Ecco,ci siamo. Non lo credevo possibile,non era nei piani. Eppure,per uno strano gioco del destino,sono qua,pronta per partire.

Sola,davanti ad una stazione. Sono le sei del mattino,è presto. Non avrebbe fatto comunque nessuna differenza,dal momento che no,non ho dormito. In piedi,aspetto che quel benedettissimo treno arrivi. Con il sonno visibile sulle papebre pesanti,mi rendo conto di avere poco e niente dentro quella borsa,che nonostante tutto sembra pesare esageratamente. Un mollettone,un portafoglio,dei soldi. Un biglietto. Ed è forse proprio quel biglietto a rendere il tutto assurdamente pesante. Non posso credere di averlo nelle mani,non posso credere che loro abbiano fatto questo per me. Dio,sono straordinari.

E mentre sorrido un po',il treno in arrivo mi scopiglia i capelli. Un brivido mi percorre la schiena. Non sono sicura sia per il vento.

Trovo subito un posto libero. Mi siedo,gambe distese sul sedile davanti a me,cuffiette nelle orecchie e testa al finestrino,mentre di fuori tutto scorre sempre più veloce.

Un crampo mi blocca lo stomaco. Ogni minuto che passa mi avvicino sempre più,e non sono ancora sicura di essere in grado di reggere la situazione.

Your hand fits in mine like it's made just for me..

L'arrivo improvviso di quella voce mi tranquillizza,le note di quella canzone mi cullano. Possibile che tutto ciò abbia questo effetto su di me? Possibile che quei cinque ragazzi abbiano il potere di farmi sentire improvvisamente bene,in qualsiasi situazione?

Il treno si ferma. Le gambe mi tremano,mentre tento di scendere.

Essere lì mi emoziona. Mi sento rossa in viso,le lacrime ai bordi degli occhi. Mancano parecchie ore,in effetti,ma non riesco davvero a tranquillizzarmi,ora che quelle voci non ci sono più.

Mi costringo ad alzare la testa,ed è lì che li vedo.

Eccole,le mie piccole ragioni di vita,compagni di speranze,di sogni e di illusioni.

Mi soffermo sui loro visi,tanto assonnati quanto emozionati,proprio come il mio. Mi avvicino a loro,mentre una lacrima mi bagna il viso. E' la prima volta che ci ritroviamo tutti insieme,dal vivo,senza stupidi schermi a dividerci. E sembra impossibile che ce l'abbiamo fatta tutti,ad essere lì. Noi,che vediamo amore dove gli altri non riescono a coglierlo,che ci battiamo,per non farci schiacciare dalle critiche,noi,che continuiamo a crederci,nonostante in tanti abbiano deciso di far crollare tutte le nostre certezze. Noi,il gruppo più forte,più unito di tutti. Noi,gli shipper più dolci e perversi del mondo. Noi,che crediamo in loro,nei loro sguardi,nei loro gesti,nel loro amore.Noi,che crediamo nei Larry.

E fa strano trovarsi lì in carne ed ossa. Un senso di timidezza si infonde dentro ognuno di noi,mentre pensiamo a quanto siamo spavaldi,schietti,estroversi dietro quel computer,e quanto invece sia difficile esserlo qui,ora che ci troviamo faccia a faccia.

Ma la timidezza dura poco,giusto il tempo di riconoscerci,di imprimere i visi che immaginavamo diversi dentro le nostre teste,e tutto torna come sempre.

Dio,quel cancello sembra non aprirsi mai. Aspettiamo ore seduti lì,attendendo che il nostro sogno si realizzi.

E intanto parliamo. Parliamo di come questi ragazzi ci abbiano cambiato la vita,parliamo di quanto l'abbiano resa migliore,piena,felice. Ci dedichiamo momenti,pensieri. Ci mettiamo a nudo l'uno di fronte all'altro,sollevati di poter condividere questi sentimenti con persone che ci capiscono,e che non ci scoppiano a ridere in faccia,credendoci ridicoli.

Stiamo bene,siamo in sintonia gli uni con gli altri,e questo ci basta.

Poi,quel cancello si apre.

Nulla avviene come ci eravamo immaginati. Credevamo che saremo schizzati verso l'ingresso come dei pazzi,urlando,spingendo,facendoci riconoscere.

