Serie TV > Gossip Girl
Ricorda la storia  |      
Autore: Crazy95    05/11/2012    2 recensioni
Tutto può succedere in una notte. Una notte di passione, d'irrazionalità, d'amore che provocherà delle conseguenze per i due protagonisti.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Dan Humphrey | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass, Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Only if for a night


Song: Florence and the machine – Only if for a night

Dan
Brooklyn non mi è mai sembrata così affollata da quando vivo qui. Gente che va, gente che viene. Così come Blair Waldorf, che dopo avermi lasciato tre mesi fa, si ritrova qui davanti a me.
-          Sei tornato – pronuncia con voce flebile.
Ha le lacrime agli occhi. Forse si è finalmente resa conto di quello che ha fatto, dell’errore che ha commesso. Perché è qui? Non era forse tutto finito?
-          Ho aspettato tanto questo momento – continua guardandomi.
Quella è l’ultima parola che dice, perché ora le sue labbra sono sulle mie. Ci stiamo baciando ed io non la respingo. Per la foga la sbatto contro il muro e le tolgo la maglietta, lei fa lo stesso con me.
Non resisto più, il desiderio di averla è troppo forte: la prendo tra le mie braccia e continuando a baciarci la porto in camera da letto.
 
Al risveglio ovviamente non la trovo. Abbiamo fatto l’amore ma lei ha preferito tornare da Chuck. Cosa potevo pretendere? Che tornasse con me? Mi ha usato e poi quando ha ottenuto ciò che voleva è sparita senza lasciare traccia, se non quella del suo profumo. Ho sbagliato. Ho sbagliato a permetterle di ritornare a far parte della mia vita come se niente fosse.
 
Sono passate due settimane da quella sera. Non una sua chiamata, non un suo sms. Niente. Il mio telefono squilla: un messaggio da Gossip girl.
Oh, oh B. Sembra che qualcuno non abbia prestato attenzione a ciò che fa. Appenderai fiocco rosa o azzurro? Ma soprattutto come la prenderà il neo-paparino? Xoxo Gossip girl”
Rimango sconvolto a guardare il display. Blair è incinta.
 
Blair
-          Blair! Blair! –
Sento Chuck che mi sta chiamando all’infuori della porta.
-          Blair, aprimi la porta –
Faccio come dice e aspetto una sua sfuriata, che però non arriva mai. Ad un tratto mi sento avvolta da due braccia forti.
-          Perché non me l’hai detto? –  dice sorridendo – sono così felice! Una famiglia tutta nostra –
Non l’ho mai visto così felice. Se sapesse che però il bambino non è suo non farebbe quel sorriso idiota. Sono così arrabbiata con me stessa. Sono così arrabbiata perché mi sono lasciata trasportare dai sentimenti senza nemmeno ragionare un momento, ed ora questo esserino che porto in grembo ne è la prova vivente.
-          Chuck, ti devo dire una cosa…- provo a spiegargli
-          Ah, qualsiasi cosa sia ora non ha importanza. Andiamo a festeggiare!-
Non mi lascia nemmeno finire che già mi ha preso la mano e portata fuori dalla stanza. In fin dei conti, credo che Chuck sarà un buon padre.
 
Dan
Devo vederla. Pretendo delle spiegazioni, voglio mettere fine a questo tira e molla, non ne posso più. Sono davanti casa sua e suono il campanello, Dorota mi apre.
-          Blair? – chiedo agitato
-          Signor Humphrey! –
-          Dov’è Blair, Dorota? – ripeto scocciato
-          È in camera sua, vuole che la vada a chiam…-
Non le lascio il tempo di finire che mi precipito al piano di sopra, non busso neanche alla porta . Lei mi guarda shockata, come se le avessero appena macchiato il suo vestito preferito.
-          Dan…? -
-          Per quanto ancora volevi evitarmi? – non risponde, così  decido di continuare - Non è significato niente per te vero? Proprio quando ero riuscito finalmente ad andare avanti tu che fai? Ripiombi nella mia vita, così come niente fosse!! Non piangere! – affermo vedendo le lacrime sul suo volto – piuttosto per una volta nella vita comportati da persona matura – faccio una pausa - ami Chuck? –
-          Dan io… -
-          Rispondi! –
-          …Io… si… lo amo…- le trema la voce mentre io tremo per la rabbia che provo.
-          Bene. – mi dirigo verso la porta – Dimenticavo. Congratulazioni, mammina –

Tre mesi più tardi...

Dan
Il gran giorno è arrivato. Blair convolerà a nozze con Chuck, l’amore della sua vita. Questa città mi soffoca, per questo ho deciso di partire perché qui ho troppi ricordi. Mi arrendo, ha vinto lui. Saprà come renderla felice e in fin dei conti è meglio così: Chuck può darle tutto mentre io cosa ho da offrirle? Ti auguro tutta le felicità di questo mondo, Blair.
 
