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Autore: TessitriceDiPensieri    10/11/2012    3 recensioni
Vì e Babù ormai cresciute, Felì già arrivata troppo lontana per ritornare indietro. Dalia e Cicero, nuovamente genitori. Tristezza, felicità e gioia vi accompagneranno in questa nuova storia di Fairy Oak. Tra misteri e nuovi amori.. molto altro accadrà! E la famiglia Periwinkle conoscerà anche la terra, il mondo..degli umani!
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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1° capitolo !



Felì sapeva perfettamente che Fairy Oak le sarebbe mancato molto.
Le sarebbe mancato sopratutto però,la famiglia Periwinkle ;

Le sarebbe mancata quell'atmosfera dolce e calda di ogni sera,
e la luce ,di giorno che illuminava la casa.

Le sarebbe mancata anche quell'aroma che aveva ogni stanza,
quel profumo di legno e di altri vari dolci profumi cosparsi uno in ogni stanza,
infatti Felì diceva sempre "Basta fidarsi del naso invece che degli occhi!".

Insomma,le sarebbe mancato tutto. Le bambine,bèh..ormai ragazze,
ma lei le riteneva ancora bambine, questo perché ancora non accettava che stava
andando via. Pervinca e Vaniglia ,sì, proprio loro, simbolo vivente del fragile equilibrio che
assicura armonia e serenità al loro mondo.

-- -- -- -- -- --

[ A casa Periwinkle ]
Mentre tutti facevano colazione, Pervinca e Vaniglia scesero,
erano ancora un pò confuse dal sonno.
«Giorno..» dissero Vì e Babù sbadigliando
«Buuuuuon Giorno !» rispose poi Cicero.
«Uhm..come mai tutta questa allegria?» chiese Pervinca,
«Già,cosa succede?» aggiunse poi Vaniglia sedendosi e masticando cornetti
«Bhé..allora..io e la mamma abbiamo una sorpresa per voi !»disse ancora sorridendo
«.. Siamo ..state..promosse?» dissero in coro Vì e Babù
« No.» rise «Cioè..sì. Ma non è questo che volevo dirvi. La sorpresa è un'altra!»
Bhè ...ma allora cosa aspetti a dircelo?» disse Vaniglia
«Aspetto vostra zia, Tomelilla. Vostra madre è andata a chiamarla,vogliamo che lo sappiate tutti. Io e vostra
madre per il momento siamo gli unici a saperlo.»
«Mh ok!» disse poi Vaniglia.
«Ma..Felì? dov'è?» disse Pervinca
«..uhm bhè,non so. Probabilmente in giro. rispose Cicero»
«Ah,ok..»

Mentre Cicero,Pervinca e Vaniglia facevano colazione ,Tomelilla parlò con Dalia ]

«È andata via !» disse Tomelilla a sua sorella,Dalia.
«oh,come? chi? Di cosa stai parlando? Chi è andata via?» rispose Dalia all'oscuro di tutto.
«Come chi? Davvero non capisci ?!» ribattè Tomelilla
«NO. NO ! Non capisco !» urlò poi Dalia stanca di aspettare
«FELì ! Felì. È andata via in tarda notte.»
«Come Felì? Oddio,no. Ed ora le bambine come la prenderanno?»
«C'è una soluzione a tutto cara ,ma ora dimmi,perché sei qua?» rispose Tomelilla con un sorriso forzato
«Ah...uhm,aspetta. AH! certo. vieni con me,io e Cicero vogliamo annunciare una cosa..»
«Ok..arrivo subito.»

[ Giunte a casa, Dalia andò vicino a Cicero. Tomelilla invece si accomodò vicino Vì e Babù ]

«Cicero, Felì è andata via..» disse Dalia a bassa voce.
«come è andata via? bhè.. non possiamo far null.. no aspetta.. e..?»
«Esatto. chi si occuperà del nostro 'futuro' figlio ?o figlia..?»
«BHÈ..per ora diciamolo a loro,ci fissano da molto..»
«Già..»
« Qualcuno dovrà parlarci. » 
« Bhè, questo lo sappiamo tutti Dalia !»disse Cicero « Il fatto è che.. »
« Che la prenderanno male? »aggiunse Tomelilla
I due annuirono.
« Bene allora..lo farò io. Dalia, cara, ora vai a risposarti. Anche tu Cicero» Così Dalia si avviò.

Tomelilla si avviò. Nello stesso tempo Dalia e Cicero stavano andando a letto per riposarsi.
« Ragazze !» disse Lillà « Ragazze..devo parlarvi di cose serie. Composte, su! »
Le ragazze annuirono. « Zia.. dicci tutto!» risposero entrambi.
« Allora vedete.. è riguardante Felì..»
« Ah! Giusto. Felì che fine ha fatto?! » disse Vaniglia
« Un momento ragazze, aspettate.. Dicevo.. Felì è andata via, non si sa se tornerà.»

