Mi
piacerebbe dire che feci un ingresso trionfale a scuola il mio primo
giorno, spostando i capelli in modo terribilmente sexy mentre entravo
indifferente
parlando con il mio migliore amico; ma le mie gambe che in quel
momento avevano la consistenza della gelatina mi portarono al
parchetto.
Dopo
una specie di ritmata filastrocca isterica in cui urlavo a Mihael
tutti i miei problemi mentre lui tentava invano di calmarmi mi
decisi ad avviarmi verso la scuola.
A
ogni passo la poca fiducia in me stessa che mi aveva trasmesso Mihael
poco prima sbiadiva sempre di più, e quando mi ritrovai a
un'isolato
nella scuola un ruggito di panico risuonò nel mio cervello.
Come
potevo sperare di inserirmi in classe, dopo che i gruppetti si erano
già formati?
Non
avrei avuto amici.
Avrei
passato tutti i pomeriggi a rotolarmi nell'autocommiserazione.
Sarei
stata sola in un angolino in tutti gli intervalli.
Sarei
sempre stata quella che rimane fuori quando la classe si divide in
coppie.
Avrei
affogato i miei dispiaceri nella nutella.
Procurandomi
l'acne.
E
il diabete.
Avrei
avuto dei problemi cardiovascolare dovuti a tutto questo.
La
mia salute sarebbe peggiorata fino a un ricovero in ospedale.
Senza
voglia di vivere non sarei riuscita a guarire.
...
Voglio
delle rose bianche sulla mia tomba, grazie.
Mentre
i miei pensieri degeneravano, ero arrivata davanti al portone senza
rendermene conto, senza che la sinfonia numero 5 di Beethoven
crescesse in modo scenografico nella mia scatola cranica e senza una
preparazione psicologica.
Quando
imboccai incerta il portone, nella mia immaginazione avevo scritto in
fronte il testamento e la sinfonia numero 5 si decideva finalmente a
fare il suo lavoro.
Guardando
con interesse i miei piedi che si superavano a vicenda uno di fronte
all'altro mi diressi verso i tabelloni.
Come
si aspettano che faccia a sapere dov'è l'aula 327b?
Sul
serio, chi è il deficiente che ha scritto le schede?
Come
dovrei raggiungerla?
Con
la disinvolta tranquillità di un tacchino a natale guardavo
a destra
e sinistra in cerca di qualcuno che potesse aiutarmi, ma vedevo
ovunque solo alunni che chiacchieravano tranquilli, ognuno
consapevole della propria destinazione.
Un
camice blu e bianco fece fare capolino da un angolo facendo
sobbalzare la mia speranza.
Appare
un'esemplare selvatico di bidella!
Mi
avvicinai ringraziando tutti i santi.
-
Scusi? - Tentai, invocando un sorriso incerto - Sa per caso dove sia
la 327b?
-
Tu devi essere una ragazza nuova! Non mi sbaglio, vero gioia?
Ma
va?
Un
sorriso sdentato si fece strada su una faccia ossuta, montata su un
viso non troppo giovane circondato da dei capelli tinti di rosso con
qualcosa di scadente preso al supermercato. Se non fossi stata
disperata, la luce di follia che le si era accesa negli occhi mi
avrebbe messo in allerta. O fatta scappare a gambe levate.
-
Si, esatto. Sa dove sia?
Mentre
sfoderavo il sorriso più falso del mio repertorio esponendo
ai
passanti le gengive mi spiegò come fosse ovvio che le aule
sul 300
fossero al terzo piano, calpestando (non troppo metaforicamente) la
mia autostima. Una prof mi afferrò per un braccio
liberandomi dalla
bidella, scusandosi per non avermi accompagnato in classe, e
chiedendomi perchè non mi fossi stata presentata in
segreteria come
era stato stabilito.
Oh.
Perchè
non mi ero presentata in segreteria?
Mentre
sulla mia faccia un gigantesco punto di domanda prendeva il posto del
mio naso venni trascinata a forza al terzo piano, dove prima che
potessi rendermene conto fui catapultata davanti a ventitrè
facce
che mi osservavano con aria vagamente divertita.
~
Nel
panico?
Io?
Cosa
te lo fa pensare?
-
Ciao? - Azzardai, rivolta a quelle facce sconosciute
-
Se non lo sai te!
Qualcuno
rise.
Lancia
un'occhiata ferita al ragazzo in terza fila, che sorridendo
alzò le
mani in segno di innocenza.
-
Lei è la vostra nuova compagna di classe, Juniper Marlow. -
Disse la
prof che, una volta corsa alla cattedra, appariva come una creatura
irraggiungibile nascosta dietro al registro dal quale non aveva
neanche alzato gli occhi.
- Siediti dove ti pare.
Azzardai
un'occhiata furtiva verso le faccie incuriosite che avevo davanti.
Sorridevano
perchè mi stavano già sfottendo?
-
I fiori bianchi sulla mia tomba devono essere rose! -
Strillò
l'ultimo frammento di speranza che mi era rimasto per poi tuffarsi da
qualche parte.
Mi
diressi verso l'unico banco libero, vicino a due ragazze che avevano
un'aura snob captabile con tutta probabilità anche dalle
aule
vicine.
Mi
abbandonai sulla sedia, cercando di mimetizzarmi nella giacca.
Tentativo
fallito. Tutti mi stavano
fissando. E quando dico tutti, intendo dire che anche le persone
davanti a me erano girate intente nel farmi una radiografia.
Echecazzo,
un minimo di contegno!
Avrò
qualcosa sulla faccia?
Magari
sono sporca di caffè?
Aspetta,
non ho bevuto caffè stamattina.
Calmati
June, stai esagerando.
E
mentre i due occhi color nocciola della ragazza alla mia sinistra mi
esaminavano, mi resi conto che nessuna di queste persone sapeva nulla
di me.
La consapevolezza di essere una persona nuova con una
personalità ancora indefinita mi colpì come un
fulmine.
Mentre
la voce monotona della prof scorreva in sottofondo, pensai che
nessuno di quegli occhi mi aveva visto essere maltrattata nella
vecchia scuola, solo perchè cercavo di salvare qualche
ragazzino di
prima dalla noia del bulletto di turno.
Nessuna di quelle labbra
aveva forzato una risata mentre venivo spinta nei corridoi.
Nessuna
di quelle orecchie aveva registrato gli insulti con cui mi
apostrofavano.
Mentre pensavo gli occhi mi si spalancavano
inconsapevolmente sempre di più.
Non avevo sempre pensato che il
successo di una persona dipende dall'idea che la gente si fa di lui,
più che dai suoi veri meriti?
Avrei anche potuto essere una
sirena, per quei pochi occhi che ancora non si erano stancati di
esaminarmi. Nessuno mi conosceva.
Fu in quel momento, che presi
una decisione.
♣ Writer's corner
Si,
lo so che non ho aggiornato per tipo un mese, ma tanto nessuno l'ha
messa nelle seguite, ergo nessuno ha sofferto :3
E non ci crderete, ma anche se non li ho pubblicati, mentre mettevo il
prologo già avevo pronto questo capitolo, il prossimo e
delle scene a caso da mettere più avanti! Come l'ultima
volta, vi ripeto che se avete qualche critica da fare fatela,
è solo un piacere che qualcuno mi aiuti a migliorare!
Spero che qualcuno si caghi almeno un pochino le vicende della mia
amata June!
Alla prossima, cowboys! :3