Capitolo
5: I Will – Cuore, Corpo ed Anima
Erano
sull’aereo già
da un paio d’ore, tant’è che il ragazzo
al suo fianco dormiva della grossa,
avvolto dalla coperta che aveva richiesto alla hostess poco prima. Lei
invece,
forse una delle poche volte in vita sua, non riusciva a dormire. Il che
era strano
visto che era sveglia da prestissimo e la giornata non era stata
esattamente
tranquilla. Sì, perché quella mattina era
diventata la Signora Hattori. Ancora
le suonava strano: Kazuha Hattori. Un nuovo moto di eccitamento le
percorse
tutta la schiena, svegliandola ancora di più;
guardò alla sua mano sinistra,
rimirando l’anello dorato che le circondava
l’anulare. Era una sensazione
strana quella, era il desiderio di tutta la vita, ma finché
non si era fermata
due secondi a pensare, non se n’era realmente resa conto. E
in realtà era stato
Heiji stesso a farle capire che era tutto vero. Lui che non si era
smentito
neanche il giorno del matrimonio, durante le loro strane promesse, che
nonostante tutto delineano che si ameranno per sempre.
Perché si conoscevano
troppo. Perché avevano imparato ad accettare tutto
l’uno dell’altra. E se ami
nonostante tutto, vuol dire che non potrai mai amare nessun altro.
- Io, Heiji Hattori, prendo te, Kazuha
Toyama come mia rompiscato… emh… - una risata
aveva accolto tutti, mentre
Kazuha lo guardava storto, nel tentativo di non mostrarsi divertita. Ma
lui le
aveva sorriso e lei aveva capito cosa voleva dirle – senti,
Kazuha. A parte
tutte queste cose sdolcinate, io sono certo che non posso amare nessun
altra,
amerò solo te. Un po’ perché me lo
sento dentro, e un po’… - sospirò
– perché
so che non me lo permetteresti mai.
Non erano state parole romantiche. Non erano state sdolcinate. Ma lui
non era
così, e promesse non adatte a lui non le avrebbe accettate
veramente. Non l’avrebbero
resa realmente sua. Invece, mentre
si
rannicchiava contro la spalla di lui, si sentì bene con se
stessa, sapeva che
d’ora in avanti Heiji sarebbe stato sempre e solo suo,
nessuna gliel’avrebbe
portato via. Anni fa Heiji aveva riveduto le sue priorità,
l’aveva posta su
chiunque altro, persino sul lavoro. Anche se non sarebbe Heiji se ogni
tanto
non si dimenticasse di qualche cena, o di avvisare che faceva tardi,
sapeva
benissimo che avrebbero fatto pace. Quanto era bello fare pace sotto le
lenzuola,
intenti ad accarezzarsi e a dimenticare totalmente il motivo della
lite, il
perché della sfuriata di lei, e cosa era successo nella
giornata di lui. Si
guardò distrattamente la mano con l’anello al dito
ed arrossì: era diventata la
Signora Hattori.
-
Heiji non era uno di quei ragazzi che amavano tanto le
‘coccole’ e le effusioni
amorose. Non lo era mai stato. A volte, se intorno non c’era
nessuno, quando si
incontravano per strada la mattina prima di andare
a scuola, le dava il bacio del buongiorno, ma
nulla di più. Ovviamente finché non rimanevano da
soli. Allora lui le
dimostrava quanto la trovasse bella, con gesti e parole che, con il
fatto che
erano così rari, rendevano il tutto ancora più
speciale.
La prima volta che avevano fatto l’amore era stato tutto
inaspettato.
Probabilmente nessuno dei due se l’aspettava, anche se sapevano che prima o poi
sarebbe successo,
perché lo volevano entrambi. La madre di Heiji aveva avuto
un impegno
improvviso, l’organizzazione di una cena di beneficienza o
qualcosa del genere,
e aveva chiesto a Kazuha di preparare la cena per suo figlio e suo
marito, in
modo che non mandassero in fumo tutta la casa. Ma
all’improvviso Heizo Hattori
era dovuto andare via, richiamato al lavoro, lasciando i due da soli a
cenare e
poi a guardarsi un film. In un raro e dolce sprazzo di gentilezza,
aveva fatto
accoccolare Kazuha sul suo petto, e dopo venti minuti
dall’inizio del film
avevano cominciato a baciarsi e si erano sdraiati sul divano. Le mani
di lui si
erano velocemente impossessate della schiena, come se cercasse di
sentirla sua:
non doveva essere di nessun altro, ed era così, lui lo
sapeva. Ma aveva bisogno
di sentirla, fisicamente ed emotivamente. Si era bloccato
all’improvviso quando
si era accorto di aver tirato su un lembo della maglietta, passando la
mano
fredda sulla pelle, calda ed invitante, di lei.
