo svenuto.

Alì disse, sboccando una sigaretta “Beh, se fosse una donna, saprei io come tenerla sveglia” e guardò Joanna malizioso.

Ma ormai la regina non provava niente per lui. Più niente.

Nel mentre che si stava decidendo come tenere sveglio il re, Ivarov era alle prese col pus verde bianco del terzo mostro inviatogli da Pip.

“Merda! Non mi lascia altra scelta! Lo combatterò così” e benché limitato nei movimenti, parò entrambi i pugni del suo avversario.

Adesso entrambi pieni di pus, quindi entrambi avevano acquisito l’effetto incollante, ma Ivarov aveva dalla sua l’inventiva dell’essere vivente, così lanciò una testata che fece volare via lo scalpo al mostro che senza testa esplose, lasciando filini movimentati sulla lingua.

Pip Ino prese ispirazione da quelli per creare il quarto mostro, pieno di alghette che erano più violente del pus, e si strinsero nei quattro arti di Ivarov, il quale le tirò a sé e prese a pugni il qaurto mostro finché non dichiarò la sua resa ed esplose da solo.

Con grande scorno di Pip Ino, Ivarov se la stava cavando egregiamente nei suoi vari step, ma ancora la vittoria era lontana, così improvvisamente decise di chiudere la bocca e, sapendo che il suo avversario non avrebbe trovato alcun punto d’appoggio sotto di sé, spiccò il volo e lo spedì a terra con un calcio sullo stomaco.

L’effetto fu tale che il povero re di Londemom rimbalzò su sé stesso rovinandogli per sempre la colonna vertebrale.

Ma non bastava certo per metterlo fuori gioco, infatti si rialzò e stoicamente disse “Sono pronto per un altro giro”

Pip ino rise, e mise le braccia conserte. Poi si concentrò per diventare blu; poi, per completare la sua trasformazione, si tolse completamente la pelle e divenne blu e gigantesco.

Ancora più gigantesco di com’era prima, adesso si va sui cinque metri e mezzo.

Per prima cosa sistemò le sue zampe sul terreno in modo da provocare due scosse sotto i piedi di Ivarov, i quali evidentemente non erano antisismici e quindi caddero entrambe le volte, poi il mostro planò verso di lui e aprì la bocca per mangiarlo.

Ivarov lo vide appena in tempo, e prima di spiccare un balzo di forse quattro metri vide una profondità nera che preferì non osservare più da vicino, anche perché il suo alito sapeva di alghe andate a male.

Così il re si mise sul suo dorso.

“Adesso riesci a vedermi? Eh? Brutto stronzo”

E lo prese anche per le corna, in un modo che ricordava i cow boy con i loro manzi che cercavano di disarcionarlo.

E allo stesso modo Pip con Ivarov, si contorse tutto, ma niente.

Ma non era diventato blu per niente.

Infatti si accese tutto ad un tratto ed emanò una potente luce blu che stordì l’avversario che cadde a terra.

“ti è piaciuta la tecnica Blu Stordente? È un mio piccolo omaggio alla mia defunta moglie. Dopo averti ucciso, ti umilierò, lo sai? E farò anche sesso con tua moglie fino a sfondarla del tutto, così sarai umiliato e deriso per sempre!”

Ivarov stava pensando alla moglie, e la moglie stava pensando a lui. Non si erano mai trovati in contatto prima d’allora, ed ecco com’è andata:

“Ciao Joanna”

“Ivarov! Che ci fai nel mio cervello?”

“Volevo vedere se esisteva veramente. Ascoltami piuttosto, e vai nella mia stanza delle armi! Svelta! E non dire niente a nessuno!”

Joanna si toccò la testa e disse “Ivarov mi sta parlando, dice di andare nella stanza delle armi!”

E così tutti andarono nella stanza delle armi, ove si resero conto che Ivarov era più che preparato da un’invasione aliena: c’erano armature, bazooka laser per fare onde energetiche, cannoni abbaglianti, distorsori e fabbricanti di mondi paralleli, poi pistole, razzi, scudi e missili, oltre naturalmente ai lancia granate e l’artiglieria pesante contenuta in un solo carro armato.

C’è chi si accontenta di un cielo in una stanza, e c’è invece chi la riempie di mezzi difensivi.

Mentre Ivarov schivava i colpi di Pip Ino, parlava con la moglie.

“Non mi avevi mai detto che avevi tutta questa roba! A saperlo prima non ti avremmo mai svegliato, come sta dicendo giustamente Giaro!”

Ivarov rispose “Zitta e ascoltami. Tanto quelle robe le so usare solo io con i miei poteri mentali. Adesso voglio che tu mi prendi la Tri Spada Laser! La vedi? È in mezzo a quelle cianfrusaglie!”

“Se chiami cianfrusaglie bombe nucleari, non oso pensare cosa definisci armi”

“Tu prendila! L’hai presa?”

“Sì. Adesso che ne faccio?”

“Niente. Adesso la prendo. Adesso che sono nel tuo cervello posso comandare le tue braccia in modo da lanciarmi la Tri Spada”

E così fece: il fatto di non poter possedere i mostri era un conto, ma la moglie, che conosceva benissimo, poteva comandarla come voleva.

E così fu: adesso Joanna aveva un potere a lei sconosciuto, sentì improvvisamente l’impulso di correre nel balcone e di lanciare con tutta la forza la Tri Spada, che precisamente atterrò sulle mani di Ivarov.

“Sei stata fantastica! Grazie mille! Tornerò fra un minuto!”

“Stai attento però” le rispose, e chiuse il collegamento. Il re non si aspettava che lo facesse.

Poi si rivolse al suo avversario “Ti sconfiggerò fra un minuto”

Pip Ino rise ancora “Non farmi ridere. Sei in netto svantaggio, non hai fatto altro che scappare, e ora che hai un giocattolino così mi fai credere che morirò far un minuto?”

“Esatto”

Eccola! La Tri Spada Laser: una spada a tre lame, rosso, giallo e verde, che lascia presupporre di essere letale.

il Rosso, per tritare il sangue e spargerlo ovunque;

il Verde, per… boh… tagliare i nemici:

e infine il Giallo, per fare risplendere la Luce su questo mondo!”

Ivarov la accese e velocissimo trapassò verticalmente il povero Pip Ino, il quale nemmeno si rese conto di quello che stava facendo, allo stesso modo di Vag Ina.

Per sicurezza, Ivarov infierì sul cadavere come fece a suo tempo un ragazzo venuto dal futuro con i capelli biondi con un altro alieno bianco.

E infine distrusse i pezzettini, per ulteriore sicurezza. E poi un occhio lo stava guardando vendicativo.

Questa è la storia di Ivarov XXI, il re dormiente che da sveglio ha liberato l’Universo dalla Dimensione Oscura.

 

THE END! Ebbene sì, è proprio finita! Ditemi che cosa ne pensate, e intanto vi ringrazio per aver seguito anche questo capitolo!

   
 
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