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Autore: glouez    10/11/2012    0 recensioni
La storia che segue partecipa a “Le mille ed una fic”, iniziativa del gruppo #thegays di Facebook.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La FF partecipa alle "Mille e una fic" del gruppo facebook #thegays 
Come sempre quelle fighe/fighi hanno avuto un'idea bellissima per festeggiare i mille membri (anche se già siamo 1052 XD)
Okay. Lo avevo detto che avrei pubblicato la prossima os solo con un'altra iniziativa del genere ed infatti eccomi ù.ù
E' AU!Hellcats perché volevo fare Harry Potter ma si fa sempre quello quindi ho cambiato e
con una serie TV che conoscerete in due è.è  Il titolo forse lo cambierò....ora non ho più un briciolo di ispirazione. 
Non so se vi piacerà....non ho finito con il sex Larry ma ci sono andata vicino, se proprio non vomitate lasciatemi un commentino e ditemi se vi piacerebbe che aggiungessi il finale rosso! (che ho sulla punta delle dita)
Okay. Basta. Ciao. Ditemi cosa ne pensate, pleaaaaase!  
_Glo .x"



Come quarterback lo amavano tutti, come studente era apprezzato da pochi, come fratello quattro ragazzine bionde lo veneravano e come persona  pensante con un minimo di sentimenti, Louis, non si sentiva molto capito. Sapeva che c’era un’anima che andava sempre di fretta per arrivare in tempo agli allenamenti di cheerleading, scappando con la sua bicicletta, che era in grado di capirlo. Forse i quindici anni passati letteralmente attaccati ne erano la prova. Ma dopo tutti gli anni di allenamenti di football pieni di sotterfugi e le solite noiose questioni di soldi e quindi la decisione drastica di Harry, si erano allontanati.
Louis non lo aveva ben compreso il motivo, ma per tutto quel periodo cercò di reprimerlo in un angolo della memoria ed Harry cercava di fare lo stesso ma lui era convinto che l’amico si vergognasse di passare del tempo con uno che praticava quello sport, che sport, secondo lui, non lo si poteva nemmeno chiamare. Harry era stato coraggioso –come sempre- ad abbandonare quel mondo fatto di mafia e steroidi.
Fatto sta che il più grande era diventato quarterback –data l’assenza di Harry- mentre l’altro stava cercando di integrarsi al meglio con la sua nuova squadra di cheerleader della loro università di legge, gli Hellcats.
Passavano i mesi, un anno e le cose andavano avanti così. Entrambi si sentivano gli occhi dell’altro addosso quando mangiavano nella sala mensa o quando uscivano per la solita corsa-scarica tensione. Entrambi dicevano di stare bene ai rispettivi compagni di squadra che già non li ascoltavano più ed entrambi sentivano la mancanza di quel pezzo di cuore, di vita, di quella persona con cui avevano condiviso tutto. Persino la loro prima volta.
Così, per puro caso,  Louis trovò un biglietto nel suo armadietto “Ci vediamo dopo gli ultimi allenamenti qui. H.” rimase un attimo perplesso ma già aveva capito tutto, era felice quanto scioccato. Pensava davvero che per Harry ormai lui era storia vecchia come dava da intendere lui stesso a tutti.
Louis finì di farsi la doccia e ormai Haz sarebbe dovuto arrivare da un momento all’altro. Passò un quarto d’ora e Louis si sentì preso in giro più che mai, non vedendolo arrivare. Prese le sue cose  dall’armadietto e fece per andarsene ma appena si girò si trovò il bel riccio davanti, impalato, incapace di intendere e di volere seriamente.
Harry fece un passo in avanti, si guardarono a lungo negli occhi, “pensavo non venissi più.” disse pianissimo Louis, un velo di tristezza attraversò gli occhi di Harry e “Mai.” soffiò. Il più piccolo aveva provato un discorso decente davanti allo specchio decine di volte ma davanti a lui nulla aveva più senso.
Con due falcate gli arrivò con la bocca all’altezza del naso “mi manchi da morire” gli aveva sussurrato direttamente nelle orecchie, gli aveva baciato la punta e per la primissima volta Louis prese una decisione rilevante per il loro rapporto. Spostò il suo peso nelle punte dei piedi, crebbe di qualche centimetro, prese il mento del suo Harry con la mano e lo baciò. Un bacio mancato. Le lingue si ritrovarono dopo assolutamente troppo tempo, si chiesero come avevano fatto a resistere così a lungo, crearono una danza tutta nuova. Un bacio sofferto, vecchio ma nuovo, con nuova intensità e soprattutto con nuova decisione. La decisione di non perdersi mai più. Se lo erano detto, con gli occhi, nell’instante in cui si incrociarono dentro quello spogliatoio, avevano capito che non potevano continuare così quando Harry, con una minima debolezza, posò lo sguardo su di lui mentre il quarterback lo guardava fuggir via con la sua bici, se lo erano giurato dopo aver fatto l’amore, nella camera di Louis, “Anche se non ci parleremo più, un giorno, sarai sempre nel mio cuore” gli ripeteva Harry ogni volta che rimanevano a dormire nei loro letti troppo piccoli per due persone, con le gambe intrecciate.
“Ti amo.” “Ti amo.” “Ti amo.” “Ti amo.” Si ripetevano.
Mentre Louis, incastrato tra il suo armadietto e Harry, stava scendendo, dietro la panca, mentre Harry gli stava lambendo il corpo di baci con le mani di Louis tra i ricci mentre erano pronti a rivivere quella prima esperienza in modo del tutto diverso. 
  
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