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Autore: ClaireFictioner_me    25/10/2012    0 recensioni
Salve, questa storia parla del leader dei SS501 Kim Hyun Joong e di una ragazza di 20 anni italo-coreana Choi Min Gi. Tra i due c'è un incontro casuale, voluto dal fato forse? I due si rincontreranno per il loro lavoro. Hyun Joong è un Idol famoso, Min Gi (chiamata affettuosamente Winnie per la sua passione per il famoso pupazzo Winnie The Pooh) sogna di entrare alla SM per diventare Idol, e ci riesce. Diventa la leader e main vocalist di un gruppo, con le sua amica incontrata all'aeroporto Rin, e altre due ragazze Leigh-Ah e Sun-Ji. Scoppierà la scintilla tra i sue, ma l'amore non è sempre rose e fiori, specialmente quando si è famosi e si ha poco tempo libero per la vita privata. In più genitori divorziati e vecchie questioni irrisolte si mettono in mezzo. Ce la faranno? Lo scoprirete solo...leggendo ;)
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Choi Min-Gi P.v

La valigia rossa era appena uscita dal nastro trasportatore, e fortunatamente era tutta integra. Tiro un sospiro di sollievo e mi avvicino per riuscire a prenderla, mentre dietro di me le porte automatiche dell'aeroporto si aprono e si chiudono quando la gente esce. Riesco ad afferrarla, seppure con fatica, e mi allontano dopo aver caricato in spalla il borsone, la borsa e il computer. Mentre avanzo frettolosamente verso la porta del terminal una folla davanti a me armata di ogni tipo di macchina fotografica e da cinepresa urlano. Io mi sento confusa, non credo di essere io quella a cui urlano. Noto dei cartelloni alzarsi e leggo un nome, Hyun Joong Kim, infatti non sono io. Sarà qualcuno di famoso? Mi giro e vedo uscire un ragazzo dai capelli scuri e un paio di occhiali da sole sul naso e un cappuccio di lana in testa. Distratta mi sposto di lato, per far passare il ragazzo e le sue gardie del corpo che mi guardavano abbastanza male, e mentre riprendo la mia camminata noto che il ragazzo si trascina una valigia identica a la mia, anche il peluche agganciato al catenaccio per riconoscerla è identico al mio. Un momento?! Entro nel panico. Osservo la mia valigia, ma manca il peluche. Omo, e ora? Mi faccio largo tra la folla e urlo verso il ragazzo, ma non si gira. Troppe persone urlano il suo nome, mentre lui si dirige all'uscita e sta per entrare su una macchina nera. Riurlo, ma questa volta non dico il suo nome.
Min-Gi: Hey tu, ragazzo con le guardie, mi hai rubato la valigia!
Forse ho urlato un po troppo forte, perchè tutti si sono voltati verso di me, guardandomi chi sconvolto e chi seccato. Anche lui si è girato, ma non riesco a decifrare il suo sguardo per via degli occhiali. Si separa dalle guardie e avanza verso di me. Io ingerisco la saliva che mi era rimasta nella gola e l'osservo avanzare. Chiudo gli occhi mentre si avvicina e un pensiero mi ronza in testa "E ora che fa, mi picchia? Sono troppo giovane per morire" penso tra me. Ma non sento arrivare ne una botta ne nulla, così apro un occhio cautamente. Lui si è levato gli occhiali, e ora mi fissa. Caspita che sguardo, mi sto sciogliendo. Cavolo riprenditi Min Gi. 
Hyun Joong: E' tua? 
Indica la valigia rossa che si porta dietro. Io annuisco e gli mostro il pupazzo, Winnie the Pooh. Era il mio soprannome Winnie, in Italia mi chiamavano così in classe, per non pronunciare il mio nome coreano, anche se non è difficile. 
Lui invece di dire altro si apre in un sorriso e io rimango imbambolata a guardalo, mentre il mio cervello ma in tilt.
