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Autore: Kokky    11/11/2012    3 recensioni
You desired my attention, but denied my affections, my affections / So tell me now where was my fault, in loving you with my whole heart?
Non c’è stato bisogno di pensare, neanche un attimo, o esitare – Seungri lo ha amato subito. L’ha capito appena si è ritrovato a sorridere fissandolo con ammirazione: è nato per amarlo. Gli ci è voluto un istante (...) Seungri rimpiange di amarlo e di non poterne fare a meno, pur sapendo che Jiyong non lo corrisponderà mai.
La sua colpa è quella di avergli donato sé stesso senza alcuna riluttanza.
[Seungri e GD/Jiyong, one shot]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Where was my fault in loving with my whole heart?

 
 
You desired my attention, but denied my affections, my affections
So tell me now where was my fault,
in loving you with my whole heart?
Oh, tell me now where was my fault, in loving you with my whole heart?
 
C’è una cosa che sa. Una sola, fragile verità che gli fa male al centro del petto.
Appartiene a lui, probabilmente da prima che egli stesso fosse nato. Prima d’incontrarlo, di sollevare gli occhi verso di lui, dopo l’inchino d’obbligo, prima ancora di respirare la sua stessa aria e condividere il suo sogno – la sua anima è stata sua prima che Seungri lo sapesse.
Non c’è stato bisogno di pensare, neanche un attimo, o esitare – Seungri lo ha amato subito. L’ha capito appena si è ritrovato a sorridere fissandolo con ammirazione: è nato per amarlo. Gli ci è voluto un istante, quello fra l’inspirare e le sue prime parole di circostanza.
Si è presentato con imbarazzo, mentre il suo cuore era in subbuglio.
Anche adesso – ora che sa, tristemente, questa verità – il suo petto è in pieno tumulto. Ora che gli anni sono passati e il loro legame si è approfondito e i Big Bang sono diventati tremendamente famosi, più di quanto lui stesso sperasse, ora che tutto si è ingigantito a tal punto da far male.
Ogni sua scelta è enorme, nell’ombra del passato, e ogni sentimento provato è troppo grande per essere spazzato via o cancellato.
Seungri si è crogiolato nel ruolo a lui dato, quello del maknae che parla sempre troppo e che va maltrattato alla prima possibilità, con affetto. Recitando la sua parte, ha fatto in modo che ogni cosa che provasse fosse mascherata dall’ammirazione profonda e il rispetto che ha sempre avuto per il loro gruppo e per il leader.
Ma adesso – o forse da tempo, non lo sa davvero – sente di non riuscire a trattenere più quelle emozioni. Le sente scorrere nelle vene come sangue pulsante; è fatto lui stesso di sensazioni che non riesce a dimenticare o chetare – la sua pelle ricorda perfettamente tutti gli sguardi che si sono scambiati, tutti gli abbracci che lui gli ha dato, ricorda ogni stretta di mano e incoraggiamento, ogni rimprovero – ricorda le proprie lacrime calde scorrere con dolore per il suo scandalo, mentre non vi era altro alla televisione o su internet – ricorda Jiyong guardarlo come se fosse qualcosa di estraneo e molto lontano, e poi abbracciarlo per consolarlo e capire, in quella stretta calda, capire che cosa stava accadendo realmente.
Le sue parole. “Seungri, smettila... sistemerò tutto, davvero”. Così vicine al suo orecchio, calde e accorate come mai prima di allora.
Chiude gli occhi, scacciando il ricordo delle sue lacrime, nate mentre Seungri ripeteva il suo nome e gli chiedeva fosse cosa successo, quella notte, e perché lui avesse fumato proprio quel dannato spinello. “Non ci faremo abbattere così, i Big Bang ritorneranno più forti”, Jiyong gli aveva detto. Aveva creduto in loro quando Seungri aveva dubitato.
Gli fa ancora male, quel ricordo. Sente torcersi le budella.
Non è la prima volta che Jiyong ha una ragazza, né Seungri si è risparmiato, anzi, proprio in quei giorni è avvenuto un altro scandalo a causa di alcune dichiarazioni di una con cui è stato.
L’unica cosa che non sopporta è vederlo e non poterlo avere. Sapere che, nonostante tutto, lo sta giudicando per quello che è successo.
“Ti piace così, allora”, ha commentato. Seungri ha stretto le labbra e non ha detto nulla. Jiyong gli ha dato una pacca sulla spalla, per fargli capire che non è un problema, che quello è uno scandalo che riusciranno a superare facilmente. Sono all’apice del successo e nulla può rovinare la loro felicità.
Tuttavia, Seungri sente l’insoddisfazione crescere, gli manca quel Jiyong sconvolto che, fra le sue braccia, ha pianto per uno scandalo che sembrava destinato a rovinare la sua carriera, gli manca il modo in cui Jiyong l’ha consolato, nonostante fosse lui quello più colpito, e gli ha detto che tutto sarebbe andato bene.
Gli manca Jiyong – fragile, come non è più da un po’ di tempo. In quei giorni GD è sempre presente, forte, e non ha tempo per altro, perché fra il comeback e il tour e tutto il resto, non c’è spazio per l’esitazione. Né il sentimento.
Seungri rimpiange, più di ogni altra cosa, la facilità con cui si è donato, per poi essere rifiutato con altrettanta semplicità. Come se non valesse nulla, non da quel punto di vista.
“Ho altre cose a cui badare, Seungri, e non possiamo davvero permetterci alcun passo falso”.
Ma lui, Jiyong, ha sempre tempo per un nuovo amore, una nuova ragazza dal nome che presto sarà dimenticato e forse, se è fortunata, avrà un po’ di posto in una delle sue canzoni.
Seungri rimpiange di amarlo e di non poterne fare a meno, pur sapendo che Jiyong non lo corrisponderà mai.
La sua colpa è quella di avergli donato sé stesso senza alcuna riluttanza.
 
