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Autore: Super Mimi_    11/11/2012    4 recensioni
Ma era troppo il dolore per riuscire a dimenticare e perdonare...
Ehilà! Questa è la mia prima fanfiction, quindi vi supplico di essere poco severi, visto che sono alle prime armi!^^ è ambientata pochi mesi dopo il cell game e parla di una sera particolare per Chichi... Spero vi piaccia! Leggete e recensite :) accetto critiche costruttive!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questo non è un Addio...



Capitolo 1

Love and Tears


Era l'Eroe della Terra, Salvatore dell'Universo.

La persona più generosa e buona che esistesse su quel pianeta azzurro, che con amore lo aveva accolto.

Tante volte aveva salvato quella madre Terra sacrificandosi, se necessario, per lei e i suoi abitanti.

Eppure per una persona Son Goku era solamente un egoista, un insensibile e rozzo Saiyan.

La stessa persona che non ce la faceva più a vivere senza di lui.

 

Ogni fibra del suo corpo sembrava esser stata privata della voglia di vivere.

I suoi occhi,spenti e vacui, pareva avessero esaurito tutte le lacrime.

Il suo cuore era ormai stanco di battere per quel guerriero che le aveva lasciato un vuoto dentro.

La sua anima, però, non era stanca di amarlo...


Ma era troppo il dolore per riuscire a dimenticare e perdonare.


Se ne stava sdraiata su quel letto, freddo e vuoto, girata su un fianco.

Il braccio teso verso il lato su cui dormiva sempre il giovane dalla chioma ribelle.

Una mano poggiata sul ventre ancora piatto, ma che già custodiva il suo ultimo dono.

Lo sguardo assente rivolto verso la finestra.

Il viso d'avorio era illuminato dagli argentei raggi di Luna, che entravano attraverso le persiane tenute per metà abbassate.

La mente vagava libera, come una farfalla che danza da un fiore all'altro, tra i ricordi felici della sua memoria. Quanto amore era stato intrappolato nelle quattro pareti di quella stanza?

 

-NO Goku no!! Ahahah... Il solletico non vale! Ahaha- un cuscino volò dalle mani della corvina, indirizzato verso il ragazzo, che prontamente lo schivò, continuando a ridere come un bambino.

Era seduto sul letto matrimoniale della loro camera e continuava insistentemente a far solletico alla compagna che, distesa tra le lenzuola, cercava di divincolarsi in ogni modo dalle forti braccia del Saiyan.

L'atmosfera tranquilla era resa gioiosa dalle cristalline risate dei due ragazzi che si divertivano come due bambini.

Finché, a forza di rigirarsi, non si trovarono l'uno sopra l'altra con i visi a pochi centimetri di distanza.

Le guance di entrambi, per la vicinanza, si imporporarono, mentre i loro cuori cominciarono a battere sempre più velocemente, quasi volessero uscire dal petto. Rimasero in silenzio per qualche attimo a scrutarsi negli occhi.

Nero nel nero.

Il giovane avvicinò lentamente le soffici labbra a quelle rosee di lei, in un dolce e delicato contatto che durò pochi secondi a causa di un pianto disperato proveniente dalla stanza accanto: il piccolo Goahn, di appena pochi mesi, si era svegliato e reclamava la sua colazione. Ridendo inteneriti i due ragazzi si diressero a dare il 'buongiorno' all'ultimo arrivato nella famiglia.

 

Presa da un attacco di nostalgia, dovuto ai dolci ricordi, una lacrima capricciosa sfuggì dal suo controllo. Subito seguita de altre. In quel momento si sentiva così stupida: lei lì a piangersi addosso come una bambina a cui era stato privato il giocattolo più prezioso, mentre lui era in chissà quale angolo dello sconfinato cielo a divertirsi come un matto.

O forse era semplicemente innamorata.

Ma l'amore poteva venir sostituito dal rancore... Dall'odio.

Eppure lei non lo odiava, anzi amava con tutta l'anima il marito. Non le importava se l'aveva fatta soffrire, doveva solo aspettare...

Con il tempo avrebbe compreso e accettato la sua scelta e poi anche lui, a modo suo, aveva sofferto, no?

Quante domande senza risposta e quanti forse,sussurrati piano per la paura di sbagliare, le ronzavano per la testa.

Lei chiedeva delle risposte più articolate di un semplice “messaggio” riferitole dal figlioletto di undici anni.

Forse nemmeno lui comprendeva il perché delle sue scelte, sapeva solamente che era giusto, “da eroi”. No, Goku non avrebbe mai abbandonato lei e Goahn, soprattutto sapendo dell'arrivo di un nuovo Saiyan in famiglia, senza più che validi motivi!

Come poteva vivere senza l'unica persona che il suo cuore avesse imposto di amare molti anni prima?

Da quel giorno tutti erano andati avanti con le proprie vite... Solo lei non riusciva a voltare pagina.

Possibile che, tra tutti i loro amici, fosse lei,quella che meno sentiva di far parte del suo mondo, a vedere in quel bambinone un po' cresciuto una persona con sentimenti, sogni e paure e non solo il temerario eroe della Terra?

La mente della corvina era ormai attanagliata da continui e cupi pensieri.

Dai ricordi, felici e struggenti, dei giorni che precedettero la morte del leggendario guerriero dal cuore puro, che, nel suo viaggio, si era portato una parte di lei...

L'ululato malinconico di un lupo solitario, rivolto a quella madre argentea che, silenziosamente, assisteva e condivideva il dolore di quella piccola dea dai lunghi capelli d'ebano, la risvegliò da quella sorta di trance in cui era irrimediabilmente precipitata.

La donna si asciugò le taglienti lacrime, che le avevano tracciato sulle guance marmoree scie incolori, con stizza, come se con quel gesto potesse liberarsi dalla tristezza, che da anni ormai, la stava opprimendo.

Sfinita, per i lavori domestici a cui si era dedicata per l'intera giornata, decise di dormire.

Chiuse gli occhi aspettando pazientemente che Morfeo l'accogliesse tra le sue calde braccia.

Ma il sonno non accennava ad arrivare, così provò a cambiare posizione; girandosi verso la parte opposta della stanza.

Quasi meccanicamente i sui occhi si socchiusero per andare a posarsi sulla foto, che si stagliava sul suo comodino, del suo dolce e coraggioso guerriero. Prese tra le mani la cornice e passò un dito sul suo viso sorridente.

Avrebbe dato tutto per essere lassù con lui o, almeno, per rivederlo un'ultima volta, una sola, e dirgli Addio...

Immancabilmente le lacrime tornarono a minacciare di fuoriuscire, ma una battagliera e determinata Chichi fu pronta ad affrontarle: non voleva vivere il suo presente rimpiangendo il passato e, tanto meno, arrendersi dinnanzi agli ostacoli del futuro.

Si sistemò nuovamente tra le candide lenzuola; con la foto dell'amato stretta al petto.

E, finalmente, si addormentò.

 

Una strana speranza, però, le riscaldava il cuore.

Forse qualcuno aveva sentito la sua muta preghiera.






Note dell'autrice:
Salve a tutti! Spero che vi piaccia come inizio! :) il secondo e ultimo capitolo arriverà presto!^^ grazie a chi ha letto e vi prego di lasciare una recensione, magari con qualche consiglio! 
A presto.

 

  
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