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Autore: _ALE2_    11/11/2012    2 recensioni
Tante Drabble che parlano solo di loro in vari capitoli, perchè questa coppia è fantastica e si merita un po' di sano riconoscimento!
Arthur e Francis, tra pugni, amore, litigi, sempre spalla contro spalla, con comicità, complicità ed anche qualche piccolo dramma.
Dal Secondo capitolo:
-Francis gli guardava le spalle, rinnovando il suo amore anche per quell'espressione.
La sua perfida Albione.
-Così lasciava che Francis pensasse di essere stato il primo ad innamorarsi dei due. La verità era il suo segreto più grande.
-Credo che dovremo sposarci sul serio Arthùr! All’Inglese per poco il suo preziosissimo Earl Grey non era andato di traverso.
-Poi Arthur si era imbarcato come pirata, ed il mare gli aveva restituito un uomo. Si era innamorato di quegli occhi verdi, dell’espressione indomita, mentre sorreggeva un Antonio dolorante.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Love Drops

(Find Me )

 

 

Nei suoi occhi

 

 Era affacciato alla tenda, da solo, mentre fissava il cielo.

Gli aerei erano partiti da qualche ora, mentre loro  erano fermi lì.

Francis aveva guardato il profilo di Arthur tutto il tempo, spaventato quasi da quello che aveva visto.

Arthur sorrideva, ghignando con quell’espressione soddisfatta da gatto appena colto sul fatto Peccato che di tenero non ci fosse nulla, nelle tempeste di fuoco che continuava a far cadere sulla Germania.

Eppure glielo aveva detto tempo fa.

-Gli farò rimpiangere ogni bomba sganciata sull’Unione.

E Francis gli guardava le spalle, rinnovando il suo amore anche per quell’espressione.

La sua perfida Albione.

 

 

Kids

 

La rana ripeteva di continuo che era stata durissima per lui, la nazione dell’amore, far cadere ai suoi piedi “quel bruco scorbutico e sopracciglione”, erano più o meno state quelle le sue esatte parole.

Ma Francis non aveva mai guardato con attenzione al di là della manica, perché davvero anche un cieco si sarebbe reso conto di come Arthur guardava Francis.

Lo sguardo d’ammirazione, l’invidia nel non poterlo raggiungere, l’amore col quale seguiva ogni suo singolo passo.

E così lasciava che Francis pensasse di essere stato il primo ad innamorarsi dei due.

La verità era il suo segreto più grande.

 

Let’s Get Married!

 

-Credo che dovremo sposarci sul serio Arthùr!

All’Inglese per poco il suo preziosissimo Earl Grey non era andato di  traverso.

-Siamo già un’Unione Francis, cosa diavolo vuoi di più?

 Il Francese l’aveva guardato facendo un cenno di ‘no’ con il capo, mentre si alzava dalla poltrona di vimini per inginocchiarsi di fronte quella di Arthur.

-Siamo nel ventunesimo secolo, non intendo Francia ed Inghilterra…

E Gli occhi verdi si spalancarono increduli.

-… ma Francis ed Arthur.

Arthur se possibile spalancò ancora gli occhi.

Francis invece sorrideva languido.

-Davvero insieme per sempre…

Gli baciò la mano, galante.

-Ci stai Mon Amour?

 

 

Crescendo

 

La prima volta che Francis aveva visto Arthur, era un bambino paffutello che inseguiva gli animali per la foresta, l’aveva avvicinato con l’inganno e si era intenerito davanti ad un paio di occhi verdi.

L’aveva rivisto ragazzo, mentre combattevano insieme  e lui aveva Jeanne, il suo grande amore.

Poi Arthur si era imbarcato come pirata ed il mare gli aveva restituito un uomo.

Si era innamorato di quegli occhi verdi, dell’espressione indomita, mentre sorreggeva un Antonio dolorante.

-Scappa pure Arthùr, ti prenderemo!

Arthur lo guardò, mentre si calava il cappello in gesto galante.

-Allora l’aspetto Messier …

Ghignò, perfido e bellissimo

-Catch me if you can!

 

Routine

 

La maggior parte delle volte, in casa loro, si capiva davvero poco.

Era tutto un continuo di abitudini strane, dalle sveglie posizionate una alle sette e l’altra alle dieci, dalla ruotine strana dei due abitanti, che viaggiavano ai lati diversi della casa per tutto il giorno, salvo rincontrarsi in qualche piccolo momento della giornata, per lanciarsi qualche soprammobile addosso mentre si urlavano di tutto.

Eppure loro lo sapevano, quella era la loro casa, il loro modo di amarsi, la loro storia.

E quando la sera Arthur si infilava sotto le coperte, spegneva la piccola luce, in realtà aspettava soltanto una cosa, che il suo compagno si coricasse con lui, che se lo stringesse al petto e che gli sbiascicasse qualche insensata frase sull’ ‘amour’ che tanto gli dava sui nervi.

 

Family (2)

 

Ci aveva riprovato Francis a metterli tutti sotto lo stesso tetto, aveva convinto Arthur che fosse poco cortese, non informare i loro bambini che i loro vecchi genitori si stavano per sposare. E così li aveva messi tutti attorno ad un tavolo, Matt sembrava l’unico che fosse a suo agio, anche perché, povero lui, nessuno faceva mai troppo caso alla sua presenza.

Francis aveva osservato divertito Arthur ed Alfred battibeccare, non poteva non sorridere di fronte quella rinnovata unione, nonostante l’americano non gli andasse proprio a genio.

 

-Lo sapete vecchiacci questa cosa del matrimonio è nuova!

 

E mentre lo diceva, Francis sorrise sotto i baffi, contento di quella piacevole idea.

 

-Forse potrei proporlo a quello scemo sovietico quando…

 

E Francis dovette rivedere i piani per la serata, perché no, non poteva permettere che il servizio nuovo di porcellana venisse scaraventato sulla testa dell’americano da parte di un incavolatissimo inglese: era troppo giovane.

 

Moments

 

Da sempre la loro rivalità gli aveva dato il sapore di un qualcosa che nemmeno l’amore poteva colmare: la splendida consapevolezza di tenersi vivi e pronti a vicenda, soltanto per destare l’attenzione dell’altro.

E poi era un attimo, un battito di ciglia, un movimento improvviso, ed il sentimento riprendeva il sopravvento e loro riprendevano a naufragare in una insensata pioggia di parole contrastanti.

Sarebbero tornati indietro cento, mille volte soltanto per quel momento, quel secondo in cui gli occhi si sfioravano, in cui i sospiri si incontravano di nuovo e si perdevano in un lungo lontano lamento.

Malattia o cura?

 

 

 

 

 

 

Eccomi di nuovo qui, non so davvero cosa o scritto e se ne vale la pena di leggerlo, ma spero che apprezzerete il mio sforzo per queste drabble, perché davvero, ci sto mettendo tutto il cuoricino che ho!

Ringrazio tutti i lettori e chi ha commentato, aspetto i vostri pareri!

  
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