24 febbraio 1961
Il numero 12 di Grimmauld Place sembrava essere radicalmente
cambiato: al
limite del possibile per l'eleganza e la raffinatezza distaccata che
sempre
aveva caratterizzato la famiglia Black, la casa, nella sua tipica
oscurità,
aveva assunto un aspetto quasi festivo per diventare la cornice di una
bella
giornata. I Black non erano persone che mostrano i loro sentimenti,
nemmeno ai
parenti più stretti, ma quell'anno appena trascorso li aveva
resi estremamente
felici. Diventare genitori non li aveva cambiati ma li aveva resi
estremamente
orgogliosi, tanto più di quanto già non fossero.
Il loro bambino cresceva così
bene che chiunque li conoscesse non perdeva occasione per congratularsi
con
loro e fare complimenti al piccolo. Orion Black non desiderava
nient'altro
dalla vita e, anche quando aveva saputo che sua moglie era nuovamente
incinta
non si era scomposto per niente; aveva già tutto quello che
desiderava: il suo
erede ce l'aveva, ed in quel momento dormiva profondamente nella sua
camera. Quel
ragazzo gli stava continuando a dare quotidianamente tante
soddisfazioni da non
poter desiderare altro, almeno fin quando non si fosse presentato il
momento di
andare ad Hogwarts: ma era sicuro che il figlio non l'avrebbe tradito
neanche
in quell'esperienza, avrebbe saputo fronteggiare e adempiere alle sue
aspettative, dopotutto in quale casa avrebbe potuto essere smistato se
non a
Serpeverde quel piccolo Black, sangue del suo sangue?
Il campanello squillò e soltanto in uno schiocco di dita
Kreacher si recò nella
sala d'ingresso e si preparò ad aprire il portone
principale. Dall'altra
estremità del legno un gruppetto di cinque persone aspettava
impaziente.
- Si può sapere che razza di elfo domestico impiega un tempo
così smisurato ad
aprire un portone? Se fosse il nostro schiavo gli avrei trovato una
degna
punizione già da molto tempo. - una ragazzina di appena
dieci anni, la stessa
che in maniera decisa e risoluta aveva suonato pochi istanti prima,
adesso si
stava lamentando della scarsa inefficienza di un essere che riteneva
inferiore
ma che, in quella mattinata, aveva cercato di fare tutto il possibile
per
rendere la casa accogliente agli ospiti e contemporaneamente cucinare
un numero
spropositato di portate per il pranzo.
- Kreacher è lieto di darvi il suo benvenuto in questa casa
da parte dei
signori Black - l'elfo domestico reclina la testa e si abbassa con la
schiena
già curva per sfoderare uno dei suoi migliori inchini.
- Razza di sudicio elfo, qui fuori si gela dal freddo e tu ci stressi
con questi
stupidi convenevoli! Facci entrare piuttosto. - nessuno si aspetterebbe
che una
bambina di dieci anni parlasse con un tono tanto superbo e altezzoso ma
da
Bellatrix Black ci si poteva aspettare di tutto.
- Kreacher si scusa ed adempie subito agli ordini! - e così
fa spazio agli
ospiti seguendo le istruzioni appena ricevute.
Cygnus Black una volta entrato nel salone e dopo essersi lasciato alle
spalle
il gelido vento invernale osserva quasi disgustato l'elfo domestico:
è
insopportabile anche solo dover parlare con quegli essere inferiori,
dover
degnargli della loro attenzione, dover sprecare fiato per comunicare
con una
simile feccia della natura.
- Beh, annunciaci ai tuoi padroni no? Razza di viscidume!
Le famiglie che si
riuniscono
portano allegria, è il momento più confortevole
della settimana, l’accoglienza,
il ritrovo, le risate, i giochi dei bambini. L’atmosfera che
si respira è
quella di un magico idillio che rende partecipi tutti coloro che sono
stati
invitati ad assistervi, rende unici quelli che ne fanno parte e la
famiglia
diventa qualcosa di estremamente speciale.
