I hope to see you again
 

Ero distesa sul mio inseparabile letto ormai da ore, l’unica cosa che riuscivo a fare era quello di rigirare tra le mani uno stupido foglietto, e ricordare chi e come mi era arrivato. Un foglietto che a distanza ormai di anni sapeva ancora di lui, un foglietto che mi aveva cambiato la vita, un foglietto che solo Dio sa quello che avevo provato nell’averlo tra le mani.
 
Un foglietto con su la dedica più penosa di tutti i tempi, ma che solo lui poteva renderla meravigliosa, una frase che poteva sembrare inutile, ma che lui aveva reso utile, nel momento in cui i nostri sguardi si sono incontrati.
 
“Kisses  XOXO…. IAN SOMERHALDER”
 
Vederlo era stata la cosa più bella che mai mi fosse capitato, un incontro unico, un qualcosa di stupendo che mi aveva cambiato la mia stessa vita. Un incontro casuale che ha unito due vite apparentemente diverse in un'unica cosa.
 
Le cose erano andate così….
 
Flashback:
 
Erano ormai giorni che non facevo altro che girare nella camera dell’albergo prenotata per la prima Convention che avevano fatto in Italia su The Vampire Diaries, e i miei genitori con tanto di compassione mi regalarono per il mio 19esimo compleanno quel maledetto biglietto che aspettavo da tempo, che solo loro sapevano quanto lo volessi.
 
Un biglietto che mai credevo potesse cambiarmi la vita…o forse due vite apparentemente lontane da esse.
 
Era l’ultimo giorno della convention, e proprio quella sera avremmo incontrato Ian Somerhalder in persona. Come me c’erano centinaia di ragazzine, donne e anche anziane che erano lì pe vedere i nostri splendidi attori.
 
Per mia fortuna lì non ero sola, avevo fatto amicizia con tante ragazze, tra cui una delle più sfegatate fan di Paul Wesley. Eravamo una coppia a dir poco Perfetta!
 
I due vampiri, avevano trovato l’amore della loro vita, a differenza di Elena che se li pretendeva entrambi!
 
Per tutta la durata della convention di Ian e Paul non avevamo proferito parola, non sapevamo cosa dire a quei due meravigliosi ragazzi. L’unica cosa che avevamo esclamato fu: “WOW”!
 
Li guardavamo da lontano, incrociando i loro occhi ogni qual volta che si giravano nel lato dove eravamo sedute,  i loro sorrisi erano unici, i loro sguardi erano unici, loro era UNICI!
 
A fine Convention, ad aspettarci fuori dall’hotel in cui si era tenuta la Con, c’era mio padre, che con la sua grande PUNTO blu ci aspettava proprio lì fuori.
 
Io e la Tania continuavamo a guardarci intorno, speravamo che qualcosa anzi qualcuno uscisse prima di noi dall’hotel, ma i nostri desideri non furono avverati. Fin quando mio papà non vide qualcuno…
 
-ragazze, ma quello..- disse indicando un uomo in una Range Rover nera. –non è…aspettate come si chiama?-
 
Non fece in tempo di dirlo che io e Tania cominciammo ad urlare il suo nome –Iannnnnnnnn Iannnnnnn Iannnnnnn- intorno a noi non c’era più nulla, solo quell’auto e lui.
 
-papà ferma l’auto, ferma l’auto, fermalaaaaa- cominciai ad urlare.
 
-Lisaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mi fai scoppiare la testa, aspetta che accosto di fianco a lui- dopo le tante manovre usate per metterci vicino alla sua auto, tutto andò in frantumi.
 
Nell’auto al posto di Ian, c’era seduta una donna mora sui 50 anni, che ci salutava come un ebete. Ma il mio papà, ci riportò alla realtà,  indicandoci un ragazzo proprio d’avanti a noi, che camminava beato, senza farsi problemi, mentre noi guardavamo dove si dirigeva.
 
Si fermò a pochi metri da noi, e si mise ad aspettare qualcuno. Così, mio papà alla velocità della luce, si avvicinò al ragazzo.
 
-ehm…scusa…puoi fare una foto con loro?- mio padre cominciò a gesticolare visto che comunque non sapeva parlare in inglese, e per farsi capire dal giovane attore, cominciò a spoderare tutte le armi che conosceva per farsi capire.
 
Tania mi guardava con un sorriso da ebete, facendomi capire che il mio sguardo tutto era tranne che presente in quel momento.
 
Ian sembrò quasi in imbarazzo, non sapendo cosa rispondere, cominciava a muovere le mani nervosamente usandole come un modo di difesa. Dopotutto non aveva capito un emerito c***o!
 
-ehm…- mio padre, cominciò a gesticolare nuovamente facendo con le mani il segno di una foto…-click click click…-
 
Ian lo guardò perplesso, poi cominciò a ridere come un cretino e facendo strani movimenti con la testa spoderò il suo sorriso meraviglioso.
 
-it’s…ok!- Ian continuava a ridere
 
-itt che?...- mio padre cominciò a non capire…
 
-ok papà, lui è in difficoltà perché non parla italiano, ma tu sei peggio di lui…- cominciai a ridere coinvolgendo anche la Tania.
 
