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Autore: _Havoc_    10/11/2012    0 recensioni
7 giorni per innamorarsi.
2 diari per sfogarsi.
7 giorni per riprendersi.
2 diari per non arrendersi.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Nuovo personaggio, Roger Taylor
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Caro Diario,


stamani sono andato a portare la colazione alle ragazze. Il portone era aperto perché il portiere stava pulendo l’atrio. Mi ha dato il buongiorno e mi ha invitato a salire. Ho raggiunto il piano delle ragazze e ho suonato il campanello. Dopo poco mi ha aperto un uomo nudo, tanto che mi stava per cadere la roba di mano. Non fraintendermi, non ho ancora questo tipo di interessi, però non me l’aspettavo.
«Honey?! Come mai c’è Brian May qui sulla porta di casa tua? Liz ci ha somministrato qualcosa?» ha chiesto preoccupato l’uomo.
«È il ragazzo di Liz!» ha strillato lei dalla sua camera da letto, mentre usciva con indosso una maglia otto taglie più grande di lei. Mi ha fatto quasi tenerezza, poi ho pensato a quanto John ci rimarrà sotto.
«Sempre la solita simpaticona...» ho ridacchiato. «Ho portato la colazione!»
«Questa è una buona notizia, anche perché in casa non c’è rimasto quasi niente. Devo andare a fare la spesa più tardi. Liz è in camera sua, sta ancora dormendo, credo, se non è morta...» ha ironizzato.
Allora ho lasciato due caffè e due paste sul tavolo e ho portato il resto, cioè un caffè e una pasta (non sono indovino, non potevo sapere che ci sarebbe stato anche l’uomo nudo!) in camera di Liz.
La stanza era completamente avvolta da una nube di fumo, così sono corso a spalancare la finestra. Liz era stesa sul letto in posizione supino, con il viso completamente coperto dai capelli.
Era molto pallida, lì per lì non mi ha fatto una bella impressione. Mi sono adagiato accanto a lei, che non sembrava essersi accorta di nulla, e ho cercato di svegliarla. Di primo acchito si è semplicemente voltata dall’altro lato, poi ha visto la colazione che avevo lasciato sul comodino ed è schizzata in bagno. La sua nausea mattutina mi turba.
«Beeeeello!» ha esclamato Amber dall’altra stanza. «È sempre un piacere vederti vomitare di prima mattina, amica. Soprattutto se lo fai mentre mi sto lavando! I tuoi postumi vincono sempre. Ieri ti sei sniffata la polvere sotto il letto? Lo sai che ti fa allergia!»
Visto che c’era Amber, ho dovuto aspettare che Liz tornasse di sua spontanea volontà e nel frattempo ho scambiato due chiacchiere con l’uomo nudo, che si era rivestito, ma che per me resterà sempre e comunque l’uomo nudo. È un tipo simpatico. Proprio quando ho iniziato a sentirmi a mio agio con lui, Amber l’ha trascinato a fare la spesa e io sono rimasto da solo con Liz e i suoi demoni, o meglio, il suo vomito.
È uscita dal bagno barcollando, e si è messa una mano davanti agli occhi per coprirli dalla luce del sole, quando mi ha visto.
«E tu cosa ci fai qui?» ha domandato, con la voce ancora impastata dal sonno.
«Sono venuto per chiederti di essere la mia ragazza...» ho esordito.
«Eh?» ha chiesto lei, avvicinandosi.
«Ho lasciato Chrissie. E ora sono qui per te.»
Lei ha sorriso, mi è sembrata davvero felice.
«Ti darei un bacio, ma non mi sono ancora lavata i denti...»
Poi l’ho convinta a disintossicarsi e l’ho accompagnata a una clinica di riabilitazione. Mi sembra assurdo che tutto questo stia prendendo una piega quasi normale. Domani mattina vado a trovarla.
Buona notte,
B.


