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Autore: anonimaG    09/11/2012    1 recensioni
Avete presente come si sono formati gli SHINee?
Dimenticate tutto, pensate agli SHINee come un gruppo che non c'è, che ancora deve nascere.
Gli SHINee come quei cinque ragazzi che vogliono realizzare i loro sogni.
Quei sogni che, quando possono finalmente incontrarsi, diventano uno solo.
Pensate gli SHINee, e ad una nuova storia.
Scusate, mi sono divertita a creare una mia versione, naturalmente è tutta fantasia! Spero vi piaccia davvero... E mi raccomando, ditemi cosa ne pensate! ^^
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La scommessa di Jonghyun.

   Kibum aveva ricevuto il messaggio di Onew, e quella sera sarebbe dovuto andare nella sala prove, per lui un posto nuovo.
E quel pomeriggio, quando ricevette il messaggio, era, per la seconda volta, in giro nello stesso quartiere di Seul.
Stava cercando anche oggi, con la sua calma, un lavoro e un posto dove stare.
Si guardava intorno, finché non passò di nuovo davanti la parrucchieria, e ‘sta volta avrebbe fatto finta di nulla, sì.
Jonghyun per lui era un tipo strano, o meglio, qualcosa dentro di lui, lo spingeva ad ignorarlo, sembrava provare antipatia per lui, e non aveva intenzione di ammetterlo, anche perché sarebbe dovuto essere il membro della sua stessa band.
Così, diede un’occhiata veloce alla vetrina del negozio, e subito dopo averlo adocchiato, cominciò a ignorarlo, guardandosi attorno e notando qualche annuncio appeso anche vicino la porta del negozio.
   In quello stesso momento, delle parrucchiere del negozio, cominciarono a parlottare e a guardare il bel Kibum, in piedi davanti alla porta, che si torturava le labbra e aggrottava la fronte, impegnato nella lettura di ogni singolo annuncio.
 E quando il ragazzo moro, si ritrovò l’unico distratto, alla cassa, si accorse che qualcosa non andava, così, alzando lo sguardo dal foglio degli appuntamenti del giorno del negozio, notò le due giovani parrucchiere assorte nella visione di qualcosa.
Camminando fino a loro, si fece spazio e sgranò gli occhi alla vista del tipo dal cappoto e la sciarpa pesanti, che sapeva di conoscere bene.
-Guarda che carino…-. Commentò una delle due ragazze, bisbigliando, anche se Jonghyun riusciva a sentire tutto.
-Davvero, chissà cosa starà leggendo-. Si domandò perplessa l’altra.
-Ha davvero un bel fisico-. Notò, sempre la prima.
Non riuscì a finire di sentire tutti i loro commenti, che anche lui si era perso totalmente nelle sue domande.
Cosa ci faceva Kibum là?
Perché si era fermato a leggere annunci?
Cosa trovavano di bello, le sue due amiche, in lui?
Perché continuavano a parlarne?
-Gli piacciono i ragazzi-. Sbottò Jonghyun, parlando senza pensare, e voltandosi verso i posti vuoti, dove avrebbero dovuto esserci clienti che quel giorno mancavano.
-Cosa?-. Chiesero subito dopo, tutte e due le tipe.
-Non può essere, cioè, che peccato… Mi sarebbe piaciuto conoscerlo.
-Stai parlando di una persona che nemmeno conosci, però-. Fece spallucce il ragazzo, non degnando di uno sguardo l’altro che là fuori continuava a studiare ogni annuncio.
-Quindi tu lo conosci?-. Buttò sull’assurdo una.
-Si, lo conosco, l’altro giorno, quando ho finito il turno, sono uscito con lui.
-Quindi Jonghyun, a te piacciono i…-. Scoppiarono a ridere.
Il moro si sentiva molto violato nella sua privacy, insomma, tutte quelle domande sul suo “amico”, su di lui, sui suoi gusti.
-No, ma cosa dici? Stai parlando con il tipo che è stato fidanzato con una bellissima modella-. Ridacchiò lui, sentendosi un po’ nervoso a quella domanda:-E poi non ha un così bel fisico, non m’ispira nulla-. Negò.
Da una parte aveva ragione, non si era mai soffermato a guardare meglio Kibum, fino ad adesso lo conosceva solo così, superficialmente.
-Ma l’hai visto?!
-Aigoo, non m’interessa, da ora in poi ci passerò la maggior parte del mio tempo, quindi se vi dico che ho ragione, ho ragione. A lui piacciono i ragazzi, sì.
-E cosa te lo fa pensare?
Già, cosa gli dava tutta questa convinzione?
-Beh? Io sono un ragazzo, no?
-Gli piaci?
-Gli piacerei.
-Ti rendi conto che..
-Qualcosa mi dice che gli piacciono i ragazzi, boh-. Disse in fine, non dando più retta a nessuna della due.
Le altre continuarono a parlargli, ma lui aveva ben altro da fare, trascriversi i turni, gli appuntamenti di ogni cliente e… Alzò lo lo sguardo verso la porta.
Kibum stava per andarsene, era arrivato agli ultimi annunci.
Si soffermò a guardarlo, a guardare la sua espressione, che trovava abbastanza buffa e dolce, e socchiuse gli occhi, interrompendo ogni pensiero.
-E va bene, facciamo una scommessa-. Sbatté una mano sul bancone, una delle due ragazze.
-Minhyon...-. Alzò lo sguardo verso la collega, mentre l’altra si era proprio estraniata dalla conversazione.
Inarcò un sopracciglio, cercando di comprendere:-Che genere di scommessa?
-Voglio una foto in cui vi baciate.
-CI BACIAMO?!-. Sgranò gli occhi Jong, guardandola di traverso.
-Si, un bacio, per te non significa niente, ma a me farebbe credere che tu hai ragione.
-E cosa ci vinco?
-Faccio tutti i tuoi turni. Tutti, per una settimana.
Il ragazzo non si sentiva per niente convinto, finché non ricevette quella proposta.
-E se perdo?-. Si avvicinò al volto della ragazza, che arrossì un po’ e indietreggiò.
-Se perdi… Li farai tu, i miei turni.
-Perfetto!-. Urlò quasi Jonghyun, guardando l’orologio e prendendo la giacca:-Il mio turno è finito-. Gli allungò la mano il moro, per farsela stringere:-Vincerò di sicuro, a partire da ora.
-Hai due settimane di tempo, Jong-. Strillò Minhyon, prima che se ne uscisse.
 
