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Autore: 48crash    28/10/2012    2 recensioni
Dal mio amore per l'album di debutto dei Guns N' Roses, e dalla lettura prolungata della biografia di Slash, una nuova opera suddivisa in tre capitoli, ognuno narrato dal punto di vista di una ragazza diversa, e che descrive una canzone dell'album. Tre ragazze diversissime accomunate solo dalle parentesi romantiche più o meno importanti avute con Axl Rose durante la lavorazione di Appetite for Destruction, che lo portarono poi a scrivere una canzone per ognuna di loro: Michelle Young (My Michelle), Barbie Von Grief (Rocket Queen), e Erin Everly (Sweet Child O' Mine). Cercherò di raccontarle attraverso le parole delle canzoni a loro dedicate, grazie alle quali è rimasto impresso per sempre nella storia del rock un pezzo della loro anima.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erin – Sweet Child O' Mine.

 

Quando Axl Rose mi chiese di sposarlo, gli risposi subito di no.
Era una bella giornata di sole, e noi stavamo camminando per il parco mano nella mano, come facevamo spesso fin dall'inizio della nostra relazione. Le sue mani mi hanno sempre dato la sicurezza necessaria per andare avanti. Fin da quando l'ho conosciuto, le sue dita così calde e delicate mi hanno dato una sensazione dolce di totale abbandono, ecco, sentivo che lui si stava affidando a me, e io avevo tutta l'intenzione di affidarmi a lui. In quelle mano avrei messo il mio cuore. Ma di sposarlo proprio non se ne parlava.
<< Perché no? Viviamo assieme, vieni a vedermi in studio, ti ho dedicato una canzone, i ragazzi ti adorano, l'anello l'hai al dito, manca solo una cosa: un semplicissimo sì >>obiettò lui.
Per tutta risposta fissai per qualche istante l'anello che portavo all'anulare sinistro. Un anello d'oro bianco senza fronzoli, con un piccolo brillante al centro. Quando me l'aveva regalato, mi aveva detto che era per il mio compleanno. E mi aveva ingannata.
<< E quindi mi hai mentito, era un anello di fidanzamento! >>gridai ad un tratto mollando la sua mano.
<< Erin, che differenza fa? Ormai l'hai al dito, e mi sposerai, lo sappiamo entrambi. Io fondo non ti costa niente! >>sbraitò lui.
Mi accorsi rapidamente che i pochi presenti nel parco ci stavano fissando. Mi sentivo in trappola.
Mi voltai e camminai rapidamente attraverso l'erba bassa, lontano da lui. << Axl, non fare scenate. Anche a te non costa niente restare così come siamo >>replicai incrociando le braccia sul petto mentre mi allontanavo.
Lui rimase lì per qualche istante a fissare la mia schiena, palesemente sconvolto. Verrebbe naturale pensare che non abbia mai visto la schiena di una donna che non abbia cacciato lui stesso, e quindi che non sappia immaginare i motivi che spingono una donna ad andarsene. In verità, Axl è sempre stato abbastanza complesso, uno che si fa anche più domande del necessario, anche ricamando chissà quali problematiche su dettagli irrilevanti, quindi immaginai che mentre mi allontanavo la sua mente avesse cominciato in silenzio a lavorare, tessendo e ritessendo, come un'instancabile Penelope, un arazzo che probabilmente non esisteva. Non mi voltai lo stesso.
Era fin troppo chiaro che, fin dall'inizio, io avevo giocato con il fuoco. Come a volte ragionava milioni di volte sugli stessi insignificanti particolari, era più che ragionevole, secondo i canoni di Axl, agire all'improvviso e in maniera totalmente inaspettata, e nessuno si stupiva se grazie al suo agire irruento provocava una rissa o l'odio incondizionato di qualcuno. Tutti intorno a lui in questo senso giocavano col fuoco, e tutti rischiavano. E io non rischiavo meno degli altri essendo la sua ragazza, e con un comportamento simile avrei potuto aspettarmi qualsiasi reazione. E invece, lui stava a fissarmi la schiena con l'aria persa.
Ma quando feci per girare attorno ad un albero e svoltare per il sentiero di terra battuta perennemente occupato da anziani e coppiette, improvvisamente decise di seguirmi. << Erin! Erin, dove vai? Ti prego, dimmi cosa succede >>urlò afferrandomi per le spalle.
Non appena sentii le sue dita calde toccarmi la spalla attraverso il tessuto della maglietta a mezze maniche sentii la sicurezza venire a mancarmi. Sapevo bene che, come avrebbe potuto convincermi con la violenza, anche se dubitavo che l'avrebbe fatto, avrebbe ottenuto ancora di più cercando di persuadermi. Se usava la dolcezza, poteva convincermi facilmente a fare qualsiasi cosa.
Chiusi gli occhi e inspirai forte. << Lasciami, ti prego >>.
Ovviamente non mi ascoltò.
<< Ti prego, non costringermi a... >>iniziai a dire mentre mi serrava tra le sue braccia. << Ti prego... >>continuai mentre mi spostava i capelli per baciarmi sul collo.
