Capitolo 10- Tenebre e Sofferenze dopo una Vita
vissuta a metà...
Parte Prima - *Naruto* (è giunto il momento!)
Quel
giorno,
un giorno lugubre e malinconico,
pioveva a dirotto,
le strade erano deserte,
tutti erano nelle proprie case,
tutti tranne lui,
lui e pochi ninja intenti nel loro
lavoro...
Naruto infatti si trovava al palazzo dell’Hokage,
dietro la sua personalissima scrivania,
nel suo personalissimo studio,
proprio accanto a quello della Sennin...
Pensava
tra se e se,
sul destino avverso e l’ingiustizia
della vita,
erano un gruppo,
il gruppo sette,
uno dei più uniti tra tutti gli altri,
si volevano bene,
erano una famiglia,
la sua famiglia,
Sasuke era come
un fratello,
Sakura era la sua
migliore amica,
lui per loro avrebbe fatto tutto,
ma allora perché?
perche era accaduto tutto quello?
non era affatto giusto...
Mentre
il biondino rifletteva incantato,
tra i propri pensieri molesti,
che si insinuavano nella sua mente senza
riuscire a reagire,
un uomo bussò chiaramente agitato...
“avanti”
disse riscuotendosi dal torpore,
“Uzumaki-sama,
una delle squadre ANBU riferisce che
ninja nemici del suono,
si stanno dirigendo qui a gran
velocità,
mentre un’altra è stata attaccata
dall’akatsuki,
anch’essa diretta qui!!!” riferì il jounin
che aveva bussato,
visibilmente agitato e in panico,
“dannazione!
avverti subito l’hokage,
io intanto faccio preparare le squadre
ANBU e metto in allerta il villaggio!” disse autoritario Naruto, anch’esso
agitato,
“subito!”
rispose per poi sparire in una nuvola di fumo.
...
Naruto
correva il più velocemente possibile verso casa,
le sirene d’allarme rimbombavano per
l’intero villaggio,
i passi del ragazzo echeggiavano a
causa della strada bagnata,
assieme a molti altri,
gente che scappava verso il rifugio terrorizzata,
non fece caso alle persone,
era troppo agitato,
agitato e preoccupato per la moglie e i
figli,
e questo non faceva che peggiorare la
situazione,
continuava a domandarsi la ragione del perché
il suono li attaccasse proprio ora,
era palese il motivo che spingesse
l’Akatsuki,
ma perché anche il suono? e perché adesso?
Arrivò
a casa e trovò la mogli che stava preparando i figli
per andare,
purtroppo non poteva permettersi di
accompagnarli perché era necessaria la sua presenza,
così,
salutò dolcemente i figli con un bacio e un
abbraccio affettuoso,
baciò la moglie con amore,
promettendole che si sarebbero rivisti,
e se ne andò...
Parte Seconda - *Sasuke e Itachi* (Sakura non ti
appartiene!)
Erano in marcia verso il villaggio della foglia,
entrambi con un obiettivo ben preciso,
entrambi con scopi ben diversi,
Itachi per portarsi via la moglie e i bambini,
Sasuke per tornare dalla moglie...
Itachi a capo dell’intera akatsuki,
avanzava sicuro verso la meta,
non gli interessava essere silenzioso,
tanto non c’era nessuno che avrebbe potuto
ostacolarlo,
invece,
non potendo immaginare,
che l’intero gruppo di Orochimaru lo
stava seguendo,
Sasuke stava correndo il più silenziosamente possibile,
cercando di fare meno rumore possibile,
per non farsi seguire.
...
Arrivarono a tempo,
d’avanti al cancello del villaggio,
i loro sguardi si incrociarono,
rimasero a fissarsi,
Itachi ghignava in un modo sadico e terrificante,
Sasuke era livido di rabbia,
intanto che i fratelli si scambiavano
sguardi d’ira,
rancore e odio,
il gruppo del suono era arrivato,
e insieme al resto dell’Akatsuki,
stava saccheggiando il villaggio della
foglia...
