Crossover
Segui la storia  |       
Autore: GexeTheNemesi    20/05/2007    6 recensioni
Un esperimento che probabilmente non andrà a buon fine…
E se i personaggi di un certo videogioco(Final Fantasy VII Dirge of Cerberus) venissero a complicare ancora di più la vita di un certo ninja con un demone volpe dentro di sé?
E’ la prima fanfic che scrivo, non siate crudeli nei commenti…
Piccoli spoiler per chi non ha visto gli episodi fino al 204.
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ringrazio nuovamente Killkenny, e mi scuso per un piccolo errore di calcolo: probabilmente sarà nel prossimo che Naruto incontrerà Sephiroth-sama.


Cap 4 La volpe e lo Zibellino



“Gai-sensei, sto bene, davvero” si lamentò Lee, finalmente libero dall’abbraccio del suo maestro.
“Lee, ora che stai bene puoi dirci con precisione cosa è successo?” Chiese Tenten; per tutto il tempo aveva tenuto Rock Lee per mano e Neji stava cominciando a chiedersi come mai ogni volta che gli capitava l’occhio sulle loro mani congiunte gli veniva quello stano impulso di strozzare il suo compagno di squadra.
“Ero nel dojo ad aspettare che venisse qualche avversario a sfidarmi, quando è entrato quel tipo” Cominciò.
“era forte, molto forte”
Strinse i pugni per la rabbia, ma quando si accorse della mano della sua compagna si calmò subito.
“molto più di me… non ho neppure fatto in tempo a vedere il suo attacco”
“Sapresti descriverlo?” Chiese Neji.
Lui scosse la testa.
“No, ricordo solo che aveva i capelli neri a coda di cavallo e doveva essere almeno sui quaranta, mi dispiace”
“Avevo detto niente domande!” Li riprese l’infermiera appena entrata nella stanza.
“Deve riposare, con il tutto sangue che ha perso è un miracolo che sia ancora vivo, quello che ti ha curato doveva essere senza dubbio un ninja medico di livello pari a Tsunade-sama, sei stato dannatamente fortunato” disse.
Lui fece un sorriso amaro.
“Bene, Lee” disse Gai mettendosi nella posa del “young and cool boy”
“troverò chi ti ha fatto questo e lo gonfierò così tanto da farlo sembrare un rospo!”
Dalla finestra apparve una figura appesa a testa in giù con del lunghi capelli bianchi.
“Hei, hai qualcosa contro i rospi per caso?”
Gai si volto subito.
“Maestro Jiraya!” disse.
“Già, lo dicono tutti quando mi vedono” scherzò lui.
“devo vedere Tsunade, ma nel suo ufficio no c’è…”
“Vi ci porto io; Neji, torna al dojo e usa il Byakugan per trovare qualcosa che ci potrebbe servire a identificare l’aggressore; Tenten, resta con Lee e non perderlo d’occhio”


Naruto era a metà strada per casa Yuga, quando Hinata riprese i sensi.
“Ah, ti sei svegliata, mi hai fatto prendere un bello spavento, sai?”
Accorgendosi di essere in spalla al suo Naruto arrossì violentemente e rischiò di svenire di nuovo.
“S-scusami, Naruto-kun” sussurrò.
“E di cosa? Comunque Hinata, hai fatto veramente passi da gigante, mi hai colto di sorpresa con quella Hakkeshou”
Lei abbasso lo sguardo e fisso il disegno rosso a spirale sulla maglio del biondo.
“Sì, non avrei mai immaginato che… che un giorno avrei potuto combattere alla pari con te, Naruto”
Lui voltò la testa verso di lei e esibì uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti. “Veramente sei l’unica che fino ad ora mi ha battuto qui al villaggio” disse ricacciando indietro il pensiero di Sasuke.
“Ma non è vero, ti ho solo respinto, non sono riuscita a batterti” ribatté di nuovo rossa come un pomodoro.
“Beh, a dire il vero” cominciò lui.
“mi hai anche messo fuori uso la mano destra, e così mal ridotta non avrei potuto fare nessun sigillo; quindi, direi che la vincitrice dello scontro sei stata tu”
Lei sorrise dolcemente, ma Naruto non la vide.
“Grazie” disse.
Ormai erano quasi attivati, e Hinata stava per fare qualcosa che avrebbe stravolto la sua esistenza…
Devo… devo dirglielo, non c’è neppure nessuno che conosco in giro e non penso che avrò un'altra occasione: devo farcela, per te Naruto. Per dimostrarti che sono degna del tuo rispetto e… spero… anche del tuo amore.
“Naruto… puoi fermarti per favore?”
Il biondo si arrestò subito.
“Stai male di nuovo?” Chiese
“No, No”rispose subito.
“Io… volevo dirti una cosa…”
Silenzio…
“Cosa?” Incitò Naruto.
“Io… Tu…”
Inspirò profondamente.
“Tu mi…mi…mi piaci tantissimo”
I due arrossirono all’unisono e Hinata era talmente rossa che sembrava stesse per scoppiare, poi però fu come essersi tolti un peso per la Yuga.
“Beh… grazie” Idiota! Una frase più idiota non potevi tirarla fuori!
Cadde un silenzio imbarazzante, poi a Naruto venne un idea, anche se forse era troppo audace…
“Senti Hinata… domani sei libera per caso?”
“Sì!” rispose subito, per Kiba e Shino si sarebbe inventata una scusa il giorno dopo.
“Ti va… ecco, di venire al cinema con me?”
“Sì,sì,sì” rispose ancora incredula.
Si sentì le forze tornare e decise di scendere da Naruto.
“Sicura di farcela?” Chiese premuroso.
“Sì, tranquillo”
Rimasero in silenzio l’uno davanti all’altra per qualche imbarazzante minuto. “Hinata” disse infine
Lei alzò lo sguardo su di lui e prima che potesse accorgersene le loro labbra si sfiorarono: un bacio timido, insicuro, il primo, per entrambi.
Si separarono, entrambi ancora rossi in volto.
“Anche tu mi piaci Hinata” disse Naruto