‘Kazuha… non…
forse è meglio tornare al
film…’ la ragazza l’aveva guardato,
delusa ed incuriosita da quell’improvvisa
affermazione.
‘Perché? Non è che fosse poi
così interessante’ aveva accennato un sorriso,
prima di dargli un bacio leggero.
‘Non credo di… riuscire a fermarmi. Insomma, sei
qui… così… bella. E lo sai
quanto mi piace baciarti’ e l’aveva fatto ancora,
le aveva rubato le labbra,
non riuscendo a resistere ancora, mandando il cervello ed il cuore di
lei in
vacanza, in una di quelle di pura felicità. Quando si
divisero, Kazuha lo
guardò comprensiva, con un sorriso tra il compiaciuto e
l’imbarazzato: non le
aveva forse detto che la desiderava, in pratica?
‘Va
bene… va bene, se prendi tutto di me. Voglio
donarti tutto, Heiji. Anche il mio corpo. E non lo farò con
sofferenza, lo farò
perché ti amo. Lo faccio perché lo voglio, non
perché devo’ Heiji, impaziente,
aveva sorriso e l’aveva baciata con passione, incapace di
trattenersi oltre.
Si erano ritrovati nella camera del ragazzo, mentre lui con estrema
delicatezza
le baciava ogni centimetro del viso, le sfiorava le mani con le
proprie,
incerto sui propri movimenti. Kazuha si ritrovò distesa
sotto di lui, mentre
piano, con le mani inesperte, il ragazzo cominciava a carezzarle i
fianchi, la
pancia, finché un lembo di maglietta non si
spostò mostrando un pezzo di pelle,
con il quale lui si divertì a giocare. Era strano: la pelle
di lei, tiepida,
chiara; la mano di lui, fredda, scura, facevano un contrasto delizioso.
Kazuha scoppiò a ridere quando il ragazzo le diede un
leggero bacio nelle
vicinanze dell’ombelico, imbarazzata e felice. Non fece una
piega quando la
mano di lui vagò sotto la sottile maglietta e si
posizionò sulla schiena, come
a volersene impadronire, come a volerla sentire sua: la mano di lui,
così
grande, sulla sua esile schiena, la faceva sentire al sicuro,
amata…
desiderata.
In cambio lei non poté che donargli il proprio corpo,
perché ormai non aveva
altro da dargli: il cuore era già suo.
-
Fu Heiji a svegliarla da quel dolce ricordo. Erano arrivati alla loro
destinazione
e dovevano scendere dal Taxi, per portare all’interno
dell’albergo le valige.
Heiji, in uno dei suoi rari momenti di galanteria, aveva preso anche la
valigia
della ragazza, anche se lei l’avrebbe portata volentieri, in
cambio di poterlo
tenere per mano nell’atrio dell’Hotel. Ma suo
marito era così, non si mostrava
molto… suo marito?! Com’era strano anche solo
pensarci! Il sorriso le nacque
spontaneo sul volto, felice, tant’è che Heiji la
guardò torvo, inarcando un
sopracciglio.
‘Cos’hai tanto da ridere, tu?’
‘Niente! Stavo solo pensando ad una cosa buffa’ lui
l’aveva guardata poco convinto
, e aveva lasciato a terra le valige, per poi prendere tra le braccia
la donna,
attirando a sé lo sguardo di Kazuha, tirando su il suo mento
con la mano.
‘Non me la conti giusta, tu’ aveva sussurrato prima
di impadronirsi della sua
bocca e, dopo qualche istante, del suo collo ‘a cosa pensavi
veramente?’. Incapace
di controllare le proprie emozioni, Kazuha era arrossita: il ragazzo
sapeva bene
dove e come baciarla. Perché tutto gli riusciva
così facile?
