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Mia madre piangeva sempre ogni volta che mi guardava....


Il suo sguardo mutava..

I suoi occhi blu si spegnevano..

Ogni volta che si posavano su di me...

Ora lo so il perchè..

Mi è bastato guadarti per capirlo..

Mio Dio sono uguale a te....


-Edward...-

La tua mano è grande e calda......

Proprio come la ricordavo...

Mi prende tutta una guancia, fino alla tempia..

-Come stai mio caro?-

Non so che risponderti..

Una parte di me vorrebbe gettarsi fra le tue braccia gridando e piangendo..

Un'altra invece vorrebbe ucciderti..

-Non vuoi farmi sentire la tua voce??-

La tua mano scivola fino al mio collo.

Mi slacci la casacca

-Dio mio...-

Sfiori le cicatrici lasciate dall' impianto dell'auto mail

Piangi...

Ma non mi fai pena..

-Io sto bene....Rispetto ad Al...-

Trasalisci al nome del tuo secondo genito..

Quello che hai abbandonato nella culla..

Quello che ha la fortuna di non ricordare quanto possa essere piacevolmente intossicante il tuo odore,,

-Al...-

-Lui...Il suo corpo....E' un armatura..

Allontani le dita dal mio torace con un verso stridulo..

I tuoi occhi d'orati mi fissano come se fossi impazzito..

O meglio come se tu stessi per impazzire..

-Mi dispiace..-

-Silenzio.-

Non voglio sentire le tue scuse...

La colpa non è tua...

Il dramma in cui vivo non è opera tua...

Anche se sarebbe bello poter scaricare su di te tutto questo dolore..

Il peso di queste protesi..

Le fitte al petto che mi assalgono ogni volta che poso lo sguardo su Al.

La colpa è mia..

Quindi..

-Ora va via...-

-Edward....-

Ormai è troppo tardi..

Quello che sei venuto a cercare è stato seppellito tanti anni fa....

Perciò....

Fissò la lapide della mamma

Il suo sorriso in quella foto sbiadita..

La tua famiglia è morta che ci rimani a fare qui.

Ti do le spalle
.
Non voglio guardarti andare via..

Non voglio che succeda come quella volta.

Sospiri...

Ti sento sospirare mentre ti chini su di me..

Sento le tue labbra sulla tempia

-Addio bambino mio..-




Solo..

Un altra volta..

Sta facendo buio...

Le macerie della mia abitazione sembrano ancora fumare alla luce del tramonto..

Perdonami Al...

L'ho fatto per il tuo bene..

L'ho mandato via..

Infondo non sarebbe rimasto..

Lo conosco..

E' uguale a me

-Ed...-

Dita calde mi avvolgono il palmo della mano sana.

-Che fai qua?-

Winry..

Mi fissa preoccupata.

Con il capo un po' piegato per guardami meglio negli occhi...

-Niente..-

Le sue dita fremono contro la mia mano...

Non so come fa, ma capisce sempre quando sto mentendo...

-Sicuro?-

-Si..-

Stringo la presa attorno alle sue dita

-Ho capito che è successo!-

Sorride indicando casa Rockbell

-Ho dimenticato di accendere la torcia e ti sei perso..-

La fisso allibito..

Che sta dicendo?

-La tua casa è di là...-

No...

E' questa casa mia..

-Andiamo??-

Mi tira con forza..

-La nonna ha preparato il polpettone " c'ha messo una quantità minima di latte" e Al è andato a raccogliere la frutta..-

-Winry.....-

-Uhm!?-

-Casa mia....-

Volto capo verso le ceneri..

-...Casa tua...-Scioglie la mano dalla mia e mi accarezza una guancia-...E' la tua famiglia..Ovvero..Al.. La nonna.. E io...-

-Cos' è sta filosofia spicciola?-

Sorride mentre avvicina il viso alla mia guancia..

-Non lo so..-

Mi bacia la tempia.. Proprio dove mi aveva baciato mio padre..

-E sto slancio d'affetto??-

-Io sono sempre affettuosa!-

-Con Al forse..Non con me..-

-Per esserlo con te dove aspettare che tu stia in sintonia col mondo e con il karma...-

Si allontana con le mani allacciate dietro la schiena e i capelli che le ondeggiano al vento..



-Coraggio andiamo a casa.-



E' ooc lo so, ma era da un sacco di tempo che mi frulla in testa! Che ne dite??