<< Erin, io ti amo, tu mi ami, ogni notte dormiamo nello stesso letto, ogni giorno camminiamo assieme, perché non compiere l'ultimo passo? >>bisbigliò contro il mio orecchio.
<< Non voglio >>risposi stringendomi le braccia contro al corpo e cercando di resistergli.
<< Perché no? >>continuò facendo scivolare la sua lingua sulla mia pelle e mordicchiandomi un lobo.
Mi morsi un labbro. A breve avrei ceduto, e non volevo.
<< Perché no >>ribattei.
La verità era che non volevo nemmeno parlarne. Perché anche se dormivamo nello stesso letto, condividevamo la stessa vita, e lui mi stringeva la mano mentre camminavamo, io ero insicura. Ero insicura del nostro rapporto, della mia vita, di tutto. Non volevo sposarmi con l bellissimo musicista di successo che mi avrebbe lasciata dopo un paio di mesi per una groupie o una spogliarellista conosciuta per caso. Ma non gliel'avrei mai detto.
<< Erin, parla con me...dimmi cosa c'è che non va... >>mi supplicò lui infilandomi un mano sotto la maglietta e cominciando ad accarezzarmi.
<< Senti, non possiamo fare sesso in un parco solo perché non voglio sposarti >>dissi cercando di mantenere un minimo di autocontrollo, ma senza allontanarlo.
<< Volendo, se ci mettiamo dietro a quel cespuglio si può anche fare... >>rispose lui.
<< Axl, io non voglio >>.
<< Ma il tuo corpo dice di sì. È come il discorso del matrimonio, porti l'anello ma dici di non volermi sposare. Odio vedere nei tuoi occhi quell'espressione. Non sei un animale in trappola >>mi rassicurò lui con voce suadente.
<< Lo so. Ma non ti voglio sposare comunque >>sostenni. << Possiamo anche fare sesso nel cespuglio, ma non mi alzerò con un paio di foglie in testa annunciando che ti sposerò >>.
Axl fece una profonda e breve risata che mi fece di nuovo vacillare. << Mi piace anche questo di te. Io al tuo fianco mi sento in pace, per questo ti voglio così tanto >>.
Ad un tratto mi irrigidii. E così, sia io che lui provavamo la stessa cosa stando assieme.
<< Non voglio essere una delle tante >>dissi fulminea.
<< Che? >>chiese lui fermandosi all'improvviso.
<< Non voglio. Essere. Una. Delle tante >>ripetei con più calma e alzando il volume della mia voce.
Axl mi prese per le spalle e mi voltò, guardandomi negli occhi. Affondando le sue iridi verdazzurre nel profondo della mia anima. << È questo che ti spaventa, dunque? >>mi chiese terribilmente serio.
<< Sì >>risposi abbassando gli occhi. La voce mi tremava, e temevo di perdere la mia risoluzione da un momento all'altro. Ma sapevo di dover continuare. Una spiegazione gliela dovevo. << Sì, mi spaventa. Mi spaventa pensare che tutte le donne che ti scopi potrebbero diventare qualcosa di più, per te. Mi spaventa pensare che potresti provare qualcosa di più forte per qualcun'altra, scrivere per lei qualcosa di migliore di Sweet Child O' Mine. Mi spaventa pensare che potrei affidare la mia vita nelle mani di qualcuno che mette il suo corpo nel letto di qualsiasi altra donna >>.
Axl mise le dita sotto al mio mento, costringendomi a guardarlo di nuovo negli occhi. << Erin, non devi dirlo nemmeno per scherzo. Lo sai come sono fatto, lo sai che non sei la mia prima donna, e che sono in grado di provare sentimenti molto forti in breve tempo, ma non ti voglio sposare per convenzione. Sei la prima a cui lo chiedo, in fondo. Non posso garantirti l'eternità, ma in questo momento non c'è nessuno che ami più di te. Non scriverò qualcosa di più bello di Sweet Child O Mine, perché solo tu mi dai quella sensazione di calore e di protezione che nella mia vita è sempre venuta a mancare. E quella canzone è questo, per me, quello che tu mi rappresenti, e mi rappresenterai per sempre. Quando pensi di essere solo una delle tante, pensa questo: che tu sei quella che mi sposerà, che tu sei quella di cui io mi fido, e che ti devi fidare di me. Che tu sei l'unica donna con la quale io mi senta completamente protetto, e che sento di dovere proteggere con tutto me stesso. Che tu mi ripari dal dolore, e che per questo devo impegnarmi a non fare provare dolore a te. Non saremo più giovani e sull'onda del successo come adesso, non saremo più così innamorati. Allora dovremmo solo cogliere l'attimo. Coglierlo insieme, magari >>disse piano con un sorriso sghembo, dolce e malizioso allo stesso tempo, sempre con gli occhi fissi nei miei.
Quel sorriso mi lasciò a bocca aperta. Non avevo mai ragionato in questi termini.
<< Ora hai altro da dire? >>mi chiese dolcemente tenendomi il mento tra le dita.
Non volevo ancora dargliela vinta. << Ci penserò >>risposi categorica.
Lui fece di nuovo una risata, e avvicinò il viso al mio per baciarmi. << Erin, ti amo >>sussurrò prima di posare le labbra sulle mie. Le staccò e lo ripeté. << Ti amo. Sposami >>. Ricominciò a baciarmi. << Mi metterò in ginocchio, se necessario >>.