‘Non te lo dico…’ aveva risposto lei,
senza fiato, prima di andare a baciarlo
lei, sulle labbra, stringendolo a sé con le braccia,
più forte, più impaziente.
Ma lui aveva già dimenticato il discorso e, con estrema
lentezza, aveva
cominciato a muoversi verso il letto, sfiorandole i fianchi, le gambe,
tirando
leggermente su la minigonna, stringendo le mani sulla pelle, confuso ed
inebriato dal profumo di lei. Kazuha si ritrovò a paragonare
l’Heiji della loro
prima volta con quello di adesso: le mani incerte e tremanti ora si
muovevano
esperte, decise, impazienti; le labbra trepidanti e paurose di andare
troppo
oltre erano diventate bramose, sicure, insaziabili. La ragazza, ormai
donna,
avrebbe voluto stare tra le sue braccia per sempre, lasciarsi cullare
da quei
movimenti e guardare da quegli occhi, così ardenti di
passione, senza sosta. Lo
guardò per qualche istante, cercando di leggere lo stesso
nei suoi occhi, e
vide tutto l’amore di quell’uomo nel suo sguardo.
Sapeva che lui non l’avrebbe
mai tradita, che non avrebbe mai osato ferirla, che nessun altro, come
lui, l’avrebbe
fatta così felice.
Si sentiva persa, ormai sapeva che non poteva vivere senza di lui, che
se lui
avesse deciso di lasciarla, per lei sarebbe stato come morire, perdere
tutta se
stessa. Perché in quel giorno lei, non gli stava dando solo
la sua mano, non
gli stava solo promettendo di rimanere al suo fianco per sempre, di
essere per
sempre dalla sua parte… gli stava donando l’anima.
Se l’avesse perso, per lei
avrebbe significato perdere per sempre quella parte di sé
che la rende viva.
E mentre si spogliavano e lui le carezzava ogni centimetro del corpo,
mentre
assaporava con le labbra il sapore della sua pelle, delle sue labbra,
mentre si
sentiva veramente sua, in ogni modo possibile, immaginò di
vedere la propria
anima viaggiare, spostarsi dal proprio corpo ed entrare dentro di
Heiji,
prenderne possesso, come a voler segnare la sua presenza, il suo
dominio su di
lui. Sorrise sulle labbra di Heiji, mentre pian piano era lui a
prendere
possesso del corpo di Kazuha, facendo dimenticare ogni pensiero alla
ragazza,
dimenticando lui stesso qualsiasi cosa al di fuori di quella stanza,
anzi… di
quel letto. Comprese le valige ancora chiuse a terra.
*-.__.-*
Ooooooooooook… lo so che
è una vita che non aggiorno la
storia XD perdonatemi davvero!
spero di non avervi deluso con questo capitolo finale, che è
il motivo per cui
ho cambiato il rating della storia =) non è eccessivo,
ovviamente però è meglio
sempre mettere delle avvertenze xD
cosa dire? Finalmente l’ho finita… mi spiace
averci messo tanto, ma ho avuto un
periodo in cui mi sentivo di scrivere altro, forse perché
Gosho non si sbriga a
finire la storia e io voglio vedere un bacio tra Heiji e Kazuha
ç_ç invece
vediamo solo piccole gelosie e niente altro… uffi
>___<
che dire del capitolo? Beh è incentrato tutto sui pensieri
di Kazuha, e su quanto
voglia dare tutto al proprio uomo, forse perché sente di non
dargli abbastanza,
nonostante tutto il suo amore. Però noi donne siamo
così: quando amiamo, lo
facciamo fino in fondo. E Kazuha è la tipica ragazza
innamorata, pronta a
donare tutta se stessa, persino l’anima, per la persona che
ama.