~



Caro Robert,
Mi sono chiuso in bagno perché devo assolutamente raccontarti tutto quello che è successo oggi!
Allora, devo rimanere calmo e partire dall’inizio.
Come ti avevo detto le mie giornate stanno diventando normali e come tutte le persone normali sono andato a fare la spesa con Veronica.
Passeggiavamo per il reparto dolci (il nostro preferito) quando ho sentito una voce familiare ma alterata, non nel senso che era arrabbiata, nel senso strana.
«Amore mi prendi le patatine che non ci arrivo?» ha chiesto una ragazza con voce da bambina.
«Ahahah dolce lei che non ci arriva!» ha risposto un ragazzo dai capelli lunghi e castani, dandole prima un bacio e poi sporgendosi per prendere le patatine. «Oh la prossima volta mi fai il cosino un po’ più cosato?»
«Tutto molto chiaro Steve... Cosa intendi per cosino un po’ più cosato?» ha chiesto maliziosa ridendo.
«Oh scema sempre a pensare male! Volevo un cheese-cake più morbidoso ma non mi veniva il termine!» ha detto, prendendo la ragazza e infilandola nel carrello della spesa mentre lei rideva a crepapelle.
‘Oh mio Dio!’ mi sono fermato di colpo.
«Ma guarda quei due...» ha mormorato Veronica «Alla loro età fanno ancora queste cose...»
«Sì, però dovrai ammettere che sono carini... si coccolano...» ho risposto non troppo convinto.
In realtà non volevo che qualcuno offendesse Amber ma neanche a me quel tipo piaceva particolarmente... soltanto perché usciva con lei.
«Ti assomiglia un po’ però: avete tutti e due i capelli lunghi e gli occhi castani!» ha detto Veronica, e io sono rimasto in silenzio. Non ci avevo fatto caso, ma ci assomigliavamo molto.
«Ehi, non ti volevo offendere, tu sei molto più bello!» ha mormorato, baciandomi.
«Sarà meglio!» ho borbottato, ridendo.
Abbiamo continuato a fare la spesa tranquillamente, anche se in realtà ho fatto di tutto per inseguire la coppietta con scarsissimi risultati quando, proprio mentre non ci pensavo più, ho superato lo scaffale all’angolo e ho trovato i due piccioncini che si baciavano appassionatamente sul banco frigo.
Il cuore mi si è fermato.
‘Come faccio a prendere le verdure? Semplice... non le prendo!’ ho pensato, rosso come un peperone.
«Ti amo» ha detto lui.
«Anche io ti amo» ha risposto lei.
‘Ma proprio qui si devono fare queste confessioni?’ Ero di minuto in minuto sempre più a disagio. Proprio in quel momento Amber mi ha visto e ha sgranato gli occhi e l’altro, preoccupato si è girato e ha visto me, John Deacon, il bassista dei Queen, immobile, come un cretino, che li fissava.
«Scusate... non vi volevo disturbare, dovevo prendere le verdure!» ho detto tutto rosso.
«Oh cazzo! Ma tu sei John Deacon!» ha esclamato lui.
«Ehm... sì, sono io...» ho risposto mentre mi avvicinavo ad Amber e prendevo le verdure.
«John, ci sei?»
Veronica è sopraggiunta in mio aiuto, non vedendomi tornare.
«Sì, tutto bene arrivo subito...»
«Oh! Volevo solo dirti che siete dei grandi, vi stimiamo un sacco!» mi ha detto il ragazzetto, dandomi una pacca sulla spalla.
«Grazie mille! Buona serata!» ho detto, allontanandomi.
«Ciao!» hanno risposto in coro i due ragazzi.
Poi non li ho più visti. Sono andato veloce alle casse... e a casa.
Non lo so... sembravano felici insieme...
E io sono felice per loro, e per me.
Se avessi detto tutto a Veronica l’avrei fatta solo soffrire e Amber mi pare che si sia ripresa velocemente.
Per quanto mi riguarda, il tempo guarisce tutte le ferite.
John


Salve a tutti.
Siamo finalmente arrivate alla conclusione di questa storia!
Vorremmo ringraziare tutti coloro che ci hanno seguite/recensite per il loro supporto :)
Speriamo che la fan fiction vi sia piaciuta!
Per altri lavori/collaborazioni, rimanete sintonizzati sui nostri account :D

Havoc&Snafu
   
 
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