Mi sembrò impossibile, quando la mia mano si posò su quella del bellissimo attore.
 
Ian mi sorrise, vedendomi in difficoltà, ma quando mi sentii stretta a lui, mi rilassai in un modo che mai avevo fatto. Il suo profumo era stupendo, riconobbi l’aroma del profumo della Calvin Klein, che sul suo collo era perfettamente PERFETTO!
 
Mentre mio padre ci scattava le miriade di foto, Ian cominciò a mettermi a mio agio…
 
-so…what’s your name?- disse Ian con la sua calda voce.
 
-My name is….- dissi tremando tra le sue braccia…-Elisa- non riuscivo a guardarlo negli occhi, a differenza sua che non li distoglieva da me, visto che sul mio capo cominciai a sentire il suo respirare.
 
Mentre mio padre cominciò a litigare con la macchina fotografica, Ian ne approfittò per prendermi il viso tra le sue mani, ed alzarlo per farsi guardare.
 
-you’re beautiful- mi disse con un velo di imbarazzo. Cominciando ad arrossire le sue guance perfette. –I think…I need to learn italian language (penso di dover imparare la lingua italiana)- disse sorridendomi.
 
-yep…but why?- gli chiesi sorridendo con occhi a cuoricino.
 
-for you!- mi disse a pochi centimetri dal mio viso.
 
-For me? Are you sure?- dissi guardandolo dritto negli occhi, per poi passare lo sguardo sulle labbra.
 
Da vicino era ancora più bello del solito, i suoi occhi al buio splendevano, e quel suo sorriso mi dava una gioia enorme che solo lui poteva darmi. Cominciai ad innervosirmi, mangiandomi il labbro inferiore, cosa che venne trattenuto da Ian, per farmi rilassare. Cosa che fece andare a fuoco il mio povero cervello!
 
-Quiet…- mi guardava come se fossi l’unica donna della sua vita!
 
A stemperare quel momento meraviglioso, fu l’imprecare di mio padre contro la macchinetta fotografica, che con l’aiuto di Tania l’aveva riuscita a buttarla giù dall’auto!
 
-vaffanculo…macchinetta del cazzo… Tania fa tu le foto con il tuo Iphone…- mio padre cominciò a dirle di tutti i colori,  facendo sorridere Ian che a quanto pareva, aveva capito tutto.
 
-ok! Ian, Lisa ciiiiiiissssssssssss!- Tania ci scattò una foto che poteva essere presa per un photoshoot per il giornale Vogue.
 
-Thank you, Ian- dissi staccandomi dalla sua presa. Porgendo un piccolo foglietto di carta e una penna blu, e lo guardai con un sorriso da bambina.
 
Ian sorrise, nell’aver capito che quello era un foglio per il suo ennesimo autografo. –mmmm….kisses xoxo…Ian Somerhalder- disse mentre scriveva su quel foglio, stampando anche un bacio su di esso.
 
Guardai per un attimo Tania, che stava quasi per piangere dall’emozione. Mi girai di scatto guardandolo con il foglio tra le mani, che subito dopo mi porse.
 
-I hope to see you again (spero di rivederti)- mi disse entrando nell’auto che era parcheggiata dietro di noi.
 
Lo guardai non capendolo, ma solo quando vidi il suo numero personale di cellulare, mi resi conto che la mia vita sarebbe cambiata da una semplice chiamata!
 
Fine Flashback
 
-Amore, cosa fai distesa sul letto?- una figura mi si parò d’avanti ai miei occhi, con un italiano non perfetto ma che solo lui riusciva a renderlo fantastico. Il mio IAN era il solito, bello come il sole, con il suo sguardo penetrante e il suo sorriso da farmi sciogliere ogni volta che lo guardavo.
 
-ripenso a come ci siamo conosciuti…- gli dissi con un velo di imbarazzo…
 
Mi si avvicinò furtivamente, poggiandosi accanto a me. –ti capita spesso! E ogni volta che lo fai, mi viene da stringerti al mio petto proprio come quel giorno!- cominciai a sorridere come una scema, mentre lui mi stringeva al suo petto nudo!
 
-sai che ti amo?- mi sussurrò alle orecchie, facendomi rabbrividire.
 
-tu lo sai che ti amo?- gli dissi io, guardandolo nei suoi occhi blu.
 
-Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda!- mi disse maliziosamente.
 
-Beh, allora te lo dico…Ti amo!- gli dissi decisa, facendolo sorridere come solo lui sapeva fare nei momenti così dolci.
 
-Ti amo anche io, Elisa!- lo sorrisi mentre le nostre labbra per l’ennesima volta si toccavano!

Angolino Autrice:
Rieccomiiiii con un OS. Questo piccolo schizzo è uscito da un sogno fatto questa notte, che la mia piccola gni (tania nonchè acquilabianca91) ha distrutto, solo per dirmi alle 8:04 del mattino, che andava a lavoro. L'avrei letteralmente uccisa! Come può distruggere il bacio mancato in un sogno con il mio adoratissimo Ian...Piango ioooooo.
Comunque mie bellissime Sweethearts spero vi piaccia questa piccola OS e che recensiate in tante, anche se è solo un sogno!
Buonanotte e bacini...
S_F