Nell’oscurità più profonda e remota del suo cuore, Judai correva come un pazzo.
Il respiro era affannato, il suo corpo tremava e le lacrime non la smettevano di rigargli le guance.
Si sentiva un idiota totale e la colpa era completamente sua, era stato lui a rinnegarlo.
A rinnegare una parte importante di se stesso.
“Haou!
Il giovane re non si fermò, anzi, continuò indifferente il suo cammino.
“Haou, non ignorarmi!”
Lo Slyfer fece uno scatto e riuscì a prendergli la mano, costringendolo finalmente a fermarsi.
I suoi occhi marroni s’incatenarono a quelli color oro del suo alter ego, in un contatto invisibile pieno di parole nascoste.
“Hai rinnegato la mia esistenza, no? Perché ora brami la mia presenza?”
Judai si morse il labbro inferiore, abbassando lo sguardo come segno di debolezza.
“Orsù, Judai. Non perder altro tempo con me”
Il Sovrano Supremo si voltò, pronto per riprendere il suo cammino verso l’ignoto.
“Perché ho bisogno di te, Haou..”
Haou sgranò gli occhi, voltandosi verso il suo alter ego buono.
“Cos’hai detto, Judai?”
“Ho detto che ho bisogno di te”
Le parole gli morirono in gola.
Come poteva lui, Sovrano Supremo di ogni demone, essere indispensabile per un misero umano che aveva la funzione di contenitore per la sua anima? Era impensabile.
“Certo, per me è difficile perdonarti, Haou. A causa tua ho perso i miei amici ma ora ho bisogno del tuo potere, ho bisogno di te, Sovrano Supremo Haou.”
Lo sguardo di Judai era serio come mai in vita sua ma sul suo viso comparve un enorme sorriso.
Haou rimase a bocca aperta, sorpreso.
E fu in quel momento che lo Slyfer ne approfittò, abbracciandolo con forza.
“Ho davvero bisogno di te..”
Il giovane sovrano sospirò, stringendolo leggermente a sé mentre le sue labbra s’incurvarono in un leggero sorriso, non un ghigno sadico, ma bensì un vero sorriso gentile.
“Non scomparirò, Judai. Perché io…sono la tua ombra.”