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Autore: DumbledoreFan    07/11/2012    11 recensioni
“Tu non hai voglia di Natale?” chiese a voce un po’ più alta il moro, abbassando lo sguardo verso Chris, seduto accanto a lui mentre controllava l’Ipad con espressione accigliata.
“In questo momento più di ogni altra cosa voglio che Obama vinca le elezioni” commentò scorrendo i siti di sondaggi con aria sempre più preoccupata. Darren si sedette sul divano al suo fianco, sporgendosi per dare un’occhiata alle immagini sul piccolo schermo e sospirò.
“Deve vincere, per forza, gli americani non possono seriamente pensare di affidarsi a qualcuno di così insensibile” rispose cercando allo stesso tempo di convincersi. Certo, se fosse stato per lui, non ci sarebbe stato il minimo dubbio: una persona umana e aperta come Obama non poteva temere il bigotto e superbo Romney, era la cosa più ovvia del mondo.

{CrissColfer in onore della rielezione del presidente Obama
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata agli Americani
che ieri hanno fatto la cosa giusta,
e che hanno dato la possibilità ad un uomo eccezionale
di rendere il mondo un posto migliore <3

God Bless You









Not only in fairytales Good wins










 

“Ho voglia di Natale” mormorò Darren girando su stesso per ammirare il set addobbato di lucine colorate e altre tipiche decorazioni rosse e verdi, dove avevano appena cominciato le riprese.

Era un po’ destabilizzante girare la puntata dedicata alle feste natalizie con così tanto anticipo rispetto al venticinque dicembre. Sconvolgeva l’orologio biologico di Darren che si ritrovava nel pieno dei festeggiamenti di Halloween a canticchiare “Let it snow” e prepararsi i biscotti allo zenzero e lo zabaione. Se si contava poi che il Natale era la sua festa preferita in assoluto, fin da quando era bambino, e che lo aspettava con trepidazione praticamente da quando finiva, le riprese natalizie di Glee lo facevano immergere completamente nello spirito delle feste nonostante mancassero ancora settimane e settimane, creando situazioni tanto insolite quando buffe.

Per non parlare delle strane occhiate che si beccava quando irrompeva in una stanza a suon di “Last Christmas” o simili. Se Darren fosse stato in grado di provare vergogna, probabilmente sarebbe stato imbarazzante.

“Tu non hai voglia di Natale?” chiese a voce un po’ più alta il moro, abbassando lo sguardo verso Chris, seduto accanto a lui mentre controllava l’Ipad con espressione accigliata.

“In questo momento, più di ogni altra cosa, voglio che Obama vinca le elezioni.” commentò scorrendo i siti di sondaggi con aria sempre più preoccupata. Darren si sedette sul divano al suo fianco, sporgendosi per dare un’occhiata alle immagini sul piccolo schermo e sospirò.

“Deve vincere, per forza, gli americani non possono seriamente pensare di affidarsi a qualcuno di così insensibile.” rispose cercando allo stesso tempo di convincersi. Certo, se fosse stato per lui, non ci sarebbe stato il minimo dubbio: una persona umana e aperta come Obama non poteva temere il bigotto e superbo Romney, era la cosa più ovvia del mondo.

“Beh a quanto pare non tutti la pensano così.” bofonchiò Chris con tono impregnato d’indignazione, mentre mostrava all’altro alcuni risultati.

“Non posso credere che tutte queste persone, solo perché Obama in quattro anni non è riuscito a risolvere tutti i problemi dello stato, possa affidarsi a Romney che ha praticamente dichiarato che non considera i poveri americani! Che voleva che i finestrini degli aeroplani si aprissero!” commentò scuotendo il capo incredulo mentre Darren annuiva con espressione un po’ contrita.

“Io non posso credere che abbia così tanti sostenitori.” replicò il moro con voce un po’ affranta.

“Sì, e tutti quelli che dicono ‘eh se ha così tanti sostenitori vuol dire che qualcosa di buono lo sta facendo’! Beh, sai cosa ti dico? Anche Voldemort aveva tanti sostenitori, ma questo non lo avrebbe reso un buon Ministro della Magia!” ribattè Chris aprendo le mani in un gesto stizzito, per poi lasciarsi andare ad un poderoso sospiro, mentre Darren gli accarezzava dolcemente la schiena.

“Andrà tutto bene, noi abbiamo fatto il nostro… Adesso non ci resta che aspettare e goderci le riprese di questa splendida puntata.” gli disse il moro sorridendogli con tenerezza e cercando di rallegrare l’umore di Chris, il quale, dopo pochi istanti, non poté fare a meno di ricambiare il sorriso dell’altro e annuire mestamente.