Invece no,improvvisamente ci sentiamo spaventati,timorosi che tutto ci possa svanire troppo presto,terrorizzati di non riuscire a goderci il momento. E dentro di noi,ognuno ancora crede che sia solo un sogno,e la paura di svegliarsi troppo presto domina incontrastata.

Aspettiamo il nostro turno,e una volta dentro,il mondo al di fuori sembra scomparire. Ci siamo! Penso ancora una volta. Siamo a tre metri da quel palco che nonostante tutto sembra troppo lontano,le luci puntate in viso,le urla delle ragazze intorno a noi ci infondono forza,e l'adrenalina sale. Nessuno è più capace di trattenerla,e scoppiamo quasi a ridere rendendoci conto di essere completamente in lacrime. Quante emozioni in così poco tempo!

Poi il palco si illumina,e cinque magnifici ragazzi ci vengono incontro,sorridenti e forse più eccitati di noi.

Ci perdiamo totalmente in quell'insieme di canzoni,pianti,emozioni,urla,salti,sgomitate,risate e quant'altro. Ci guardiamo felici e ancora increduli mentre ci facciamo travolgere dal momento,e niente e nessuno sembra poter rovinare l'atmosfera.

Rock me

C'mon C'mon

Back for you

Little things

Poi,il buio. Eppure,i ragazzi sono ancora lì. Niente corsa in camerino,quindi. E allora,perchè c'è il silenzio più totale?

C'è una tensione palpabile nell'aria,la sensazione di essere in bilico. Nessuno sembra sapere cosa stia succedendo,si vedono solo le cinque figure sopra il palco muoversi agitate,turbate,insicure.

Le gambe ci cedono,mentre Louis avanza verso di noi,illuminato da una luce appena accennata. La camminata è timorosa,ma lui è convinto. Le mani gli tremano,gli occhi gli brillano,mentre cerca la forza in qualcuno che noi non possiamo vedere,ma possiamo solo immaginare.

E prima che possa iniziare a parlare,noi capiamo. Capiamo che sta per succedere,che tutto ciò che per ben due anni ci eravamo immaginati,sognati,inventati sta per prensentarsi davanti ai nostri occhi,capiamo che quel momento su cui ognuno di noi aveva fantasticato,scritto,sclerato sta per materializzarsi,e per un momento crediamo davvero di non potercela fare.

Avverto il calore delle nostre mani che si stringono le une alle altre,sento la forza che coinfluisce in ogni stretta. Sento il coraggio,che sembra crescere a dismisura,e la speranza si fa più solida. I nostri occhi trasmettono determinazione,gli sguardi sono vivi,i cuori battono all'impazzata,pulsando energia ad ogni battito.

"E' arrivato il momento. Credevo che non ce l'avrei mai fatta a fare questo passo,ma non potevo più aspettare. Stavo rovinando la vita alla persona che amo,oltre che a me stesso,e questo non poteva più continuare. Non riuscivo più a vedere i suoi occhi spenti,le sue lacrime tristi. Non potevo più permettere che entrambi continuassimo a soffrire,a farci del male. Non dopo averlo visto quasi perdere la vita,non dopo che ho rischiato di perderlo per sempre.

Harry Styles è così. Pur di non far soffrire gli altri,pur di non metterli di fronte ad una scelta tanto ardua,preferisce farsi da parte e rendere la vita migliore a tutti. Questo è quello che pensa lui.

Non ha ancora capito che lui sarà sempre lui la mia scelta,non l'ha capito che è andandosene che mi farà morire. Si,perchè io senza di lui non sono niente,io senza di lui sono perso. Senza i suoi occhi verdi e profondi,mia unica fonte di salvezza,io sprofondo nel vuoto.

E' sempre stato così,dalla prima volta che l'ho visto. Ho capito da subito che sarebbe stato lui il mio destino. Mi ha rapito con le sue fossette,il suo sorriso smagliante,quasi da bambino.

E mi ce ne è voluto di tempo per ammetterlo,ragazzi!

Ma io lo amo,lo amo con tutto l'amore che ho in corpo,con tutta l'anima,con tutto me stesso.

Lo amo perchè non posso stare un minuto senza lui,lo amo perchè riesce a capirmi anche solo guardandomi,lo amo perchè non ha bisogno di parole,lo amo perchè mi accetta per come sono. Lo amo perchè è unico,perchè è lui ed è fottutamente perfetto.