Nel soggiorno del numero 12
di Grimmauld Place la tensione è riconoscibile anche dal
vento che soffia fuori
dalle finestre, dalla prima foglia che, sbocciata troppo presto
sull’albero di
fronte, si gode quella solitudine repentina.
Gli adulti guardandosi,
acconsentono ad una muta sfida. Non hanno bisogno di parole, quelle non
sono
mai servite ai Black. I bambini giocano silenziosi, appesi ad un filo
invisibile che li separa da quella freddezza che acquisteranno col
tempo ma che
li rende anche così stretti e vicini al loro destino segnati.
La tensione creata sembra
sempre più forte ed invincibile quando anche Cissy si unisce
al gioco della
sorella.
- Sir, qual è il verso del cane?
– un bellissimo volto incorniciato da tanti boccoli biondi si
abbassa in ginocchio
per arrivare ad incrociare gli occhi del cuginetto che sta gattonando.
Senza pensarci due volte Sirius
sempre gattonando, dopo essersi arruffato un po’ i capelli
per calarsi nella
parte, comincia ad abbaiare facendo scoppiare a ridere le cugine,
troppo
divertite dall’atteggiamento del piccolo di casa.
- E sai invece qual è il
verso dei bambini cattivi? – Bellatrix si avvicina a loro e
cominciando a
gattonare per imitare un bambino di nove anni più piccolo di
lei, senza
scrupoli lo prende in braccio. I suoi gesti non sono delicati, ma quasi
violenti, duri, sprezzanti. È un attimo e il povero
maschietto finisce per
essere immobilizzato mentre Bellatrix comincia a pizzicargli un braccio
indifeso.
Le uniche armi che possiede
il bambino, ancora troppo piccolo per reagire in altri modi sono le
urla ed il
pianto. E senza ritegno non spreca tempo per decidersi ad usarle.
- Povero illuso.
– lo osserva
Bellatrix mentre piange – la vera erede dei Black sono io e
te lo dimostrerò,
lo dimostrerò a tutti!
Okay, innanzitutto vorrei
ringraziare tutti coloro che hanno letto il primo capitolo ed in
particolar
modo le 4 fantastiche persone che hanno anche avuto la buona
volontà di
lasciare una recensione, mi avete reso la persona più felice
del mondo!
Ho aggiornato presto perché in
questi giorni ho più tempo a disposizione del previsto, ma
normalmente questo
non avviene, purtroppo.
Devo ammettere che descrivere
la vita di Sirius prima del suo arrivo ad Hogwarts, e soprattutto
quando è così
piccolo non è facile, perché la maggior parte
delle azioni da descrivere non
sono sue (tra l’altro credo anche di non riuscirci troppo
bene, ma vabbè
dettagli, ci provo ugualmente).
Adoro troppo questo
personaggio per lasciarlo solo nelle troppo poche descrizioni che ne fa
la Row
(e questa non è assolutamente una critica nei suoi confronti
eh! Lei è stata la
persona che mi ha fatto sognare e che mi ha aperto le porte alla
fantasia ed al
suo magico ed incantato mondo! Quindi tutto il rispetto
dell’universo!)
Okay, passiamo alla mia
sbadataggine: avete tutti ragione nell’affermare che Cygnus
è il fratello di
Walburga e non di Orion (scusate, mio maledetto errore) così
prima di compiere
altre gaffe sono andata ad informarmi sull’età dei
personaggi che mi
interessavano per questo capitolo... (scommetto che sapete
già tutto, ma vi rinfresco
la memoria: Bellatrix nasce nel 1951, magari non fosse mai nata,
Andromeda nel
1953, Narcissa nel 1955, Sirius ovviamente nel 1960 e Regulus nel
1961).
Per qualsiasi altro errore
fatemelo sicuramente notare!
Vi ringrazio in anticipo a
tutti,
Babi