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Autore: fredlove    01/11/2012    8 recensioni
[Relic Hunter.]
Dieci anni. Erano dieci anni che la conosceva.
Da quel giorno, che entrato in quell'aula era rimasto affascinato dal suo modo di spiegare la storia ai suoi studenti.
Ed usare una danza tribale di un miscuglio di tribù era alquanto originale.
[...]
L'amava da tanto. Ma non si era mai dichiarato apertamente. Per vari motivi.
NdA :
Amo Relic Hunter fin dalla prima volta che l'ho visto in tv.
Non saprei se per il suo modo di unire storia, geografia, leggende e culture diverse... o gag comiche.
Ho sempre amato la coppia Sidney Fox e Nigel Bailey- i protagonisti. E ho sempre sperato in un loro lieto fine.
Pare, però, che gli autori non l'abbiano fatto in 3 stagioni!
Beh amanti e non del telefilm, fatemi sapere cosa ne pensate! Recensite.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un uomo pensa, mentre guarda la sua donna dormiente accanto. Pensa vivamente. 
Perchè ama quella donna, intensamente. 
Pensa.... perchè tutto iniziò dieci anni prima, esattamente .... dopo altri dieci anni ancora precedenti. 
 
 
 
***

 

Dieci anni. Erano dieci anni che la conosceva.
Da quel giorno, che entrato in quell'aula era rimasto affascinato dal suo modo di spiegare la storia ai suoi studenti.
Ed usare una danza tribale di un miscuglio di tribù era alquanto originale.
La guardò dalla sua scrivania, notando il massaggiarsi le tempie dopo aver sbattuto vigorosamente il telefono. Solo un nome, borbottato.
"Maledetto Stew!"
Nigel fece un sospiro, volendole andar accanto senza incappare nella sua ira.
Forse sentendosi osservata, lei alzò il capo incrociando così lo sguardo con il suo. Facendogli poi cenno di entrare.
- Stai bene?- domandò premuroso.
L'amava da tanto. Ma non si era mai dichiarato apertamente. Per vari motivi.
- No. No. No. - lo guardò, levandosi gli occhiali rettangolari e passandosi poi una mano tra i capelli neri.
- Cosa ha combinato Stew?-
- Non ne voglio parlare. Finisse marcio lì dov'è!-
Nigel, prese coraggio, le andò vicino scostando la sedia e poggiandosi contro la scrivania. - Ti va una cena, stasera? A casa mia... cucino io. -
- Nigel... -
- Dai... non parleremo di Stew. Ma di altro. Abbiamo dieci anni da ricordare!-
- Dieci anni?! - lo guardò - Non mi dire... Sono dieci anni?!- gli sorrise.
 
Una cena, semplice, ma curata. Nigel adorava cucinare, l'aveva sempre detto.
- Ottima cena. Complimenti. -
- Grazie. - la guardò.
I piatti li avevano posati appena più in la sul tavolo. Davanti a loro - l'uno di fronte all'altra - solo il rimanente del dolce di crema e le flute di champagne.
- Dieci anni... non sembra vero. -
- Perchè? - chiese lui.
La donna fece spallucce - Nessuno dei miei assistenti ha resistito così tanto. -
Nigel bevve un sorso - Forse nessuno era adatto a questo ruolo. -
- Mh... per loro il massimo era finire... -
- Nel tuo letto? Sono abituato alle tue abitudini, Sid. - la guardò - Ma a  differenza degli altri assistenti, chiunque essi siano stati,  preferisco rispettarti come donna e capo. - disse sincero - E poco importa ciò che penso, vedendoti tra le braccia di altri uomini... - si trovò a dire, senza fermarsi. - Ti concedi e non ami nessuno di loro. -
Lei lo guardò interrogativa, così continuò - Dopo dieci anni... posso dirti di conoscerti. -
Sì, la conosceva. Sapeva quanto odiasse chi giocava sporco, sapeva quando e come prenderla per calmarla, sapeva a volte cosa pensava e finiva il suo pensiero.  Sapeva che difficilmente avrebbe concesso il cuore ad un uomo... e Dio lo perdonasse, voleva essere lui quell'uomo. Non era egoista , solitamente, ma trattandosi di Sidney poteva anche esserlo.
Non si era mai fatto avanti direttamente, non le aveva mai parlato direttamente di ciò che provava. Solo per terrore di perderla.
Voleva gridarle " Ti amo" ma era bloccato.
Solo una volta, forse due, in dieci anni si erano scambiati un bacio. Ma solo per necessità, e solo per tener salda la copertura in una missione.
Ormai non provava più imbarazzo a mostrarsi a lei. Ne avevano passate di tutti i colori. Drogati dal Garel Natas, per il pugnale di Kalì; le donne vampiro di Lamia; la spada nella roccia di Artù, e la spada del maestro dei templari...
Si erano curati a vicenda, con la febbre...
Sidney gli aveva persino insegnato un modo per difendersi!
- Sei silenzioso. -
- Pensavo. -
- A cosa?-
- Niente, di che... pensieri vanno e vengono. Vuoi altro dolce?-
- Nigel, dopo dieci anni posso dirti di conoscerti. C'è qualcosa che vuoi dirmi. -
Lui sorrise , prima di finir di bere. - Fidati, non è il momento per saperlo... e non credo tu voglia realmente saperlo. -
- Perchè?-
"Perché saperlo, significherebbe affrontare la realtà" - pensò, ma disse soltanto - Al momento giusto lo saprai. -
 
