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Autore: KuromiAkira    09/11/2012    2 recensioni
- Se mi spieghi cosa stai cercando di fare, forse potrei darti un mano... - ripeté per l'ennesima volta Rika, seduta sulla panca dove, di solito, erano le manager a guardare gli allenamenti nel campo da calcio.
A qualche metro da lei, Touko fissava la porta che aveva clamorosamente mancato. Aveva il fiatone, ma non era intenzionata a fermarsi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harley/Jousuke, Suzette/Rika, Victoria/Touko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Destino
Fandom: Inazuma Eleven
Personaggi: Urabe Rika, Zaizen Touko, Tsunami Jousuke
Genere: generale
Rating: verde
Avvertimenti: nessuno
Conteggio Parole: 1300
Note: L'inizio non è un granché, purtroppo ho semrpe difficoltà a iniziare una fiction, comunque era da un po' che volevo scrivere qualcosa sulla mia coppia preferita<3
Come sempre avverto che non ho visto tutto l'anime quindi potrebbero esserci alcune cose che cozzano con ciò che succederà davvero in futuro. Comunque, questa fiction è ambientata durante la seconda serie.
Random title is random. Ho difficoltà pure nei titoli.






- Se mi spieghi cosa stai cercando di fare, forse potrei darti un mano... - ripeté per l'ennesima volta Rika, seduta sulla panca dove, di solito, erano le manager a guardare gli allenamenti nel campo da calcio.
A qualche metro da lei, Touko fissava la porta che aveva clamorosamente mancato. Aveva il fiatone, ma non era intenzionata a fermarsi.
- Voglio una tecnica di attacco, ecco cosa! E che funzioni! - esclamò la figlia del primo ministro Zaizen, stringendo i pugni.
Rika seguì con lo sguardo l'amica che andava a riprendere il pallone finito ben oltre la porta. - Dato che sei un difensore, dovresti invece pensare a qualche tecnica efficace per evitare che gli altri facciano goal - osservò. - Ultimamente la tua torre non serve a molto. -
Touko sospirò. La ragazza di Osaka aveva anche ragione, ma pensava che una tecnica speciale in più non le avrebbe fatto certo male.
Vedendo che non rispondeva, Rika si portò le mani dietro la nuca. - Beh, esattamente cosa vorresti fare? -
Finalmente l'altra si voltò a guardarla. - L'unica cosa che so è che la palla deve ondeggiare come quando facciamo il Butterfly Dream. Solo che voglio farlo da sola. -
A quel punto Urabe si fece molto interessata. E risentita. - Vorresti fare il Butterfly Dream senza di me? -
- Voglio solo un effetto simile. Ho preso ispirazione, ok? - si giustificò Touko.
- Ehi, che ci fate qui? - domandò una voce familiare.
Le due ragazze della Raimon si voltarono. Tsunami Jousuke camminava velocemente verso di loro con l'inseparabile tavola da surf sottobraccio. Era evidente che avesse appena finito di dedicarsi al suo primissimo principale hobby, nonostante la stagione non fosse propriamente calda.
- Tsunami! - esclamò, stupita, Touko. Ma Rika, invece, sogghignò. Tra tutti i loro compagni di squadra, proprio il ragazzo di Okinawa era passato di lì giusto quando si stava allenando Touko... sospetto!
- Giusto in tempo! - la ragazza di Osaka si alzò, andando verso l'amico e spingendolo verso la panchina. - Touko si sta allenando, dato che sei qui perché non le dai una mano? -
Jousuke guardò Touko, che annuì sconsolata. Forse era vero che doveva pensare a una tecnica difensiva.
- Interessante, ti aiuto volentieri! - affermò il ragazzo, sorridendo.
Urabe esultò mentalmente. Se anche l'amica non fosse riuscita a completare una nuova tecnica, aveva comunque un'occasione di capire di essere perfetta insieme a Tsunami.
Ma Zaizen sospirò e si voltò verso la porta, mettendosi una mano sul fianco. - A dire il vero, forse mi servirebbe Endou o Tachimukai in porta... -
Jousuke annuì. - Credo che Endou si stia ancora allenando da qualche parte, se vuoi... - ma non riuscì a finire la frase che Rika si mise a urlare, attirando l'attenzione degli altri due. - No, no e no, Endou non serve! -
Perplessa, Touko piegò appena la testa da un lato. - Perché? -
La ragazzina dai capelli blu dovette fare un enorme sforzo per evitare di risponderle un secco 'perchè sarebbe di troppo' e, dopo averci riflettuto qualche istante, alzò l'indice in aria - Perché ancora non riesci a centrare la porta, gli faresti solo perdere tempo. -
A giudicare dall'espressione un po' colpevole dell'amica, quella risposta era stata un colpo di genio. Poi si rese conto di avere persino ragione. Ma l'importante era che Tsunami rimanesse lì ad aiutare Touko quindi si sedette nuovamente sulla panca.
- Prova a tirare di nuovo, magari ti servono solo i nostri consigli. No, Tsunami? - concluse quella frase sorridendo amabilmente al ragazzo. Questi si limitò nuovamente ad annuire e a sedersi accanto alla ragazza di Osaka, incitando Zaizen.
Touko tirò. La palla volteggiò in aria a zig-zag davanti alla porta per qualche secondo prima di bloccarsi, deviare improvvisamente e finire dritto in faccia a Jousuke. Quando infine cadde a terra, il ragazzo aveva un'espressione così buffa che Rika scoppiò a ridere, mentre l'altra ragazza correva verso di loro.
- Tsunami! Scusami, va tutto bene? - domandò.
- Ho un déjà vu... - rifletté lui massaggiandosi il naso. - Perché ogni volta che provi un nuovo tiro la palla mi finisce sempre addosso? - domandò, ricordandosi il giorno in cui aveva conosciuto la Raimon.
- È il destino - rispose Rika prima che potesse farlo Touko. E la cosa le diede una grandissima soddisfazione! - Vuole unirvi a tutti i costi. -
- Ma cosa dici? - disse l'amica prima di tornare a prestare attenzione a Jousuke. - Non so perché ma la palla va sempre per i fatti suoi e non riesco a controllarla... scusa. -
- Nah, non ci pensare! - esclamò lui, scuotendo la mano per aria. - Poi è sempre così, all'inizio. Vedrai che riuscirai a completare la nuova tecnica. -
Notando che la sua osservazione era stata ignorata, come al solito tra l'altro, Rika sbuffò e si alzò.
- Dove vai? - chiese Tsunami.
- A farmi un giro. Non ho intenzione di andare contro al destino IO! - borbottò imbronciata prima di incamminarsi, sotto gli sguardo perplessi degli altri due.
- Ancora non capisco di cosa parli... - commentò infine Zaizen, dopo che l'altra ragazza fu scomparsa dalla loro vista.
- Chissà - rispose lui, poi si alzò. - Bene, ti aiuto con l'allenamento! Ti faccio da avversario. -
Lei sorrise, e annuì.

