Arrivo a casa e mi butto sul letto, ero stanca e tra qualche ora dovevo riandare a lavoro. Che strazio. Sento il telefono suonare, mi alzo dopo qualche secondo con le poche forze che mi sono rimaste e rispondo.
– Ronnie, sono Jessie! –
Io: ‘Jessie?! Come hai avuto il mio numero?’ dico ributtandomi sul letto.
Jessie: ‘Ally’ Io: ‘..capisco! che vuoi?’
gli dico in modo scontroso, non avevo tanta voglia di parlare in quel momento.
Jessie: ‘ti volevo solo dire che prima di andarsene..
quel tipo.. mi ha chiesto il tuo nome e il tuo numero’
subito mi alzo dal letto, con due occhi quasi fuori dalle orbite.
Io: ‘come? Cosa? Tu non gliel’hai dato vero?’
Jessie: ‘no no, certo che no! Gli ho detto solo il tuo nome’
Io: ‘okay.. va bene! Ti raggiungo tra un paio d’ore a lavoro.. non fare guai’
Jessie: ‘cercherò’ attacco e mi rimetto sul letto,
togliendomi la felpa e le scarpe, avevo davvero bisogno di dormire.
Ora chi era questo? Che voleva da me? Bah.
Mi sveglio dal mio sonno profondo dopo circa un’oretta.
Mi preparo e riscendo per andare a lavoro. Arrivo e poso la mia roba di fretta e furia e fortunatamente, quando arriva Ally già mi trovo dietro al bancone insieme a Jessie. Jessie: ‘visto che io qua dentro sono anche cuoca, ho fatto questi biscotti, ne vuoi uno?’ dice sventolandomelo davanti al naso. Avevo, come sempre, una fame tremenda. Io: ‘no, grazie!’
Jessie: ‘dai, ti prego, dimmi se fanno schifo’
dice avvicinandosi a me sempre di più. Che palle.
Io: ‘okay, dammi qua’ dico infilandomi
l’intero biscotto in bocca.
Jessie: ‘piano, così ti strozzi’.
All’improvviso vedo entrare di nuovo quel ragazzo
stalker e sexy. Si chiamava tipo Zyan,
Zayan, qualcosa del genere.
Subito finisco di masticare quel biscotto diventando
rossa come un pomodoro.
Jessie: ‘tutte a te capitano’
Io: ‘hai capito eh?!’ dico ancora masticando.
Jessie: ‘beh, com’è?’ Io: ‘buono, davvero buono’
dico leccandomi le dita sporche di cioccolata.
Quando vedo Zayan o come si chiama avvicinarsi
al bancone mentre un’altra ragazza,
entrata con lui, si siede ad un tavolo,
wow, ogni volta una diversa.
Zayn: ‘da quando si può mangiare la merce?!’
Io: ‘due fatti tuoi no? Zayan?!’
Zayn: ‘come? Zayan?’
Io: ‘si, o come cavolo ti chiami’
– Piacere, mi chiamo Zayn Malik –
dice scandendo ogni sillaba, mi aveva preso per una ritardata.
Io: ‘okay, Zayn Malik, mi spieghi perché hai chiesto il mio numero?’
Zayn: ‘di solito a che scopo si chiede il numero di una ragazza?’
dice alzando un sopracciglio.
Okay, era carino, molto carino.. ma tremendamente sicuro di se. Io: ‘beh, facciamo così, o ordini qualcosa per te e la tua ragazza laggiù o puoi anche andar via’ Zayn: ‘lei non è affatto la mia ragazza’ dice ridendo, come se avessi detto chissà che cavolata. Io: ‘oh, hai ragione scusa, la tua ragazza era la bionda di stamattina ovviamente’ Zayn: ‘molto divertente’ dice riducendo gli occhi ad una fessura e dopo due secondi lo faccio anche io, con un sorrisetto. Ordina qualcosa e poi ritorna a sedersi al suo tavolo, dio, quanto mi era antipatico già.
Vedo l’orologio, sono le nove e finalmente possiamo chiudere.
Jessie mi accompagna a casa e appena arrivo trovo
Louis a mangiare popcorn schiattato
sul divano come un quarantenne senza lavoro.
Oh, quasi dimenticavo. Louis, mio fratello maggiore.
Louis: ‘Ronnie, ce l’hai fatta’
Io: ‘oggi ho finito tardi’ dico buttandomi addosso a lui.
Louis: ‘dovresti lavorare di meno’
Io: ‘tu invece dovresti lavorare, punto e basta’
lui sorride e poi sceglie un film da vederci insieme.
Mi risveglio dopo non so quanto tempo tra le sue braccia,
apro gli occhi e vedo che siamo in mezzo alle scale.
Lou mi porta fino in camera e mi appoggia sul letto.
Louis: ‘buonanotte sorella’
Io: ‘buonanotte fratello’
dico sorridendo, poi spegnendo tutte le luci e riaddormentandomi di nuovo. La mattina dopo scendo per andare a lavoro, infilo le cuffiette e mi avvio.
Arrivo al semaforo.
E’ rosso così mi appoggio ad un palo e comincio
a canticchiare sistemandomi il cappello di lana.
Scatta il verde e attraverso quando all’improvviso
vedo un’auto arrivare e sfiorarmi appena le gambe, miodio.
Subito mi tolgo le cuffiette con il cuore che mi batte a mille.
Io: ‘mi scusi ma è cieco? È verde!’ dico urlando avvicinandomi al finestrino
come una pazza. Vedo qualcuno uscire dall’auto e dopo qualche
secondo lo riconosco, il sexy stalker del locale.
Io: ‘ancora tu?!’ miodio, era una perseguitazione.
Spazio Autrice:
Ciao guys.
Che ne dite vi piace la storia?Vi prego,recensionate,mi sento tanto sola..HAHAHAHAHAHAH sò che
questo è solo il secondo capito ma perfavore.
Ditemi cosa ne pensate,così saprò se continuare o no (':
#Baci
Che ne dite vi piace la storia?Vi prego,recensionate,mi sento tanto sola..HAHAHAHAHAHAH sò che
questo è solo il secondo capito ma perfavore.
Ditemi cosa ne pensate,così saprò se continuare o no (':
#Baci