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Autore: Kalie    28/10/2012    5 recensioni
Heiji e Kazuha, nel corso delle loro vite l'uno di fianco all'altro, hanno viaggiato insieme migliaia di volte, sia per andare a Tokyo, a Kyoto, in gita o in qualunque altro posto. - Una serie di Flashfic e Drabble o forse qualche Oneshot lunga per descrivere questi viaggi passati insieme, per vedere che combinano questi due. 'Dopotutto, l'importante era stare insieme'
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: I Will – Cuore, Corpo ed Anima

Erano sull’aereo già da un paio d’ore, tant’è che il ragazzo al suo fianco dormiva della grossa, avvolto dalla coperta che aveva richiesto alla hostess poco prima. Lei invece, forse una delle poche volte in vita sua, non riusciva a dormire. Il che era strano visto che era sveglia da prestissimo e la giornata non era stata esattamente tranquilla. Sì, perché quella mattina era diventata la Signora Hattori. Ancora le suonava strano: Kazuha Hattori. Un nuovo moto di eccitamento le percorse tutta la schiena, svegliandola ancora di più; guardò alla sua mano sinistra, rimirando l’anello dorato che le circondava l’anulare. Era una sensazione strana quella, era il desiderio di tutta la vita, ma finché non si era fermata due secondi a pensare, non se n’era realmente resa conto. E in realtà era stato Heiji stesso a farle capire che era tutto vero. Lui che non si era smentito neanche il giorno del matrimonio, durante le loro strane promesse, che nonostante tutto delineano che si ameranno per sempre. Perché si conoscevano troppo. Perché avevano imparato ad accettare tutto l’uno dell’altra. E se ami nonostante tutto, vuol dire che non potrai mai amare nessun altro.

- Io, Heiji Hattori, prendo te, Kazuha Toyama come mia rompiscato… emh… - una risata aveva accolto tutti, mentre Kazuha lo guardava storto, nel tentativo di non mostrarsi divertita. Ma lui le aveva sorriso e lei aveva capito cosa voleva dirle – senti, Kazuha. A parte tutte queste cose sdolcinate, io sono certo che non posso amare nessun altra, amerò solo te. Un po’ perché me lo sento dentro, e un po’… - sospirò – perché so che non me lo permetteresti mai.


Non erano state parole romantiche. Non erano state sdolcinate. Ma lui non era così, e promesse non adatte a lui non le avrebbe accettate veramente. Non l’avrebbero resa realmente sua. Invece, mentre si rannicchiava contro la spalla di lui, si sentì bene con se stessa, sapeva che d’ora in avanti Heiji sarebbe stato sempre e solo suo, nessuna gliel’avrebbe portato via. Anni fa Heiji aveva riveduto le sue priorità, l’aveva posta su chiunque altro, persino sul lavoro. Anche se non sarebbe Heiji se ogni tanto non si dimenticasse di qualche cena, o di avvisare che faceva tardi, sapeva benissimo che avrebbero fatto pace. Quanto era bello fare pace sotto le lenzuola, intenti ad accarezzarsi e a dimenticare totalmente il motivo della lite, il perché della sfuriata di lei, e cosa era successo nella giornata di lui. Si guardò distrattamente la mano con l’anello al dito ed arrossì: era diventata la Signora Hattori.