   -Kiiiibum!-. Gridò Jonghyun, una volta fuori, non trovandolo più.
“Ma era qua un attimo fa, stava leggendo gli annunci…” Pensò infastidito, guardandosi intorno.
Guardò più avanti e si accorse che stava correndo, fino ad un angolo, per poi girare.
Corse anche lui verso la sua direzione, girando l’angolo e fermandolo di colpo per il polso, prendendolo alla sprovvista.
-Yaaah!-. Si voltò l’altro, tirando uno schiaffo, per poi calmarsi subito dopo averlo riconosciuto.
-E sono due..-. Strinse i denti Jonghyun, tenendo conto di tutte le sberle ricevute.
-Che fai? Mi stalkeri adesso? Non hai proprio nulla da fare in quella parrucchieria?
Invece di ascoltarlo, Jonghyun pensò subito al da farsi.
Si fermò ad osservarlo, ad osservare le sue labbra, che si muovevano in continuazione.
Le sue labbra a cuore, delicate e… Morbide all’apparenza.
Infondo non sarebbe stato male baciarlo, pensò, sorridendo divertito.
-E MI ASCOLTI?!-. Urlò Kibum, cercando di liberarsi dalla presa dell’altro.
-Si, si, certo. Mmh…-. Si voltò a guardare la strada e i passanti, per poi tornare con gli occhi su di lui:-Che fai?
-T-ti senti bene? No, perché, mi sembri un maniaco-. Lo fissò male, continuando a muovere il braccio:-S-scusa, potresti lasciarmi?
-Che?-. Abbassò lo sguardo verso il polso del ragazzo, mollandolo e tornando a guardare le sue labbra, quasi incantato.
-Aah, ma sei idiota o cosa?
-Yaah!-. Si riprese subito dopo, riuscendo a ricollegare tutto:-Ma sono venuto qua perché stasera dovremo andare alla sala prove! Tu sai dove si trova? Eh, no, bello mio, per questo Kim Jonghyun è qua. Per indirizzarti sulla retta via…
-La retta via?-. Scoppiò a ridere, quasi soffocando nella sciarpa, Kibum.
-Si, certo, ho una moto da qualche parte, io-. Lo prese per mano, stringendogliela d’impulso e trascinandolo per la strada:-E là affianco c’è anche un bar, se sua maestà lo permette, prima ci fermeremo là, ad aspettare tutti quanti-. Rise divertito.
Il ragazzo più piccolo, non capendo più che fare e sentendosi trascinare via, ormai a metà strada, annuì, abbassando lo sguardo verso le loro mani.
Una scossa lo assalì a quel tocco, e alla strana dolcezza che per la prima volta il ragazzo gli stava dimostrando, così arrossì, senza neanche accorgersene.
“Kibum, che ti prende? Non hai mai sentito questa sensazione tutte le volte che facevi qualcosa che ti piaceva, e non hai mai sentito questa sensazione anche quando facevi qualcosa che non ti piaceva. E questo, ti piace o no, eh?” Si ripeté da solo, confondendosi ogni secondo di più.
   
 
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