Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Valentina Viglione    30/10/2012    2 recensioni
1° classificata al contest "One-shot contest su personaggi poco considerati: elfi domestici"
Basta già la consapevolezza di ciò che farò tra poche ore, a farmi accapponare la pelle.
Se il padrone lo venisse a sapere… non sarà la fine, questo no. Ma penso che mi farò un’idea abbastanza chiara di ciò che voglia dire.
Ma io devo farlo.
Per il bene di tutti. Del mondo magico, di tutti gli elfi ancora in schiavitù… e per il ragazzo.
Harry Potter deve essere avvertito.
E solo io posso farlo. Solo io so.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Il rumore della porta di casa che si apre.

Il suono dei passi leggeri, e poi quello della porta che viene chiusa con un tonfo, in modo un po’ meno leggero.

Respiro velocemente, anche se la mia vera intenzione è quella di calmarmi.

Ma sono fatto così, quando sono agitato non c’è niente che si possa fare.

Devo pensare a cose belle.

Mentre la mia mente vaga alla ricerca di qualcosa di divertente a cui pensare, la mia mano destra strofina con forza una statuina di bronzo con uno strofinaccio.

Il padrone vuole che tutti i suoi trofei brillino stasera. E devo sbrigarmi.

Chiudo gli occhi e torno con la mente ad un luogo lontano.

Fate, colori, musica, feste e libertà. Cose che non vedo e non percepisco da tanto tempo.

Ricordo i miei amici, liberi  come me di correre ovunque.

Liberi di giocare, di  vivere dove vogliono e di mangiare quello che vogliono.

Libertà.

Sembra il concetto più banale di questo mondo.

Molti pensano che basti scappare,  che basti un piccolo aiuto per essere liberi e felici.

Ma di sicuro quelli che pensano questo non hanno fatto i conti con i poteri magici del mio padrone: Lucius Malfoy.

Sarebbe facile fuggire, diventare un elfo libero, anche se fuggitivo e vigliacco. Si sarebbe facile, se solo non si temesse la terribile punizione del padrone.

Magia nera. Questo pratica lui.

Io sono il suo schiavo, e fin quando le leggi degli elfi non diranno il contrario, lui avrà tutto il diritto di scovarmi in qualsiasi angolo di questo mondo per  punirmi. Crudelmente. Molto crudelmente.

E’ per questo che non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello il fatto di impegnarmi per diventare un elfo autonomo, libero e felice.

 

Basta già la consapevolezza di ciò che farò tra poche ore, a farmi accapponare la pelle.

Se il padrone lo venisse a sapere… non sarà la fine, questo no. Ma penso che mi farò un’idea abbastanza chiara di ciò che voglia dire.

Ma io devo farlo.

Per il bene di tutti. Del mondo magico, di tutti gli elfi ancora in schiavitù… e per il ragazzo.

Harry Potter deve essere avvertito.

E solo io posso farlo. Solo io so.

Riapro gli occhi e fermo il mio braccio che a furia di strofinare la statuetta si è indolenzito.

I passi del padrone sono vicini, ed infatti passano pochi secondi e Malfoy entra a passo spedito all’interno del salotto, dove mi trovo io.

<< Buon giorno padrone >> lo saluto abbassando la testa in una specie di inchino rispettoso.

Lui non si ferma, non mi guarda,  non ricambia il saluto.

L’unico segnale che mi comunica che ha sentito la mia voce, è il suo borbottio digrignato tra i denti.

<< Buon giorno un cavolo … >>

E scompare nell’altra stanza, mentre io prendo in mano un altro trofeo per lucidarlo.

Ho paura per stasera, ma sono anche leggermente eccitato.

Uscirò da solo da questa casa. Che ogni giorno assiste ai miei maltrattamenti. Ai maltrattamenti che uno schiavo come me riceve normalmente.

E vedrò Harry Potter. Il bambino, ormai ragazzo, che è sopravvissuto al signore oscuro.

E sarò io a salvarlo, ad avvertirlo, a proteggerlo.

Poso la statuina sul mobile, al suo posto. Poi infilo una mano all’interno dello straccio che indosso.

E’ sporco, strappato, vecchio. E’ la mia divisa, come quella di tutti gli elfi fatti schiavi.

Ed è il miglior nascondiglio che conosco.

Nessuno oserebbe mai prenderlo per lavarlo. Figurarsi toccarlo!

Ne tiro fuori dei fogli, delle lettere stropicciate e un po’ ingiallite.

Le lettere degli amici di Harry Potter.

Hermione Granger, Ron Weasley ed un certo Hagrid. Gli hanno scritto molte volte in questi 3 mesi di vacanze, ma non hanno mai ricevuto una lettera di risposta dal loro amico… perché lui non le ha mai lette.

Sono un elfo schiavo troppo disobbediente, lo so. Ma ho le mie buone ragioni.

So cosa è giusto.

E mentre prendo l’ultimo trofeo del padrone per lucidarlo, mentre sento il figlio lamentarsi dalla propria stanza e il padrone sbuffare, mi faccio coraggio.

Io sono Dobby, e stasera, anche se per poche ore, sarò un elfo libero.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Valentina Viglione