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Autore: dfighter    27/10/2012    1 recensioni
« E’ stata la notte migliore che io abbia passato in tutta la mia vita » Sussurrò al mio orecchio, lasciandomi in seguito un leggero morso al lobo. « Indimenticabile » Aggiunsi io, incrociando le braccia attorno alle sue spalle, tenendolo vicino a me.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve! E' la prima volta che posto una mia storia su questo sito. Devo ammettere che sono un po' agitata, anche perchè non so cosa aspettarmi.
Per me scrivere è un momento di sfogo, libero la mente mettendo su un foglio ( in questo caso digitale ) tutto ciò che mi passa per la mente, che io sia triste, allegra, o altro, trasformandola in storia. Non voglio perdermi in chiacchiere adesso e.. Beh, buona lettura! Spero che vi piccia! E' una semplice One Shot, niente di che. 
Chris

ps: In caso ci dovessero essere degli errori, mi scuso già da ora.  

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A Sweet Honeymoon
 

Gli uccellini canticchiavano allegri sul davanzale della finestra, che dolce melodia, perfetta per un buon risveglio. Quel loro cinguettare non faceva altro che mettermi di buon umore. Semi-aprii gli occhi mentre un piccolo sorriso mi si apriva agli angoli delle labbra. I raggi del sole che filtravano dalla finestra, rendevano la mia pelle piacevolmente calda, tutto ciò mi rilassava. Sentivo il suo profumo, quel profumo che tanto amavo. Socchiusi gli occhi aspirandolo profondamente per poi strofinare leggermente la guancia sul morbido cuscino. Lui era proprio accanto a me, dormiva ancora beatamente. Come potevo descrivere una bellezza così rara? In molti dicono che la perfezione non esiste, ma sono solo dei punti di vista, che varia di persona in persona, per esempio per me lui era la perfezione. Nudo, come lo ero io, a pancia in giù, con il viso rivolto dall’altra parte, era così dolce, così bello. Cosa stava sognando? Me? Chissà, magari sì. Eravamo in luna di miele, sposati da un giorno, e già sapevo che la mia vita sarebbe stata perfetta con lui. Riaprii lentamente gli occhi e posai il mio sguardo sulla sua figura – non sembrava essersi ancora svegliato – e lentamente mi avvicinai, allungando una mano verso di lui, poggiandola così sul suo braccio. Aveva dei bicipiti da mozzar il fiato, delle braccia che se ti circondavano ti facevano sentire al sicuro, fuori da ogni pericolo.  Non volevo svegliarlo, o meglio.. non lo sapevo nemmeno io, avevo voglia di coccole, di accarezzarlo mentre dormiva, di osservarlo, di rimanere in silenzio. Mi sollevai lentamente su un braccio, scostandomi di poco il lenzuolo che a malapena mi copriva il corpo e mi avvicinai ancora un po’ a lui, chinandomi sulla sua spalla, dove gli lasciai un piccolo bacio. Aveva la pelle morbida, liscia e calda. Sentivo una strana sensazione allo stomaco, come se avessi le famose “farfalle”, ma non proprio, di più! Molto di più, qualcosa di indescrivibile, qualcosa di unico, strano, fantastico. Socchiusi gli occhi percorrendo le sua schiena con le mani, mentre lasciavo una piccola scia di baci sulle sue spalle. Ero come ossessionata dalle sue spalle e mi prendeva spesso in giro per questo. Ma che potevo farci? Amavo ogni singola parte di lui, ne andavo letteralmente pazza. Sollevai di poco il lenzuolo, che lo copriva dal fondoschiena in poi, andandomi a stendere lentamente su di lui, adagiando il mio corpo al suo, schiacciando leggermente le mie rotondità sulla sua schiena. Portai le mani tra i suoi corti capelli, e gli accarezzai lentamente la nuca, mentre il mio “tour” dei baci, riprendeva, stavolta però sul collo. Se mi fossi messa a pensare un solo secondo alla notte passata, mi sarebbero di sicuro venuti per l’ennesima volta i brividi lungo tutto il corpo. Avevamo fatto l’amore, era stato magico, appena sposati, un  nuovo posto, tutto nuovo per noi, tranne il nostro amore, che era sempre quello, se non più forte. Non che fosse la nostra prima volta, nel senso avevamo già avuto momenti così prima, ma quella volta era stata più bella del solito – con lui non era sesso, con lui era quel vero e raro amore che tutte sognavano e che io ebbi la fortuna di trovare.  Come potevo non amarlo? Come potevo non voler passare il resto della mia vita con una persona così stupenda come lui? Era entrato per caso nella mia vita e per sempre ci sarebbe rimasto.

