Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Mockingjay29    28/10/2012    1 recensioni
Ogni anno allenavo ragazzi...
Per l'Arena
E se avevo fortuna li vedevo uscire da quell'arena vivi
Perchè il loro destino era morire la dentro
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gli uccellini cantavano e il vetro sotto la mia guanci era freddissimo,ero la seduta sul davanzale,della casa che sarebbe stata mia se non sarei scappata,ma tanto sarei dovuta ritornare come sempre.. Era arrivato il giorno in cui 2 ragazzi del mio distretto sarebbero stati prelevati e portati via dalle loro famigli e fatti massacrare in un Arena. Dove io persi il mio migliore amico Lian. Era come una doccia fredda rimuginare e pensare a lui. Il giorno degli Hunger Games era arrivato veloce e doloroso..pronto a scaraventarmi,nell’dolore e nel rimpianto e in tutte le domande che avevo sotterrato da tempo. Oggi era il giorno della mietitura e dovevo recarmi al distretto 6 dove due ragazzi fra i 12 e 18 anni,sarebbero stati scelti e uccisi per far divertire la gente. Mi recai sul posto e, la scena che vidi fu.. La mia città era cambiata..ma non in peggio in meglio i giardini erano rigogliosi e le case non erano più diroccate ma ben sistemate e colorate,colori brillanti,felici,sorrisi e mi guardai introno -Sono ritornta- Io me ne ero andata per non vivere in povertà,tanto io ero sola. Mia madre era morta, mio padre aveva tradito mia madre e mio fratello. Lui il mio pensiero si blocco..ricordando i suoi capelli di un biondo mai visto e grandi occhi dove potevi leggerci tutta la dolcezza del mondo. Lui era scappato via il giorno in cui fui mandata a combattere per gioco,in tutti quegli anni avevo sperato che non fosse stato catturato ucciso o torturato. Immersa nei miei pensieri usci da casa e mi diressi verso la alla piazza e ascoltai tutti il discorso..della storia degli Hunger Games. Il 13 Distretto perché ribellato fu distrutto e spazzato via. -Oggi è un grande giorno ragazzi- disse una signora vestita di Azzurro elettrico e bianco perla -Siamo qui per festeggiare gli Hunger Games speciali dove parteciperanno 2 tributi ed i propri mentori- Rimasi a guardare non riuscivo a respirare ero bloccata,io dovevo partecipare?Perché mai? -E per chiamare a noi 2 ragazzi.. Ma prima Deino la scorsa Vincitrice vi farà un discorso- Fui chiamata a parlare..cosa potevo dire? Ero impietrita.. Mi trovai gli occhi di tutti a dosso,sapevano che ero quà era ovvio. -Ciao Ragazzi- dissi come prima cosa -Oggi sarà un giorno di festeggiamento.. Per chi non verrà scelto,ma per Tributi come sono stata io- inghiottì la saliva e fermai le lacrime e a quel punto seppi cosa dire. - è un giorno di maledizione. Due di noi verranno scelti e portati via dalle nostre famiglie e fratelli,parenti e Amici- cercai in mezzo alla folla lo sguardo di un amico,ma non trovai nessuno in un primo momento poi incrociai il suo sguardo i suoi occhi color ghiaccio,David lui era lì era rimasto sempre lì ad aspettare, aspettare me che tornassi. Non seppi mai il motivo perchè non ero mai riuscita a guardare troppo a lungo in quegli occhi. Credo proprio per l‘odio che prova per me da quando scappai da la. Rimasi a guardarlo ma poi lui distolse lo sguardo. Ripresi a parlare - Andrà tutto bene..no io non ve lo posso dire..-respirai profondamente e dissi le stesse parole che disse il mio Mentore- Ma chi verrà scelto sarà sotto la mia protezione gli imparerò a combattere come si deve e sopravvivrà-non mi aspettai un applauso infatti nessuno mosse un muscolo - E adesso saranno scelti i nomi,i ragazzi che combatteranno non sceglieremo le donne prima..ma gli uomini- ci fu un attimo di silenzio -Il primo sarà… Ryan- guardai il ragazzo,aveva dei capelli corti col biondo platino,occhi marroni cioccolato e un fisico allenato,mostrava al massimo 17 anni. Sali sul palco era serio,il suo viso non faceva trasparire nessuna emozione..ma come ci riusciva? me lo ero sempre domandato,tutti erano capaci,tranne me..ero l'unica che ci si poteva sempre leggere sul mio viso. -Bene il prossimo è Kendra- fu la che smisi di respirare rimasi sconvolta,una ragazzina,con Capelli lunghi color Argento,esile e piccola,stava salendo sul palco,stava andando a morire e nessuno l'aveva fermata,mi mossi veloce come un gatto -No- la guardavo preoccupata -No lei non può partecipare,non può morire- la guardai e vidi me la sul palco,tutto ritornò come tanti anni fa quando io fui scelta. Le nuvole grigie piene di acqua,il mio sguardo ferito perché nessuno si oppose alla scelta,neanche la mia mentore Sue ma infondo lei non poteva far niente. Ricordo di come il ragazzo concorrente mi strinse la mano di come mi guardò e come era rassegnato all‘idea di morire. Si chiamava Thomas Galler. Poi parlai con una voce sconosciuta - Non lasciatela morire-dissi sconvolta quasi in lacrime. Tutti mi guardavano,fui portata via prima che potessi piangere. Fui portata nella mia camera dentro al treno per Capitol City. Per la prima volta guardai in viso chi mi aveva portato via prima che potessi piangere davanti alle telecamere -Che ti prende??