Anime & Manga > Host club
Ricorda la storia  |      
Autore: Sukun    08/11/2012    5 recensioni
Questa one-shot si riferisce al manga, ultimo capitolo episodio extra. Tamaki e Haruhi sono a Boston da 8 mesi, nell'episodio extra all'interno del manga, dopo una scena da zucchero e miele, guardano un film. Ho immaginato come sarebbe potuta proseguire la serata, cercando di rendere le cose in perfetto stile Tamaki Suou! ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruhi Fujioka, Tamaki Suoh
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Shocking Palpitations



Shocking Palpitations



Accanto a loro Antoniette sonnecchiava raggomitolata attorno ad una coperta. Tamaki agitava il telecomando in aria per spegnere il televisore, mentre Haruhi scivolava lentamente nel sonno ascoltando il battito ritmico del cuore del ragazzo. Il suo petto era caldo ed era inevitabile stringersi di più a lui lasciandosi trasportare dalla stanchezza della giornata, dal cibo confortante nello stomaco e dal suo corpo ardente.

-La mia principessa ha sonno- sussurrò Tamaki all'orecchio della ragazza, che per tutta risposta si sistemò meglio tra le sue braccia, stringendogli la maglietta, come una bambina determinata a non lasciare il suo orsacchiotto.

Lui la cullò ancora un po' senza decidersi ad alzarsi per portarla a nanna, era così bello starsene insieme, l'uno avvinghiato all'altra, una cosa che raramente avevano modo di fare, visto che tra i doveri scolastici e la costante presenza dell'Host Club al completo raramente potevano davvero dire di passar del tempo come una vera coppia. Quegli impiccioni li spiavano persino agli appuntamenti. Ma ora non c'era nessuno ad additarlo come maniaco, a prenderlo in giro, a tenersi Haruhi tutta per sé, i ragazzi se ne erano andati in Europa a scorrazzare in libertà per le vecchie capitali.

Adorava i loro momenti film, intere serate passate insieme a farsi le coccole. In quelle occasioni vedeva ogni forma di imbarazzo svanire, c'era solo la sua piccola principessa a guardarlo e a ridere, solo lei senza il suo senso del dovere e il distacco razionale. Ancora adesso, dopo quasi un anno, delle volte quando la baciava arrossiva. Lei era fatta così.

Decidendosi a portarla in camera, Tamaki si alzò con un movimento fluido portando con sé anche Haruhi, sempre stretta al suo petto.

Si diresse a larghe falcate verso la stanza da letto, un leggero nervosismo gli passò lungo la schiena, raramente era entrato in quella stanza, inoltre sempre di giorno, per di più con i gemelli o con Honey e mai da solo! Cosa avrebbe pensato Ranka? Lo avrebbe di certo ucciso al solo pensiero, ma lui non stava facendo nulla di male, era come un padre che portava a letto la sua bambina. Animato dalle migliori intenzioni Tamaki si fece forza e scostò le coperte per far spazio alla sua principessa.

Ma la storia del padre non reggeva più da un po'... No, no, lui doveva prendersi cura di Haruhi, lo aveva promesso a sua madre e suo padre, anche quello era il suo dovere e doveva adempierlo senza turbamenti. Ma lei era lì, innocentemente aggrappata al suo petto, le labbra leggermente dischiuse, l'espressione beata. Solo un bacio, nient'altro Suou, si ripromise.

Si chinò e posò delicatamente le labbra sulla fronte di lei per paura di distoglierla dai suoi sogni, la posò fra le coperte fredde, ma inaspettatamente Haruhi si strinse ancora di più a lui, lo trattenne per il collo facendolo cadere in avanti.

-Tamaki... Tamaki...-

-Sì? Dimmi-

Il giovane alzò lo sguardo verso di lei facendo leva su braccia e ginocchia per assumere una posizione più comoda per guardarla, dal momento che era ancora imprigionato nell'abbraccio di Haruhi. Realizzò d'improvviso che la sua principessa lo stava chiamando nel sonno.

-Tamaki ti amo...-

Sorridendo e riempiendosi il cuore di gioia rimase ancora a fissarla da quella assurda posizione decidendo il da farsi. Fece per andarsene, una mano lo trattenne.

-Resta con me-.

A quel punto l'unica cosa che gli rimase da fare fu distendere le gambe e coprire entrambi con le coperte. Fu piacevole abbracciare Haruhi tutta la notte e farle da cuscino. Tamaki era talmente agitato da non riuscire a chiudere occhio. Sentiva il cuore che gli martellava nelle orecchie bollenti. Il respiro divenne più pesante, la testa girava e rigirava. Cominciò a tenersi la bocca per non svegliare Haruhi con i suoi lamenti. Preso da mille pensieri non sapeva che fare. Il cuore cominciò a battere all'impazzata quando si concentrò sul viso della sua bella, e ancora di più quando pensò alla furia del padre che lo avrebbe rincorso con un tacco a spillo pronto come arma. Tamaki si sentiva un bollitore pronto ad esplodere.


Haruhi si svegliò la mattina dopo trovando il fidanzato in uno stato di shock.

-Tama... Tamaki? Che hai?- fu la prima cosa che chiese quando fu sveglia.

Subito dopo il viso le si imporporò tutto di varie sfumature di rosso.

-Ma che ci fai qui? Esci subito dal mio letto chi ti ha dato il permesso di...?-

Le ritornarono in mente i ricordi confusi del dormiveglia, aveva chiesto a Tamaki di restare, ricordava di non riuscire a staccarsi da lui, lo voleva accanto.

Capì che il suo cuore non aveva retto a lungo, si era talmente tanto lasciato prendere dalle emozioni e dalla situazione che era collassato non riuscendo a reggere ulteriormente.

Haruhi non si immaginava certo che la prima volta che avrebbero dormito insieme sarebbe stata in quel modo, ma oramai doveva dimenticare ulteriori ghirigori mentali e dedicarsi al suo lui ancora svenuto al suo fianco.

-Tamaki?- lo scosse un po'.

-Ranka mi ucciderà-.

-Non ti succederà nulla tranquillo, capito? Riprenditi un po'...-

Haruhi preoccupata tentò in ogni modo di persuaderlo a tornare alla realtà con le parole e le moine, tutto fu inutile finché non le venne in mente che forse un bacio avrebbe potuto riportare il raziocinio al fidanzato confuso... o avrebbe aggravato lo stato delle cose. Qualcosa doveva comunque fare.

Tentò la sorte posando un bacio sulle labbra del biondo cavaliere, che, come guarito per una formula magica, strizzò gli occhi e riprese conoscenza.

-Haruhi scusa- si affrettò a dire ammantandosi con la sua aria da cavaliere/host - è che non volevi lasciarmi andare la maglietta e io non volevo svegliarti, ti giuro che non ho fatto nulla, mi dispiace, perdonami, scusami anche se sono entrato in camera tua senza permesso, scusa scusa scusa...-

-Tamaki va tutto bene, calma...-

Lo attirò a sé dandogli un bacio e poi un altro e un altro ancora.

-Grazie per avermi tenuta al caldo-

Le sorrise: -È stato un piacere-.





Sukun



  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Host club / Vai alla pagina dell'autore: Sukun