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Autore: aras95    10/11/2012    3 recensioni
-Mamma, la nonna quando torna?- chiese una bambina di 4 anni alla madre, guardandola con uno sguardo vispo. Gli occhi così chiari da sembrare bianchi, i capelli neri come ali di corvo, e la pelle bianca, non facevano che ricordare alla donna la madre, impegnata insieme ai suoi amici a istruire le giovani menti del Mondo Magico.
-Te l'ho già detto Morrigan, la nonna è impegnata, se vuoi puoi mandarle un gufo per chiederle se torna a casa per Natale- Le disse Helena, che vide poi la figlia correre come un fulmine verso la sua camera.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Luna Lovegood, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Contea di Antrim, Irlanda



Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts

Scozia, Inghilterra

20th Dicembre


Cara Morrigan,


Mi scuso fin d’ora per la mia testardaggine nel non volerti contattare in nessun modo, ma avevo bisogno di tempo per riflettere su noi, su quello che poteva essere il nostro futuro, su tutto. La paura di perdere il tuo appoggio, te, che sei il mio punto fisso, mi ha spinto a chiudermi a riccio e a tirare fuori quella testardaggine propria del mio focoso genitore.


Ho preferito avvertirti personalmente che queste vacanze non ci vedremo, e forse le prossime neanche, ho deciso di tornare nella foresta da cui provengo e riunirmi con la mia famiglia, riallacciare i rapporti con il mio popolo. Forse mi trasferirò nella foresta e continuerò i miei studi con i miei simili, come tu stai già facendo.


A questo punto avrai già capito cosa dirò nelle prossime righe, dopotutto sei un demone sveglio, in questi mesi ho rincontrato una persona a cui tenevo molto, Ashlin, te la ricordi? Abbiamo iniziato a parlare e non so…con lei sono stato bene, ho ritrovato quella serenità che nel poco tempo che siamo stati insieme non ho percepito. Con lei mi sento come se toccassi il cielo con un dito mentre con te sentivo come se ci fosse stata una forzatura, come se il nostro rapporto fosse forzato a essere qualcosa di più di una grande amicizia.


Non ti chiedo di comprendere, ne di perdonarmi, ne sono tanto sciocco da supporre che la nostra amicizia possa continuare, quelle sono decisioni che devi prendere tu. Qualunque esse siano capirò.

Sperò che un giorno troverai la persona giusta per te, e che quel giorno potrai perdonarmi.  


Con affetto,


Cìaran Emrys


Morrigan, lasciò cadere la lettera e scoppiò in un pianto disperato stringendosi le mani al petto, proprio sopra il cuore. Aveva immaginato qualcosa di simile quando le avevano consegnato la lettera ma trovare conferma in quelle parole, l’aveva annientata. Le sue spalle s’incurvarono e le sue ali si abbassarono, mentre fuori scoppiava un temporale terribile. Prima che Duncan la potesse trattenere, corse fuori e spiccò il volo verso le scogliere dove quel pomeriggio aveva volato spensierata.


Duncan scattò subito in piedi e correndo uscì fuori dal rifugio per spiccare il volo. Non sapeva dove Morrigan si fosse cacciata ed era buio fuori, così decise di cominciare a cercare nei luoghi dove spesso la trovava immersa nei suoi pensieri e dove, più di una volta, avevano giocato ad acchiapparella, come due bambini di 6 anni. Dopo aver scartato due di questi luoghi si diresse velocemente verso le scogliere di quel pomeriggio. La trovò lì, sulla parte più sporgente  della scogliera.


I suoi lunghi capelli neri striati d’argento erano sfuggiti all’elastico e le volteggiavano intorno al viso, nascondendo il volto e l’espressione impressa su quest’ultimo, le gambe, una rigida e una piegata all’indietro, le braccia, lungo i fianchi, le spalle, basse e ricurve in avanti, e le ali, che strusciavano sul terreno, davano l’immagine di una creatura sconfitta.

La pioggia battente bagnava il corpo di entrambi che ormai avevano i vestiti zuppi.

La leggera maglia bianca di lino smanicata di Morrigan e gli impalpabili pantaloni dello stesso materiale, anch’essi bianchi, erano diventati attillati e trasparenti, tanto che Duncan poteva scorgervi sotto le bende che usava come fascia per bloccare il seno e il leggero pantaloncino bianco attillato in lycra che portava sotto al pantalone e che copriva solo fino a metà coscia.

Imprecando Duncan si tolse la camicia nera che, anche se zuppa, offriva una copertura migliore degli abiti di lei, e avvicinatosi gliela mise sulle spalle.