-

Heiji non era uno di quei ragazzi che amavano tanto le ‘coccole’ e le effusioni amorose. Non lo era mai stato. A volte, se intorno non c’era nessuno, quando si incontravano per strada la mattina prima di andare  a scuola, le dava il bacio del buongiorno, ma nulla di più. Ovviamente finché non rimanevano da soli. Allora lui le dimostrava quanto la trovasse bella, con gesti e parole che, con il fatto che erano così rari, rendevano il tutto ancora più speciale.
La prima volta che avevano fatto l’amore era stato tutto inaspettato. Probabilmente nessuno dei due se l’aspettava, anche se  sapevano che prima o poi sarebbe successo, perché lo volevano entrambi. La madre di Heiji aveva avuto un impegno improvviso, l’organizzazione di una cena di beneficienza o qualcosa del genere, e aveva chiesto a Kazuha di preparare la cena per suo figlio e suo marito, in modo che non mandassero in fumo tutta la casa. Ma all’improvviso Heizo Hattori era dovuto andare via, richiamato al lavoro, lasciando i due da soli a cenare e poi a guardarsi un film. In un raro e dolce sprazzo di gentilezza, aveva fatto accoccolare Kazuha sul suo petto, e dopo venti minuti dall’inizio del film avevano cominciato a baciarsi e si erano sdraiati sul divano. Le mani di lui si erano velocemente impossessate della schiena, come se cercasse di sentirla sua: non doveva essere di nessun altro, ed era così, lui lo sapeva. Ma aveva bisogno di sentirla, fisicamente ed emotivamente. Si era bloccato all’improvviso quando si era accorto di aver tirato su un lembo della maglietta, passando la mano fredda sulla pelle, calda ed invitante, di lei.

‘Kazuha… non… forse è meglio tornare al film…’ la ragazza l’aveva guardato, delusa ed incuriosita da quell’improvvisa affermazione.

‘Perché? Non è che fosse poi così interessante’ aveva accennato un sorriso, prima di dargli un bacio leggero.

‘Non credo di… riuscire a fermarmi. Insomma, sei qui… così… bella. E lo sai quanto mi piace baciarti’ e l’aveva fatto ancora, le aveva rubato le labbra, non riuscendo a resistere ancora, mandando il cervello ed il cuore di lei in vacanza, in una di quelle di pura felicità. Quando si divisero, Kazuha lo guardò comprensiva, con un sorriso tra il compiaciuto e l’imbarazzato: non le aveva forse detto che la desiderava, in pratica?

‘Va bene… va bene, se prendi tutto di me. Voglio donarti tutto, Heiji. Anche il mio corpo. E non lo farò con sofferenza, lo farò perché ti amo. Lo faccio perché lo voglio, non perché devo’ Heiji, impaziente, aveva sorriso e l’aveva baciata con passione, incapace di trattenersi oltre.
Si erano ritrovati nella camera del ragazzo, mentre lui con estrema delicatezza le baciava ogni centimetro del viso, le sfiorava le mani con le proprie, incerto sui propri movimenti. Kazuha si ritrovò distesa sotto di lui, mentre piano, con le mani inesperte, il ragazzo cominciava a carezzarle i fianchi, la pancia, finché un lembo di maglietta non si spostò mostrando un pezzo di pelle, con il quale lui si divertì a giocare. Era strano: la pelle di lei, tiepida, chiara; la mano di lui, fredda, scura, facevano un contrasto delizioso.
Kazuha scoppiò a ridere quando il ragazzo le diede un leggero bacio nelle vicinanze dell’ombelico, imbarazzata e felice. Non fece una piega quando la mano di lui vagò sotto la sottile maglietta e si posizionò sulla schiena, come a volersene impadronire, come a volerla sentire sua: la mano di lui, così grande, sulla sua esile schiena, la faceva sentire al sicuro, amata… desiderata.
In cambio lei non poté che donargli il proprio corpo, perché ormai non aveva altro da dargli: il cuore era già suo.


-

Fu Heiji a svegliarla da quel dolce ricordo. Erano arrivati alla loro destinazione e dovevano scendere dal Taxi, per portare all’interno dell’albergo le valige. Heiji, in uno dei suoi rari momenti di galanteria, aveva preso anche la valigia della ragazza, anche se lei l’avrebbe portata volentieri, in cambio di poterlo tenere per mano nell’atrio dell’Hotel. Ma suo marito era così, non si mostrava molto… suo marito?! Com’era strano anche solo pensarci! Il sorriso le nacque spontaneo sul volto, felice, tant’è che Heiji la guardò torvo, inarcando un sopracciglio.

‘Cos’hai tanto da ridere, tu?’

‘Niente! Stavo solo pensando ad una cosa buffa’ lui l’aveva guardata poco convinto , e aveva lasciato a terra le valige, per poi prendere tra le braccia la donna, attirando a sé lo sguardo di Kazuha, tirando su il suo mento con la mano.