- mi chiese David. Lo guardai affascinata,il fatto e che mi ricordava Lian. Spalle possenti,capelli mori,sguardo dolce,occhi Ghiaccio. Abbassai lo sguardo, e adesso capì perché non parlai mai con lui da quando fui portata nel arena. Parlai guardando a terra - Mi prende che.. È troppo piccola- esitai asciugandomi le lacrime che ormai scendevano senza fermarsi per tutto, Per Kendra. Per Ryan, Per David E per Lian -David voglio rimanere sola per favore- lo guardai supplichevole in quegli occhi di ghiaccio ma lui fece come se non avesse sentito e mi si sedette vicino -Sai ti sei fatta onore la davanti-sorrise,stava cercando di tirarmi su il morale -Dicendo che avresti insegnato ai tuoi tributi a combattere e a sopravvivere come fossero la tua famiglia- Lo guardai incredula e prima che potessi dire qualcosa mi fermo -Io sono il tuo amico,sai gli amici sentono anche le parole che la sua amica non dice a tutti- non mise il Migliore amico,anche se lui ancora lo era. -Mi dispiace di non averti fatto compagnia,non esserti stata vicino David,mi dispiace- lo abbracciai piangendo - non ti sono stata più vicino per paura di non so cosa mi prese,scappai,sapevo che ti avevo ferito,quando tornai a casa e non lo trovai,non trovai i suoi occhi neri,il suo abbraccio,non trovai Joshua la seduto sul divanetto a vedere la TV- Mi morsi il labbro inferiore,volevo fare altro,non sapevo se mandarlo via o stare la con lui la per sempre. Ma prima che potessi fare qualcosa,lui mi guardo come se volesse baciarmi ma... Se ne andò via,come se ne andò Lian. Guardai la porta chiudersi. Crollai a piangere,se prima mi ero fermata ora ricominciavo,ero stufa di essere me stessa,dispiaciuta per averlo lasciato da solo e di non essere stata con lui nei momenti del bisogno. Mi spogliai rimanendo in antimo e disperata mi guardai allo specchio,ero bianca,con occhiaie ben visibili,occhi color del cioccolato come piaceva dire a Lian erano spenti,erano rabbuiati e labbra rosse erano screpolate. Presi una decisione mi lanciai verso la porta e andai da David a dirgli tutto..che L’AMAVO e che amavo Lian ma mi bloccai davanti alla sua porta,stavo per bussargli,ma se poi l'avrei fatto soffrire di più? Andai al vagone dove di sera non c’era mai nessuno,ma quella sera qualcuno ce l’aveva con me,voleva ad ogni costo che io e il passato ci incontrassimo,entrò Anthers il mio stilista lo stilista più fantastico esistente al mondo,occhi verdi smeraldo,alto 1,70 e capelli corti neri e vestito sempre bene. Mi ricordavo che portava sempre un cappello nero. Non si immaginava che a quel’ora io potessi essere la,o che io potessi ritornare,ma non avrei mai piantato in asso i miei tributi come il mio mentore Sue. Rimase sorpreso quanto me. –Hey Deino! Come va?- chiese non rendendosi ancora conto di come ero vestita. –Bene tu?- si sedette alla poltroncina davanti alla mia,e notò allora il mio abbigliamento e rimase sorpreso –Ai caldo è?- mi chiese trattenendo una risata –Tu lo dovresti sapere più di tutti Anthers!- esclamai rivolgendogli un sorriso raggiante – Certo!! Il mio vestito strappato come niente!- Guardai fuori dalla finestra. Ancora mi ricordo tutto,pensavo di aver rimosso. Cesar mi stava intervistando quando mi chiese se avevo caldo perché ero rossa e se amavo i vestiti di Anthers,io per tutta risposta mi alzai,guardai prima Anthers e poi il vestito e con una mossa strappai la parte finale,le perline volarono per tutto il palco,i brillantini azzurri e argento si mischiarono e le decorazioni che avevo sul viso risaltavano di più perché ero diventata rossa,la campana dei tre minti suono ed io andandomene dissi che io odiavo gli abiti lunghi. Guardai Anthers -C’è una domanda che ho sempre voluto farti,quanti anni hai tu?- mi guardò sorpreso –Uno in più di te- lo guardai a bocca aperta -19!! Così giovane e già stilista? lui sorrise –e si! Dopo alcuni minuti in silenzio si girò verso di me -Deino- lui mi guardò con un espressione da chi si è appena arreso e si è consegnato al nemico -Cosa provi per me?voglio la verità- non volevo far soffrire qualcun altro -Anthers io ti.. - non mi lasciò terminare la frase -Devi sapere che io ti amo..e tu mi ami?- mi baciò,ricambiai il bacio di mia spontanea volontà -Io ti..- mi bacio e io ricambiai tutti i baci -Sappi che io Ti Amo e tanto- mi accarezzò i capelli. Provavo qualcosa per lui? Non lo sapevo proprio. Doveva finire tutto prima che avrei fatto male a qualcuno stavo per interrompere il bacio,quando la luce del vagone si accese ed apparve David -O scusate ho sbagliato momento?- Anthers mi guardò dispiaciuto. David invece era lui era ferito,leggevo amarezza nei suoi occhi -Mi dispiace Deino- Li guardai entrambi e scappai nella mia camera sbattendola forte così che rimbombasse per tutto il treno. La notte la passai sveglia a dirmi che ero una Traditrice, doppiogiochista, senza cuore..
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Mockingjay29