A lovely secret
 

A volte Annie crede di essere pazza.

Tutte quelle immagini, tutto quel sangue nella sua mente, che si ripetono ancora a distanza di anni, le fanno supporre che c'è qualcosa che non va.

E ha paura, ha paura in continuazione. La mente si offusca, diventa tutto confuso e il terrore lacerante si fa strada nella sua testa.

Le immagini ritornano. È buio.

Scivola piano nell'oblio. Si copre le orecchie con le mani, e conta.

Uno, due...

La porta si apre, e Annie spalanca gli occhi.

Tre.

Finnick la avvolge nelle sue braccia, e Annie si aggrappa alla sua luce.
 

"Allora, Finnick Odair, cosa si prova a sapere i segreti di tutti?"

Annie fece capolino da dietro la porta, e guardò dritta negli occhi del ragazzo, steso sul letto. Sorrise, e Finnick si sentì vivo: lei non sorrideva mai. Piegava le labbra, ma non sorrideva mai. Il suo sorriso era dettato solo dalle labbra, i suoi occhi rimanevano tristi, il suo viso rimaneva cupo. Sorrideva per compiacere la gente. I suoi falsi sorrisi urlavano alla gente che non aveva bisogno di compassione, perché c'era sempre lui. Questo, però, era uno dei suoi sorrisi sinceri, di quelli che gli scaldavano il cuore. C'era il suo sole, dentro quel sorriso. Era tutto ciò che avrebbe potuto desiderare.

"Annie." La chiamò Finnick. "Vieni qui.".

Annie arrivò fino a lui, sdraiandosi proprio di fronte al ragazzo, che subito le carezzò i capelli, facendola sentire bene. "Com'è andata oggi?" domandò.

"Rispondi alla mia domanda, prima!" le ricordò Annie, sorridendo dolcemente.

"Va bene." disse Finnick. "Vuoi che ti racconti quello che ho vissuto?"chiese prima.

Annie annuì immediatamente: voleva davvero saperlo. D'altronde, Finnick non le aveva mai detto come si sentiva davvero lui. E lei moriva dalla voglia di capire meglio la sua storia. Allora Finnick prese fiato, e cominciò a parlare: "Nessuno si sentirebbe bene ad essere usato così: vendevano il mio corpo come qualcosa di accessibile a tutti. Venivo a conoscenza di fatti impensabili, a volte orribili, non era affatto facile tenere per me quegli appetitosi segreti." Finnick guardò Annie, come per accertarsi che non si stesse annoiando: ma lei sorrideva costantemente, era interessata alla sua felicità come nessun'altro lo era mai stato. "Capisci, Annie? Potevo distruggere quelle persone con una sola parola, se solo lo avessi voluto. Avevo un grande potere nelle mie mani.".

"Forse non era così grande, dopotutto." riflettè Annie. Finnick la squadrò per bene, prima di sussurrare "non devi mai sottovalutare l'immenso potere dei segreti.". Annie piegò la testa di lato, come per invitarlo a continuare. E allora, Finnick ricominciò: "Nonostante questo, mi sentivo inutile, inutile davvero. Ho sempre pensato che la mia situazione non sarebbe mai cambiata... Ma poi sei arrivata tu.". Chiuse gli occhi e prese una ciocca di capelli alla ragazza, portandosela vicino la bocca, per sentirla vicina. "E fin qui la storia la sai, no?".

Lei sorrise, e subito si sentì in dovere di domandare: "Mi riveli un tuo segreto, Finnick?". Finnick la guardò divertito, e "ma certo" disse piano. "Io so tantissimi segreti, Annie. Ma in realtà, gli unici che mi piacerebbe sapere sono i tuoi." le rispose Finnick, posandole un tenero bacio sulla guancia.

Note:

eccomi approdata anche qui. Distruggerò la vita anche a questo fandom, siiii!

Ho appena finito di leggere l'ultimo capitolo del terzo libro, e sono distrutta, dico davvero. Perchè dev'essere così angosciante? Praticamente muoiono tutti :'((

Ho adorato la coppia di Finnick ed Annie, ed è per questo motivo che oggi sono qui a fare la solita rompiscatole con le mie solite storie-spazzatura. Attendo un vostro parere :3 e potete anche chiedermi di passare dalle vostre storie se volete, mi farà più che piacere, quindi non esitate!

Ringrazio tantissimo quella meraviglia di Ilarina per il banner a dir poco stupendo *-* ci ho sbavato sopra per ore, prima di pubblicare la storia.

E con questo mi smaterializzo.

A presto! ;)

Breakeven