“Sai a cosa stavo pensando prima?” chiese chiudendo l’Ipad e poggiandolo sul tavolino davanti a lui, per poi ruotare il busto e rivolgersi completamente a Darren, il quale si avvicinò inconsciamente al ragazzo di fronte a lui con fare interessato.

“A quando abbiamo girato Baby It’s Cold Outside.” confessò con un sorriso sempre più ampio mano a mano che i ricordi riaffioravano nella sua mente.
Il loro primo duetto, la prima volta che avevano cantato insieme e avevano sentito quel… Qualcosa, quella scintilla indefinibile ma ben tangibile, quella specie di sfrigolio che si poteva percepire quando le loro voci e le loro energie si mischiavano e si accompagnavano.

Una sensazione nuovissima, stranamente piacevole per entrambi.

Da quel momento in poi, negare quella sorta di sintonia, di chimica tra Chris e Darren, era diventato impossibile per chiunque. Come non accorgersi di quel luccichio nei loro occhi quando si guardavano o parlavano l’uno dell’altro.

E pensare che, ironia della sorte, gli ultimi ad essersene accorti erano stati proprio loro…

“Quello rimarrà per sempre il nostro miglior duetto.” commentò Darren con un sorriso tanto raggiante che gli illuminò tutto il viso, anche lui sopraffatto dai ricordi.

“Mmmh…  Io preferisco Animal.” replicò Chris dopo un attimo per poi ridacchiare divertito, beccandosi un ammicco malizioso da parte di Darren, il quale si sporse con fare esageratamente lascivo verso l’altro per arrivare a canticchiare al suo orecchio “oh oh, I want some more…oh, oh, what are you waiting for…”.

Chris non gli lasciò finire la strofa che poggiò una mano sulla sua guancia liscia e lo attirò a sé per baciarlo senza esitazione sulla bocca, scontrandosi con le sue labbra morbide e godendosi quel dolce contatto.

Per tutte le paranoie, i problemi e le lotte interiori che si erano fatti, alla fine si era rivelato tutto incredibilmente semplice e spontaneo, più di quanto avessero mai immaginato. Da quando si erano convinti a cedere e lasciare andare ogni remora e ogni preoccupazione, tutto era diventato naturale e rilassato. Perché, in fine dei conti, erano gli esseri umani ad essere complicati… Ma l’amore era una cosa semplice.

“Ah, se vi vedesse Mark.”

A quelle parole, i due ragazzi si staccarono con uno schiocco umido tentando di sembrare infastiditi, per poi fallire miseramente e scoppiare a ridere di fronte ad un intenerito quanto divertito Mike O’Malley, il quale senza troppe cerimonie si mise a sedere fra i due, cingendogli le spalle con le braccia e facendo scorrere gli occhi dall’uno all’altro senza fermarsi.

“Sapete, credo che sia arrivato il momento di farvi il discorso.” disse con una certa solennità, facendo ridere i due ragazzi con ancor più fragore.

“Tranquillo, abbiamo gli opuscoli, i preservativi e tutto il resto.” rispose Chris mettendo le mani avanti, e Mike spalancò gli occhi fintamente sconvolto.

“Preservativi?! Io volevo parlarvi di matrimonio! Oh mio Dio voi due fate sesso?! SIETE TROPPO GIOVANI!” sbottò con il tono del classico padre iperprotettivo in preda ad una crisi isterica. Chris e Darren ricominciarono a ridere di gusto e dopo un altro po’ di accurata recitazione, anche Mike cedette all’ilarità.

“Ragazzi, scusate se interrompo questo adorabile quadretto familiare.” disse Adam spuntando alle loro spalle con l’Iphone in mano e l’espressione vagamente inquietata, attirando l’attenzione dei tre attori.

“Qualche ora fa ho promesso ai fan una foto di Chris e Darren, e adesso ho seriamente paura di trovarmi con la casa incendiata se non lo faccio.” spiegò aggirando il divano, mentre i due ragazzi chiamati in causa si scambiavano uno sguardo interdetto.

“Di noi due?” chiesero praticamente all’unisono, incrociando nuovamente gli occhi con aria incerta.

“Sì, di voi due… Ho scritto che sareste venuti qui dopo aver votato.” rispose Adam inarcando le sopracciglia senza capire l’apprensione negli sguardi di entrambi.

“Lo sai che… Non pubblichiamo foto di noi due insieme da soli.” rispose Chris stringendo le labbra con fare quasi dispiaciuto. Adam lo osservò per un attimo in silenzio, poi si passò una mano sulla nuca e si guardò un po’ intorno.

“Già… Cazzo, ho promesso una vostra foto e non posso pubblicarla… Sono fottuto.” ribatté grattandosi dietro il collo.

“Facciamocene una tutti insieme.” replicò Darren stringendosi nelle spalle.