***
 
Claudia era nevrotica, solitamente. Ma quella mattina lo sembrava ancora di più ed era anche preoccupata.
Nigel quasi saltò all'indietro quando la ragazza gli squittì qualcosa. Ma non era riuscito a capire.
Almeno finché non aveva notato Kate, dell'Interpol.
- Cos'è successo a Sidney?- emise senza accorgersene.
- Sidney... è stata rapita. -
- Come rapita!? Kate, spero tu stia scherzando!-
La sera prima erano a cena!
- Kate?-
- Sidney, doveva aiutarmi per piazzare un falso manufatto russo... - lo guardò.
- Kate, ma è possibile che... Dio santo! - si passò una mano tra i capelli - Perché chiedete sempre lei?! Non dovete sempre usarla! Ed è inutile dirmi che lei si è offerta per aiutarti. - rispose alla domanda che le leggeva negli occhi.
 
- Ti importa molto di lei - gli disse una volta soli in ufficio.
- Non credo, a te debba importare. - le rivolse secco la risposta.
- Hai chiuso la nostra storia... -
- Non è mai stata una storia. -
- Per lei. -
- Te la prendi ancora?! Non farmi ridere! Tu ritenevi il tuo lavoro più importante, così anche io. - la guardò - Trova Sidney viva. O quel poco che rimane della nostra amicizia va a farsi fottere. - e quando la donna lo lasciò solo, tirò un pugno contro il muro. Facendosi anche male.
 
Vendetta.
Semplicemente per vendetta?!
"Idioti" sibilò mentalmente, almeno dieci ore più tardi dal rapimento della donna. Il Garel Natas.
Ma trovare Sidney viva, lo sollevò.
- Sei viva -
Le disse appena prima di stringerla tra le braccia.
 

