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Autore: FaDiesis    03/11/2012    2 recensioni
Raccolta di Drabbles notturne, scritte con la cara Bessie ù_ù
"Give me fuel, give me fire, give me what I desire.
Chris sorrise, alla strofa della canzone.
Era la sua preferita, le ricordava Clarisse. La sbirciò con la coda dell’occhio, divertito dal raro sguardo stupito che si propagò negli così sicuri di lei, riflessi nelle fiamme.
Lei era infiammabile come la benzina, era forte come il fuoco.
Era tutto ciò che desiderava. "
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Incubo

Guardava Luke scomparire da un precipizio, lo guardava tendere la mano in suo aiuto e sillabare con la bocca il suo nome. Ma lei era immobile, come una bronzea statua. Incapace di reagire, i suoi pensieri andavano a Percy.
Non sapeva perchè, non ne capiva il motivo. Eppure, gli occhi blu di Luke si fondevano insieme a quelli verdi del ragazzo moro.
Arrivava, Percy. Urlava di fare qualcosa, di salvarlo, ma lei non si muoveva. Spostò lo sguardo verso di lui, che come l’avesse fulminato cadde anche lui, raggiungendo Luke.
E ricordando quel suo nuovo incubo, Annabeth vedeva il suo cuore oscurarsi, anche se fuori, fuori era un giorno luminoso.

#Sole

Rachel non faceva altro che pennellare sulla sua tela colori caldi, da un mese.
Giallo, rosso, arancione... Continuava a ripetersi che era un caso, ma in fondo lo sapeva.
Sapeva che tutto conduceva a lui, sapeva che non avrebbe mai avuto quello che voleva.
E’ una calenda greca, si disse.
Rise, automaticamente, senza neanche pensarci.
La Grecia... Apollo era greco, era un dio greco.
Le aveva detto che sarebbe venuto, glielo aveva promesso.
Rachel sentì il cuore stringersi, mentre guardava i suoi quadri. Tutte scene rappresentanti due ragazzi che si rincontrano, che scappano... il tutto, in rosso, giallo, arancione.
Colori caldi, come il Sole.
Come la luce.
Come Apollo.

#Visione

Tremavano, le sue mani.
Luke le stringeva forte tra le sue, ma tremavano lo stesso.
-Lu-Luke...- balbettò la donna- Luke sta arrivando! Sta arrivando! –urlava poi.
E il ragazzo spostava gli occhi chiari su qualsiasi cosa intorno a lui, basta che non fosse lo sguardo spaventato di sua madre, coperto da un velo.
Quel velo che, qualsiasi cosa lui provasse a fare, non se ne andava mai, non la lasciava.
Le pallide mani della mamma ebbero una scossa, tra le sue, e con un sospiro si calmarono.
Era finito, per ora.
La gracile donna si rannicchiò tra le braccia forti di suo figlio, sussurrando parole sconnesse.
-Dimmi che mi ami.

#Benzina, fuoco, desiderio.

-Chris, cos’è questa roba? -esclamò Clarisse, con una smorfia.
Il ragazzo la guardò spalancando gli occhi, stoppando la canzone che stavano ascoltando.
-Stai scherzando, vero? E’ vera musica, questa! –si difese Chris, attizzando più il fuoco del bracere sulla spiaggia.
Give me fuel, give me fire, give me what I desire.
Chris sorrise, alla strofa della canzone.
Era la sua preferita, le ricordava Clarisse. La sbirciò con la coda dell’occhio, divertito dal raro sguardo stupito che si propagò negli così sicuri di lei, riflessi nelle fiamme.
Lei era infiammabile come la benzina, era forte come il fuoco.
Era tutto ciò che desiderava.

#Olive

Il patè fece plop spiaccicandosi sopra la fetta di pane della dea della Saggezza.
Poseidone spalancò gli occhi. –Dimmi che scherzi- esclamò, incredulo. –Mi hai fatto tornare indietro per metà mar Egeo in linea d’aria per del pane con le olive?
Atena per tutta risposta addentò la sua merenda.
-Oh, Poseidone, possiamo benissimo rimandare la nostra uscita di mezz’oretta, no?
Il dio sbattè le palpebre più volte, come ad accettarsi che non stesse sognando.
Erano riusciti a non litigare, riuscendo anche ad uscire un paio di volte, e adesso se ne usciva con questa storia? Cosa doveva dire?
La osservò mangiare e sorrise.
Nulla,si disse, non doveva dire nulla.

#Pesci

Percy non pensava mai quando il Sole scompariva, stanco, dietro le montagne.
Ma la guardava: la guardava mentre con un sorriso camminava con i piedi nell’acqua, la guardava alzare gli occhi verso il cielo e la guardava ridere.
Calipso rideva... rideva per ogni cosa trovava carina e simpatica.
Percy si sentiva idiota, accanto a lei. Cercava un modo di farla ridere, una qualsiasi scusa...
La guardò chinarsi, osservare i pesci. Si abbassò, fino a sfiorare quasi l’acqua con il naso. Vide i pesci e cercò di acchiaparli. Un attimo dopo se ne pentì, era troppo da idioti.
Ma lei rise, spontanea...
...Percy si tuffò in acqua, cercando di prendere pesci.


Esis's corner

Eccole qua, le mie Drabbles notturne nate con Bess, con i primi tre prompt suoi, e gli ultimi tre miei :3
Ovviamente, sono dedicate a lei

Beh, è la prima volta che scrivo su Percy Jackson, ma spero comunque che le mie drabbles possano piacere a qualcuno (:
Un saluto,


Esis
   
 
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