“che cosa ci fai qua?” chiese
all’improvviso Sasuke ad Itachi,
“Ciò che fai tu! Sono qui per mia moglie”
gli rispose serio e impassibile,
“tua moglie? da quando sei
sposato?” chiese sorpreso il più giovane,
“... da quando ho incontrato un bel fiore di ciliegio...
circa cinque anni fa, mi sembra” rispose con un ghigno molto
più sadico l’altro,
“fio-fiore di ciliegio? Sakura???
cosa le hai fatto?” domandò Sasuke preoccupato e arrabbiato,
“AhaHAhaAHhahAHAhAHAhah” cominciò a ridere il più adulto,
dopo la domanda del fratellino,
“cos’hai tanto da ridere??” gli
chiese Sasuke tra i denti, furente,
“Davvero i tuoi amici non ti hanno detto niente su cosa è
accaduto a Sakura??? mi sembra strano...” gli rispose tranquillamente l’altro,
“non hai nessun diritto di chiamarla per nome! non ti ci devi nemmeno avvicinare a lei, è mia moglie!”
controbatté il fratello minore,
“No Sasuke! No...” iniziò Itachi visibilmente arrabbiato, “... ho tutto il
diritto che voglio di chiamare Sakura, ovvero MIA moglie, per nome! ti sei dimenticato di averla abbandonata... non ti sei mai
interessato a lei, nemmeno quando hai saputo che era viva... lei ora è mia, e
me la riprenderò come è giusto che sia! non è più un
tuo diritto, LEI.” finì furente, perdendo il suo
decantato autocontrollo e impassibilità,
“Cosa? lei
è tua moglie? Sakura non ti avrebbe mai sposato? Non mi avrebbe mai lasciato
per te, MAI! Voglio che tu mi dica cosa le hai fatto,
SUBITO!” disse imbestialito usando un tono fin troppo autoritario,
“cosa le ho fatto? io niente, ho solo approfittato della situazione, tutto
qui!" disse il membro dell’akatsuki tornando lucido e tranquillo,
“approfittato di cosa?” domandò Sasuke col volto basso e
oscurato, dalla rabbia che continuava a crescere,
“... del fatto che fosse stata ferita alla testa, e che
avesse perso la memoria di conseguenza.” gli rispose serio,
“perso la memoria? solo questo?”
chiese il moretto speranzoso,
“vuoi sapere se aveva perso anche vostro figlio oltre la
memoria? vero? non hai nemmeno il coraggio di
chiedermelo con una domanda diretta ed esplicita, sei davvero uno stupido
vegetale, Sasuke, solo un vegetale che ha passato la vita a vegetare!” gli
rispose girandosi e iniziando ad allontanarsi dal ragazzo infuriato dietro di
lui,
“che fine ha fatto nostro figlio??
rispondi Itachi?” chiese al fratello improvvisamente,
“figlio? io direi figli più che
altro... saranno qui con la madre... davvero carini, carini e fastidiosi... è
colpa loro se Sakura se né andata, aveva capito che gli avrei usati per
ucciderti, se né tornata qui dopo aver riacquistato la memoria, ma ormai era
già incinta di mio figlio... non vedo l’ora di vederlo!” finì il maggiore
ghignando,
“figli? quanti?” chiese
pietrificato il minore,
“quattro gemelli, due maschi e due
femmine!” gli rispose semplicemente,
“non-non ci credo” disse Sasuke impallidito, con occhi
sbarrati, fissi in un punto impreciso, accucciandosi per terra, non riuscendo si più a reggere coi propri piedi,
“eppure è la verità, li ho visti di persona e gli ho anche
cresciuti fino a cinque anni fà” disse osservando la
reazione del fratellino visibilmente sconvolto,
per un pò tutto tacque tra loro,
si limitavano ad osservarsi e a
lanciarsi sguardi d’ira,
poi Sasuke pensò che fosse arrivato il momento,
il momento di finire questa storia una
volta per tutte,
sarebbe finita dove era iniziata,
il giorno che la SUA famiglia fu
uccisa,
si alzò lentamente,
sotto lo sguardo attento di Itachi che non
battè ciglio,
iniziò a camminare,
con passo lento e pacato,
come se avesse tutto il tempo del mondo,
Itachi lo seguiva,
distante,
distante in tutto e da tutto,
come se niente di ciò gli importasse,
come se ciò che si apprestava a fare,
non fosse niente di importante,
come se la persona d’avanti a lui,
non fosse importante,
sapeva cosa sarebbe accaduto dopo,
uno scontro,
lo scontro finale,
tra loro,
sapeva che sarebbe accaduto,
prima o poi,
ciò che Sasuke bramava di più,
ciò che lo aveva spinto a tutto quello
che nella vita aveva fatto,
uccidere,
per essere più forte,
aveva anche abbandonato la sua famiglia,
il suo villaggio,
LEI,
tutto pur di ucciderlo una volta per
tutte...