Sentii dei leggeri movimenti sotto di me: iniziava a muoversi, il che significava che si stesse svegliando. Sorrisi tra me e me continuando con il mio tour dei baci, arrivando a metà schiena, dove poi ritornai su. « Amore.. » Era chiaramente sveglio, con la voce ancora assonnata. « Mh.. » Mugugnai tornando su, poggiando le mie labbra sulla sua spalla, mentre un dolce sorriso mi si aprii nuovamente sulle labbra. « Buongiorno Mr Jonas » Dissi con tono scherzoso andando a sottolineare che d’ora in poi sarebbe stato Mr Jonas e io Mrs Jonas, che quanto riguardava me era ancora tutto un sogno, che non sarebbe cessato mai. « Buongiorno Mrs Jonas » Nel suo tono di voce potei scorgere una piccola risata trattenuta. « Sono finito in paradiso? » Risi alle sue parole, lasciandogli un morso malizioso sulla spalla. « Che dolce risveglio, non potrei chiedere di meglio » Continuò mentre finalmente aprì gli occhi guardandomi. Non facevo altro che sorridere, era più forte di me. « Non ti ci abituare però » Dissi scherzando sapendo che invece lo avrei viziato un po’ troppo con le coccole: non potevo resistergli, mi faceva sempre venir voglia di buttarmi fra le sue braccia e non allontanar mici mai. A quelle mie parole scattò velocemente buttandomi al suo fianco, salendomi di sopra. Risi guardandolo poggiando le mie mani sul suo petto. « Mh, allora converrà approfittarne ora, non credi? » Disse abbozzando un sorrisone – Dio, stavo morendo, amavo quel sorriso – avvicinando il suo viso al mio. « Mh mh » Riuscii a mugugnare rapita con lo sguardo dalle sue labbra che si avvicinavano sempre di più alle mie.

« Sei stupenda.. » Sussurrò a pochi millimetri dalle mie labbra. Sollevò una mano portandola delicatamente su un mio fianco, mentre l’altra afferrò la mia mano, sollevandola all’altezza del mio viso. Iniziavo a sentire un fuoco dentro che cresceva dal mio basso ventre estendendosi per tutto il mio corpo, facendomi rabbrividire leggermente. « E tu.. »  Non ebbi modo di finire di parlare perchè venni interrotta dalle sue labbra che lentamente si univano in una danza che solo loro conoscevano: una danza focosa, passionale, a volte lenta e dolce e poi di nuovo passionale, una danza travolgente che faceva smuovere i nostri animi. Un intreccio perfetto.

Quel baciò durò una manciata di minuti che a me parvero anni e che non volevo finissero. Mi morsi il labbro inferiore cercando di trattenere uno di quei miei sorrisi che ritenevo alquanto stupidi. « E’ stata la notte migliore che io abbia passato in tutta la mia vita » Sussurrò al mio orecchio, lasciandomi in seguito un leggero morso al lobo. « Indimenticabile » Aggiunsi io, incrociando le braccia attorno alle sue spalle, tenendolo vicino a me. Si adagiò del tutto su di me – senza tenersi su con le braccia - facendo combaciare alla perfezione i nostri corpi. « Non mi stancherò mai » Sussurrò ancora una volta. « Non mi stancherò mai di amarti » Disse nuovamente aggiungendo una parte finale. « .. Di fare l’amore con te, di assaporarti » Poggiò un dito sulle mie labbra - « Di baciarti.. » - scendendolo lentamente lungo il mento, passando per il collo, arrivando al petto, passando tra il solco dei seni, arrivando al mio ventre. Tutte quelle piccole carezze non facevano altro che scatenare una forte sensazione dentro di me: il fuoco ardeva sempre di più. Socchiusi gli occhi sospirando dal naso una volta che le sue labbra mi sfiorarono la pelle del collo. « Amore.. » Sussurrai in un sospiro. Proseguì con le sue carezze, portando le mani sulle mie cosce, allargandole lentamente in modo da potersi incastrare tra di essere come un puzzle, alla perfezione. Tenni una mano sul suo petto e potei percepire il battito del cuore accelerato, proprio come era per me in quell’istante. I sospiri iniziarono a farsi più pesanti: più lui si faceva strada in me – quel suo modo lento e dolce mi faceva letteralmente impazzire, lo faceva a posta, lo sapeva – più dentro di me sentivo il fuoco ardere più forte, sempre di più, sentivo il sangue arrivarmi alla testa, sentivo lo stomaco tutto in movimento, le farfalle facevano baldoria lì dentro.

