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Autore: Ihavenothing    11/11/2012    3 recensioni
Blaine e Kurt adulti, sposati, devono affrontare ancora cose come il dolore e la paura di perdersi. Riusciranno a ricomporre i pezzi del puzzle?
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sera! Per chiunque legga "365 giorni di me e di te" non aggiornerò oggi, ma domani e mi dispiace molto ma siccome ho deciso che la domenica sarà il giorno dei miei aggiornamenti ho voluto mettere questo ma nel contempo mi dispiaceva anche non darvi il capitolo dell'altra e siccome non l'ho nemmeno pronto e vorrei lavorarci un altro pochino ho voluto aspettare. Spero che non mi odiate. 
Spero che questa shot vi piaccia, ci ho lavorato molto e ci tenevo farla bene.
Ci sentiamo in fondo. 











"È facile innamorarsi di qualcuno per la prima volta. Ma prova a innamorarti una seconda volta dopo il dolore e i lividi sul cuore. Forse l'amore inizia proprio lì, nonostante tu sappia cos'è il dolore, rischi ancora."
- Kimochi






















Smettila di fingere che vada tutto bene” Disse Blaine con voce spezzata e triste.
Non era giusto iniziare un discorso così – forse – ma non era nemmeno giusto ignorare il discorso ancora per molto. Erano due mesi che andavano avanti così, lui e Kurt, tra falsi sorrisi o falsi baci.
Si amavano ma non tutto era come prima. O almeno per Kurt non era tutto come prima.
Non c'è niente da dire” gli rispose Kurt che di fronte a lui, dietro il bancone della cucina, era intento a preparare la cena.
Kurt. Dovremo parlarne prima o poi”
Non adesso”
E' da due mesi che rimandiamo”
E rimanderemo di altri due mesi” urlò lui in preda all'ira. Il suo viso divenne già rosso e una vena sporgente si intravide dal suo collo.
Kurt era arrabbiato, furioso; era giusto che fosse così, era giusto che fosse così aggressivo con Blaine perché se lo meritava. Ma soprattutto Blaine non si meritava il perdono e la fiducia di Kurt. Quest'ultimo aveva dato tutto di sé a Blaine, gli aveva donato corpo ed anima che gli erano state sbattute in faccia come se non fossero state abbastanza. Perché Blaine l'aveva tradito, Blaine l'aveva fatto.
Kurt era stato lontano qualche mese per organizzare delle sfilate: le chiamate tra di loro erano state inesistenti e i messaggi poco frequenti. Ma non era colpa di Kurt, non era perché non volesse parlare con Blaine, semplicemente era troppo impegnato e sapeva che non era giusto lasciare suo marito così senza nemmeno un cenno per dire che fosse vivo ma non poteva farci niente; quando aveva anche cinque secondi di pausa il sonno lo prendeva all'improvviso. Non era stato nemmeno giusto che appena arrivato a casa pronto a saltare sulle braccia del marito, l'aveva trovato sul divano del salotto a piangere per il senso di colpa. Blaine aveva vissuto con un mese di bugie. Un mese con un altro uomo; a baciarsi e toccarsi con un uomo che non era suo marito. Kurt non era stato così forte da lasciarlo, perché non lo era. Era troppo legato a Blaine per potersi allontanare. Gli disse che sarebbe andato tutto bene perché in quel momento sembrava Blaine quello più distrutto trai due.
I due mesi successivi passarono tra conversazioni superficiali e nottate uno distanti dall'altro. Kurt sembrava a posto ormai ma Blaine non sapeva che ogni notte Kurt sognava che Blaine lo ritradisse.
Ogni notte Kurt si svegliava con il fiatone, guardando verso il lato del letto di Blaine sperando che non fosse sparito. Blaine non sapeva che suo marito dentro di se stava passando l'inferno; volendo solo prendere quell'uomo che aveva avuto una parte di Blaine e ucciderlo con le sue stesse mani.
Avevano rimandato il discorso tante volte perché Kurt non voleva ricordare, anche se ovviamente tutto era sempre lì. Ogni stanza della loro casa in cui entrava, ogni corridoio che oltrepassava lo faceva sentire male perché pensava ai posti in cui Blaine potesse essere entrato con quello sconosciuto e aver fatto qualcosa. Pensava a tutti i baci che potevano essersi scambiati nello stesso punto in cui l'avevano fatto lui e Blaine (praticamente ogni centimetro della loro casa). Si sentiva come derubato della sua intimità: qualcuno gli aveva rubato la sua metà, gli aveva rubato il ricordo della dolcezza delle loro carezze su quel letto che ora a mala pena riusciva anche a dichiarare suo.
Kurt non posso vivere pensando che tu mi odi” riprese Blaine, distogliendo Kurt da tutti quei pensieri che improvvisamente circondarono la sua mente.
Io non ti odio” gli rispose sussurrando. “Io non ti odio.. io solo non capisco. Non capisco perché tu l'abbia fatto”