Avevano da poco sorpassato il cancello di casa,
dove prima,
vi abitava l’intero clan Uchiha,
un’intera distesa di case diroccate,
semplicemente abbandonate da tempo,
continuarono a camminare fino ad arrivare
d’avanti a casa loro...
Senza preavviso Sasuke partì all’attacco,
combatterono probabilmente per ore,
erano allo stesso livello,
finalmente,
purtroppo però,
il maggiore dei due Uchiha,
utilizzò il suo Sharingan speciale,
il Mangekyou Sharingan,
in questo modo,
riuscì a trafiggerlo all’addome,
lo lasciò lì,
morente,
con queste parole a tormentarlo...
“Scusa tanto se non aspetto che muori
come il debole, patetico, stupido ometto che sei... ma
sai, Sakura mi aspetta... e poi così potrò rivedere i ‘tuoi’ marmocchi e il mio bambino...
comunque se ti può consolare, te la saluterò... ” dicendo questo d’avanti al
viso del fratellino, con un ghigno di soddisfazione incommensurabile, se ne andò
a cercare il suo caro tesoruccio...
Parte Terza - *Sakura* (Non lasciarmi ti prego!)
Sakura era appena uscita dall’accademia,
aveva lasciato i bambini al sicuro con
Tsunade,
era tranquilla,
molte altre madri avevano fatto lo stesso,
soprattutto le Kunoichi,
tra loro vi erano,
Hinata,
Ino,
Tenten,
Temari e Anko,
li avevano lasciati all’accademia,
dove un gruppo speciale di ANBU,
capeggiato da Tsunade e Jiraija,
scortava i piccoli al sicuro,
in una specie di condotto abbastanza
buoi,
con poche candele ad illuminare,
per poi giungere in una stanza simile ad
un magazzino,
molti bambini erano spaventati e piangevano,
altri nonostante la paura,
cercavano di calmare e rasserenare chi invece dimostrava di
essere spaventato a morte,
altri non capivano,
altri ancora fingevano,
o erano troppo orgogliosi per ammettere il terrore che
provavano,
infine c’era un solo bimbo che,
elaborando un piano,
cercava il modo di scappare,
per uscire e vedere cosa accadeva,
perché temeva per la madre...
Sakura vedendo il Suono e l’Akatsuki,
capì che dovevano essere lì anche loro,
sapeva dove trovarli,
si diresse quindi verso il quartiere
dove prima vivevano gli appartenenti al clan Uchiha,
arrivò che tutto era già terminato,
tracce di un furioso scontro erano visibili
e quasi palpabili,
avanzò e vide lontano il corpo di qualcuno,
continuò ad avanzare aumentando la velocità,
senza nemmeno accorgersi del terrore che
aumentava ad ogni passo,
si ritrovò a correre senza nemmeno
accorgersene,
a pochi passi l’incertezza si
trasformò in temuta ovvietà,
Sasuke non era ancora pronto a combattere contro il
fratello,
e forse, non lo sarebbe mai stato...
“Sasuke!” cominciò a chiamarlo mentre
calde lacrime le rigavano il viso, spostando la sua testa sulle sue ginocchia,
“S-Sakura? Cosa ci fai qui?
Dovresti essere al sicuro coi bambini” disse il moro
all’improvviso, che con molta difficoltà parlò,
“Tu sai” cominciò sorpresa la giovane, mentre piangeva più
forte e più disperatamente,
“so dei figli che hai avuto da me, e quello che hai avuto da Itachi, mi dispiace Sakura, è colpa mia!” disse
tristemente cercando di allungare il braccio per sfiorarle il viso,
“non dire stupidaggini, la colpa è mia, avrei dovuto...