Ero tra le sue mani, ero sua, ero completamente sua: anima e corpo e lo sarei stata per sempre, nulla avrebbe fatto morire il mio amore per lui, nulla al mondo. Fare l’amore con lui era qualcosa di speciale, unico: era il primo con cui lo avessi mai fatto e lo avevo poi sposato e sapevo che non sarei mai potuta andare con un altro uomo. Davanti a noi iniziava una nuova vita: insieme. Mi aveva del tutto rapita e non c’erano più speranze per me, l’amore aveva lasciato il segno. Perché fare l’amore può risultare volgare? L’orgasmo deve per forza risultare volgare? Non è la stessa cosa di fare del sesso, il sesso è volgare, fare l’amore no. Quel lento processo in cui due corpi si uniscono esattamente come due pezzi di un puzzle che sono destinati a stare per sempre insieme: ecco cos’è fare l’amore, ritrovare quella metà per cui si è nati e per cui si è destinati a vivere e a dare amore. Fare l’amore è gioire, godere del momento in cui i corpi si uniscono e stanno alla perfezione insieme. Fare l’amore con la persona che si ama veramente è semplicemente dimostrare i propri sentimenti dando il proprio corpo, anima, tutto. E’ donarsi. E con lui, Joseph, il mio Joseph, mio marito, era proprio così. Un processo lento, dolce, passionale in cui ci donavamo l’una all’altra tra dolci parole sussurrate all’orecchio, un ti amo sussurrato seguito da un ansito, era il battito del cuore accelerato, erano i nostri odori che si univano, eravamo noi, l’unico momento in cui potevamo essere solo io e lui e il nostro mondo. Conoscendo lui avevo capito di essere pronta ad amare, davvero, e così era.

Mi adagiai al suo petto, ansimante, accoccolata così tra le sue braccia. « Ti ho già detto che ti amo? » Sussurrai lasciandogli un piccolo bacio sull’addome. « Mh, penso di no negli ultimi cinque secondi » Disse scherzando, accarezzandomi il braccio, stringendomi così di più a lui. « Devo rimediare allora.. Ti amo, ti amo.. ti amo » Sollevai il viso andando ad incrociare il suo sguardo. Su i nostri visi si aprirono dei dolci sorrisi. « Ti amo anche io, piccola mia » Disse schioccandomi un bacio sulle labbra. Si sollevò sulle braccia appoggiandosi alla testata del letto, facendomi così mettere seduta tra le sue gambe, girando le braccia attorno alla mia vita, adagiando la mia schiena contro il suo petto. Socchiusi gli occhi tirando indietro la testa, poggiando la nuca sulla sua spalla. « Io e te.. per il resto della vita insieme, piccola » Disse lasciandomi un bacio sulla spalla, accarezzandomi lentamente la pancia. « Per il resto della vita » Ripetei poco dopo, accennando un piccolo sorriso all’angolo della bocca. Poggio la testa contro la mia, stringendomi ancora di più a se. Sorrisi spontaneamente accarezzandogli le braccia.

Dal comodino prese un telecomandino – non sapevo a cosa servisse a dir la verità, ma lo capii dopo quando si accese lo stereo, partendo una canzone di Celine Dion: The power of Love. Amavo quella canzone, sembrava perfetta per noi. Mi strinse nuovamente a se, con le braccia attorno alla mia vita, con il mento sulla mia testa, dondolandomi così lentamente che mi sarei potuta addormentare subito tra le sue braccia. « Ti amo » Sussurrai girando il volto di traverso, poggiando una guancia sulla sua spalla. Sorrise dolcemente senza dire nulla, accarezzandomi con quel suo tocco delicato le braccia, mentre venivamo cullati da quella dolce melodia e da quella voce stupenda della Dion. Quella luna di miele sarebbe rimasta impressa nella mia mente per tutta la vita:  era tutto perfetto, come l’avevo sempre immaginato, niente poteva mai andare storto, nulla.

  
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