Blaine, fece un passo avanti - non troppo lungo, non troppo corto - non voleva togliere lo spazio personale di Kurt più di quanto stava già facendo perché sentiva il disagio di Kurt, come tutto quello per lui fosse diventato strano.
Te l'ho detto. Mi sentivo solo, tu non c'eri, mi mancavi, non ragionavo ed è successo Kurt. Mi dispiace. Mi.. dispiace”
UN MESE BLAINE. Non è stata una notte da una botta e via, hai continuato così per un intero mese cosa dovrei fare? Perdonarti così? Con un semplice mi dispiace? Avrei dovuto cacciarti o andarmene io stesso ma sono qui perché ti amo troppo per lasciarti andare ed è così stupido. Troppo stupido. Perché non riesco a volte nemmeno ad attraversare quella porta e andare a lavoro per paura di tornare e trovarti a letto con qualcun altro”
Dopo due mesi di silenzio finalmente Kurt disse tutto quello che provava, tutto quello che da solo si urlava contro e non riusciva a fare uscire. Due mesi di silenzio sputate all'improvviso perché era il momento della verità.
Blaine aveva voluto parlarne, Kurt voleva solo urlare.
Anche tu mi mancavi. E a volte sono stato tentato ma non l'ho fatto. Perché sapevo cosa avrebbe compromesso. Adesso guardaci. Anche l'aria che respiriamo non è più la stessa. “
Forse era cattivo. Ma, anche se Blaine era l'amore della sua vita tutta la fiducia che gli aveva dato non poteva tornare indietro. Non sarebbe mai tornato tutto come prima.
Kurt...” sussurro Blaine.
Non fare la vittima Blaine, ti prego. Non di nuovo. “ singhiozzò Kurt. “Non farmi sentire come se tutto ciò che ci circonda fosse colpa mia. Perché quando ti guardo e vedo che tu ti odi, quando vedo che tu vorresti rompere con te stesso e che non sai come hai potuto averlo fatto mi fa spezzare il cuore. Ma non riesco capisci? Non riesco a … non può tornare tutto come prima subito” Sputò fuori.
Il momento della verità era arrivato e anche se non aveva fatto dire niente a Blaine, sapeva che comunque il ragazzo non aveva niente da dire perché tutto ciò che Kurt gli stava dicendo se lo meritava, e tutto ciò che Kurt gli stava rivelando lo faceva demolire ancora di più.
Aveva perso il suo pezzo di puzzle mancante e forse nemmeno con la luna riuscirà a riconquistarlo.
Kurt gli aveva dato dalla prima volta che si erano incontrati, in quelle scalinate della Dalton, tutto di sé. Anche quando Blaine era poco più di uno sconosciuto sapeva che sarebbe stato il suo migliore amico e la sua persona. Quella che poteva capirlo e poteva dire tutto. Quella persona che diventasse la sua vita, il suo angelo custode e il suo eroe. Ma Kurt non sapeva che invece lui era stato l'eroe di Blaine e Blaine aveva deluso il suo eroe.
Le lacrime scesero dal suo viso una dopo l'altra, le sue mani andarono a stringersi alla sua maglietta.
Ne aveva sbagliate di cose nella sua vita, ma quella, quella di aver tradito l'amore della sua vita era la cosa di cui non si sarebbe mai perdonato.
Kurt che aveva il respiro pesante aveva così tante cose da dire, tante cose da capire, tante cose che non gli erano chiare. Era indeciso se dire ad alta voce tutte le sue perplessità, se aveva fatto soffrire già abbastanza Blaine per quello che aveva fatto e sapeva che non era giusto fallo stare male considerando quanto il ragazzo abbia sofferto troppo da solo per quello che aveva fatto ma come poteva dire che andava tutto bene quando il cuore di tutte e due era a un briciolo dallo scomparire? Era rimasta solo una piccola traccia di tutte le cose belle che avevano passato, andava lentamente a sbiadirsi e si interrompeva con forte scosse che facevano male perché il dolore era reale e si sentiva. Ogni volta che le loro labbra si incontravano c'era quella scossa e ma non c'era desiderio perché toccare quell'uomo che per un mese era andato con qualcun altro lo faceva sentire alla mente di Kurt come un estranio. Ma non lo era, perché il suo cuore sapeva che invece era ancora il suo Blaine. Il Blaine di cui si era innamorato anni prima, che l'aveva fatto soffrire e gli aveva dato tutto di lui pur di farlo innamorare di sé ancora una volta. Quel Blaine che ormai per terra cercava di darsi forza, di trovare un appiglio nel caso Kurt non l'avesse mai più perdonato perché non c'era posto che sapeva di casa lontano da Kurt, non c'era posto dove poteva vivere senza Kurt, non c'era un mondo senza quella persona che conosceva tutto di lui.
Anche i migliori cadono e Blaine doveva iniziare a impararlo. Perché lui aveva fallito, aveva fatto quello che si era imposto per tutta la vita invece di non fare: ferire.
Alzò lo sguardo e incontrò gli occhi di Kurt.