avrei dovuto dirtelo” disse singhiozzando,
“l’importante è che adesso s’ho! sono felice di morire così, sapendo di loro, tra le tue
braccia” disse questa frase sorridendo come mai aveva fatto nella sua intera
vita, tossi sangue e tornò a guardarla mentre lei non riusciva a trattenere, ne
le lacrime, ne i singhiozzi,
“ero sicura che tu non avresti accettato quei bambini,
pensavo che per te fosse troppo, ma dovevo comunque
dirtelo, dovevo essere io a cercarti, perdonami se puoi!” continuò lei
disperata,
“ti amo Sakura e ti amerò sempre e non sono arrabbiato con
te, sono arrabbiato solo con me stesso, per non averti potuto proteggere come
dovevo, perché sono stato troppo orgoglioso, perché non riuscivo a smettere di
odiarlo, perché dovevo impedirti di fare quella pazzia, perché semplicemente
non ti ho trattato come dovevo, dando tutto per scontato, anche l’amore che
provavo per te che rare volte ti dimostravo... Sakura sei tu che devi perdonare
me!” disse mentre gli occhi gli si annebbiavano,
parlando lentamente e a tratti, proprio perché il poco ossigeno che gli
arrivava, non era abbastanza,
“Sasuke no! No! Non morire ti prego! Non Lasciarmi di nuovo sola! Ho bisogno di te! Ti Amo!” disse disperata mentre il ragazzo chiudeva gli occhi per l’ultima
volta,
“Ti Amo Sakura e ti amerò, per
sempre!” disse solamente, prima di chiudere definitivamente gli occhi, per non
aprirli mai più, morendo... tra le sue braccia...
“Nooohhh!” gridò alla fine lei, sfogandosi, per dare voce a
tutta quella sofferenza che aveva accumulato in tutto quel tempo.
Parte Quarta - *Seya* (Non dimenticherò mai!)
Battito di mani,
riecheggiava nel quartiere appartenete al Clan Uchiha,
Deboli echi,
sempre più forti,
provenivano da fuori,
Deboli passi,
sempre più assordanti,
si facevano strada nei pensieri di una donna,
totalmente disperata.
“Ma che scenetta commovente, Sakura tesoro, potrei anche
ingelosirmi” parlò una figura alle spalle della donna in tono di finto
dispiacere, finendo solo in quel momento di battere le mani,
“stammi lontano, io ti odio, come hai potuto farlo, era tuo
fratello?!? ” rispose la ragazza disperata e isterica,
“era solo un ostacolo” rispose tranquillo l’altro
guardandola,
“Perché sei venuto fin qui? Cosa vuoi, si può sapere?” chiese lei al limite,
“voglio te, voglio mio figlio,
voglio il potere” disse serio e sicuro fissandola gelido,
“io non voglio stare con te, non voglio crescere i miei
figli con te, non voglio che tu viva” disse lei sicura ma
consapevole di ciò che sarebbe accaduto, alzandosi e mettendosi di fronte a lui
con orgoglio,
“molto bene allora...” dicendo
quello afferrò la katana del fratello, che ancora impugnava dopo averla
utilizzata per sbarazzarsi di Sasuke, e gliela conficco nello stomaco
rigirandola lentamente, assaporando la vista della donna sofferente, “...
preparati a seguire il tuo caro amore all’inferno!” finì dopo avergli sibilato
nell’orecchio queste parole, estraendo l’arma all’improvviso e facendola cadere
a terra morente,
...
Stava
correndo più forte che poteva,
cercando di non vedere la distruzione che gli
si parava d’avanti,
evitando lo sguardo delle persone morenti,
cosparse di sangue e ferite orribili.
Era spaventato,
ma non lo avrebbe mai ammesso,
troppo orgoglio dimostrava per i cinque anni
che aveva.
Si ritrovò di fronte al cancello del quartiere degli Uchiha,
non sapeva neppure il perché si trovava
lì,
aveva semplicemente corso senza guardare
la strada che percorreva,
ad un certo punto però,
mentre rifletteva se entrare o no,
sentì la voce appena udibile della madre,
senza pensarci attraverso l’uscio,
d’avanti a lui stava avanzando una
strana figura vestita di nero e rosso,
era visibilmente macchiata di sangue,
portava uno strano cappello che gli copriva
il volto,
ma a pochi passi da lui si fece largo
la sensazione di averlo già incontrato,
non ci fece però caso e continuò ad
avanzare superandolo.
La figura smise di allontanarsi per fermarsi ad osservare
il bambino per pochi secondi,
si tolse il cappello proprio mentre il
bimbo si voltò a guardarlo,
un’improvvisa sensazione di terrore si
impossessò di lui,
quegli occhi rossi li aveva già visti.
La figura si rimise il cappello e ricominciò ad
allontanarsi,
il bimbo tornò ad avanzare verso le due
persone distese,
ricoperte di sangue,
probabilmente morte,
senza sapere il motivo di questo suo gesto.
