Film > Iron Man
Ricorda la storia  |      
Autore: Mary West    01/11/2012    6 recensioni
{Dedicata alla mia Alley ♥}
“Immagino abbiano una buona ragione.”
“Una buona ragione?”
“Sì, un motivo, una ragione. Qualcosa che li faccia volare.
Un pensiero felice.
[Tony/Pepper ~ random!moment ~ potenzialmente nonsense]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Soakin’ up the sunlight ~ Dimmi cosa ti fa volare




Era una meravigliosa Domenica pomeriggio nell’assolato Sud della California.
Il sole stava tramontando sull’orizzonte del mare colorando d’argento e oro le increspature con i suoi raggi scarlatti, la brezza soffiava leggera sfiorando la sabbia bianca sulla spiaggia, giocando con i granelli al vento, le onde smuovevano la superficie altrimenti piatta dell’oceano, infrangendosi dolcemente sul bagnasciuga, con uno scroscio familiare e caloroso quanto la luce cremisi che lo irradiava.
Poco lontano da quella riva scura, a pochi metri dalla prima boa rossa, nuotava in quell’estesa cristallina una ragazza dal fisico esile elegantemente fasciato in un bikini bianco e la chioma ramata stretta dietro la nuca in una coda che andava ad accarezzare lieve il pelo dell’acqua.
Muoveva aggraziata le braccia e le gambe verso la boa e lasciava che le gocce di quella linfa le colassero in volto e sul petto scoperto. Finalmente Pepper raggiunse la meta e vi si aggrappò con le mani intrecciate, continuando a sbattere i piedi sul fondo.
Si voltò e i suoi occhi grandi e di quell’azzurro così intenso e profondo si spalancarono in un’espressione di dolce stupore di fronte al calar del sole in quel panorama così idilliaco.
C’era qualcosa di estremamente dolce, estremamente perfetto nel modo in cui i raggi ricadevano delicati sull’oceano, quasi si stessero abbracciando. Un gabbiano bianco sferzò l’aria emettendo un suono trasognato e sbatté le ali con più vigore, volando verso la luce rossa del sole al tramonto. Pepper si chiese come facesse a stare su, quale forza incredibile e incontrollabile gli permettesse di galleggiare in quel modo, cosa lo facesse volare.
Poggiò una guancia bagnata sulle braccia incrociate e riprese a contemplare estasiata quello spettacolo con sguardo sognante.
Stava continuando ad ammirare quella meraviglia, quando un’onda particolarmente fragorosa le si scagliò contro, distogliendo la sua attenzione dal suo stato contemplativo e attirandolo sul volto fin troppo conosciuto e altrettanto compiaciuto dell’uomo che la stava osservando.
“Sei arrivato di soppiatto” gli fece notare lei con una smorfia di disappunto, cercando di celare quel rossore sulle guance per aver dato ennesima prova della sua fantasiosa mente.
“Devo allenarmi per attaccare i nemici” replicò lui soddisfatto e Pepper notò che si stava saggiamente tenendo a distanza. L’acqua l’aveva bagnato del tutto e gli aderiva il costume scuro alle gambe e gli colava fra i capelli scomposti donandogli un’aria di distratta eleganza che, Pepper doveva ammettere suo malgrado, nessun altro avrebbe potuto eguagliare.
“Dubito che i tuoi nemici vengano in vacanza a Malibu” rispose ancora lei, arricciando il naso in un’espressione altezzosa. “Per quanto i prezzi risultino accessibile, questo di certo creerebbe un certo disagio, fra gli altri villeggianti.”
“Né trascorrono ragionevolmente il tempo ad osservare gli uccelli” aggiunse Tony soddisfatto e Pepper gli lanciò uno sguardo esasperato.
“Stavo solo cercando di capire” disse in uno sbuffo imbarazzato, dopo qualche momento di altrettanto imbarazzato silenzio.
“Cosa?” chiese lui e lei pensò che era assurda quella reale e ingenua curiosità nel suo sguardo ammaliante.
“Come fanno a stare su” rispose e si chiese come diavolo potessero continuare a trascorrere le loro giornate a intavolare conversazioni insensate e illogiche come quella. “Cosa li fa volare.”
Tony muggì un cenno d’assenso e pose a sua volta gli occhi sui gabbiani che continuavano a sorvolare il mare. Il bianco delle loro ali risplendeva raggiante sullo sfondo blu e rossastro di sole ed oceano.
“Immagino abbiano una buona ragione” concluse infine. Pepper sbatté le palpebre, parecchio perplessa; incredibile come tredici anni di allenamento quotidiano continuassero a rivelarsi puntualmente inutili, in situazioni come quella.
“Una buona ragione?” ripeté dubbiosa.
“Sì, un motivo, una ragione. Qualcosa che li faccia volare” spiegò deciso. “Un pensiero felice.”
Pepper colse l’allusione e scoppiò in una risata cristallina.
“Giusto” gli concesse cordiale e notò che anche lui doveva aver colto un segnale positivo perché si stava, poco saggiamente, avvicinando.
“Giusto” ripeté lui e la prese fra le braccia. Pepper rimase immobile, lasciando che le sue mani la stringessero in vita e che il suo viso si avvicinasse al proprio, senza mostrare il minimo segno di diniego o approvazione. Quando Tony fece per baciarla, lei si scansò.
“Oh, andiamo” sbuffò lui seccato. “Ti ho già spiegato che non è colpa mia. Insomma, credi davvero che ti avrei raccontato di andare a cena con Bruce e poi mi sia infilato ad un party di Christine Everhart a favore dei matrimoni gay per flirtare con quell’oca bionda sotto il flash dei paparazzi?”
Pepper sbuffò a sua volta, senza rispondere.
“No” disse dopo qualche istante. “Ma non c’era alcun bisogno che ricordasse ai lettori della sua rivista i vostri precedenti, lasciando intendere… com’era?... piccanti riavvicinamenti e…
Tony la baciò e lei non fece in tempo a scansarsi.
“Ehy” le sussurrò affannato. “Lascia perdere la spazzatura. Dovresti saperlo che tutte sono pazze di Iron Man, nonché di Tony Stark.”
Lo schiaffo di Pepper scosse anche l’acqua.
“Ahia! Okay, me la sono cercata… ma quello che voglio dire è che… be’, mi sembra che non abbiano possibilità. Lui ha già trovato, la sua metà.”
Pepper roteò gli occhi al cielo e lasciò che le labbra bagnate di lui le lasciassero baci adoranti sul viso e sul collo.
“Anche Iron Man vola” aggiunse dopo qualche istante di silenzio.
Pepper sbatté di nuovo le palpebre, perplessa.
“E questo che centra?”
“Ah, non lo so” rispose Tony con ovvietà. “Tu lo volevi sapere, no? Come fanno a star su… Iron Man ci riesce.”
“E allora?” domandò ancora.
“Be’, ci riesce. E di certo non grazie a Christine Everhart e alla sua campagna di calunnie e invidie.”
“Continuo a non capire” disse lei scettica. Aveva ormai ceduto definitivamente e si teneva aggrappata alle sue spalle tese. Tony la guardò imbarazzato e Pepper notò divertita una sfumatura cremisi colorargli le guance.
“Be’, signorina Potts” riprese sornione. “Penso sia chiaro. È assurdo come tu mi faccia sudare sette camicie per una cosa così semplice… ma è questo.”
“Cosa?”
“Quello che mi fa volare.”
Pepper deglutì e scosse la testa, incredula.
“Stark” sussurrò infine. “Sei davvero una piaga.”
Tony la baciò di nuovo e anche lei si sentì sollevare. 


















