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Autore: becky    09/05/2007    1 recensioni
Ispirato al romanzo “Dominus”: Marco,giovane e ricco patrizio romano, vive la sua vita agiata e senza problemi all’insegna del divertimento e delle belle donne. Tutto ciò fino a quando non fa un incontro inaspettato:dopo dieci anni rivede per uno scherzo del destino lei, la sua piccola Rhea…e tra di loro si intrecceranno passione, amicizia, attrazione e forse anche molto altro… NON è NECESSARIO AVER LETTO IL ROMANZO!!!
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: Non Tutte Le Cadute Vengono per Nuocere

 

I due uscirono poco dopo dalla villa, diretti verso il foro. Rhea era esaltata come una bambina. Additava tutto quello che vedeva sorridendo, dicendo cosa ricordava e cosa no, cosa le era mancato, quello che rimpiangeva,quello che c’era anche in Sicilia e così via. Marco sarebbe stato volentieri delle ore ad ascoltarla incantato. La sua voce infantile e fanciullesca si contrapponeva col carattere di fuoco e col corpo sensuale. Ogni tanto Rhea iniziava a saltellare come una ninfa, e lui faticava a starle dietro, tanto era entusiasta. Verso il tramonto si ritrovarono a passeggiare attorno al circo massimo. Proprio come una bambina Rhea si era tolta i calzari dorati ed era salita a piedi nudi su un basso muretto di pietra e vi camminava sopra tenendo le braccia aperte per mantenere l’equilibrio. Era buffa e divertente in quella posizione. Marco le camminava a fianco, sorridendo come un idiota, ma comunque sempre un bellissimo idiota.

Improvvisamente la ragazza mise in fallo un piede, appoggiandolo su una pietra posizionata precariamente, e scivolò. Fortunatamente per lei Marco aveva ottimi riflessi e senza un attimo di esitazione l’afferrò tra le braccia. Quasi non si resero conto di rovinare l’una tra le braccia dell’altro. Solo quando riaprì gli occhi Rhea si rese conto di essere avvolta dal protettivo abbraccio del Romano. E le piaceva. Moltissimo. Si sentiva bene, protetta e al sicuro. Era una piacevole sensazione di calore e benessere, che la invase completamente, come le era successo raramente prima di allora. Sentiva perfettamente il corpo muscoloso e duro del ragazzo contro il suo più fragile e sensibile, e ciò non poté che farla sorridere. Le sensazioni che provò in quel momento Marco erano pressoché le stesse. Averla nuovamente tra le braccia gli trasmetteva un senso di potere e beatitudine magnifico. Il calore del corpo di Rhea lo esaltava , il suo profumo lo inebriava come una droga e il respiro morbido della fanciulla contro la sua spalla lo faceva vibrare. Come poteva Rhea avere tutto quel potere su di lui senza nemmeno rendersene conto? Rimasero in quella strana posizione, abbracciati stretti e inseparabili, per qualche istante, finché Marco disse con un filo di voce – Tutto bene?-. La sentì annuire contro la sua spalla e dire  a bassa voce –Si, tutto a posto…- e si staccò da lui, che emise un flebile gemito di disapprovazione che fortunatamente passò inosservato. Non voleva lasciarla, gli piaceva troppo sentire il suo corpo agile e femminile contro il proprio, ma non poteva di certo rivelarglielo. La ragazza, con le gote leggermente imporporate sorrise e mormorò – Scusa, ma come vedi il mio equilibrio è piuttosto precario…-.- Non importa- la tranquillizzò immediatamente Marco ricambiando il sorriso. A Rhea accelerò il battito cardiaco…il sorriso di Marco era sensuale e dolce allo stesso tempo, e la mandava completamente nel pallone. Non faceva fatica a credere che fossero molte le donne a contendersi i suoi sguardi e le sue attenzioni. – Torniamo a casa?- propose il ragazzo. Rhea annuì sorridendo e lo seguì per le strade affollate della capitale.

 

Quando Rhea tornò a casa era semplicemente esausta. Avevano camminato molto per la città, e le emozioni intense della giornata l’avevano stancata parecchio. La vecchia Amelia le corse subito incontro allarmata – Padrona! Guardi come si è ridotta!- urlò sconcertata indicando il suo bellissimo abito ormai tutto impolverato – Venga, le faccio preparare un bagno!-.

Mentre l’aiutava a spogliarsi Amelia iniziò il suo solito discorso – Deduco che abbiate passato una bella giornata, no?-. Il tono rivelava un che di ironico che certo non passò inosservato a Rhea – Si, una bellissima giornata. Perché?- domandò subito con fare inquisitorio. La nutrice alzò le spalle innocente – Era solo per sapere…ma l’avverto! Quel Marco…è un bellissimo ragazzo, di buona famiglia, e tutto il resto, ma…- lasciò volutamente la frase in sospeso. La ragazza entrò dolcemente in acqua senza smetterla di fissare la donna – Ma cosa?- la incitò a proseguire. –Ma…-continuò Amelia –è come tutti gli altri uomini, badi mia signora! Anche lui vuole una cosa ben chiara da lei! Il suo corpo!-. Rhea si immerse completamente nella fresca acqua della grande vasca di marmo e sussurrò – E chi ti dice che non sia quello che voglio anche io?-.

 

 

Becky

 

NdA: mi rendo conto che il titolo di questo capitolo è orribile, ma al momento non mi viene in mente nulla di meglio! Se qualcuno ha delle proposte le accetto volentieri! ^_^

 

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