Se c’è una cosa che Seungri sa fare bene è parlare. Ha la stoffa del presentatore e, dopo i mesi passati in Giappone, ha accentuato quell’abilità. L’unica pecca è la lingua usata: l’inglese non è il suo forte, ma ha studiato abbastanza da riuscire a dire due frasi in croce.
C’è una parte del concerto in cui deve presentare il nuovo singolo di GD, come di programma. Seungri sorride, pieno d’ammirazione e affetto, come è solito fare; e d’altronde, per quanto ci stia male, non riuscirebbe mai a smettere di provare quei sentimenti.
Per lui, GD è un modello di talento e professionalità che va rispettato e venerato. È il genio che Seungri non sarà mai, e che non vorrà mai essere; lui ha molte altre cose da fare, molti altri ruoli.
“Voglio sentire One of a kind, amo questa canzone”, dice. “Lui è un genio, è l’eroe del mio cuore”.
A suo modo lo è. Un eroe è qualcuno di perfetto, che fa scelte volte a un bene superiore; è qualcuno sempre davanti alle persone normali, di cui si può solamente inseguire la scia e sperare di rimanere nel suo campo visivo, nelle situazioni di pericolo, con il desiderio incontrollabile di essere salvato per potersi avvicinare un po’ di più a lui. L’eroe è su un piano totalmente differente, un altro universo che ha forme e colori diversi dalla quotidianità.
GD è così. Seungri sa di non poter entrare lì, nel mondo dell’eroe, come sa che Jiyong ha sempre negato ogni sua rivendicazione e sentimento. Jiyong è felice di ogni suo apprezzamento, complimento e atto di venerazione, ma non può accettare il suo affetto – non sul piano in cui Seungri lo intende – e continua a giocare con lui, tenendolo vicino a sé per il piacere che gli dà, ma allontanandolo appena Seungri chiede qualcosa di più – uno sguardo, una parola sola che dimostri che Jiyong gli vuole davvero bene.
Seungri desidera che Jiyong sia chiaro, che lo neghi totalmente, che lo distrugga a tal punto da non poterlo perdonare più – insultandolo, deridendolo, ferendolo senza l’intenzione di tornare a guarirlo, mentre rimane spossato e tremante a terra; senza volerlo coccolare e viziare con la consolazione e la pietà che Jiyong è solito dargli dopo qualsiasi cattiveria a lui fatta.
Seungri vuole sfidarlo.
“Io amo GD”, dice. La bocca sorridente e gli occhi seri, cercando le giuste parole in inglese.
La verità. Detta fra le risa dei suoi compagni e le urla dei fans, sembra così sciocca. Piacevole e senza alcuna implicazione del dolore che sta provando.
“Io ti amo”.
Vede GD ridere in imbarazzo, colpito dalle sue parole.
Seungri vuole incrociare i suoi occhi e scorgerci la fredda insoddisfazione che dimostrazioni del genere gli danno, ma non riesce a farlo; eppure sa che GD, dall’alto del suo piedistallo, lo sta analizzando con gelo. Sa che Jiyong, da qualche parte lì dentro quel corpo, sta disapprovando la verità che c’è dietro quel fanservice.
 
