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Autore: Cicciopalla    29/10/2012    3 recensioni
Misha è atteso per il panel ma qualcosa lo trattiene e lo fa sbuffare.
Genere: Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jensen Ackles
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: I'm all busted up, broken bones and nasty cuts.
Fandom: Cast Supernatural
Pairing/Personaggi: Jensen Ackles/Misha Collins
Rating: verde smeraldo.
Genere: demenziale, slice of life (credo lol)
Warning: Missing moment
Words: 629
Plot: Misha è atteso per il panel ma qualcosa lo trattiene e lo fa sbuffare.
Note: Ambientata durante la #chicon, sia graziata e lodata.
Non so precisamente l’ordine di apparizione, probabilmente Misha ha fatto il panel prima di J2, sorry.
Sono abbastanza evidenti le quotazioni da entrambi i panel, non potevo trattenermi.
Il titolo è una frase di “Pulling Teeth” dei Green Day, ma non c’entra molto il contesto lol.
Ps: thanks to Annamary per aver betato, la Panta che stanotte mi chiamerà per scoprire la liste dei gishwhes e Curu che mi rompe il deodorante.
Disclaimer: NIENTE DISCLAIMER PERCHé HANNO CANONIZZATO IL DESTIEL (?) però il cockles è ancora da ufficializzare, anche se c’è. Dai che si vede che c’è.

I'm all busted up, broken bones and nasty cuts.

« Jensen Ross Ackles, sei uno stronzo bastardo, se ti becco giuro che ti faccio fuori con le mie mani, ti faccio pentire di essere nato, ti faccio passare la più dolorosa nottata della tua vita! » sussurrava Misha sottovoce, come in loop, mentre cercava di aggiustarsi alla bell'e meglio quella sottilissima sciarpa[1]. A dir poco inutile.
A breve sarebbe dovuto uscire per il panel, ma era ancora bloccato lì, di fronte allo specchio della sua camera d’albergo, occupato a maneggiare, aggiustare, attorcigliare, stringere quella sciarpina scura con l’intento di coprire il grande marchio che il suo carissimo amico gli aveva lasciato sul collo.
« Cristo, Jens, ma cosa sei? Una cazzo di piovra?! » esclamò esasperato l’attore, esaminandosi il collo più da vicino, dopo aver gettato la sciarpa alle sue spalle, ormai completamente conscio della sua totale inutilità.
« È questo il modo di trattare ciò che ti viene prestato? »
« Se ciò che mi viene prestato mi è del tutto inutile, sì. » rispose secco Misha, voltandosi verso la porta, dove trovò Jensen appoggiato allo stipite su un fianco, con un sorriso sornione ad illuminargli il volto.
« Dai, che nemmeno si vede. » tentò il biondo, avvicinandosi al compagno.
« Oltre ad avere un aspirapolvere con i denti al posto della bocca, hai perso pure la vista, per caso? Ho un succhiotto viola grande come una palla da bowling! » gli inveì contro il moro, mostrandogli il collo e indicandogli il marchio con l’indice.
« Beh, così impari a rubare i pacchi di caramelle a Jared. » puntualizzò l’altro, accorciando le distanze, fino ad arrivargli a qualche centimetro di distanza.
« Se l’è meritato, per aver permesso al suo piccolo mostriciattolo di rubare il cappellino a West. » rispose l’altro, mettendo il muso ed incrociando le braccia.
Intanto Jensen gli cinse la vita con le mani, e lo tirò a sé.
« A volte mi sembra di lavorare con dei bambini.[2] » sospirò, ridacchiando.
« È lui che inizia! » si lamentò il moro.
« Mh-huh… » bofonchiò l’altro, iniziando a ricoprirgli il collo incriminato di leggeri baci.
« Lui e la sua dannata altezza. A volte vorrei dargli una padellata in testa, così forse si abbasserebbe. »
Jensen mugugnò ancora, troppo occupato a mordicchiargli il pomo d'Adamo per parlare. Spostò le sue attenzioni dal collo al mento, poi agli zigomi, per scendere nuovamente verso quelle labbra piene e carnose.
Le pupille gli si riempirono di lussuria alla vista di quell’opera d’arte e nemmeno si accorse della domanda che Misha gli porse, preso com’era ad escogitare un nuovo modo per assaporarle.
« Jens! » lo richiamò all’attenzione Misha, stizzito, allontanandolo per le spalle.
« Cosa? » domandò l’altro, tranquillamente, come se per tutto quel tempo Misha non avesse elencato ogni modo possibile per punire Jared.
« È inutile che mi guardi così, devo ancora riprendermi da ieri e dalla tua smania di provare a farlo sul tappeto più scomodo dell’universo. Ho la schiena a pezzi, un braccio rotto e persino tu hai ancora le scottature sul mento. Ora scusami, ma ho un panel a cui andare e dei fan che mi aspettano. » rispose categorico il moro, puntandogli un dito contro con aria minacciosa.
« Va bene, va bene. Ti lascio libero. » Jensen si spostò per farlo passare ma, proprio mentre Misha stava varcando la soglia della camera, lo richiamò.
« Ehi, perché non indossi questa? » suggerì, lanciandogli una cravatta[3] decorata con svariati soli e onde, su uno sfondo viola e azzurro: un vero e proprio pugno nell’occhio.
« Potrebbe distogliere l’attenzione dal succhiotto-bowling. » spiegò Jensen, notando lo sguardo confuso di Misha.
« Resti comunque uno stronzo bastardo. » asserì Misha, raccogliendo l’indumento da terra e annodandoselo al collo mentre andava via.




[2] “It’s like working with children,”
- Jensen Ackles (Supernatural, Gag Reel Season 1)

 
   
 
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