Itachi ghignò di soddisfazione dietro al cappello che gli
copriva il volto,
uscendo definitivamente da quel posto per
tornare dai compari,
mentre il bimbo piangendo,
urlava il nome della mamma,
agonizzante e ricoperta di sangue,
ormai in punto di morte.
Parte Quinta - * Children * (lacrime, pianti e
sofferenze...)
Cari familiari e parenti degli amati defunti,
care compagne e compagni,
care amiche e amici,
siamo qui riuniti per commemorare i valorosi ninja che sono morti per salvare
noi tutti.
La loro scomparsa,
così improvvisa e inattesa,
ci lascia un vuoto enorme e un dolore
immenso.
È come se un pezzo di noi,
del nostro cuore e del nostro corpo ci
fosse stato strappato...
Era passata una settimana da quell’improvviso attacco, in
quel giorno si stava celebrando il funerale dei ninja che avevano combattuto ed
erano morti per il loro villaggio, per le persone da loro amate, per tutti coloro che in quel momento erano presenti in quel giorno di
dolore e lacrime.
Tra le molte tombe presenti,
spiccavano quelle i cui nomi erano...
Sakura & Sasuke Uchiha, Hinata & Naruto Uzumaki,
Ino & Shikamaru Nara, Temari & Rock Lee, Tenten & Neji Hyuga, Anko
& Kakashi Hatake, Kurenai & Asuma Sarutobi, Gaara del Deserto,
Shino Aburame, Kiba Inuzuka e Choji Akimichi.
...dove dei bambini,
chi più grandi chi più piccoli,
erano intenti a piangere,
chi cercando di trattenersi,
chi cercando di non farlo notare,
chi in modo disperato,
chi silenziosamente, senza neppure
essersene accorto,
chi istericamente e chi cercando di
smettere senza il minimo successo.
Anche in quella situazione spiccava il
piccolo Seya,
impassibile a tutto quello che stava accadendo,
ormai senza più lacrime,
intorpidito da tutta quella situazione,
per lui così irreale,
ma così assolutamente concreta allo
steso tempo.
Fissando la tomba della madre e di un padre che mai
aveva visto,
gli tornarono alla mente quei pochi
ricordi di quel giorno,
le ultime parole della madre esangue
che con fatica e dolore le pronunciò,
prima di morire versando le ultime lacrime
che gli erano rimaste:
“Seya-chan, mi
spiace che tu debba vedere tutto questo, non avrei mai voluto che accadesse d’avanti hai tuoi occhi, perdonami!” disse Sakura in
lacrime, appoggiata al bimbo terrorizzato che piangeva e singhiozzava,
“no mamma, è
colpa mia, io ero l’uomo di casa, io dovevo proteggerti, mammina scusa!”
continuava a singhiozzare il piccolo disperato,
“no see-chan, non
è colpa tua, dopo tutto sei ancora piccolo, non
avresti potuto fare molto, anzi, avresti rischiato di morire e io non me lo
sarei mai perdonata” disse la donna accarezzando il visetto del bimbo,
asciugando le lacrime,
“Mamma,
mammina... non mi lasciare, non posso farcela senza di te, non riuscirei più a
vivere senza di te... Ti prego!” continuava a piangere e a supplicare il
piccolo, stringendosi alla madre,
“io vivrò in te e
nei tuoi fratelli see-chan, vi starò sempre accanto, sarò sempre vicino a tutti
voi, non piangere ma cerca invece di sorridimi
un’ultima volta amore mio, cerca di sorridere sempre, perché un sorriso aiuta
molto, sorridi hai tuoi fratelli, e digli... e digli che andrà tutto bene!”
cercò di rincuorarlo lei con amore e infinita dolcezza, una dolcezza che
manifestava sempre interamente hai suoi bimbi,
“no mamma, non
andrà tutto bene se non sarai con noi, noi non possiamo farcela senza di
te”continuava il bimbo sempre in lacrime,
“see-chan, devi
promettermi che ti prenderai cura dei tuoi fratelli e delle tue
sorelle e che non cercherai mai la vendetta... è davvero importante per me
see-chan!”gli chiese lei sorridendo in modo triste,
“certo mamma che lo farò, te lo prometto!”disse tristemente,
cercando di sorridere il più possibile, ma non ottenendo molto,
“bravo see-chan, ti
voglio... bene”disse alla fine, morendo, in un bagno di sangue, tra le braccia
del figlioletto sconvolto,
“mamma, mammina, mamma! MAMMA!”riuscì solamente a dire, prima di svenire,
‘aveva promesso che si sarebbe preso cura
dei fratelli e delle sorelle e che non avrebbe cercato vendetta, mai, inoltre
promise a se stesso che non sarebbe ricapitato una cosa simile e che avrebbe
fatto di tutto per proteggere i fratellini, perché loro contavano su di lui,
tutto questo lo giurò anche a se stesso’
...