Morrigan alzò il volto a guardarlo e Duncan si perse in quegli occhi rossi, lucidi per le lacrime versate e che tutt’ora stava versando. Con un dito le asciugò le lacrime e stringendola a se le disse:


-Non piangere mia piccola dea guerriera, ci sono io qui con te, ci sarò sempre, ogni volta che ne avrai bisogno. Torniamo al rifugio su se rimani un altro po’ qui fuori ti prenderai un malanno-


Poi prima che potesse protestare la prese in braccio e spiccò il volo.


Vista la forza della tempesta decise di fermarsi alle rovine di Dunluce che avevano ancora delle stanze in buono stato nel sottosuolo, e di cui i babbani non conoscevano l’esistenza. Entrò in una camera dove trovò dei tappeti, dei cuscini, coperte e delle torce per fare luce.

Depose Morrigan delicatamente su un tappeto e accese le fiaccole con il pensiero. Poi tornò da Morrigan che stava tremando. Con delicatezza e calma le tolse di dosso la camicia e la maglia, lasciandole le bende e coprendola immediatamente con una coperta. Con delle pezze trovate in un angolo le asciugò le ali tamponando delicatamente. Ogni suo gesto era misurato e delicato per non opprimerla troppo e cercando di darle la sensazione di volersi prendere cura di lei.

Mentre Duncan le asciugava le ali e i capelli Morrigan avvertì un fremito dentro di se.


“ Ti sta solo asciugando i capelli e le ali. Le ali lo sanno tutti che sono estremamente sensibili, dopotutto sono pur sempre muscoli e ossa.”


Dopo averla asciugata si mise un cuscino dietro la schiena e, sedutosi a gambe divaricate, la prese in grembo cullandola dolcemente, cercando di placare gli ultimi tremiti di lei.


-Sta tranquilla, sfogati con me, piccola dea guerriera. Rilassati e riposa vedrai che domani andrà meglio. Lascia stare quell’imbecille, non sa quello che fa.-


Dopo di che si mise a cantare per farla addormentare.


Twinkle twinkle little star,

How I wonder what you are,

Up above the world so high,

Like a diamond in the sky,

Star light,

Star bright,

The first star I see tonight,

I wish I may, I wish I might,

Have the wish

I wish tonight,


Sentendo quella vecchia canzoncina per bambini Morrigan chiuse gli occhi e si rilassò ascoltando la voce di Duncan.


Twinkle twinkle little star,

How I wonder what you are,

I have so many wishes to make,

But most of all is what I state,

So just wonder,

That I've been dreaming of,

I wish that I can have owe her enough,

I wish I may, I wish I might,

Have the dream I dream tonight,

Duncan avvertì Morrigan rilassarsi tra le sue braccia ed abbandonarsi contro di lui chiudendo gli occhi. Chiuse gli occhi anche lui e continuò a cantare.

Ooo baby

Twinkle twinkle little star,

How I wonder what you are,

I want a girl who'll be all mine,

And wants to say that I'm her guy,

Someones sweet that's for sure,

I want to be the one she’s looking for,

I wish I may, I wish I might,

Have the girl I wish tonight,

Ooo baby

Twinkle twinkle little star,

How I wonder what you are,

Up above the world so high,

Like a diamond in the sky,

Star light, Star bright,

The first star I see tonight,

I wish I may, I wish I might,

Have the wish I wish tonight


Finita la canzone Duncan si sdraiò in una posizione più comoda e, stringendo forte a se Morrigan, chiuse gli occhi e la raggiunse nel regno di Morfeo.



Angolo dell'Autrice

Eccomi a voi con un nuovo capitolo, scusate ma questa settimana è stata un incubo.

Per chi di voi era curioso di sapere cosa diceva la lettera, eccovi accontentati. Lo so voi speravate che lui decidesse di chiederle scusa e di riprovarci ma vedrete che nemmeno questi sviluppi vi deluderanno.


Duncan: Mi hai fatto cantare una stupida canzoncina per bambini?!? Molti avrebbero pensato a una dolce canzone d'amore! Tu no, una canzoncina per bambini?


Me: Zitto Duncan così sei molto più credibile. Morrigan doveva essere calmata e consolata, non spinta al suicidio, o incalzata da un altro spasimante.


Duncan: Si ma tutti mi considerano il suo migliore amico, e con l'altro migliore amico non è andata tanto bene?


Me: Ahhh, TACI, per la miseria non un attimo di tregua qui. E per ora c'è solo Duncan non oso immaginare se arrivasse tutta la banda.


Ringrazio tutte coloro che hanno recensito: googletta, kasumi_89, Lily_Scorpius e Eris_99.


Qui metto il link della canzone ascoltatela se volete è stupenda.


http://www.youtube.com/watch?v=tnxKJrh_aEY


Alla prossima,


baci Aras

  
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