Dall’alto della sua posizione un figura con lunghi capelli d’argento osservava la giovane coppia.
Tale padre, tale figlio: entrambi con esperienza pari a zero sulle ragazze pensò Sephiroth; poi sorrise, non avrebbe mai immaginato che Naruto somigliasse così tanto a suo fratello.
Vene strappato dai suoi ricordi per colpa di un movimento sull’albero di fronte a Naruto e la ragazza.
Finalmente ha deciso di farsi vedere.


Percorsero mano nella mano il tragitto che rimaneva per arrivare a villa Yuga, sulla soglia, si salutarono con un altro bacio.
“A domani” disse Naruto
“A domani” rispose Hinata.
Felice come non lo era mai stata prima di allora, Hinata entrò quasi danzando a villa Yuga, per fortuna non la vide nessuno altrimenti avrebbe fatto una figura non proprio bella…
Mentre si dirigeva verso camera sua incontrò suo padre, Hiashi, che vedendo la figlia così allegra quasi non la riconobbe.
“Oggi ti vedo particolarmente felice Hinata” disse Hiashi.
“Sì, padre” disse con un largo sorriso.
“sono davvero felice”
Il padre non poté fare a meno di sorridere di rimando, da quanto tempo non vedeva sua figlia così raggiante?
“E a cosa è dovuta la tua felicità? Sono proprio curioso di saperlo”
Se possibile il sorriso di Hinata si allargò ancora di più.
“Domani… ho un appuntamento con un ragazzo” rispose.
Hiashi sciolse il suo volto di granito e mostrò un sorriso dolce.
“Sono davvero contento per te, Hinata. Chi è il fortunato?”
“Naruto” rispose fiondandosi in camera sua.
“Naruto Uzumaki”
Così dicendo saluto il padre e si distese sul letto fantasticando su cosa gli sarebbe aspettata il giorno dopo.
Hiashi rimase interdetto: era appena tornato dalla riunione dell’ hokage, in quanto Jonin della foglia, e si promise che per nulla al mondo avrebbe permesso a quella volpe mostruosa di mettere le mani su sua figlia.


Felice come una pasqua, Naruto si incamminò verso casa sua, ma a metà strada percepì un pericolo e si gettò a terra appena in tempo per schivare una grandine di kunai che per poco non lo ridussero in un punta spilli.
“Oh, hai schivato l’attacco nonostante venisse da un punto cieco, Konoha vanta davvero degli ottimi elementi”
Naruto alzò lo sguardo, sulla punta di un albero in perfetto equilibrio stava un uomo che aveva un aspetto terrificante.
Sul volto una maschera fatta di fasce lasciano intravedere solo gli occhi glaciali e le guance, aveva una strana tuta completamente nera, braccia incrociate con mani che si tenevano le spalle e la cosa che più spaventava nasuto erano il paio di ali di metallo completamente nere che gli spuntavano dalla schiena.
“Chi sei tu?” Urlò Naruto.
“Nero” si presentò lo sconosciuto.
“Nero lo Zibellino, degli Tsviet”
“Tsviet?” Chiese Naruto.
“Siamo la squadra speciale del villaggio segreto di Omega; tu invece sei Naruto Uzumaki, ne sono sicuro”
Hei fottutissima volpe, dammi un po’ del tuo chakra se no qui rischiamo di finire male.
Il solito maleducato” fu l’unico commento della volpe, prima che Naruto si sentisse nuovamente carico di energie.
“Consegnami la Kyubi e ti ucciderò in maniera quasi indolore” disse Nero.
Naruto venne pervaso dal chakra della volpe, più forte del solito, forse aveva percepito un pericolo in pericolo in Nero?
“Posso solo darti questo: Taju Kage bushin no Jutsu!”
Tutta la stradicciola si riempì di copie di Naruto.
“Ah sì” disse Nero con l’aria di uno che casca dalle nuvole.
“il mio amato fratello me ne aveva parlato, la Kage Bushin: la tecnica preferita di Naruto Uzumaki”
Rise maligno.
“Voglio darti una brutta sorpresa”
Abbasso le braccia e fece un unico sigillo con le mani: Naruto conosceva bene quel sigillo, quante volte lo aveva usato negli ultimi anni?
“La differenza fra te e me è enorme Naruto Uzumaki, ora guarda l’enorme potere di Nero lo Zibellino: Nissen Taju Kage Bushin no Jutsu!”
E per la prima volta dopo tanto tempo, Naruto ebbe paura del proprio avversario.



A Killkenny e ai quattro gatti che per caso sono finiti su questa pagina Web, il prossimo cap lo voglio fare abbastanza lungo quindi mi ci vorrà almeno una settimana buona, quindi non credetemi disperso e ora un piccolo anticipo. Ci saranno i seguenti scontri: Naruto VS Nero, Gaara VS Nero e Sephiroth VS Nero.
Al prossimo cap! Ciao, ciao!
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: GexeTheNemesi