“Non possiamo dargli una foto di Chris e Darren, ma possiamo dargli una foto con Chris e Darren.”

Adam tirò un leggero sospiro di sollievo e si voltò per porgere il proprio cellulare ad un assistente lì accanto per scattare la foto, mentre Chris si allontanava quanto bastava da Mike per fargli spazio. Adam si sedette tra i due attori e tutti e quattro si strinsero tra di loro, mettendosi più o meno in posa. Darren aveva una mano intorno alla vita di Mike e, poco prima dello scatto, sentì il tocco di un’altra mano coprire delicatamente la sua, per poi stringerla. Al moro non servì guardare per sapere che era Chris a tenergli la mano dietro la schiena dei loro colleghi.

“Ecco fatto… Sei salvo.” commentò l’assistente rendendo ad Adam il telefono dopo aver fatto la foto, mentre sia quest’ultimo che Mike si alzavano dal divano, lasciando da soli Chris e Darren, i quali si stavano ancora stringendo la mano.

Il moro stirò le labbra in un sorriso intenerito e scosse le spalle.

“Perché?” chiese semplicemente, alludendo alle loro dita intrecciate.

Chris alzò gli occhi al cielo e fece spallucce a sua volta con una certa innocenza.

“Perché anche se non possiamo farci vedere… Possiamo dargli qualcosa da immaginare.”

 
*

 
“Scusate il ritardo!” esclamò Chris irrompendo nella stanza mentre si sfilava la giacca e la appendeva al volo vicino alla porta. Aveva ricevuto il messaggio di Ryan non appena erano stati pubblicati i risultati delle elezioni, e a quanto pareva il produttore non aveva perso tempo ad organizzare un party lampo ma entusiasta per la vittoria di Obama.

Tutti i suoi compagni di cast avevano in mano un bicchiere e sul volto un sorriso raggiante che gli attraversava il viso da parte a parte, per la stanza erano sparse bandierine a stelle e strisce, e qualcuno di poco scaramantico aveva anche qualche cappellino di plastica e addobbi simili comprati prima dei risultati.

La fede alla fine aveva pagato.

Chris aveva avuto paura, perché era consapevole che molti americani fossero rimasti delusi dal fatto che Obama non fosse riuscito ad assolvere tutte le sue promesse o risolvere tutti i problemi economici, ma umanamente… Non c’era paragone. E la sua nazione aveva dimostrato di preferire un leader sensibile, vicino al popolo, che si preoccupa dell’uguaglianza e della sicurezza, del futuro e dei sogni di tutti.

E lui era orgoglioso come non mai.

Si affiancò a Darren che gli porse un bicchiere di champagne e gli dette un leggero bacio sulla guancia, mentre si scambiavano un sorriso dolce e sollevato.
Chris non sapeva come sarebbe andata a finire fra lui e Darren, ma l’idea che se avesse voluto sposarlo avrebbe potuto farlo gli riempiva il cuore. E pensare che probabilmente molto presto avrebbe potuto farlo ovunque era inebriante.

“Ok, adesso che siamo tutti, propongo un brindisi!” esclamò Ryan ad alta voce, sovrastando la confusione di voci nella stanza che velocemente si placò, mentre il produttore sollevava il bicchiere e faceva scorrere lo sguardo su tutti i partecipanti.

“A Obama. L’uomo giusto, vicino alle persone, che lotta per l’uguaglianza, per la salute e per la sicurezza di ogni cittadino, ma non solo. L’uomo in cui si incarna perfettamente ogni ideale su cui si fonda questa nazione. L’uomo che protegge i nostri sogni e le nostre speranze. L’uomo che ci mostra come non siano solo le favole quelle dove il bene trionfa.” declamò Ryan con una certa solennità e un gran sorriso.

“E a noi. Che gli abbiamo dato la possibilità di cambiare questo mondo”

Darren e Chris si strinsero inconsciamente l’uno all’altro, fissandosi dritti negli occhi, e in quel momento sì che il mondo sembrava un posto migliore.







 

Spazio dell'Autrice.
 


Questa shot l'ho scritta stanotte mentre seguivo le elezioni americane, e ho aggiunto l'ultimo pezzo oggi pomeriggio perchè, per scaramanzia, non volevo anticipare niente...prometto che dopo questa mi rimetto sotto con CrissColfer is out, bitches! e Forced Cohabitation, però una shottina per il presidente migliore del mondo ci stava <3

Grazie al mio amore Jessika, aka Chemical Lady, che mi ha betata tempestivamente, grazie a tutti voi che avete letto, a chi recensirà, e soprattutto...grazie agli Stati Uniti per avere fatto la cosa giusta <3

Un bacione e buona notte <3

   
 
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