Author's Corner:
Buongiorno stelle del cielo! Lucy è tornata!
Va bene, sono matta.
Comunque, sono tornata davvero, come potete constatare. Chiedo perdono per le mie assenze lunghissime dalle quali riemergo con capitoli sempre più brevi, ma che ci posso fare?, la mia ispirazione si fa viva così.  Quindi io mi devo accontentare, e voi pure.
Saremo tutti contenti a vedere questa ff conclusa con successo, con l'ultima delle tre donne in questione, Erin Everly. Donna che io ho trattato in maniera un po' inusuale, pur sapendo che alla fine ha sposato Axl e sapendo com'è finita, ho voluto dare al tutto un'aura romantica e dare a lei un cinismo e un'insicurezza che raramente vedo nelle fanfic su di loro...quando vedo fanfic su di loro.. Mi scuso anche con lei perchè non mi appartiene. Io l'ho sempre trovata adorabile.
Concludiamo così quindi, con questa canzone che io amo, che quando parte in modo inaspettato mi fa quasi commuovere, che ho imparato a suonare ad orecchio con una chitarra accordata un'ottava sopra facendo sclerare mia madre, che chiunque ha cantato con me almeno una volta. Anche se non ho citato apertamente il testo all'interno del capitolo, ma questo è ciò che provo Grazie William Axl Rose per averla scritta, e grazie ad Erin Everly per avergliela ispirata. E grazie ad Izzy per aver portato il cane in studio a registrare il video.
Vabbbbene!
Grazie per averla letta e per chi recensirà, un bacio a tutti.
Lucy

 

  
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