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Autore: april88    28/10/2012    6 recensioni
[MPREG]
Una lacrima sgorga dai miei occhi per poi scivolare lungo la tempia... il bambino è bellissimo... porto una mano sul suo viso e accarezzo la sua pelle che sembra essere seta.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Naruto Shippuuden
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Salve a tutti, questo è un piccolo esperimento MPREG, è la prima volta che mi cimento in questo tipo di fanfiction, spero vi piaccia!
Aspetto vostri commenti al più presto.
Grazie!

Arriva un nuovo Uzumaki

Sono sdraiato sul lettino della sala parto da diverso tempo, tanto che mi sembrano ore.
I dolori al ventre, si fanno via via più frequenti; non credevo potesse fare così male. Tzunade, mi ripete continuamente di stare calmo e di aspettare ancora un'altro po'. Quell'usuratonkachi le aveva detto di non cominciare senza di lui perché voleva essere presente durante la nascita del bambino. E così, mi trovo qui spaccato in due dal dolore e lui si trova beatamente sulla sua poltrona a firmare qualche scartoffia invece di correre qui e porre fine alle mie sofferenze.
L’ennesima fitta mi fa gemere di dolore, vorrei solo che finisse presto, ma lui ancora non arriva... eppure mi avevano detto di averlo avvisato... cosa diavolo sta facendo? Abbasso lo sguardo verso il mio ventre gonfio; non è ancora nato, ma so già che il bambino sarà tale e quale a lui. In questi nove mesi non è stato fermo un attimo: fin da quando era lungo sette centimetri, avvertivo i suoi piccoli movimenti... e crescendo faceva sempre sentire la sua presenza tirandomi calci e pugni e quando Naruto poggiava una mano o un orecchio sul mio ventre, il piccolo faceva ancora più movimento... come se capisse che quel contatto fosse del suo papà.

La porta si apre all'improvviso facendomi sobbalzare: da sdraiato e con quel pancione davanti a coprirmi la visuale, vedo solo una testa bionda con i capelli arruffati... chi altri se non lui poteva fare un ingresso tanto rumoroso.
“Ehi, Sasuke!”
“Era ora che arrivassi Usuratonkachi!” gli urlo con tutto il fiato che ho.
“Come stai?”- Dietro di lui, arrivò Tzunade che lo afferrò per il mantello con poca grazia e con sguardo minaccioso da far rabbrividire gli urla: “Era ora che arrivassi!!!! È più di mezz'ora che Uchiha soffre come un dannato!”.
“Scusa... ho cercato di fare più in fretta ma all'improvviso, sono tornate dalle missioni quattro squadre tutte insieme e poi sono arrivati sulla mia scrivania dei documenti da firmare... non sono riuscito a liberarmi prima”.
Mi regala uno dei suoi bellissimi sorrisi e basta questo, per perdonargli tutto. Non riesco a tenergli il broncio a lungo... neanche in una situazione come questa.
Arriva anche Shizune che lo prende per le spalle e lo trascina nella stanza adiacente. Ne esce poco dopo con indosso un camice bianco, una cuffia a coprire i capelli e una mascherina in viso... lo stesso abbigliamento che ha Tzunade. L'unica cosa che gli riesco a vedere sono gli occhi e tra una contrazione e l'altra, riesco anche a sorridere per quanto è buffo.
“Mi trovi divertente conciato così, Sasuke?”
“Perché non ti vedi buffo?” riesco a rispondere prima di avere un’altra contrazione.
“Naruto forza non c'è più tempo... avvicinati” gli ordina Tzunade.
E lui con passo lento e forse tremante si avvicina al lettino e mi prende la mano. Tzunade ci da le spalle e non posso vedere cosa sta facendo. Non nascondo di avere un po’ paura e istintivamente stringo più forte la mano di Naruto che mi guarda e la stringe a sua volta. Sento un ago penetrare la mia carne e piano piano, tutto il dolore svanisce. Naruto, mi stringe ancora più forte la mano... fin quasi a stritolarla; ora lo vedo agitato... e anche io lo sono, conscio di quello che succederà adesso. Chiudo gli occhi per non vedere. Sento sollevare il telo che copre il mio corpo scoprendomi fino al pube, rivelando che sotto di esso sono completamente nudo… fa tanto freddo che ho la pelle d’oca. Ancora con gli occhi chiusi, sento una mano forte e calda scorrere sul mio braccio: è Naruto senza dubbio con l'intento di scaldarmi; effettivamente ora non sento più tanto freddo. Ho gli occhi ancora chiusi e a parte queste sensazioni che mi trasmette il mio corpo, non avverto niente attorno a me; li riapro appena in tempo per vedere Tzunade con un bisturi tra le dita. I miei occhi si spostano frenetici verso Naruto che percependo un mio movimento, prontamente mi tiene fermo per le spalle. “Sasuke, non pensarci. Guardami”.
“Come se fosse facile”.
Con una mano, stringe ancora la mia, mentre con l’altra libera, mi accarezza il viso… il suo tocco è delicato e caldo… porta il suo viso davanti al mio impedendomi così di vedere cosa stia facendo Tzunade; lo guardo negli occhi sperando che la sua vista mi distragga. Un pianto, spezza il silenzio della stanza; Naruto si sposta da me posando gli occhi sulla mia pancia e io faccio lo stesso.
Una testolina nera sbuca dal mio ventre… è così piccolo che Tzunade lo sorregge con una mano; fa tenerezza solo a vederlo.
Naruto le sia avvicina per tagliare il cordone mentre Tzunade lo tiene sollevato pochi centimetri sopra la mia pancia, poi si sposta in un angolo della stanza per poterlo lavare; la osservo attento a ogni azione che compie.
Naruto, non si è mosso... è rimasto imbambolato con ancora le forbici in mano. Si riscuote appena che Tzunade gli passa accanto con il bimbo tra le braccia avvolto in una coperta rossa, che depone di fianco a me sul lettino.
Una lacrima sgorga dai miei occhi per poi scivolare lungo la tempia... il bambino è bellissimo... porto una mano sul suo viso e accarezzo la sua pelle che sembra essere seta.
Il piccolo ha la pelle color biscotto e tre cicatrici per lato ai lati della bocca proprio come Naruto. I capelli sono del mio stesso colore, mentre gli occhi non si riescono ancora a vedere perché il piccolo li tiene chiusi... forse per via della luce... è nato da poco e si deve ancora abituare... ma se cerco di immaginarli, li immagino azzurri. Naruto vicino a me, ha lo sguardo perso a contemplare il nostro piccolino.
“Ha preso da entrambi, eh teme?- io gli faccio un cenno con la testa, sono troppo emozionato e ho paura della forza della mia voce. Poi si rivolge al piccolo -Benvenuto tesoro”. Entrambi, avviciniamo le nostre mani alle sue piccoline strette a pugno. Le accarezziamo e il piccolo le dischiude afferrandoci un dito. Le stringe forte e ci gioca, poi stanco se le porta vicino alla testolina e si addormenta.
Una serie di clic ci fa voltare di scatto. È Tzunade con la macchina fotografica di Naruto.
“Poiché eri troppo emozionato per usarla, ci ho pensato io, contento?”
“Grazie, obaa-chan”.
“Naruto! Quante volte ti ho detto di non chiamarmi nonna!”.
“A lui lo concedi?” dice riferendosi al nostro piccolino.
“Sì, lui può” dice coprendomi la pancia ormai piatta. La osservo un attimo accorgendomi che mi sono stati messi i punti. L'anestesia deve fare ancora effetto perché non me ne sono minimamente accorto.
Restituisce la macchina fotografica a Naruto dopo di che si allontana lasciandoci soli con il bambino.