“Non vorrai farti del male”, dice.
Sono al buio, nella stanza d’hotel di Seungri. “Non sono io a farlo”.
Lo scorge muovere gli occhi, con insofferenza, e sogghignare un poco. “Lo sappiamo tutti che il maknae è masochista”, adesso lo fissa, il ghigno si spegne. L’immobilità della sua faccia magra e perfetta fa tremare Seungri interiormente. “Il maknae non dovrebbe sfogare le proprie voglie sadomaso con le ragazze, non può interpretare il dominatore”.
“GD può, invece”, vorrebbe accendere le luci, ma ha paura che quell’apparizione possa svanire in un istante. Rimangono al buio, allora. Dall’esterno arriva una luce fioca che disegna ombre sul volto di Jiyong, così terribilmente freddo e grigio.
“G-Dragon può tutto”, dice tronfio.
“Questo lo sappiamo bene... pur odiando GD, si finisce per amarlo”.
“Anche tu lo ami, Seungri?”, la sua voce è, in quell’istante, più calda. Per un attimo, a Seungri sembra che dietro la faccia che vede ci sia quel qualcuno in cerca d’attenzioni che lui conosce. Quell’essere che, egoista, richiede da lui ogni sua briciola d’energia e amore, pur disprezzando le pretese che Seungri gli fa.
“Come potrei non amarlo?”, trema. “Io amo tutto di te”, si ferma, abbassa lo sguardo. Si stringe le mani con forza, cercando di sfogarsi sulla sua pelle; il bianco delle nocche è visibile anche nella penombra. “Ma tu dovresti smetterla di farmi del male oppure darmi un colpo secco, così io potrei... così potrei farla finita una volta per tutte e dimenticarti e andare avanti”, le parole gli si accavallano in bocca.
Lo fissa.
Vede GD e soltanto lui, con quello sguardo impassibile.
GD– lo ammira moltissimo, ma lo odia, perché Seungri canalizza in quel nome ogni aspetto negativo di Jiyong. La sua immensa autostima, che gli altri possono trovare fastidiosa; il perfezionismo così eccessivo da risultare stancante, per chi non è nei Big Bang; la fissazione per la moda, che molti criticano come l’ennesimo modo di farsi notare – e non a torto; infine, la capacità di calpestare tutto ciò che gli è intorno.
GD lo fissa e sorride, sinceramente. Sadicamente.
Seungri capisce. “Ma tu non vuoi liberarmi, non vuoi che io me ne vada... mi vuoi al tuo fianco nonostante tutto. Nonostante io... ti ama”.
Così odiosamente egoista. Anche adesso, mentre fissa Seungri e annuisce.
“E non potrai, non vuoi, non vuoi...”
“Non posso amarti come tu mi ami”, confessa.
“Dovresti darci un taglio con queste cazzate”, Seungri urla e non si rende neanche conto di farlo. Sente, al suo interno, crescere un’onda di sofferenza, forte, che travolge ogni suo buonsenso e affoga ogni pensiero positivo.
Sente del buio dentro di sé, molto più scuro della penombra che li circonda.
Alcune lacrime gli scendono giù sul volto. “Perché non vuoi liberarmi? Lo sai... lo sai che da solo non potrei mai lasciarti andare”, lo supplica.
GD lo scruta, si muove un po’ sulla poltrona su cui è seduto, cercando una posizione più comoda. Abbassa gli occhi e si concentra sulle proprie gambe. “Lo so”.
Ancora una volta, la sua voce sembra più calda e dolce. Seungri strizza gli occhi e gli dà le spalle, guarda fuori dalla finestra. I grattacieli di New York, dalla vertiginosa altezza, sono uno specchiarsi continuo di luci.
