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Autore: Frosba    10/11/2012    1 recensioni
[Dal Capitolo 1:
Da sei anni a quella parte, l’anonima bibliotecaria Alexandra Shark viveva ogni giorno uguale all’altro, nessuna differenza tra i Giovedì e le Domeniche. Cosa doveva esserci di diverso?]
Seguito di 'Because the blue light do not always bring trouble'.
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Companion - Altro, Doctor - 10, Doctor - 11
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Alexandra's Tales'
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A Land Without Monster

Capitolo 1

 

- Londra, Terra, anno 2017 -

Da sei anni a quella parte, l’anonima bibliotecaria Alexandra Shark viveva ogni giorno uguale all’altro, nessuna differenza tra i Giovedì e le Domeniche. Cosa doveva esserci di diverso?  era la domanda che si faceva ogni giorno, nella sezione ‘Nuovi Arrivi’, davanti alla macchina del caffè(l’unica cosa che le ricordava e la dava l’illusione, per un solo piccolo momento, anche lei sarebbe potuta diventare speciale).. Ma non aveva tempo per crogiolarsi nei vecchi ricordi, e così, cercando di sfoggiare un sorriso credibile, apriva la porta al ragazzino che viveva lì vicino e le consegnava, per l’ennesima volta, Assassinio sull’Orient Express.

 

I primi  giorni di Agosto erano giorni estremamente movimentati. La gente doveva partire e in quel quartiere, nessuno si allontanava di più di un kilometro, senza un libro. Il signor Borghese, che gestiva un piccolo ristorante, prendeva tutte le biografie di autori di gialli da portare alla nipote in Italia, mentre la proprietaria della cioccolateria all’angolo, le chiedeva La Mappa del Destino, di Cooper, in modo che per l’ennesimo anno, sarebbe potuta andare a cercare la caverna di Rurac.  A fine giornata era stanca morta e dopo aver messo Il Mago di Oz nella borsa, si dirigeva al piano di sopra, controllando che non ci fosse nessuna lucina e poi se ne tornava a casa, sapendo che doveva dare da mangiare a quella stupida gatta.

-

Quel giorno non aveva per niente voglia di camminare, anche se l’avrebbe fatto volentieri, visto tutto il rumore che c’era in quella maledetta metropolitana, e di colpo anche la luce che si spegne. Perfetto.

C’è gente che si mette a urlare, altra che inveisce ‘contro il sistema che non fa mai funzionare niente’, e nessuna voce dagli altoparlanti, ma dopo aver scoperto che fin troppe volte erano successi eventi simili all’Apocalisse, quella situazione non le faceva ne caldo ne freddo. Un lampo di luce fuori dalla porta, un forte rumore e tutto torna apparentemente normale. Ma, cos’era? Nessun voce stridula proveniente dagli altoparlanti, e nessun conducente che entra a rassicurare le vecchiette.

Arriva alla sua fermata, cercò di farsi strada in mezzo alla folla di gente, mentre continuava a pensare che quella sera era troppo stanca, ma domani mattina niente gli avrebbe impedito di fare una visitina a Scotland Yard e tirare fuori un vecchio fischietto.

 

 

 

Frosba’s Corner:

sono tornanata!

Anzi, Alexandra Shark è tornata, tutto per la gioia delle Feel Good Inc, a cui auguro buon compleanno, anche se da brava figliocciah qual è meriterebbe di meglio, ma è lei che mi ha scelto come sensei, quindi si deve accontentare. <3

La storia è appunto ambientata sei anni dopo ‘Because the blue light do not always bring truoble’, quindi Alexandra conosce a memoria Il Mago di Oz e il Dottore è da qualche parte nell’universo, e se lo volete subito, non sarà così. Sono cattiva, sì u.ù.

Ora vado, perché è mezza notte e ho sonno.

Fatemi sapere se continuarla o no.

Cry.

 

 

   
 
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