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Autore: jelore    06/11/2012    24 recensioni
Una mia piccola interpretazione dei pensieri di Andrè nella notte che lo ha visto finalmente Re del suo sogno e della sua vita...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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E’ ancora talmente vivido e nitido il ricordo del mio arrivo in questo immenso palazzo che mi sembra esser stato solo ieri.
Ricordo perfettamente il mio smarrimento, il dolore ancora bruciante nel petto per la perdita dei miei genitori e le lacrime ancora non asciugate sul mio volto, il sudore nelle mani che stringevano il tricorno, prontamente tolto dalla mia testa con uno scappellotto della nonna perché era irrispettoso tenerlo in capo.
Poi all’improvviso mi ritrovai solo in quel gigantesco ingresso inondato dalla luce della tarda mattinata che filtrava attraverso le grandi vetrate. Non sapevo proprio che cosa dovermi aspettare.
Ricordo il pensiero fugace che mi attraversò : Una bambina graziosa che deve crescere come un ragazzo per portare avanti il prestigio e l’onore del casato della famiglia Jarjayes…quale bizzarria è mai questa ?!? Mi sa che in questa casa sono un po’ toccati.
E’ stato in quel momento che tutto ad un tratto ti vidi; scendevi lentamente i gradini, sorridevi in un modo leggermente sinistro e mi fissavi con curiosità mista ad ironia ed una luce ti circondava, una luce che allora attribuii a quelle vetrate, ma che ben presto avrei scoperto essere una luce che ti veniva da dentro, la luce interiore che ti ha sempre ammantato come un’aura anche nei momenti più bui e cupi… la Tua luce Oscar.
Ti avvicinasti a me come se stessi vivendo un sogno e la tua voce sorprendentemente musicale e melodiosa mi chiese quale fosse il mio nome.
Fu in quel preciso istante che lo sentii per la prima volta; il tuo profumo delicato e dolce, leggero come una carezza portata dal vento e soave come la brezza primaverile che porta con sé il profumo dei roseti in maggio. Una fragranza che pareva non appartenere a questo mondo, qualcosa di intenso e travolgente che mi stregò all’istante e che mi legò a te indissolubilmente, rendendoti per l’eternità un angelo ai miei occhi e nel mio cuore.
 
Il profumo che ti ha sempre accompagnata quando divenisti un’adolescente caparbia ed impulsiva, capace di lasciarsi trasportare da attacchi di rabbia incontenibile di fronte alle ingiustizie ed ai soprusi perpetrati a danno dei più deboli, e capace di immensa generosità nei confronti degli sventurati e degli afflitti.
Il profumo che è cresciuto insieme a te e che ti ha visto diventare una splendida e fiera donna, coraggiosa ed indomabile nella tua uniforme fiammante, alla testa delle Guardie reali in sella al tuo magnifico destriero bianco, con i capelli d’oro ribelli e leggeri nel vento, mentre sventavi attentati e catturavi malfattori.
 
Il profumo che avevi quella notte, la notte in cui il mio cuore si è fermato vedendoti bella come una dea nel tuo abito di seta, le tue guance leggermente arrossate e gli occhi che brillavano, mentre, per ironia della sorte, ripercorrevi scendendo quegli stessi gradini che ti avevano condotta a me quel primo giorno, ma quella volta erano passi che ti conducevano lontana da me anni luce, che ti conducevano verso il tuo sogno d’amore, del quale io non avrei mai fatto parte. Il profumo che avevi il giorno seguente, che respirai ancora più profondamente, mentre ti stringevi a me piangendo per quel sogno che si era frantumato spezzandoti e portandosi via una parte profonda di te ed io cercavo di alleviare il tuo dolore asciugando quelle stesse lacrime che anche io avevo versato solo fino a poche ore prima.
 
Il tuo profumo che mi ha avvolto come una coperta calda e morbida nei giorni di semi incoscienza successivi al mio ferimento. Percepivo la tua presenza al mio fianco grazie al tuo inconfondibile aroma pieno e vellutato, grazie alla tua mano che leggera e delicata copriva la mia, recandomi pace e serenità profondi nel deliquio dell’oscurità che mi avvolgeva.
 
Quello stesso inebriante e sensuale profumo che in una notte di follia mi ha tolto il senno e la ragione, che mi ha condotto sul ciglio di un precipizio nel quale sarebbe stato seducente lasciarsi sprofondare, attratto dal canto di cento sirene che ti incantano e ti trascinano con loro avvolgendoti in spire melliflue e vaporose, ma al prezzo di perdersi per sempre. Quella notte il profumo della tua pelle così calda e liscia come i petali di una rosa, il sapore delle tue labbra morbide ed invitanti come fragole succose, il candore niveo della tua pelle…Mio Dio Oscar cosa stavo per farti.
Le tue parole dure e asciutte mi erano giunte come una pugnalata in pieno cuore, improvvisamente mi sono sentito come se fossi un vecchio giocattolo rotto preso e buttato in un angolo perché ormai inservibile. Ero come sotto un incantesimo della più malvagia delle fattucchiere; solo la rugiada delle tue silenziose lacrime poteva essere l’antidoto a quel veleno che mi si era mescolato al sangue e non ringrazierò mai Dio abbastanza per averle mandate a risvegliarmi dalla mia pazzia.
 
Il profumo che in quella notte parigina mi è stato strappato con violenza incontenibile dalla folla di un popolo ridotto alla più nera delle miserie ed inferocito, stanco delle vessazioni e degli sperperi della classe privilegiata e che dopo ho ritrovato, mentre incosciente ero cullato dal dondolio della carrozza che ci riportava a casa.
 
Lo stesso che avevi anche la prima volta che mi hai detto di amarmi, in quella stanza buia, solo poco tempo fa, dopo che la lama di tuo padre stava per perpetrare un abominio in nome di quell’onore e di quel regime che è ormai destinato a tramontare.
Ti tremavano le labbra, amore mio, mentre ti sentivo pronunciare le parole più dolci che fossero mai state da me udite.
Mi hai chiesto se ero pronto a giurare che ti avrei amata per sempre, che avrei amato solo te per tutta la vita. Oh mio amore per diecimila volte ed oltre potrei ripetertelo : “ La fiamma di questo amore non ha mai abbandonato la sua dimora nel mio petto “ .( 1 )
 
Ed oggi siamo qui, angelo mio, sei avviluppata tra le candide lenzuola che lasciano scoperte le tue spalle delicate, la linea morbida e flessuosa della spina dorsale, una mano abbandonata sul cuscino che si intreccia ai tuoi capelli sparsi su di esso. Il tuo profumo ha riempito tutta la stanza ora, quello stesso profumo che è sempre stato il filo conduttore della mia vita. Il profumo più intenso e nobile che possa esistere, il profumo della mia rosa che è sbocciata tra le mie braccia in questa magica notte stellata di luglio.
 
 
( 1 ) Citazione dal manga.
  
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