Un’idea folle gli tartassa la mente e non riesce a trattenerla: “Hai bisogno di me? Hai così disperatamente bisogno di me? E come un egoista senza cuore, continui a tenermi accanto a te e a complimentarti con me, ad aiutarmi, a compatirmi e a chiedere ogni mia attenzione... sei così vuoto e solo, da avere questa necessità? Non importa se tutti ti odiano, tanto c’è quello stupido di Seungri, quel cagnolino addomesticato che ti farà sempre gli occhioni dolci, non è vero?”, si detesta. Seungri disprezza se stesso mentre dà voce ad alcuni dei suoi pensieri peggiori, eppure sente di doverlo fare. Sono parte di lui e di quello che pensa di Jiyong, ogni giorno, mentre affonda nella disperazione più bieca. “Tanto ci sarò io ad amarti per quello che sei, sempre e comunque, pur non ricevendo altro da te che questo”.
Lo sente respirare rumorosamente, Seungri è tentato a girarsi, ma rimane fermo dov’è.
“Perché non puoi... fare semplicemente come sto facendo io? Insultami, così pesantemente da non poterti perdonare. Lo sai che non cambierebbe nulla sul palco, e io sarò sempre bravo a interpretare il mio ruolo. So che tu non hai problemi a essere G-Dragon, quindi non sarebbe più comodo seguire il mio consiglio? Fammi del male, ancora, ancora di più, fino al punto in cui non potrò sopportare nient’altro. Allora ti dimenticherò.”
Non riceve risposta, sente solo il suo respiro pesante. Seungri si asciuga le lacrime e scrolla le spalle. “Jiyong, te ne prego”.
È tutto molto improvviso e Seungri non capisce quello che sta accadendo, ma alla fine si ritrova stretto fra le sue braccia. Volta la testa per incrociare il suo sguardo.
“Non posso fare niente di tutto questo. È come hai detto tu. Non ho il coraggio di mandarti via... io non ti odio, né ti disprezzo; so solo che non posso corrisponderti”.
“È crudele da parte tua, dirmi questo e abbracciarmi così”, ribadisce Seungri.
“Lo so, ma non voglio che tu te ne vada. Io ho bisogno di te”.
Seungri esita. Il petto gli fa male e vorrebbe piangere ancora. Le braccia strette attorno al suo busto lo opprimono. Il suo amore non corrisposto è, ancora una volta, una sofferenza troppo grande per il suo corpo e la sua mente.
Seungri si volta lentamente, rimanendo stretto nell’abbraccio di Jiyong – lo chiama così, adesso, anche se sta dicendo delle cose che suonano odiose per lui. La sincerità con cui le ha dette è lontana molte miglia dal modo in cui GD parla sul palco.
Incrocia il suo sguardo e si ferma. “Io credo... anzi, spero, è un’illusione la mia – io spero ogni giorno che questo tuo desiderio egoistico sia qualcos’altro... sia lo stesso amore che provo per te da sempre. Spero che tu mi chieda di stare accanto a te perché ami la mia presenza e, tutte le volte che ti complimenti con me per qualcosa, spero che oltre l’orgoglio che un leader può avere, ci sia la soddisfazione che un amante ha nel successo del suo amato. Ma sono una persona che si illude facilmente, non è vero?”, si avvicina verso di lui e gli sfiora il naso con il proprio.
Esita per molti secondi. Lo guarda fisso negli occhi e vede l’animo duro e orgoglioso di Jiyong, che non si piega al suo sguardo né retrocede; e sente le sue mani ancora strette attorno a sé, a trattenerlo, nonostante tutto, vicino.
“Il tuo amore non ti ha fermato nell’avere tante persone”, dice Jiyong e Seungri sorride.
“Sono umano anche io... ci sono tante ragazze con le labbra simili alle tue. Mi chiedo, però, come siano le tue – quelle che desidero baciare da tempo”, si muove in fretta e lo bacia.
Non lo trova impreparato, anzi, Jiyong lo combatte sin da subito e si stacca dopo qualche istante. “Seungri, immagino che tu non abbia compreso quello che volevo dirti”.