------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Buonasera a tutti miei cari <3
Allora, mi rendo conto che questa storia sta diventando una vera e propria fissazione, ma io amo troppo Anthony Stark, amo troppo Virginia Potts e amo troppo loro due insieme *______________________________*
Questa che posto è qualcosa di assolutamente insensato, assurdo e incredibile e non so come mi sia venuto in mente, l'unica attenuante che posso avere è che la pubblicità dell'Easyjet mi ha fatta impazzire - il titolo nella graffa è preso da lì :D
Volevo comunque solo ringraziare tutte le persone che mi seguono/preferiscono/ricordano/recensiscono o anche solo leggono perché mi danno tanta felicità e mi riempiono di orgoglio: grazie di cuore. <3
Questa storia è dedicata a tutti voi e ad una persona in particolare, la mia numero uno: Alley. <3 Sorridi, biscotta mia, che questa è per te. <3
Un paio di precisazioni e vi lascio: 

[1]: il titolo è un estratto dalla canzone che fa da colonna sonora alla pubblicità, "So good" di b.o.b.;
[2]: l'allusione del pensiero felice è a Peter Pan; 
[3]: Christine Everhat è una giornalista apparsa nel primo Iron Man che ha una notte di furore con Tony, prima di esser sbattuta fuori di casa con grande soddisfazione di Pepper. 

Grazie a tutti ancora. Approfitto anche per avvisare che il quarto capitolo della mia long arriverà tra Martedì e Mercoledì ;) Grazie a tutti quelli che la seguono! *-* Un bacio e alla prossima!
Mary 
 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Iron Man / Vai alla pagina dell'autore: Mary West