In quel momento Vaniglia e Pervinca si diedero uno guardo, freddo, triste. In quel momento non capivano nulla. 

« Cosa?! Felì è andata via?» disse Pervinca
« Oh, zia..tu intendi proprio Sefelicetusaraidirmelovorrai? » esclamò poi Vaniglia. « Sicuramente è un tuo scherzo..»
« Bhè, no ragazze..dico davvero!» rispose Tomelilla
« E.. ed ora? Chi baderà al piccolo?o piccola? » 
« A tutto c'è una soluzione ragazze, non preoccupatevi.»

Cenarono, andarono a letto e il giorno dopo Cicero portò Dalia ad una visita.

A pranzo mangiarono tutti tranquillamente anche se tristi per Felì, tranne Dalia.
« Mamma.. che succede? » disse Pervinca quasi strozzandosi
« Infatti Dalia, ti vedo triste.. » aggiunse poi Cicero
« Ah..niente, sono solo un pò stanca, scusate. Ora sparecchio..»
« Nono! Siccome sei stanca ci pensiamo noi,mamma.» disse Pervinca fissando Vaniglia e convincendola
« Ragazze non vi preoccupate.. posso farlo, davvero.»
« No. » disse poi Pervinca sorridendo
Dalia a quel punto chiamò Tomelilla.
« Lillà.. devo parlarti, ora. Fai subito.»
Dopo un pò Tomelilla arrivò e cominciarono a parlare.
« Allora.. cosa dovevi dirmi? »chiese Tomelilla
« Bene..allora.. oggi alla visit..»
« Riguarda del bambino, giusto? Ok, anticipo che io sostituirò Felì!» Disse Tomelilla
« Il bambino.. bene, dicevo.. ha detto il medico che.. è a rischio !»
Tomelilla rimase in silenzio per qualche minuto.
« Ma.. si ripenderà? Cioè... è grave? » disse Tomelilla agitandosi
« Non lo so. Non so nulla.»
Tomelilla non chiese nulla, andò fuori casa a prendere una boccata d'aria, e Dalia la seguì.



 
«La speranza è l'utlima a morire.» Ripeteva Tomelilla.
Passavano i giorni e il bambino non mirogliava e non peggiorava.
 
Un giorno mentre tutti mangiavano suonò il campanello.
«Ed ora chi è?»Domandò Cicero.«Dalia hai invitato qualcuno?»
«No»rispose, «voi invece?» chiese a Vì e Babù.
Anche loro dissero di no scuotendo la testa.
«Cosa aspettate ad aprire?»Disse Cicero quasi urlando, nel frattempo da fuori uscì una risatina.
Vì corse ad aprire pensando 'questa risata.. dove l'avrò sentita?'
Aprì e davanti a sè trovò Felì. Urlarono, si abbracciarono e lo stesso fece con il resto della famiglia.
«Quindi resti per il bambino?» Chiesero tutti.
«Bhè.. non so. »disse lei guardando giù. «Ho saputo che ci sono problemi e sono passata per..»
Cicero fece cenno a Vì e Babù di andare via, ma in realtà restarono dietro la porta a sbirciare e 
origliare tutto. 
«Mi dispiace ma non posso restare. Come ho già detto a Lillà è stato ..»
«Troppo difficile abbondarle già una volta!» continuò Dalia. «Questo lo sappiamo e ti capiamo.»
«Quindi.. ?» chiese Felì.
«Quindi niente.» disse Dalia. «Però.. le ragazze ci sono rimaste male.»
«Bhé.. sono cresciute. Capiranno, no?!»
«Capire o no ci rimarranno male un'altra volta.» Disse Cicero.
«Mi spiace Cicero, davvero. Comunque sia, posso porvi una domanda?»
«Certamente cara.. »
«Chi baderà al piccolo se non succederà nulla?»
«Lillà ! Lillà baderà al piccolo.» rispose Dalia.
«Bhè.. ok !» Disse infine Felì.  «Ora.. ora vado, grazie di tutto.» disse accennando un sorriso.
A quel punto Vì e Babù corsero per salutare Felì quasi piangendo.
 
 
Felì non è sicura di ciò che stava facendo ma sapeva benissimo di non voler tornare indietro.
 
Il giorno seguente Dalia andò a fare una visita per il bambino.
Il medico all'inizio disse che era tutto ok, poi si accorse che c'era qualcosa di..
MOLTO, MOLTO STRANO.
   
 
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