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Autore: Mimi18    30/10/2012    7 recensioni
«Cool hai detto?» Maka annuì, divertita forse e completamente felice, «E non hai ancora visto il resto».
Le mani erano strette, così come le loro anime.
«Ti andrebbe di mostrarmelo?»
(Soul/Maka pre-serie)
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Listen to the sound you choose
(Dedicata a Bea, perché sopporta i miei ritardi).
Soul/Maka - preserie.
 
 
Quella sulla porta era una ragazzina magra e dall’aria infantile, con le guance rosse e una minigonna così corta che non le si addiceva per nulla.
Non gli aveva detto una parola, si era limitata ad osservare le sue dita tese sui tasti del pianoforte. 
«Sei un‘arma?» Aveva domandato, avvicinandosi circospetta. Soul si era puntellato sui talloni, prima di annuire. Era terribilmente agitato, l’anima pareva volesse scappare dal suo corpo per attorcigliarsi intorno a quello magro della ragazzina con i codini.
Sorrideva, in quel momento, ed i suoi occhi nonostante il buio riuscirono a sembrargli quasi luminosi. «Mi chiamo Maka Albarn,» si presentò, «e non me ne intendo di musica, ma ti andrebbe di…?»
Maka allungò una mano verso il pianoforte e Soul, per la prima volta, non ebbe paura di suonare. Non solo perché quella ragazzina non l’avrebbe paragonato a Wes o avrebbe criticato la sua musica, no, ma per l’effetto rilassante che aveva provato quando gli si era avvicinata curiosa. 
«Soul Eater», rispose chinando il capo, «e sono uno così».
Il suono dei tasti arrivò forte e chiaro alle orecchie della ragazzina, che sorrise accomodandosi al suo fianco. Soul sentì la propria anima stringersi in un abbraccio solitario, piacevole, mentre il calore invadeva il suo corpo.
Un suono cupo, tetro, che le avrebbe dovuto mettere addosso un’angoscia senza pari, proprio come dicevano sempre i suoi spettatori. Le note si susseguivano una dopo l’altra, e Soul nella propria mente ripercorreva ogni percorso della propria vita, con quella colonna sonora che di allegro non aveva nulla. Ghignò, pensando che forse l’avrebbe spaventata: sembrava un cucciolo, quella ragazzina, pronto a rizzare il pelo non appena qualcosa le avesse fatto paura.
Quando si voltò a guardarla, però, Maka teneva semplicemente le labbra arricciate. 
«Forte», gli disse, «cool». Era un gran sorriso quello che le si aprì sul viso pallido e Soul sentì chiaramente qualcosa dentro di sé entrare in contatto con un’entità sconosciuta. Un’entità morbida e calda, così calda che chiuse gli occhi.
Le sue dita ancora scorrevano lungo i tasti bianchi e neri, e nonostante la melodia fosse la stessa, qualcosa era cambiato. L’aria cupa si era dissolta come per magia, quando quel calore l’aveva invaso, e Maka ora canticchiava stonata sottovoce note musicali sbagliate. Un tempo, si sarebbe infastidito, ma in quella voce c’era qualcosa di più forte. Più forte di tutto ciò che aveva conosciuto, in passato, della sua invidia, della sua paura, della sua inadeguatezza.
Maka canticchiava, lui percepiva solamente due anime che si scrutavano circospette e poi correvano l’una verso l’altra, intrecciandosi e divenendo un’unica entità.
Perfezione.
Nulla aveva detto loro che sarebbe stato facile combattere insieme, ma Maka gli aveva allungato una mano e lui, per la prima volta da un sacco, aveva sorriso.
«Cool hai detto?» Maka annuì, divertita forse e completamente felice, «E non hai ancora visto il resto».
Le mani erano strette, così come le loro anime.
«Ti andrebbe di mostrarmelo?»
E lo stomaco di Soul, al vagito della sua anima, si sentì rinascere. Non era stato che un suono ovattato proveniente dal profondo, ma quel principio di pianto segnava l’inizio di una nuova vita, in cui respirare non sarebbe più stato difficile.
«Certo».
Quella ragazzina aveva lacerato parte del buio che stava intorno a lui, con un semplicissimo aggettivo ed un’anima forse un poco rumorosa e diretta.
Un’anima perfetta, per uno cool come lui.
 
 
 
N/a: partiamo dal presupposto che non so di preciso perché io abbia scritto questa sottospecie di obbrobrio, ma dovevo. Cioè, insomma, ho sognato Maka, Soul e un pianoforte. Dovevo scrivere, capite?
Ora, io avrei intenzione di fare una MINUSCOLA raccolta sui momenti precedenti alla serie che noi tutti seguiamo, ma non so se sia una buona idea o meno. Insomma, conoscendomi potrebbero volerci secoli, quindi: a voi. Volete una raccolta o preferireste che mi fermi qui? (:
   
 
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