Questa one-shot è stata scritta usando il prompt "030 - MOrte" della BDT della community "Fanfic100_ita", per la coppia Severus/Remus.
La mia tabella per questa coppia la trovate qui: http://vahly.livejournal.com/#item1322


Così semplice dirti addio


I miei occhi si riempiono di lacrime, mentre vedo la luce nei tuoi spegnersi.
Mentre ti accasci a terra, privo di conoscenza. Per sempre.
Ti hanno portato qui gli auror, dopo averti catturato. Harry aveva alzato la sua bacchetta, forse per lanciarti qualche maledizione, forse per ucciderti. Gli avevo chiesto di fermarsi, ed il tuo sguardo si è rivolto a me, perplesso. Avresti voluto sapere che cosa mi passava per la testa, vero? Avresti voluto sapere se ti rivolevo indietro, con me… Ma non era così. Non volevo vederti morire, ma non ti avrei dato una seconda opportunità; questo avresti dovuto capirlo. Cos’avrai pensato, mentre Tonks si avvicinava a me, e mi stringeva la mano nella sua, mi chiedeva dolcemente perché volessi che tu rimanessi vivo? Cos’hai pensato, Severus?
Oramai, non potrò più chiedertelo.
Una parte di me avrebbe voluto dirle che ti avevo amato, che eravamo stati assieme… che eravamo stati felici. Io, almeno, lo sono stato.
Avrei voluto chiedere di lasciarti andare, a lei e agli auror… ma non era possibile.
Dopo mesi passati a darti la caccia, non ti avrebbero mai fatto fuggire così facilmente.
Eri spaventato, come un cagnolino che è appena stato bastonato e poi buttato su una strada, solo.
E così, inginocchiato a terra, con le loro bacchette puntate su di te, sembravi molto più piccolo e indifeso di quanto lo sei stato in tutta la tua vita.
Mi dispiace, Severus. Davvero. Non meritavi questo… non lo meritavi.
Ti hanno chiesto dove si trovasse tu-sai-chi. Ti hanno chiesto perché avevi ucciso Silente.
Ma la tua unica risposta fu “Me l’ha chiesto lui…” accompagnando le tue parole ad una scrollata di spalle.
Non rispondesti alle domande successive, non collaborasti.
Quando minacciarono di ucciderti, con un ghigno dicesti loro, semplicemente, “Fatelo, mi toglierete un peso.”
Fu un errore enorme, da parte tua.
Fu un attimo, e l’auror che ti stava interrogando sollevò la bacchetta, e ti colpì in pieno con un lampo di luce verde. “No!”, urlai, “No!”
Tonks mi guardò confusa, e la sua mano si strinse di più alla mia. “Era un mangiamorte…” Mi disse.
Già. Era un mangiamorte, e come tale andava ucciso, vero?
Non più un essere umano, non più un uomo con dei sentimenti, impaurito, forse, condannato ancor prima di essere ascoltato e capito.
Non più tutto questo.
Solo un servo di lord Voldemort.
“Già…” mi sforzai di dire io, “Era solo un mangiamorte. Solo un mangiamorte.”
I miei occhi sono umidi, ma le lacrime non vogliono uscire.
E mentre Tonks mi abbraccia, sei già parte del passato.
Non credevo sarebbe stato così semplice dirti addio.