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Autore: LyraB    08/11/2012    1 recensioni
Come calamitati, i suoi occhi si posarono di nuovo sui riccioli color rame della ragazza seduta vicino alla finestra: la luce argentata della mattina d'inverno giocava con i suoi capelli e li faceva brillare come quelli dei personaggi dei cartoni animati che lei tanto amava.
Distolse lo sguardo passandosi le mani sulla faccia. Poteva il più bollente dei ragazzi della scuola, quello che deteneva il record del numero maggiore di cuori di Cheerios infranti, farsi affascinare da una principessa delle favole? Lei era tutto, tranne che il suo tipo.

-- Missing moment da "Afferrare una Stella"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Noah Puckerman/Puck
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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solo un bacio
Solo un bacio





Si rese conto di starla fissando per l'ennesima volta nel momento esatto in cui lei si voltò: probabilmente si era sentita osservata.
Distolse in fretta lo sguardo, sperando che non si fosse resa conto che non le aveva tolto gli occhi di dosso dall'inizio della lezione e
fissò il professore con occhi vuoti, cercando di capire di che materia stesse parlando. Lasciò perdere un momento dopo, scrollando le spalle e lasciando vagabondare gli occhi sull'aula.
Come calamitati, si posarono di nuovo sui riccioli color rame della ragazza seduta vicino alla finestra: la luce argentata della mattina d'inverno giocava con i suoi capelli e li faceva brillare come quelli dei personaggi dei cartoni animati che lei tanto amava.

Distolse ancora gli occhi passandosi le mani sulla faccia.
Poteva il più bollente dei ragazzi della scuola, quello che deteneva il record del numero maggiore di cuori di Cheerios infranti, farsi affascinare da una principessa delle favole? Lei era tutto, tranne che il suo tipo.
A lui piacevano le ragazze con le gambe lunghe come autostrade, le curve al posto giusto e il fisico di chi poteva sfilare in passerella senza aver bisogno nemmeno di un consiglio. Adorava le ragazze sexy, soprattutto quelle con l'aria irraggiungibile... ma gli piacevano anche quelle molto disponibili: non bisognerebbe mai negare un po' d'amore a chi lo chiede, dopotutto. Trovava irresistibile la tempra delle signore sulla quarantina che lo amavano come solo le donne mature sapevano fare e che lo facevano sentire adulto, ma adorava anche le ragazzine che sospiravano quando lui passava vicino a loro e le degnava semplicemente di uno sguardo.
Gli piacevano le bellezze alla Santana, aggressive e focose, le gattine leziose e perfette come Quinn e le ragazze potenti come Lauren.

Non gli era mai capitato di ritrovarsi a pensare a bamboline di zucchero dai capelli rossi e dagli occhi verdi così espressivi che sembrava parlassero da soli.
Si era accorto di lei il giorno in cui aveva assistito alla più violenta doccia al mirtillo che il McKinley avesse mai visto: stava gironzolando per i corridoi cercando di evitare il preside Figgins quando, voltato l'angolo, aveva visto l'intera squadra delle Cheerios circondare qualcuno. Pregustando una scenetta niente male, si era fermato e aveva seguito la scena da dietro le spalle delle cheerleader.
Quando però il gruppetto si era disperso e lui aveva riconosciuto la ragazza in lacrime coperta di granita blu, si era sentito fermare il cuore.
Era ferma in mezzo a una dozzina di bicchieri vuoti, nel suo bell'abito lilla macchiato e con i capelli fradici attaccati al collo, tremante di freddo e di delusione mentre singhiozzava col viso nascosto tra le mani. Istintivamente aveva fatto un passo verso di lei, decidendo di cedere all'inspiegabile istinto di abbracciarla, ma in quel momento aveva sentito le voci di Kurt e Mercedes in fondo al corridoio.

Sapeva cosa avrebbero pensato, se l'avessero visto lì: gli avrebbero dato la colpa, o nella migliore delle ipotesi l'avrebbero accusato di essere rimasto a guardare. Cosa che, a ben vedere, era quello che aveva fatto.
Si era voltato ed era sparito dal corridoio nel minor tempo possibile.
Quella fuga lo aveva fatto sentire un moccioso e ogni volta che lei entrava nel suo campo visivo sentiva il disperato bisogno di rimediare.
Avrebbe voluto difenderla davanti a tutti in modo da dimostrare a lei e a sè stesso che era ancora il Puckzilla di sempre e non un ragazzino spaventato.