Hyun Joong: Allora perdonami, posso riavere la mia? Sono molto di fretta.
Annuisco, senza proferire parola, e gli porgo la valigia. Lo stesso fa lui, poi prima di girarsi mi fa l'occhiolino e mi sussurra una frase, troppo piano perchè gli altri lo sentano, anche se sono concentrati solo su di noi.
Hyun Joong: Forse ci rincontreremo, chi sa!
E poi va via, camminando a falcate ampie, è così bello da mettere i brividi. 
Cinque secondi dopo la folla sembra essersi sbloccata, e va a seguire lui, mentre io rimango imbambolata.
X: E' bello vero? 
E' la voce di una ragazza. Mi giro alla mia sinistra e noto una bellissima ragazza coreana, certo che volevo trovarmi una francese, che mi sorride. Annuisco, ricambiando il sorriso.
Min-Gi: Si è davvero bello, chi è? 
X: Come chi è? Non conosci Kim Hyun Joong? E' il favoloso leader dei SS501...
Sospira mentre dice il nome della band. Io invece scuoto la testa. Non so proprio di chi stia parlando, chi sono gli SS501? 
La ragazza sbuffa e mette le mani nella tasca del giubotto che indossa.
X: Devo proprio spiegarti tutto dall'inizio, ti farò innamorare di loro allora. Comunque io sono Shin Soo-Rin, ma puoi chiamarmi Rin. 
Min-Gi: Choi Min Gi, ma per gli amici sono Winnie.
Rin: Non sei proprio coreana, cioè l'ho capito perchè non conoscevi a Hyun Joong.
Scuoto la testa mentre prendo la valigia e avanzo di fianco a Rin.
Min-Gi: No, sono Italo-coreana, mia madre è Italiana, mentre mio padre e di Seul, si sono conosciuti in Italia, e io sono cresciuta un po lì e un po qui, sai sono divorziati e mio padre è tornato a vivere qui quando io avevo cinque anni.
Rin: Oh ecco perchè. Invece parli benissimo il coreano e non sembri italiana.
Min-Gi: Ho preso molto dal ramo paterno.
Rin: Aish, quanto mi piacerebbe visitare l'Italia.
Io ridacchio tra me.
Min-Gi: Non ti perdi nulla, Seul è molto meglio.
Lei alza le spalle poi si gira.
Rin: Ti lascio il mio numero, io devo scappare, mio fratello è appena atterrato.
Min-Gi: Oh certo...
Prendo il telefono dalla tasca dei jeans e inizio a inserire il numero che Rin mi ha dettato. Ci salutiamo e lei poco dopo scompare tra la gente. Io mi giro verso l'uscita, che è proprio dietro di me, mentre telefono a mio padre.
Min-Gi: Appa, sono furoi dove sei?
Oboji: Min Gi, sono quello con la macchina blu di fronte a te, possibile che non riconosci la nostra macchina?
Min-Gi: Appa, sono cinque anni che non vengo a Seul...
Appa esce dalla macchina e mi sorride, io corro verso di lui, lasciando tutto accanto a la macchina e lo abbraccio.
Min-Gi: Appa, quanto mi sei mancato.
Inizio a piangere, e così anche appa, che, un po più bassino di me, mi bagna la maglia di lana.
Oboji: Su andiamo a casa Winnie.
Adoro quando mi chiama Winnie, con il suo accento orientale. Annuisco, prendo i borsoni, e dopo averli caricati salgo in macchina. Destinazione centro di Seul; CASA.



Spazio Autrice:
Salve a tutti, sono Choi Min-Gi, si il mio nome italiano tradotto in coreano è questo. Questo è il prologo della storia, ma questa parte non è ancora nulla. Ho gia tutto pronto nella mia testolina bacata, e aspetto solo che qualcuno legga la mia storia per continuare. Aish, sono senza speranza lo so. Detto questo, aspetto almeno una recensione per continuare; fatevi sentire se ci siete. Accetto le critiche, anche di più dei complimenti, perchè sono quelle ch ci fanno crescere nella scrittura. Detto questo, vi mando un bacio grande grande <3

 

  
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