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Autore: Aetherios    03/11/2012    1 recensioni
Un piccolo monologo di Sookie. Eric era andato avanti, poteva farlo anche lei?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sookie Stackhouse
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Ore 02:00

Il locale era ancora in attività, degli studenti di passaggio usciti per una notte brava si erano fermati al Merlotte's per mangiare qualcosa e continuare a bere.

Purtroppo quel tavolo di sette persone era proprio nella mia area, Arlene mi guardava come per dire ''Cavoli tuoi'' e io non potevo non alzare gli occhi al cielo al pensiero di dover rimanere lì ad aspettare che la maggior parte dei ragazzi si ritrovi completamente ubriaco, solo in quel modo avrebbero capito di dover tornare a casa.

Sam mi guardava leggermente infastidito, sapeva che non ero mai stata una donna sfaticata, adoravo lavorare e davo sempre il 100%, ma una tavolata alle 2 di notte non era qualcosa che mi faceva piacere. *

-Allora ragazzi cosa posso portarvi, ancora?

*Oramai la maggior parte dei ragazzi era completamente sbronza, un paio si mantenevano ancora in piedi ma dubitavo che riuscissero a guidare un'auto. *

-Che ne dite se chiamiamo qualcuno che possa riaccompagnarvi a casa?

*Dissi alzando il sopracciglio e guardando Sam che si avvicinava al telefono del bar, ma loro insistevano per un ultimo brindisi.

Esasperata tornai da Sam per farmi dare altre birre e le consegnai ai ragazzi che iniziarono a cantare canzoni leggermente stonate (ovviamente ''leggermente'' era un eufenismo).

Dopo una buona mezz'oretta di attesa i ragazzi lentamente andarono via lasciando me e Sam da soli (Arlene era scappata via perchè Cody aveva il mal di pancia. ). *

-Se non se ne andavano da soli li avrei cacciati io a calci.

*Dissi appoggiando la testa sul bancone chiudendo gli occhi,v olevo solo cinque minuti di pausa ma sapevo che prima avrei pulito la mia area e prima sarei tornata a casa.

Con calma pulii tutti i tavoli e misi a posto saliere e porta olio, preparai alcune cose per il servizio diurno e finalmente riuscii a raggiungere l'uscita.

Salutai Sam e il ragazzo tutto fare e arrivai alla macchina.

Mi accasciai sul sedile per cinque minuti, chiusi gli occhi mandando indietro la testa, dovevo riposare anche solo per qualche secondo.

Lo sbattere della porta della roulotte di Sam mi fece riprendere dal mio intorpidimento così misi in moto la macchina e mi diressi a casa.

Avevo lasciato la luce esterna accesa, la casa era completamente buia, tanto da farmi venire i brividi.

Non avrei trovato nessuno ad accogliermi, nel bene e nel male e questo non sapevo che sentimenti mi faceva provare, ero confusa.

Scossi la testa e mi avviai a passo svelto verso l'entrata con la chiave della porta già in mano, entrai e chiusi tutto dietro di me.

Il buio era fastidioso, a tentoni cercai l'interruttore che subito riuscii a premere e una luce intensa e tranquillizzante illuminò il salotto.

Il silenzio regnava in quella casa, il fuoco era completamente spento e solo il rumore degli elettrodomestici poteva dare un senso di ''abitato''.

Mi buttai sul divano coprendomi con un plaid fino alla testa,lanciai le mie nike a terra (anche se non era mia abitudine) e piegai le ginocchia verso il petto lasciando entrare i piedi nell'incavo del divano.

Quella piccola coperta aveva il suo odore.

Un inattesa malinconia mi colpì come uno schiaffo in pieno viso, non dovevo pensare al passato (anche se esso era molto molto recente), non dovevo deprimermi nel ricordi di un momento felice, in futuro sicuramente ne avrei avuto molti altri,f orse con l'uomo che mi avrebbe donato il vero amore e mi avrebbe portata all'altare, ma in tutta sincerità mi stavo prendendo in giro.

Non riuscivo a non pensare e non volevo dimenticare.

Mi alzai lanciando la coperta lontano da me e corsi ad infilarmi sotto la doccia, il getto di acqua calda riuscì a calmarmi per qualche minuto, il vapore acqueo riusciva a chiudermi la mente e bloccarmi i pensieri.

Ovviamente loro riuscirono a beccarmi appena messo il piede fuori dalla doccia, non mi lasciarono in pace neanche quando mi stesi a letto per riposare.

Maledetti pensieri!!!

Perchè avevo accettato? Perchè mi ero illusa?

Il tempo passato con Eric era stato speciale ma era finito, un altro capitolo della mia vita concluso.

Dovevo fare come lui, dovevo andare avanti e riprendere la mia vita.

Ma era così complicato e così faticoso.

Rigirandomi nel letto tentavo di trovare la posizione adatta per dormire, ma ogni mio movimento era pesante e lento.

Chiusi gli occhi artigliando il cuscino per cercare di dormire, ringraziai solo la stanchezza che mi lasciò scivolare in un oblio senza pensieri,f orse riuscii a sognare ma capii che erano solo reminiscenze, dolci reminiscenze. *

   
 
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