Penso di aver detto tutto xD spero che la storia vi sia piaciuta ^.^
presto ne
scriverò altre, sempre su Heiji e Kazuha, perché
se aspettiamo Gosho, campa
cavallo che l’erba cresce xD
grazie a tutti per aver seguito la mia storia *___* e grazie per aver
recensito,
messo tra i preferiti e anche solo letto questo piccolo viaggio nei
missing
moments di questi due personaggi che tanto amiamo *________*
Seele: grazie *___* sono contenta che la mia fic ti abbia emozionata
tanto! Mi spiace
solamente di averti fatta aspettare tutto questo tempo per leggere il
continuo
ed il finale xD spero di non averti fatto attendere troppo per poi
deluderti xD
guarda… semplicemente si tratta del fatto che io sono una
futura infermiera e
le persone che ho descritto sono dei pazienti che sono morti,
purtroppo… di
cancro o leucemia. Ma sto molto meglio, grazie mille davvero ^.^ anche
per i
complimenti e la recensione, ma soprattutto per l’attesa =)
amy_m88:
ahahhaha
ti capisco *___* anche a me piacciono troppo le scene tipo quella,
infatti
rimane il mio capitolo preferito =) dai che io ne ho 24 di anni e mi
sento scema
uguale scrivendo la storia mwhahahah grazie mille dei complimenti e per
aver seguito
la storia *____* comunque sì, scriverò ancora su
di loro, perché mi piacciono
troppo *ç* e se aspettiamo quel tonno di Gosho, buonanotte
xD grazie ancora *ç*
Kazuha_97:
hihihi mi
spiace di averti fatta commuovere… volevo semplicemente che
fosse loro la
storia ^.^ ma sono contenta che ti abbia toccato la dedica =) per me
è proprio
il capitolo più bello questo del viaggio ad
Hokinawa… sarà perché è
così
emozionante *_* è il mio preferito! Anche io preferisco i
capitoli lunghi e
descrittivi, sono quelli che riescono sempre meglio! Spero di non
averti delusa
con questo capitolo e che ti piaccia tanto come quello precedente *_*
ooooh ma
se l’hai pubblicato allora la vado a leggere questa tua
fantomatica storia *ç*
sono curiosissima hihihihi scusami tu per il ritardo con cui pubblico
l’ultimo
capitolo >___< spero di essermi fatta perdonare ^.^
Osaka: mwhahah sì
Heiji è FICO, non c’è
nient’altro da dire, non si può togliergli niente.
Caso chiuso u.u ahahahha
anche io quando ho scritto quel pezzo ho avuto le palpitazioni xD
insomma,
delle parole così sconvolgerebbero chiunque in attesa di
qualcosa ahahah Kazuha
praticamente non ha dormito quella notte u.u shinichi invece in quel
pezzo è
troppo se stesso ahaha l’ho adorato. Il ragazzo sempre
allegro ed innamorato
come non mai. Grazie mille per i complimenti e per aver letto la mia
storia *ç*
spero seguirai anche le altre ^.^
_Vevi:
grazie anche
a te per la recensione *___* sono contenta che i momenti ShinxRan ti
siano
piaciuti tanto *ç* non potevo non inserirli! Sono altri due
tenerissimi tonni
XD spero mi seguirai anche in futuro e che questo capitolo ti piaccia
^.^
Kuroshiro: mwhahahah Kazuha ha cominciato a capire che questo ragazzo
ha
bisogna di essere messo in riga u.u *passa una frusta a Kazuha* forza
ragazza! Fatti
valere! XD che dire? Grazie per i commenti *ç* sono contenta
che questo
capitolo ti sia piaciuto, e spero che anche questo nuovo sia
all’altezza ^.^
Sono d’accordo su Shinichi: lui è sì
maturato, ma non si può cambiare
totalmente il proprio carattere. Non può eclissare se stesso
del tutto, rimane
comunque il ragazzo meraviglioso (non quanto Heiji però u.u)
che era e che
continuerà ad essere ^.^ chissà, questo mio
capitolo potrebbe anche far pensare
a Gosho di sbrigarsi a dare una svolta alla storia *ç*
grazie mille per la recensione
*ç* spero che il capitolo ti piaccia e sia
all’altezza dell’aspettativa. È un
po’ più introspettivo e romantico diciamo =)
ora vi saluto ragazzi e grazie mille ç_ç ogni
volta che finisco qualcosa mi
commuovo…. Spero che questa storia vi sia piaciuta, un
piccolo viaggio con
questi due tonni che si amano ma non se lo dicono ahahah
A presto
con altre
storie *________* baci
*-.__Kalie__.-*