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Autore: VickyD    11/11/2012    6 recensioni
"Mammina, papino! Non ho sonno!" ... "ci raccontate una storiella?"
Episodi divertenti e imbarazzanti sulla famiglia di Katniss e Peeta ambientati dopo "Il canto della rivolta", raccontati in una notte in cui i bambini non hanno intenzione di dormire...
Buona lettura!
Genere: Comico, Parodia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Siamo nel distretto 12, durante un gelido ma piacevole inverno, dove la neve cade come forfora delle nuvole. Diversi anni dopo la fine degli hunger games e delle inutili telenovelas argentine da 4 soldi.

I piccoli Rue e Finnick Mellark giocano nella neve insieme al padre Peeta, tornato dal forno in anticipo per rotolarsi sul candido prato insieme ai bambini (cercando di evitare gli escrementi dei cani e delle oche di Haymitch), oltre che per firmare la pagella di Rue.

Rue: “Puff…Ecco fatto il pupazzo di neve!”
Finnick: “UAAAAATAAAAAAAAA!” *Butta giù il pupazzo con il calcio di Chuck Norris*
R: “Finnick nooooo! Era bellissimo il pupazzo! Sei un lestofante malvagio! Ora lo dico a mamma e poi so ca**i tua!”
E così Rue corre nella loro casa, al Villaggio Dei Vincitori.

Katniss è in cucina, che prepara al cena appena uccisa.
R: “Mamma mamma! Finn mi ha distrutto il pupazzo di neve con il calcio rotante di Chuck Norris!”
Katniss: “Shalla Rue, non vedi che sto scuoiando il leopardo? Se continui a interrompermi niente cena né tappeto stasera! Ci sono dieci fott**i metri di neve fuori, potrai rifare il tuo pupazzo domani!”
In quel momento entrano anche Peeta e Finn che, in vena di scherzi, con un altro calcio rotante, fa cadere la sorella di faccia. E lei quasi ci lascia gli incisivi.
K: “FINNICK CINNA MELLARK! BASTA CON QUESTI CALCI ROTANTI! SEI UN PERICOLO PUBBLICO!”
F: “Ma mammina! Io adoro Chuck Norris e voglio essere come lui!”
K: “QUANTE CA**O DI VOLTE TI HO DETTO CHE NON DEVI VEDERE QUESTI TELEFILM VIOLENTI?”
F: “Papino me li fa vedere!”
K: “TUO PADRE E’ UN …BEOTA! VAI A CAGARE PEETA!”
F:  “ Mammina, non può andare a cagare ora, il bagno è occupato da Rue!”
Peeta: “Ok, basta così. Apparecchia la tavola Finn, tua madre deve avere le sue cose… vedi com’è nervosa?”

Dopo aver mangiato carne di leopardo, Peeta firma la pagella di Rue: tutti 5 e 4 tranne ginnastica. Du’ ceffoni e niente facebook per due settimane.

Messa la prole a letto, Katniss e Peeta si siedono davanti al caminetto.
P. “ Forse sono stato un po’ troppo duro con Rue. Avrei dovuto incoraggiarla anziché prenderla a pizze… Sono un pessimo padre!”
K: “ No Peeta! Sei un’ottimo padre! Non ci puoi fare niente: Rue non studia! Sta tutto il tempo a cincischiare su facebook ed è meglio che tu non  sappia cosa hanno detto i professori ai colloqui!”
P: “Mi sa che per farla promuovere dovrò corrompere il preside con i miei cupcake red velvet…”
K: “Mmmm!”
P: “Mmmm!” Le fa eco scherzosamente Peeta.
Si sporge per baciarla, pensando che gli sarebbe piaciuto avere un altro bimbo. Forse alla sua consorte un po’ di meno, però. Insomma, era evidente che dopo aver avuto i figli, Katniss si stava trasformando da sexy arciera a desperate housewife, con i bigodini e la maschera verde in faccia.
Ma respinge quel pensiero e si concentra sulla moglie. Le loro labbra si stanno per toccare quando…
F: “Mammina, papino! Non ho sonno!”
R: “Mà, pà! Finnick rompe i maroni!”
K: “Oh bambini! Perché non state dormendo?”
R: “Quel troglodita di Haymitch ha la musica metal a palla”
K: “Venite qui vicino al fuoco, che fanno -10!”
E i due pargoli si fiondano sul divanetto, avendo cura di premere i piedi surgelati sulle pance dei genitori.

Ad un certo punto…
F: “Mammina, papino, ci raccontate una storiella?”
K: “Una storiella?”
A Katniss non piace raccontare storie. Non ha molta fantasia. Le uniche cose che ha letto ultimamente sono  i libri “Hunger Games”, “50 sfumature di grigio, nero e rosso” e alcune fan fictions di rating rosso su efp. Perciò non sapeva cosa raccontare ai bambini.
K: “Ok, allora. C’era una volta cappuccetto rosso…”
R: “e basta con ‘ste baggianate! Basta con ‘ste frottole inutili! Vogliamo storie vere che facciano ridere!”
P: “Ok ragazzi. Vi abbiamo mai raccontato del giorno in cui è nata Rue?”




Angolo dell'autrice:
Ecco il primo capitolo della mia storia, che è il frutto di viaggi mentali durante spiegazioni noiose a scuola...
So che non è un gran che, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Accetto critiche e consigli per aiutarmi a migliorare.
Tenete conto però che è la mia prima fanfic, siate buoni con me!
Il prossimo capitolo uscirà a seconda della benevolenza dei prof riguardo ai compiti a casa!
Grazie a tutti coloro che recensiranno!
Ps: a quanto pare lo stile "copione" non è piaciuto. Perciò dal prossimo scriverò normalmente "a testo" (se si può dire così...)
  
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