I loro occhi che dopo due mesi si rincontravano come non avevano più fatto. Quel miscuglio di azzurro cielo e caramello che si univano alla perfezione. Ma Kurt non poteva farsi distrarre da quello sguardo perché lui era incazzato con Blaine, avrebbe dovuto picchiarlo ma non riusciva perché tutto ciò che aveva di bello nella vita era di fronte a sé. E come puoi scampare da una potenza più forte di te? L'attrazione tra loro era così palpabile che anche loro ne avevano paura perché non c'era niente di più sbagliato in quel momento che saltarsi addosso.
Ma continuavano a guardarsi e le lacrime di Blaine si affievolirono. E continuavano a respirare affannosamente e Kurt fece un passo verso Blaine. E i loro cuori battevano e battevano. Perché anche se essi andavano scomparendo, bastava un loro semplice contatto vicino o lontano per farli tornare in vita. Non c'è nulla di più potente di uno scambio di elettricità per riaccendere le emozioni. E Kurt e Blaine aveva così tanta carica in ogni cosa che facevano insieme che era spaventosa; avrebbero potuto irradiare tutte le case del mondo con solo la forza del loro amore ma ora no. Ora non era il momento.
Kurt indietreggiò di nuovo e le lacrime di Blaine scesero un'altra volta.
Come si ripara qualcosa che è già stata rotta?
Il legame c'era. L'amore pure. Ma mancava la fiducia.
Quella che era la cosa più fondamentale.
Kurt scosse la testa così forte che gli venne un emicrania, mentre si girava un po' intorno distogliendo lo sguardo da Blaine che aveva ancora le ginocchia piegate verso il suo petto. Lui sicuro non avrebbe detto una parola, quindi toccava di nuovo a Kurt riprenderla, ma cosa poteva dire?
Cosa ti devo dire Blaine?” disse irritato. Perché questo gli doveva chiedere no? Perché sperava che Blaine volesse che gli dicesse qualcosa, perché lui non aveva parole. Non ne avrebbe mai avute. Come poteva prepararsi a una cosa del genere?
Come pretendi che io sappia cosa tu dovresti dire?” chiese Blaine in un sussurro che comunque riecheggiò per tutta la casa.
DOVRESTI! Oh santo cielo, dovresti. Tu sei stato che mi hai tradito”
Blaine a quel punto si alzò di botto dal pavimento e si avvicinò a Kurt, uno un passo all'altro, un centimetro e avrebbero anche potuto chiudere le loro labbra insieme.
Si Kurt, ti ho tradito l'ho fatto. Ma sono umano. Le persone sbagliano. Io ho fatto la cosa più terribile del mondo e giuro che tornerei indietro e cambierei le cose, ma purtroppo non posso e la vita non è facile e mai lo sarà. Urlarci contro non cambierà MAI la situazione!”
Ma potrebbe forse un pochino togliermi tutta questa rabbia dentro.”
Blaine prese i polsi di Kurt tra le sue mani e le alzò verso i loro visi.
Allora prendi queste mani e sfogati in un altro modo. Prendimi a pugni. Ma non urlare, perché urlare non cambierà le cose.”
E le lotte si?”
Le lotte sono un passatempo migliore almeno”
Kurt rise debolmente, una risata sarcastica.
Non potrei mai farti del male , Blaine.”
E allora smettiamola. Risolviamo. Cacciami di casa se vuoi ma io ho bisogno di sapere che hai preso una decisione. Non posso vivere in questa casa senza che tu riesca a guardarmi decentemente negli occhi” prese il viso di Kurt tra le sue mani lasciando i polsi e lo portò proprio di fronte ai suoi occhi. “Guarda Kurt, come tutte e due i nostri occhi luccicano. E' niente per te?”
Stiamo insieme da anni Blaine. Quella scintilla ci sarà sempre. Quando ti guarderò ci sarà sempre quel luccichio”
Oh.
La cosa più bella che Kurt potesse dirgli.
Con i volti ancora più vicini, Kurt e Blaine respiravano affannosamente. Il luccichio di una volta era sempre lì; era solo nascosta tra le fessure pronta per essere riportato in vita. Ma che dovevano fare ora?
Magari avrebbero potuto riprovare. A ricominciare da zero.
Da quel “Sono Blaine” “Kurt”. Avrebbero potuto riavere il loro primo bacio. La loro prima volta e tutto ciò che era andato avanti.
Magari però l'errore ricapiterà. Perché loro sono i Kurt e Blaine di adesso per tutti gli errori che hanno commesso durante tutto questo traguardo.
Magari questo li ha resi più uomini.
Magari era tempo che uno dei due sbagliasse gravemente per fargli capire se si amavano abbastanza da farcela.
Quindi la domanda era palese in quel momento: “ Possiamo farcela?” chiesero in coro.
Avevo promesso che non ti avrei mai detto addio e così farò.” continuò Kurt.
Blaine pianse di nuovo, ma Kurt le asciugò velocemente:” Basta lacrime.”
E i cuori magari stavano tornando a battere come una volta senza essere più disintegranti.
Quel luccichio tornava ad essere sempre e sempre più luminoso.
Il loro amore riaffiorava.
E anche se non andrà mai rosa e fiori. E anche se quella fiducia doveva essere a poco a poco sempre più recuperata. E anche se Kurt avrà sempre quella paura di vedere Blaine sbagliare di nuovo e Blaine che avrà sempre paura di ricascare a quell'abisso, si erano ripromesso di non allontanarsi più dall'altro perché non avrebbero mai resistito.