Annuisce e sorride, di nuovo. “Forse così smetterai, una volta per tutte, di mentirmi. Sia che tu provi qualcosa per me o niente del genere, dovreste finirla con l’ipocrisia. Se ti dà tanto fastidio, scacciami.
Non posso stare più accanto a te senza volere niente in cambio. Devi scegliere, Jiyong”.
Lo bacia ancora, stringendolo a sua volta in un abbraccio. Porta una mano dietro il suo collo e gli accarezza l’attaccatura dei capelli, ora rasata, provando piacere nel sentire quel sottile strato ruvido sotto i polpastrelli.
Sente la sua bocca aprirsi, calda, e rispondere al suo bacio con molta veemenza. Jiyong si aggrappa alla sua maglia e la tira.
“Non sarò io a dover scegliere”, si stacca all’improvviso. “Non sono io quello che cede a richieste del genere”.
“GD può tutto”, ripete Seungri.
“Esatto”, ribadisce. Sogghigna.
Seungri gli accarezza i capelli biondi, lentamente. “Non tornerò più indietro, dopo oggi”. Continua a carezzarlo, scendendo fino alla guancia. Jiyong guarda la sua faccia seria e Seungri deglutisce con ansia e tristezza, ammirando la bellezza ferina di quel viso arrabbiato.
Sta, silente, a osservarlo – per imprimere nella memoria quell’immagine scura, quasi invisibile, eppure così vera e vicina – Jiyong, adesso, non è lontano come l’eroe che è sul palco, ma è lì, ad ascoltare lui e solo lui, Seungri.
Seungri parla, infine: “Non c’è nessun altro che possa amarti quanto me”.
Vede Jiyong tentennare. Si fissano negli occhi, in silenzio. Jiyong abbassa lo sguardo e inspira; poi fa un sospiro. “Ti prego di non lasciarmi mai, Seungri, mai”.
Stringe i pugni attorno alla stoffa della sua maglietta e rialza lo sguardo, deciso. Solleva una mano e afferra il suo volto sotto la mascella, per farlo stare fermo. Con un borbottio scocciato, avvicina il suo viso a quello di Seungri e lo bacia a fior di labbra, tenendo gli occhi aperti fissi su quelli spalancati dell’altro.
Jiyong sorride sulla sua bocca e gli morde il labbro. Sa di averlo, di avere Seungri nelle sue mani, e trionfa e urla la vittoria con tutto il corpo.
Seungri sente che quella è il massimo di sincerità che può ottenere quella volta... o forse per sempre. Ma poco gli importa, perché vede in quegli occhi la felicità di averlo e prova la stessa gioia, sapendo di essere suo.
E Jiyong, dopotutto, quel Jiyong affannato, con i capelli arruffati per una volta senza alcun proposito, quel Jiyong esuberante e tiranno con sadica dolcezza – quel Jiyong, in quella notte di novembre, è tutto suo.
 
 
Lead me to the truth and I will follow you with my whole life
oh lead me to the truth and I will follow you with my whole life

 
 
 
 
 
N/A:
Lyrics: White blank page, Mumford & sons (ispirazione costante per la fic)
Riferimenti a fatti realmente accaduti: “He was great. Actually, he’s a genius. I love him. He’s a hero in my heart. I love you, GD.” Here :)
 
Non so se sono OOC, la mia è un’interpretazione dietro la facciata (che ahimé mi ricorda un’altra fic che ho letto). La divisione fra Jiyong e GD è quella che faccio anche io: da una parte la persona in sé, dall’altra il personaggio che sta sul palco. Noi vediamo Seungri e GD andare d’amore e d’accordo – e probabilmente si vogliono davvero bene :3 – ma dietro ciò che noi scorgiamo c’è sempre molto altro. Dietro le luci del palco, si nasconde altro. Non so se sia quello che ho scritto, questa è una mia interpretazione di ciò che può esserci dietro l’ammirazione di Seungri per GD... tanto, tanto amore. Angst.
Awww, li shippo con tutto il mio cuore <3
Spero vi sia piaciuta.
   
 
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