***
 
Da quanto pioveva? Non lo sapeva. Non gli importava.
Era lì sotto casa sua, ad aspettare che le sue gambe facessero un movimento.  Doveva andare da lei. Doveva andare da lei.
Lei poche ore prima era stata ritrovata. Lui doveva andare da lei.
E si trovò così, davanti alla sua porta. Sapeva che Sidney non sopportava gli uomini in casa sua. Ma per lui, sperò , poteva far un'eccezione.
Sperò. E suonò al campanello.
Trovandosi, così, bagnato ad attendere. E sperare.
- Nigel, sei... entra. -
Lo fece entrare, e chiuse la porta - Sei rimasto sotto la pioggia?-
- Stai bene, Sid?-
- Si, tranquillo. - E com'era sparita, un attimo dopo gli aveva portato un asciugamano. - Tieni. -
- Grazie. -
- Perchè sei qui?-
- Volevo sapere come stavi. Sul serio. -
- Sto bene. Seguimi in cucina, ti offro una the caldo. -
E trovarsi, così, con lei. Non gli importava dove. Era con lei.
Si scottò quando portò la bevanda alle labbra, ma non ci fece caso. Guardava solo lei.
Pareva che il suo coraggio, fosse svanito nel nulla.
Era pronto a rovinare dieci anni con due parole?
- Perché ti sei offerta?-
- Una reliquia era in pericolo. -
- Una reliquia? Sidney, dannazione! E la tua vita?!-  non aveva gridato, ma sussurrato secco.  - Tu... hai la minima idea di come mi sia sentito?! Hai... idea di ciò che ho pensato?-
- Oh sono dieci anni, e pensi ancora al peggio!-
- Non scherzare. - la guardò prima di finire il the.
- Non fare il drammatico, ora. -
- Sarei drammatico, bene!- posò la tazza nel lavabo. E rimase girato di spalle, poggiando le mani sul bordo e tendendo così le braccia. -  Tu, vuoi farti uccidere per una reliquia, ed io sono drammatico. Ma certo, cosa vado a pensare!-
La mano di lei sulla spalla.
Si voltò e la guardò negli occhi - Ti amo, Sidney. Arrivi a capirlo? Sono dieci anni, di attesa, di paura... dieci anni che ti amo. Ti amo.  - allungò la mano verso il suo volto, per accarezzarla. Contento che lei non lo mandasse a puttane. - Quindi, puoi aver la minima idea di come mi sia sentito a saperti.. .chissà dove?! E se fossi morta... come pensi  sarei sopravvissuto?! ... Ammetto di sembrar egoista al momento, ma sono l'unico uomo che ti è rimasto accanto per dieci anni. -
- Nigel... -
- No, Sidney. Quando ti ho conosciuto ero... un disastro. Mi sono sentito fuori luogo, ovunque. Tranne che con te. -  le sorrise, triste - So quanto ami, le reliquie e direi beate loro per la passionalità che butti nel tuo lavoro, ma la tua vita...  è più importante. - le tolse di mano la tazza, chiedendosi come lei non l'avesse fatta cadere. - Come posso dirti che ti amo, e fartelo capire in poche parole?-  la guardò, respirando calmo.
Sidney aveva letterlamente bevuto ogni parola. E non si capacitava.
Nigel non... poteva amare una donna come lei. Non... o si?
- Perchè ora?-
- Cosa?-
- Dirmelo ora... -
- Perché dirtelo, è affrontare la realtà. - le rispose, guardandola fisso. - Ma perderti, va oltre la mia realtà e non l'accetto per niente al mondo. -
Non aveva smesso di accarezzarla, anzi l'aveva tirata contro di sè. Tenendole una mano dietro la vita.
Sidney chiuse gli occhi a quel contatto.
E Nigel ne approffittò. La baciò, finalmente e veramente.
Portandosi la mano di lei sopra il cuore.
- Ti amo - le disse sulle labbra. - Ti amo - le disse ancora, riprendendo a baciarla.
Il mondo circostante parve sparire, quando lei ricambiò pienamente i baci. Quando gli cinse il collo con le braccia.
Quando gli disse - Anche io Ti amo . -
Solo quel secondo per guardarla negli occhi - Ridillo -
- Ti amo, Nigel. -
Si fiondò nuovamente sulle sue labbra. Dapprima dolcemente, poi sempre più passionale.
Ed accorgersi malappena di non esser più in cucina, lasciar sparsi gli indumenti e finir sul grande letto matrimoniale di lei.
Sorridendo, continuarono a baciarsi. Alternando dolcezza e passione.
Nigel la venerò, rispettò vivamente ogni lembo di pelle sotto di lui. La baciò lento, languido. Dolce. Passionale.
Gli batteva forte il cuore, mentre lei lo accarezzava.
Poi...
Si unì a lei con un'unica spinta. Ed il mondo si fermò per un breve lasso di tempo. Poi riprese il suo giro.
La passione divampava lentamente, sempre di più... andava crescendo.
Fino a raggiungere l'apice del piacere insieme, e restar in una specie di limbo. Poi ritornar alla realtà.
- Ti amo - le disse ancora, rinchiudendola in un abbraccio.


***

 
Gli occhi della donna,  gli sorridono. 
- Mh, pensieroso... di prima mattina. - 
- Mh... - 
- A cosa?-
- Direi... a dieci anni fa. - le sorride. - Oggi .... è esattamente... -
- Dieci anni dopo quel giorno, Nigel. - borbottò sorridendo.
- Smettila di borbottare, Sidney Fox. -  la baciò a stampo.
- Un'altro bacio e smetto. - 
Bacio.
- Ancora- 
Bacio. 
- Ancora- 
Bacio. 
- Ancora. - 
- La smetti di parlare, solo per farti baciare dal sottoscritto?- la sovrastava leggermente. 
- No - lo tirò a sè, e lo baciò. - Uhm.. pensandoci, però... sono dieci anni che stiamo insieme....- 
- Veramente sono venti, contando i precendenti!- 
- Santo cielo, ora mi sento vecchia! - 
- Fatti un'amante...- 
- Perché me lo permettersti?- lo provocò. 
- Provaci soltanto e non ti lascio uscire dal letto oggi!-
- Per me va bene!- 
"Mammaaaaaaaaa! "
Oh sì... erano sposati da nove anni, avevano una figlia di sette ed un secondo in arrivo.
Nigel amava quella sua realtà! 
- Sid - la fermò, mentre si alzava ed indossava una sua camicia. - Ti amo. - 
- Non funziona così. Alzati,  devi sostituirmi a lezione, Bailey. - e si portò una mano al ventre ed uscì dalla stanza come se niente fosse. 
Nigel la raggiunse poco dopo - Sei una despota, lo sai?-
Lei fece spallucce - Lo so. - ma lo fermò sulla porta di casa prima che uscisse - Ti amo - 
- Lo so. - 
   
 
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