Ogni volta che lo incrociava in corridoio lei lo salutava sempre con un sorriso e con quegli occhi splendenti, ignara della sua codardia e per niente consapevole di come il suo buongiorno gentile lo facesse sentire a disagio. Come faceva ad essere sempre così adorabile, lo sapeva solo lei.
Era da qualche giorno, però, che non era solare e luminosa come sempre.
Si era accorto che c'era qualcosa che non andava già dal lunedì precedente, quando alla lezione del Glee si era seduta con quel maschiaccio della sua migliore amica e non vicino ad Artie. Che si fossero lasciati?
Se Quattroruote le aveva spezzato il cuore non gliel'avrebbe mai perdonato, al diavolo quella specie di amicizia che si era creata tra loro.

Non poteva essere stata lei a lasciarlo, si vedeva come guardava con occhi tristi i patetici cuoricini di peluche che si scambiavano i ragazzi in corridoio.
L'aveva vista distogliere lo sguardo dallo scambio di cioccolatini tra i due ragazzi seduti accanto a lei nemmeno mezz'ora prima.

Per una ragazza romantica come lei non doveva essere facile trascorrere l'intera giornata di San Valentino  tra coppiette sbaciucchiose e regalini patetici con la sola compagnia del proprio cuore spezzato. La campanella interruppe i suoi pensieri e riportandolo alla realtà.
Si alzò afferrando lo zaino e uscì dall'aula il più velocemente possibile.



Quando Kailey chiuse l'antina dell'armadietto, sussultò nel trovarsi di fronte Puck.
- E-ehi. - Gli disse con un sorriso, cercando di mimetizzare la sorpresa.
Puck si limitò a tenderle una mano aperta con sopra un Bacio.
Kailey lo guardò sbattendo le ciglia, vagamente confusa: cosa stava succedendo?
- Prendilo, è per te. - Disse Puck.
- Per me? Lo hai... lo hai comprato per me? -
Gli occhi di Kailey tradirono la sua emozione, scintillando di gioia.
- Beh, non l'ho esattamente comprato. Ma ho pensato che lo avresti gradito. Lo so, non è niente di che, è solo un Bacio, ma... -
L'abbraccio di Kailey gli tolse le parole di bocca. La ragazza gli aveva gettato le braccia al collo e lui si era ritrovato con il viso affondato tra i suoi capelli color tramonto, rimanendo sconcertato dal profumo di zucchero che emanavano. Chiuse gli occhi, ricambiando l'abbraccio, ma un momento dopo Kailey si allontanò.
Aveva le guance rosse e gli occhi sfuggenti.
- Gr-grazie. - Disse, accettando il cioccolatino. - Non ho mai ricevuto un regalo così. -
Il sorriso che si nascondeva sulle sue labbra le splendeva ancora negli occhi e Puck sorrise a sua volta.
Kailey si alzò in punta di piedi e gli posò un bacio sulla guancia leggero come il tocco di una fata, sparendo poi in fondo al corridoio come se fosse stata spaventata dal suo stesso gesto.
Il ragazzo rimase immobile vicino all'armadietto, stupito di come il suo cuore riuscisse a battere forte: non l'aveva mai sentito così nitido, ma forse era perchè non gli era mai capitato di sentirlo nella testa, nella gola e nelle orecchie, il tutto contemporaneamente.
Scosse la testa, passandosi in fretta la mano sulla cresta e ammiccando a una Cheerios che passava di lì per ignorare quell'inspiegabile sensazione.
Lui che conosceva le donne così bene, poteva davvero sentirsi in quel modo? Era solo un bacio, no?














Mentre scrivevo "Afferrare una Stella"
mi sono resa conto di aver messo più momenti Puck/Kailey
di quanti ne avessi veramente voluti inserire.

Anche se ho deciso che non avrei lasciato che Kailey cadesse nell'ovvio
e si innamorasse di Puck, ho pensato che lui poteva provare qualcosa per lei,
per quanto il
coniglietto in questione fosse veramente molto ingenuo e fantasioso.

Così è nata questa one-shot,
una specie di missing moment dedicato a tutti i fan di Kailey e Puck,
soprattutto a quelli che si stanno disperando perchè la mia long-fiction è terminata! (Leggi: Rea)
Spero vi sia piaciuta e abbia in qualche modo incontrato la vostra vena romantica!
Grazie per averla letta!
Bacini,
Flora

   
 
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