Naruto torna a fissare prima me e poi il bambino. Poi torna a guardare me e con una manica del camice asciuga le lacrime che mi bagnano il viso.
“Basta piangere, così fai commuovere anche me!” poi si avvicina al suo viso sussurrandomi: “Grazie, teme! Grazie per avermi dato questo bambino” e poi ci baciamo. Il piccolo dorme beato accanto a me; se ha preso da Naruto, credo che non si sveglierà neppure con le cannonate. Tzunade rientra nella stanza dicendo che deve visitare il bambino e che l’avrebbe riportato. Poco dopo, mi ritrovo in una delle tante camerate dell’ospedale. Buffo, non mi ero reso conto di essermi addormentato; avvertendo un peso alla mia destra, mi volto e vedo la testa bionda di Naruto. Dorme poggiando la testa sul mio cuscino. Doveva essere stanco anche lui.
Da quando è stato nominato Hokage, torna tardi la sera e la mattina si sveglia prestissimo. Non credevo che un tipo come lui prendesse così sul serio il suo lavoro. In questi anni è veramente cambiato.
È diventato più maturo e responsabile, non è più l’usuratonkachi che senza il mio aiuto non riusciva a combinare niente... forse il cambiamento è avvenuto il giorno che gli ho confessato di aspettare un bambino.
Ricordo ancora l'espressione stupita che aveva assunto il suo volto... gli occhi quasi fuori dalle orbite e la bocca spalancata che quasi arrivava a toccare per terra... in pratica era svenuto in piedi.
Non riesco a trattenere una risata al ricordo di quel giorno.
“Ehi, teme... che ci trovi di divertente?”
“Niente. Ah... scusa ti ho svegliato!”
“Non preoccuparti... piuttosto quando ci portano il nostro bambino?”
“Non lo s-”.
“Ngueeee Ngueeee Ngueeee” un pianto fa il suo ingresso nella stanza. Ci voltiamo verso la porta e vedo un'infermiera portare in braccio il nostro bimbo. Naruto tutto eccitato, mi aiuta a mettermi seduto sistemandomi dei cuscini dietro la schiena, dopo di che l'infermiera, me lo appoggia tra le braccia.
È così delicato che ho paura di fargli male se lo stringo troppo forte. Naruto si siede accanto a me sul letto e gli stringe una manina. Tzunade ci aveva detto che appena nati i bambini non vedono molto bene, infatti, il piccolo, sta con gli occhi mezzi chiusi, ma riusciamo lo stesso a scorgere l'azzurro del mare.
L’infermiera, mi porge anche un biberon e m’insegna come farlo mangiare, succhia vorace tutto il latte, mangia troppo veloce e secondo l’infermiera, quando fa così, devo togliere il biberon dalla bocca e aspettare qualche attimo prima di farlo rimangiare. Ce lo lasciano un’oretta per farlo giocare, dopo di che, un’infermiera, lo riporta nel nido.
Nessuno di noi due ha voglia di dormire, così ci alziamo per andare a vederlo oltre il vetro del nido.
Sopra la sua culletta, avevano attaccato un cartellino azzurro con la scritta:

Uzumaki Itachi
Nato il: 9 Giugno
Peso: 3,455

Avevamo deciso mesi fa il nome del bambino... proprio in ricordo dello zio che tanto aveva fatto per il villaggio, e per coincidenza, sono nati entrambi lo stesso giorno.
Itachi, da grande sarai forte come il tuo papà e bello come la mamma, ma spero che non avrai il suo stesso caratteraccio, non sopporterei un altro caratterino Uchiha in giro per casa. No, sarai esattamente come me, sempre sorridente ed amichevole con tutti. Itachi, sei ancora piccolo, ma sono già fiero di te.

FINE

  
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