Non posso lasciarmelo scappare,non posso far vincere coloro che ci hanno sempre ostacolato. Ora siamo noi Harry,siamo noi,abbiamo vinto,lo capisci? Ci siamo riusciti amore mio,ci siamo riusciti! Vieni qui Harry,e amami liberamente,come hai sempre desiderato fare!"

Louis termina di parlare e noi ci rendiamo conto di essere rimasti paralizzati,le gambe sono diventate pesanti tutt'ad un tratto. Abbiamo perfino smesso di respirare,troppo increduli per renderci conto che non è solo la nostra immaginazione a giocare brutti scherzi.

Una luce accecante ci fa socchiudere gli occhi,ma questa volta non sono raggi artificiali,bensì gli occhi e il sorriso di Harry che emanano una luce folgorante,che ridà vita ai nostri cuori momentaneamente immobilizzati.

Si avvicina a Louis,e mentre una marea di lacrime gli invadono il viso,parte una canzone. Ma no,non è una canzone qualunque,è la loro canzone.

"They don't know about us" diffonde le sue note mentre le loro voci si incontrano,mentre le loro mani si incrociano,mentre i loro occhi si ritrovano,pieni d'amore,finalmente alla luce del sole.

E Louis fa il suo pezzo,abbracciando la sua ragione di vita,trasmettendogli tutto l'amore di cui è capace.

E noi ce la prendiamo come una rivincita personale contro coloro che ci buttavano giù,che ci offendevano,che ci facevano crollare. Contro coloro che,non rendendosi conto,ci facevano del male. Perchè noi l'abbiamo sempre saputo,l'abbiamo sempre visto quell'amore tanto giusto quanto sbagliato per questo mondo non ancora pronto per un passo del genere. Noi l'abbiamo sempre percepita quella sensazione di oppressione negli occhi di Harry,quel dolore inconfondibile negli occhi di un Louis costretto a negare. Noi li abbiamo sempre visti i loro occhi spenti e lucidi,costretti a guardarsi a distanza. L'abbiamo sempre avvertita l'attrazione tra i loro corpi,l'abbiamo sempre saputo che quell'inchiostro impresso nella pelle di Harry era una richiesta di aiuto,di comprensione,di libertà.

Ed ora sono lì,davanti ai nostri occhi,liberi di amarsi.

E allora le nostre mani si fanno più strette,i nostri occhi sempre più pieni di lacrime. I nostri animi sempre più vicini,la nostra consapevolezza finalmente fondata e forte.

E ci sentiamo soddisfatti,fieri,realizzati,felici quando,sulle ultime note della canzone,i loro occhi si incontrano di nuovo,carichi d'amore,di sentimento,di libertà. Le loro mani si cercano,si intrecciano,i loro corpi si avvicinano. E,sotto il chiarore di una splendida luna piena,le loro labbra si incontrano,finalmente libere da ogni ostacolo,da ogni costrizione,si accarezzano come se non ci fosse un domani. Le loro lingue si intrecciano,mentre entrambi tremano allo scrosciare di applausi che invade il teatro. Sono felici,glielo si legge negli occhi. E noi lo siamo ancora di più. Perchè non c'è niente di meglio che vedere le tue ragioni di vita sorridere,non c'è niente di meglio che dire "Io l'ho sempre saputo". Non c'è niente di meglio che guardare negli occhi i tuoi compagni di avventura e ringraziarli silenziosamente per averti sempre dato la forza di sognare e di continuare a crederci.

Non si sa cosa avverrà domani,e fondamentalmente non ci interessa. A noi basta questo,ci basta essere felici,consapevoli di aver sempre sostenuto la cosa giusta,consapevoli di essere stata una delle ragioni che ha spinto i due a farsi avanti. E lasciamo quel luogo con il sorriso sulle labbra e le mani che non vogliono saperne di lasciarsi. Sudate,fredde,accaldate,tremanti,non importa. Quello che conta è essere insieme,spensierati,felici e finalmente liberi da un peso e da una tensione che ormai sono solo un ricordo.

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Ai ragazzi del "Larry Stylison is the way",che in un modo o nell'altro sono sempre stati in grado di farmi sentire capita e soprattutto parte di questa grande famiglia. Grazie <3