‘Non me la conti giusta, tu’ aveva sussurrato prima di impadronirsi della sua bocca e, dopo qualche istante, del suo collo ‘a cosa pensavi veramente?’. Incapace di controllare le proprie emozioni, Kazuha era arrossita: il ragazzo sapeva bene dove e come baciarla. Perché tutto gli riusciva così facile?

‘Non te lo dico…’ aveva risposto lei, senza fiato, prima di andare a baciarlo lei, sulle labbra, stringendolo a sé con le braccia, più forte, più impaziente.
Ma lui aveva già dimenticato il discorso e, con estrema lentezza, aveva cominciato a muoversi verso il letto, sfiorandole i fianchi, le gambe, tirando leggermente su la minigonna, stringendo le mani sulla pelle, confuso ed inebriato dal profumo di lei. Kazuha si ritrovò a paragonare l’Heiji della loro prima volta con quello di adesso: le mani incerte e tremanti ora si muovevano esperte, decise, impazienti; le labbra trepidanti e paurose di andare troppo oltre erano diventate bramose, sicure, insaziabili. La ragazza, ormai donna, avrebbe voluto stare tra le sue braccia per sempre, lasciarsi cullare da quei movimenti e guardare da quegli occhi, così ardenti di passione, senza sosta. Lo guardò per qualche istante, cercando di leggere lo stesso nei suoi occhi, e vide tutto l’amore di quell’uomo nel suo sguardo. Sapeva che lui non l’avrebbe mai tradita, che non avrebbe mai osato ferirla, che nessun altro, come lui, l’avrebbe fatta così felice.
Si sentiva persa, ormai sapeva che non poteva vivere senza di lui, che se lui avesse deciso di lasciarla, per lei sarebbe stato come morire, perdere tutta se stessa. Perché in quel giorno lei, non gli stava dando solo la sua mano, non gli stava solo promettendo di rimanere al suo fianco per sempre, di essere per sempre dalla sua parte… gli stava donando l’anima. Se l’avesse perso, per lei avrebbe significato perdere per sempre quella parte di sé che la rende viva.
E mentre si spogliavano e lui le carezzava ogni centimetro del corpo, mentre assaporava con le labbra il sapore della sua pelle, delle sue labbra, mentre si sentiva veramente sua, in ogni modo possibile, immaginò di vedere la propria anima viaggiare, spostarsi dal proprio corpo ed entrare dentro di Heiji, prenderne possesso, come a voler segnare la sua presenza, il suo dominio su di lui. Sorrise sulle labbra di Heiji, mentre pian piano era lui a prendere possesso del corpo di Kazuha, facendo dimenticare ogni pensiero alla ragazza, dimenticando lui stesso qualsiasi cosa al di fuori di quella stanza, anzi… di quel letto. Comprese le valige ancora chiuse a terra.


*-.__.-*

Ooooooooooook… lo so che è una vita che non aggiorno la storia XD perdonatemi davvero!
spero di non avervi deluso con questo capitolo finale, che è il motivo per cui ho cambiato il rating della storia =) non è eccessivo, ovviamente però è meglio sempre mettere delle avvertenze xD
cosa dire? Finalmente l’ho finita… mi spiace averci messo tanto, ma ho avuto un periodo in cui mi sentivo di scrivere altro, forse perché Gosho non si sbriga a finire la storia e io voglio vedere un bacio tra Heiji e Kazuha ç_ç invece vediamo solo piccole gelosie e niente altro… uffi >___<
che dire del capitolo? Beh è incentrato tutto sui pensieri di Kazuha, e su quanto voglia dare tutto al proprio uomo, forse perché sente di non dargli abbastanza, nonostante tutto il suo amore. Però noi donne siamo così: quando amiamo, lo facciamo fino in fondo. E Kazuha è la tipica ragazza innamorata, pronta a donare tutta se stessa, persino l’anima, per la persona che ama.
Penso di aver detto tutto xD spero che la storia vi sia piaciuta ^.^ presto ne scriverò altre, sempre su Heiji e Kazuha, perché se aspettiamo Gosho, campa cavallo che l’erba cresce xD
grazie a tutti per aver seguito la mia storia *___* e grazie per aver recensito, messo tra i preferiti e anche solo letto questo piccolo viaggio nei missing moments di questi due personaggi che tanto amiamo *________*