Blair
Dovrebbe essere il giorno più bello della mia vita invece mi ritrovo qui davanti allo specchio a piangere pensando a lui. Mi sfioro la pancia con  le dita. Si è mosso per la prima volta. È strano, sembra quasi volermi dire qualcosa. Sto sbagliando tutto, non dovrei essere qui adesso, vero? Sento bussare alla porta:
-          Blair? –
-          Chuck… che fai? Porta male vedere la sposa! –
-          Volevo sapere se stavi bene –
Perché è così premuroso? Se non lo fosse renderebbe le cose più semplici.
-          Ehi… che c’è che non va? – afferma notando il mio sguardo
-          Chuck... non sono pronta per questo –
-          Possiamo rimandare tutto quanto e aspettare fin quando lo sarai –
-          Non è il tempo il problema, sono io. Credo di essere ancora innamorata di Dan –
Ora sta guardando il vuoto rimanendo nel più assoluto silenzio.
-          Chuck? – domando preoccupata
-          È suo il bambino, non è vero? –
Non riesco a pronunciare una singola parola
-           Rispondimi –  non lo dice con tono arrabbiato o autoritario anzi sembra piuttosto supplicarmi
-          Ci eravamo appena rimessi insieme ma ero ancora così confusa riguardo i miei sentimenti e in un momento di debolezza sono andata da lui e… -
-          Capito. –
-          Chuck, Mi dispiace… credimi non ti ho mai…-
-          Vai –
-          Cosa? –
-          Va da lui, Blair. Sii felice –
Lo guardo piena d’affetto: so che lasciarmi andare è difficile per lui ma questo significa molto per me. In fretta e furia mi infilo il cappotto, solamente quando salgo sul taxi mi accorgo di indossare ancora l’abito da sposa ma non m’importa adesso ho altro a cui pensare: trovare Dan.

Dan
Il taxi mi lascia davanti l’entrata dell’aeroporto. Tiro fuori il borsone chiudendo lo sportello, sto per entrare quando mi sento chiamare da una voce familiare:
-          Dan! –
-          Blair? Non dovresti essere sull’altare? –
-          Ho capito di aver commesso un errore, continuavo a fingere e cercare di dimenticare che sono ancora innamorata di te –
-          …Blair non è così facile, mi hai mentito –
-          Non succederà più, ti giuro Dan, che questa volta sarà diverso. Non saprei cosa fare senza di te –
-          Io…-
-          È tuo.- dice facendo una piccola pausa - Il bambino che porto in grembo è tuo figlio –
-          Cosa? E tu me lo avresti nascosto per tutto questo tempo? – chiedo sconvolto
-          Era una situazione difficile, non sapevo cosa fare. Ho pensato…-
-          …che fosse meglio farlo crescere lontano dal suo vero padre, vero? –
-          Dovevo trovare il momento adatto…-
-          Non so cosa dire –
-          Io ti amo –
Mi guarda afflitta e con il fiato sospeso nell’attesa della mia decisione. Sono tra un bivio: partire e lasciarmi tutto alle spalle oppure restare e amarla.


Cinque anni dopo…

Blair
-          Mamma! Mamma! –
-          Cosa c’è, James? –
-          Guarda che bel disegno che ho fatto! –
Lascio perdere il libro che stavo leggendo e mi avvicino a mio figlio per vedere meglio
-          Wow! Sei proprio bravo – dico scompigliandogli i capelli neri e ricci. Lui pieno d'orgoglio mi guarda con i suoi bellissimi occhi color nocciola che somigliano così tanto ai miei
-          Visto? Vedi qui ci sono io – afferma indicandomi il foglio – in mezzo a te e papà. – fa una pausa poi riprende – Mamma? -
-          Mmm? –
-          Quando torna…? –
Non riesce a finire la frase che si sente un “sono a casa” provenire dalla porta d’ingresso. James, ansioso di rivedere suo padre, si fionda tra le sue braccia. Mio marito fa il suo ingresso in soggiorno con lui in braccio e con aria stanca ma con il sorriso in volto.
-          Sembri esausto – pronuncio divertita
-          Davvero? Credevo di aver ben nascosto la mia stanchezza! Waldorf, mi hai beccato – risponde divertito, poi si china per baciarmi. James emette dei gridolini, divertito dall’atto.
-          Allora? Com’è andata la giornata? –
-          Alquanto impegnativa direi… siamo però riusciti a vendere il libro a una delle più prestigiose case editrici –
-          Fantastico! Dobbiamo festeggiare, allora – propongo entusiasta
-          Bè magari dopo in camera da letto possiamo vedere se si può fare qualcosa…-
-          Dan! Non davanti a James – controbatto divertita
-          Posso venire anche io, mamma? – chiede quest'ultimo ignaro di cosa il padre stesse parlando
-          No, James. Papà stava scherzando e a quest’ora…- dico guardando l’orologio – i bambini della tua età dovrebbero essere già a letto, quindi fila!-
-          Ma… papà! – prova rivolgendosi al padre
-          Obbedisci a tua madre –
-          Va bene… buona notte! – conclude
-          Notte – esclamiamo in coro io e Dan.
Finalmente rimaniamo soli e io mi stringo a Dan sul divano. Lui mi posa un bacio sulla fronte, poi si sposta sulla mia pancia appoggiandoci la mano
-          Oggi tua figlia non ha fatto altro che scalciare – affermo.
-          Emma – dice parlando direttamente con il pacione – non stancare troppo la mamma! –

Questo è uno dei tanti momenti che preferisco della giornata: io e Dan da soli nel nostro salotto. Alle volte parliamo, altre invece restiamo in silenzio ma con i gesti e con gli sguardi ci trasmettiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Gossip Girl / Vai alla pagina dell'autore: Crazy95