23:30.
Il tempo era fermo.
In un calda sera di fine estate nella via principale della città
L’unica villa illuminata era casa Cyrus.
Miley non riusciva a dormire e veniva tormentata da pensieri contrastanti.
Si rivoltava in continuazione nel suo letto pensando che due giorni dopo sarebbe ricominciata la scuola… e non la stessa scuola, sarebbe andata alle superiori,
3° anno, ma in un istituto diverso,
essendosi trasferita all’inizio dell’estate in California dal Tennessee.
Non riuscendo a prendere sonno si alzò dal letto,
si mise la tuta da ginnastica, avvisò i genitori,
scese, prese le chiavi di casa e uscì a correre sperando di poter eliminare l’angoscia di essere “la nuova arrivata”.
Correva distratta sul ciglio della strada, con le cuffiette impiantate nelle orecchie.
Non si accorse che la strada, in quel tratto era diventata più stretta, e più pericolosa per le macchine.
A un certo punto, come per istinto, si girò di scatto, dei fari accecanti…. E buio totale.
 
Al pronto soccorso un fiume di gente, era impaziente della risposta dei medici… persone che piangevano altre che pregavano e alcune che cercavano di capire cosa fosse successo.
Uno dei corridoi dell’ospedale era in preda alla più totale confusione.
Ma quando i medici uscirono dalla sala un silenzio di tomba calò in corridoio.
I medici rassicurarono i familiari che la ragazza era fuori pericolo
e invitarono i genitori ad entrare.
-Come stai tesoro mio!!!- la mamma, agitatissima si catapultò nella stanza….
-Un po’ acciaccata, ma ora sto meglio, anche se mi fa male tantissimo la testa-…
-Cucciola, sai che è successo stanotte?-, cominciò il padre…
-No, non mi ricordo nulla- aggiunse Miley…
-Allora lascia che te lo spieghi lui- concluse la mamma baciando dolcemente la fronte di Miley e uscendo.
Il padre fece lo stesso ma nel mentre che la porta si richiuse,
fu bloccata da un bellissimo ragazzo, che la riaprì con un mazzo di fiori blu in mano,
e lo sguardo basso.
Una bellissima chioma riccioluta e castana scoprì degli occhi lucidi, color nocciola, che commossero Miley.
-Ciao, mi dispiace sono stato uno stupido, so che questi fiori non cambieranno niente, ma spero che ti piacciano… mi chiamo Nick.-