Quando Rika tornò a controllare se gli amici ci fossero ancora, il sole stava ormai tramontando. Tsunami e Touko ancora rincorrevano il pallone e, ormai, più che provare un nuovo tiro i due stavano solo giocando a calcio tra loro. Naturalmente, ogni volta che le arrivava la palla vicino, la ragazza provava a la nuova tecnica ma ormai Jousuke era pronto a intercettarla. In questo modo nei due amici si riaccese la competitività e pareva si divertissero tantissimo.
Urabe li osservava con interesse. - Volano scintille, tra quei due - mormorò ghignando.
Il vento cominciava a essere davvero freddo e la ragazza di Osaka rabbrividì e, nel sfregarsi le braccia con le mani per riscaldarsi, piegò appena la testa verso il basso... giusto poco prima di sentire i due compagni di squadra esultare. Quando rialzò lo sguardo vide il pallone in rete.
- Ce l'ho fatta! - gridò Zaizen saltellando. - Finalmente ce l'ho fatta! -
A Rika si illuminarono gli occhi vedendo quei testoni fissarsi sorridenti. - Dai, magari trasportati dall'entusiasmo si baciano! - si disse, unendo le mano come se stesse pregando. Ma i due alzarono le braccia e batterono le mani. - Vi odio! Potevate almeno abbracciarvi! - sbottò a bassa voce, per non farsi sentire dato che nessuno dei due ancora si era accorto che lei era tornata.
Un' altra folata di vento fece rabbrividire tutti. Touko starnutì.
- Comincia a fare freddo. Forse è meglio non rimanere ad allenarsi fino a tardi, in questa stagione - osservò Tsunami.
- Parla quello che fino a mezz'ora fa faceva surf... - ribatté Touko.
Un'altro starnuto. Di Jousuke, stavolta.
- Ecco, appunto - rise la ragazza dai capelli rossi.
- Ok, ok. Andiamo a berci una cioccolata calda? - propose il ragazzo, andando a prendere le sue cose, lasciate sulla panchina ormai solitaria. Rika dovette nascondersi, per non farsi vedere.
Touko lo fissò senza capire e Tsunami le sorrise. - Per festeggiare il nuovo tiro. Ti va? -
"Grande mossa, ragazzo!" approvò mentalmente Urabe. "Se Touko non accetta, a casa la strozzo!"
- Offri tu? - chiese Zaizen, raggiungendolo.
- Naturalmente. -
- Affare fatto - rispose Touko, salvandosi inconsapevolmente la vita.
E, mentre si avvivano verso un bar anche Rika poté tranquillamente tornare a casa (di Touko, dov'era ospitata). - Spero che quei due si rendano conto di amarsi il più presto possibile. Così rinfaccerò loro di aver avuto ragione per tutta la vita! -
  
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