A Land Without Monster
Capitolo
1
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Londra, Terra, anno 2017 -
Da
sei anni a quella parte, l’anonima bibliotecaria Alexandra Shark viveva ogni
giorno uguale all’altro, nessuna differenza tra i Giovedì e le Domeniche. Cosa doveva esserci di diverso? era la domanda che si faceva ogni giorno,
nella sezione ‘Nuovi Arrivi’, davanti alla macchina del caffè(l’unica cosa che
le ricordava e la dava l’illusione, per un solo piccolo momento, anche lei
sarebbe potuta diventare speciale).. Ma non aveva tempo per crogiolarsi nei
vecchi ricordi, e così, cercando di sfoggiare un sorriso credibile, apriva la
porta al ragazzino che viveva lì vicino e le consegnava, per l’ennesima volta,
Assassinio sull’Orient Express.
I
primi giorni di Agosto erano giorni estremamente
movimentati. La gente doveva partire e in quel quartiere, nessuno si
allontanava di più di un kilometro, senza un libro. Il signor Borghese, che
gestiva un piccolo ristorante, prendeva tutte le biografie di autori di gialli
da portare alla nipote in Italia, mentre la proprietaria della cioccolateria
all’angolo, le chiedeva La Mappa del Destino, di Cooper, in modo che per
l’ennesimo anno, sarebbe potuta andare a cercare la caverna di Rurac. A fine giornata era stanca morta e dopo aver
messo Il Mago di Oz nella borsa, si dirigeva al piano di sopra, controllando
che non ci fosse nessuna lucina e poi se ne tornava a casa, sapendo che doveva
dare da mangiare a quella stupida gatta.
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Quel
giorno non aveva per niente voglia di camminare, anche se l’avrebbe fatto
volentieri, visto tutto il rumore che c’era in quella maledetta metropolitana,
e di colpo anche la luce che si spegne. Perfetto.
C’è
gente che si mette a urlare, altra che inveisce ‘contro il sistema che non fa
mai funzionare niente’, e nessuna voce dagli altoparlanti, ma dopo aver
scoperto che fin troppe volte erano successi eventi simili all’Apocalisse,
quella situazione non le faceva ne caldo ne freddo. Un lampo di luce fuori
dalla porta, un forte rumore e tutto torna apparentemente normale. Ma, cos’era?
Nessun voce stridula proveniente dagli altoparlanti, e nessun conducente che
entra a rassicurare le vecchiette.
Arriva
alla sua fermata, cercò di farsi strada in mezzo alla folla di gente, mentre
continuava a pensare che quella sera era troppo stanca, ma domani mattina
niente gli avrebbe impedito di fare una visitina a Scotland Yard e tirare fuori
un vecchio fischietto.
Frosba’s
Corner:
sono
tornanata!
Anzi,
Alexandra Shark è tornata, tutto per la gioia delle Feel Good Inc, a cui auguro
buon compleanno, anche se da brava figliocciah qual è meriterebbe di meglio, ma
è lei che mi ha scelto come sensei, quindi si deve accontentare. <3
La
storia è appunto ambientata sei anni dopo ‘Because the blue light do not always
bring truoble’, quindi Alexandra conosce a memoria Il Mago di Oz e il Dottore è
da qualche parte nell’universo, e se lo volete subito, non sarà così. Sono
cattiva, sì u.ù.
Ora
vado, perché è mezza notte e ho sonno.
Fatemi
sapere se continuarla o no.
Cry.