Finito
il funerale molti ninja,
soprattutto i più importanti,
si raccolsero a discutere
dell’accaduto,
intanto i bambini vennero lasciati in una
stanza,
da soli,
“come
hai intenzione di comportarti Tsunade?” chiese Jiraiya all’improvviso, serio in
volto,
il resto del gruppo ascoltava attento,
“sono
rimasti orfani troppi bambini, per cui ho deciso di
farli vivere insieme, sotto lo stesso tetto, così avranno modo di restare soli
il meno possibile, ma non è questo ciò che mi turba maggiormente!” disse pensierosa
e infinitamente triste, la sennin Tsunade, l’hokage del villaggio della foglia,
“e allora cos’è? stai parlando di
quella faccenda su kyuubi” chiese shockato il sennin dei rospi,
“esatto,
quando Naruto è stato ucciso, Kyuubi ha lasciato il suo corpo e si è diviso in
due, entrando nel corpo dei suoi figli, auto sigillandosi e lasciando metà del
segno di Naruto a loro, dato che non poteva ritornare comunque
libero a causa del sigillo principale che era stato modificato da Naruto, in
modo che il potere del demone non si trasmettesse ha suo figlio, quando lo
avesse concepito” rispose seria la donna,
nella stanza scese il silenzio per un po’,
poi si continuò a discutere, finendo di preparare i piani per far tornare
Konoha, splendente come prima.
Il Suono
e l’Akatsuki si ritirarono nel loro nascondiglio e per un certo periodo, non si
seppe più niente di loro...
-- Fine --
Sora33- grazie mille per il
tuo sostegno, non ce l’avrei mai fatta senza di te, mi
sarei arresa e non l’avrei più continuata, GRAZIE!^///^’’’
sakura- sono contenta che ti sia piaciuta la storia, spero che
seguirai il seguito coi figlioletti dei nostri ninja preferiti^^
mimi- già, questo era davvero
l’ultimo, ma farò il seguito come ho anche scritto a sakura, spero che tra i
commenti vedrò anche i tuoi^_-
Anne- le tue suppliche sono state
ascoltate ed eccomi qui a ringraziarti e a sperare che seguirai
anche tu la nuova serie con i figli i Naruto e Co.
elyon_chan- non sai quanto mi spiace, non avrei voluto
farla finire così, ma se no non veniva bene il continuo, spero mi perdonerai e
se ti può consolare mi veniva da piangere a scrivere quel capitolo, sigh, speo che seguirai
anche le avventure di Seya e Co. ^^
Mina10- grazie mille e spero che
il cap nonostante tutto ti sia piaciuto e seguirai l’altra storia su Seya^^ mi farebbe molto piacere...
GaArA_91- come ho detto ad Elyon mi
spiace una cifra, persino io ero restia a scrivere un finale del genere^^’’’’’
ma comunque spero che leggerai anche l’altra storia, dove sicuramente vi sarà
un finale davvero bello e senza troppi morti^^’’’
selly_92- ti ringrazio per il
commento e sono molto contenta che ti piaccia la fic, spero però che questo cap
non ti abbia deluso troppo e che tu segua anche la seconda parte incentrata sui
figli^///^
Amy89- grazie per le recensioni,
spero che continuerai a seguire il resto della storia^^
Lolly- ti ringrazio per le
recensioni e mi auguro che continuerai a seguire la storia sui figlioletti^^
gloglo- grazie per le recensioni, spero che leggerai anche la storia sui figli^^
eleanor89- ti ringrazio per i commenti
e spero seguirai anche la seconda fic in cui comparirà anche l’alba^_-
scusate tanto se non rispondo a tutti quelli che mi hanno recensito ma mi si sta
intorpidendo la mano a forza di scrivere, comunque farò un veloce
ringraziamento al resto^^...
Grazie (e
soprattutto scusate) a...
Mishka, Reina,
Frencis94, Voce della verità ed elyon^^.
GRAZIE MILLE A TUTTI!!!!^///^