 


L'amore è strano e a volte è letale.
Ti distrugge e si prende tutto di te.
L'amore è … l'amore è tutte le cose brutte e belle del mondo insieme. Perché potrebbe farti più male di un accoltellata, potrebbe farti saltare il cuore peggio di una bomba, ma potrebbe portarti la pace e in paradiso. L'amore è tante cose insieme e mattone, dopo mattone quando si spezza il cuore in cui esso è racchiuso ci vuole tempo per ricostruirlo ma se l'amore è lì racchiuso esso si rimarginerà da solo.
L'amore è distruzione.
L'amore è fiducia persa e ritrovata.
L'amore è difficile da provare e difficile da capire. Chi non ci crede, chi ci crede.
Ma alla fine viene comunque. E' inevitabile.
Ti tradisce, ti ferisce, ti uccide. Ma lo vorrai sempre di più.
Quando due cuori pieni di amore si uniscono sarai finito.
Una volta avuto non si torna indietro.
E Kurt e Blaine si erano trovati una volta e si sarebbero ritrovati sempre.
Non importa come, con quante scuse, con quanti altri errori.
Erano destinati a stare insieme.
Non importa quanti errori faranno in qualche modo si risolverà.

 


I due uomini non si baciarono quella sera, perché non volevano toccare quel qualcosa che a poco a poco ritornava a essere speciale. Magari dopo l'avrebbero fatto ma preferivano rimanere col desiderio di volerlo, che con il desiderio di non potersi più staccare perché quello sarebbe arrivato dopo.
Tutto sarebbe tornato a posto col tempo.
I pezzi del puzzle stavano per essere ricomposti.





















Angolo della ragazza che ama scrivere angst:

alloraaaa.. spero siate arrivati fino a qui. Se l'avete fatto, ottimo lavoro siete sopravvissuti a questa mm come chiamarla? Non so.

Allora, venuta in mente durante lo stato di tristezza della 4x04... riuscita a finire solo ora.

Non sono mai stata d'accordo con i tradimenti, ma ho sempre pensato che l'amore tra Kurt e Blaine fosse diverso, quindi in qualsiasi circostanza si sarebbero trovati sarebbero stati insieme, ricostruendo ogni volta quello che avevano rotto. Questo è quello che ne è uscito. Spero vi sia piaciuto.

A domani col capitolo di “365 giorni di me e di te.” 

   
 
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