Seele: grazie *___* sono contenta che la mia fic ti abbia emozionata tanto! Mi spiace solamente di averti fatta aspettare tutto questo tempo per leggere il continuo ed il finale xD spero di non averti fatto attendere troppo per poi deluderti xD guarda… semplicemente si tratta del fatto che io sono una futura infermiera e le persone che ho descritto sono dei pazienti che sono morti, purtroppo… di cancro o leucemia. Ma sto molto meglio, grazie mille davvero ^.^ anche per i complimenti e la recensione, ma soprattutto per l’attesa =)

amy_m88: ahahhaha ti capisco *___* anche a me piacciono troppo le scene tipo quella, infatti rimane il mio capitolo preferito =) dai che io ne ho 24 di anni e mi sento scema uguale scrivendo la storia mwhahahah grazie mille dei complimenti e per aver seguito la storia *____* comunque sì, scriverò ancora su di loro, perché mi piacciono troppo *ç* e se aspettiamo quel tonno di Gosho, buonanotte xD grazie ancora *ç*

Kazuha_97: hihihi mi spiace di averti fatta commuovere… volevo semplicemente che fosse loro la storia ^.^ ma sono contenta che ti abbia toccato la dedica =) per me è proprio il capitolo più bello questo del viaggio ad Hokinawa… sarà perché è così emozionante *_* è il mio preferito! Anche io preferisco i capitoli lunghi e descrittivi, sono quelli che riescono sempre meglio! Spero di non averti delusa con questo capitolo e che ti piaccia tanto come quello precedente *_* ooooh ma se l’hai pubblicato allora la vado a leggere questa tua fantomatica storia *ç* sono curiosissima hihihihi scusami tu per il ritardo con cui pubblico l’ultimo capitolo >___< spero di essermi fatta perdonare ^.^

Osaka: mwhahah  sì Heiji è FICO, non c’è nient’altro da dire, non si può togliergli niente. Caso chiuso u.u ahahahha
anche io quando ho scritto quel pezzo ho avuto le palpitazioni xD insomma, delle parole così sconvolgerebbero chiunque in attesa di qualcosa ahahah Kazuha praticamente non ha dormito quella notte u.u shinichi invece in quel pezzo è troppo se stesso ahaha l’ho adorato. Il ragazzo sempre allegro ed innamorato come non mai. Grazie mille per i complimenti e per aver letto la mia storia *ç* spero seguirai anche le altre ^.^

_Vevi: grazie anche a te per la recensione *___* sono contenta che i momenti ShinxRan ti siano piaciuti tanto *ç* non potevo non inserirli! Sono altri due tenerissimi tonni XD spero mi seguirai anche in futuro e che questo capitolo ti piaccia ^.^

Kuroshiro: mwhahahah Kazuha ha cominciato a capire che questo ragazzo ha bisogna di essere messo in riga u.u *passa una frusta a Kazuha* forza ragazza! Fatti valere! XD che dire? Grazie per i commenti *ç* sono contenta che questo capitolo ti sia piaciuto, e spero che anche questo nuovo sia all’altezza ^.^
Sono d’accordo su Shinichi: lui è sì maturato, ma non si può cambiare totalmente il proprio carattere. Non può eclissare se stesso del tutto, rimane comunque il ragazzo meraviglioso (non quanto Heiji però u.u) che era e che continuerà ad essere ^.^ chissà, questo mio capitolo potrebbe anche far pensare a Gosho di sbrigarsi a dare una svolta alla storia *ç* grazie mille per la recensione *ç* spero che il capitolo ti piaccia e sia all’altezza dell’aspettativa. È un po’ più introspettivo e romantico diciamo =)



ora vi saluto ragazzi e grazie mille ç_ç ogni volta che finisco qualcosa mi commuovo…. Spero che questa storia vi sia piaciuta, un piccolo viaggio con questi due tonni che si amano ma non se lo dicono ahahah

A presto con altre storie *________* baci

*-.__Kalie__.-*

  
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